Visto dal medico,sei il paziente ottimale,quello che non si piange addosso,quello che fa quello che deve fare nella misura in cui glielo si spiega correttamente con pro e contro.Ultimamente sto valutando sempre più l'atteggiamento della medicina orientale,che vede in una persona positiva come te una percentuale di probabilità di guarigione ben più alta rispetto a chi reagisce male. Io ho a che fare tutti i giorni con queste problematiche,ed ho già dovuto affrontarle anche in famiglia,fortunatamente con una posizione analoga alla tua.Essendo ben più vecchio di te,ho avuto la fortuna di provare le stupende sensazioni che descrivi,a parole e in foto,date dal girare in bici con i figli:il mio augurio nei tuoi confronti non è quello,scontato e banale,di sconfiggere la malattia,cosa già avvenuta nella mente e quindi in progressione positiva anche clinica,ma bensì di provare quel che ho provato io (anche abbastanza in fretta visto quanto sono scarso),cioè il non riuscire più a star dietro ai figli,sia in salita che in discesa. E vedrai che anche quella sarà una meravigliosa sensazione!