Opinione La rana non sta per essere bollita: sta per esplodere

bughy1978

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Trek Fuel EX8
Ci sono delle premesse sbagliate e delle analisi viziate.

Nelle produzioni industriali, ci sono dei costi fissi di impianti e attrezzatura che non dipendono dal volume di produzione.
Penso ad esempio agli stampi per la produzione dei telai in carbonio o quelli per i componenti forgiati delle trasmissioni.

Uno scenario in cui il margine operativo % è basso, ma il volume di vendita è alto, portando ad un utile assoluto consistente, è compatibile con queste produzioni. Uno scenario con % alta, ma bassi volumi, NO.
La "decrescita felice" delle dimensioni aziendali in certi ambiti non è fattibile.

Capisco il motivo di questo articolo.
Le aziende in difficoltà la prima cosa che tagliano sono le sponsorizzazioni, gli eventi, i press-camp...
Ma queste sono attività che un piccolo produttore non può nemmeno PENSARE di affrontare.

C'è da dire che, in un mondo in cui le industrie sono di proprietà dei fondi di investimento, per "difficoltà" si intende una crescita costante del "solo" +10%.
Se penso a realtà produttive in cui invece le azioni non sono state date in pasto al mercato, un +10% costante permette di vivere alla grande, altro che crisi.

L'analisi "viziata" riguarda i prezzi.
Cercate on-line i prezzi al cliente di una Orbea Occam, ad esempio.
La trovate mediamente a -30% rispetto al prezzo di listino, listino che è rimasto bloccato al 2022.

Direi che è un ottimo momento per comprare.
Bravo, ottima analisi.
Detto più volte, la mia azienda (mia nel senso in cui lavoro) è stata comprata 6 anni fa da un fondo di investimento...prima quando eravamo proprietà di un grosso gruppo industriale olandese un +6-7% anno era un buon/ottimo risultato, ora la doppia cifra che tu citi (10) è considerato il minimo indispensabile!
E' vero come dice @marco che le aziende non sono onlus ma nemmeno sperare che ogni anno si possa fare tombola!
Forse un po' meno avidità da parte di tutti porterebbe ad un mondo migliore (i miei investimenti mi rendono il 3,6%, superiore all'inflazione, quindi sono contento).
 

5cento27

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irpinia
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E' una situazione che si è verificata in tantissimi settori e non solo in quella delle biciclette. Parlo spesso con produttori e distibutori. gli ordini sono ogni anno in calo la situazione è sempre più critica.
Come detto i soldi scarseggiano in generale, e non solo in Italia ( Punto )
 

Barons

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Green Marino

Opinione La rana non sta per essere bollita: sta per esplodere​

Da me di rane e’ pieno ( quelle vere ) attraversano le strade e giacciono a terra morte …….. la fine annunciata di molti brand che hanno esagerato
 
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DrPeperino

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Ma quindi @marco, capisco bene che la conclusione più o meno implicita dell'articolo è che invece (al contrario di quello che dicevano nel video pubblicato poco tempo fa) una progressiva riduzione dei prezzi, resa possibile da una dieta dimagrante dei costi delle azienda?
 

danyswimmer

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Spero solo che non facciano come nel mercato fotografico, dove praticamente esiste solo il prodotto di lusso o comunque ipercostoso.
Purtroppo, a parte qualche ritocco, mi sembra che nella storia i prezzi non si siano mai abbassati.
 

marco

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Ma quindi @marco, capisco bene che la conclusione più o meno implicita dell'articolo è che invece (al contrario di quello che dicevano nel video pubblicato poco tempo fa) una progressiva riduzione dei prezzi, resa possibile da una dieta dimagrante dei costi delle azienda?

Per uscirne si dovrà rimensionare tante cose, in primis la struttura dei costi per rendere le aziende più snelle.
Secondo: troppi marchi, ci saranno quelli che chiuderanno o verranno assorbiti da altri.
Terzo: concentrarsi sul core business. Fai bici o fai ruote o sospensioni ma non pretendere di diventare un'azienda di vestiario allargando il magazzino. Visto che qualcuno fa il paragone con questo sito, è come se noi domani mettessimo news di Kitesurfing.
Solo a questo punto si riuscirà ad agire sui prezzi. Io non vedo un futuro per il mercato bici con l'attuale prezzistica, in particolare bassa e media gamma (parlo di prezzi di listino, non dei prezzi scontati).
 

mattew85spectralex7

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Quindi alla fine ;più marketing per invogliarci,ci dicono che diminuendo di 2 gradi le tele della carcassa di un copertone (basta settare la macchina che li avvolge) avremo una gomma più performante che costerà di più......(Solo a noi)
Se uno ha un po' di conoscenze tecniche su come vengono prodotte certe cose ci si rende conto che a volte si vende fuffa...
Secondo me si andrà in direzione di novità sempre più facili da produrre,con materiali che costano meno e tanto tanto marketing rendere tutto più figo
 

Dz10

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Eh ma alla fine quello è il gioco… il marketing colpisce sempre l’immaginario del rider, ovvero quello che lui “vorrebbe” fare o che “immagina” di fare con la bici. È come quelli che prendono una bici da 160 di escursione perché “se vado in park sono a posto” e poi in park non ci va mai e sui suoi sentieri basta una 130 di escursione.
Ci sta eh… io in primis ci sono passato, e al giorno d’oggi con mille gomme, sospensioni, modelli di bici diversi e tutti capaci ecc… bisogna esser bravi ad esser onesti con se stessi… e non è facile :loll:

però alla fine, puoi avere una assegai maxxgrip come una rekon dual che se non carichi l’anteriore, tutte e due ti fanno scivolare via (estremizzando)

se tutti ragionassero così, me compreso, la rana non sarebbe neanche bollita, sarebbe già da buttar via gli avanzi andati a male
 
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pablos

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Il problema è che il "comprar bene" di oggi, è viziato dalla nostra abitudine ai prezzi fuori controllo.
E' questo di cui non ci rendiamo conto.
Pensiamo di fare affari a prendere bici scontate del 30%, e invece le paghiamo comunque più del giusto.
Vero, se consideriamo i prezzi dei top di gamma dei top brand, però nel caso della cube citata (a quel prezzo) direi che è una cifra equa, ricordo che, per quanto possano essere fatte in Cina, sono bici specialistiche, non è che le vendi come i poster di Madonna negli anni 90.
Però a questo punto non ti seguo più, la discussione è partita dalla tua affermazione, cioè che oggi non compreresti una bici neanche sotto tortura.
Diciamo che se ritieni che oggi l' esborso sia eccessivo (non listino) mi viene facile pensare che tu non abbia una bicicletta!
 

Fbf

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knifeville
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Diverse!
Ridurre i costi e le dimensioni per aumentare i margini è un passo, ma se il mercato non riparte non credo ci sia spazio per ridurre i prezzi anche con margini più alti
Il problema è che i prezzi di listino li abbasseranno di pochissimo perché ormai si sono abituati bene...quindi si licenziare/ridurre/ecc...ma mantenere i prezzi alti, soprattutto a fronte di montaggi "penosi", basti pensare a quanti freni sram level silver mettono di primo montaggio anche su bici di listino alto: mi viene in mente Specialized epic 8 pro e la Scalpel 1 oggetto di prova proprio qui sul forum, e parliamo di bici da 9500 euro...che poi cosa giustifica tale prezzo? Ricerca e sviluppo? Materiali esoterici? Tutta aria fritta a mio parere; se vediamo i prezzi delle ebike sono allineate a quelli delle bici "muscolari" ma almeno quelle si hanno più tecnologia- il motore - ...
 
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Matteo_Harlock

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I costi fissi di uno stampo si aggirano sui 20k. Ora, si spera che una produzione industriale di bici vada ben oltre il solo ammortamento degli stampi, anche perché chi ha l'impianto non è il marchio, ma il terzista (Giant, Merida o chi per esso), quindi già non sono costi fissi del marchio. Questo il motivo per cui un EBIT dell'8%, in pratica comprando e vendendo pezzi fatti da terzi più l'ingegnerizzazione fatta (non sempre) in casa, non sta in piedi.

E comunque no, l'articolo non riguarda le "mancate sponsorizzazioni". È una riflessione su cosa sia diventato il mercato bici. Questo sito, come bdc, ha come asset più importante il traffico, che monetizziamo con vari canali. Se uno di questi canali si indebolisce, non va tutto a remengo. Dopo 22 anni online mi sembra piuttosto chiaro.

NB: I costi fissi a cui mi riferisco ovviamente non possono essere quelli del terzista.
Perdonami, ma 20k per uno stampo mi sembra davvero sottostimato.
Ce ne vogliono 50k per quello di uno scarpone da sci e la geometria di una bici è MOLTO più complessa.
E ce ne vuole uno per ogni taglia.

Comunque non insisto, mi pare chiaro che abbiamo opinioni diverse.
Lavorando in una azienda manifatturiera, posso toccare con mano la dimensione minima che si deve avere per poter sostenere alcuni costi.
La "decrescita felice" non funziona.
 
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Kostola

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Bergassana
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Troppi brand non credo perché quando ho iniziato nelle riviste americane c’era tanti nomi che ti stufavi
Forse il problema sono i pochi e troppo grandi
Basta che guardo la mia azienda , da “familiare “ è entrata in un gruppo , ormai più gente un ufficio a far discorsi e “vendere fumo “ , ma il lavoro vero e proprio siamo in pochi , però questa gente lo stipendio lo vuole e da qualche parte devono saltare fuori
Sopra un tot di persone , un’azienda finisce per trovarsi in queste condizioni
 
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marco

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Perdonami, ma 20k per uno stampo mi sembra davvero sottostimato.
Ce ne vogliono 50k per quello di uno scarpone da sci e la geometria di una bici è MOLTO più complessa.
E ce ne vuole uno per ogni taglia.

Comunque non insisto, mi pare chiaro che abbiamo opinioni diverse.
Lavorando in una azienda manifatturiera, posso toccare con mano la dimensione minima che si deve avere per poter sostenere alcuni costi.
La "decrescita felice" non funziona.

ma chi ha parlato di decrescita felice? Io ho basato il mio pezzo su dei fatti, ma se vuoi te ne dò un altro: Accell ha approvato un piano di ricapitalizzazione, proprio perché il debito era troppo alto e il suo rating era stato abbassato, cosa che di solito rende molto problematico arrivare ai crediti con le banche a condizioni accettabili: https://www.accell-group.com/en/new...engthened-capital-structure-for-future-growth

Con un Ebit (earning before interest and taxes, quindi è tutto da vedere che sia un utile alla fine) del 8% non sono abbastanza profittevoli. Un esempio di azienda profittevole, di cui parliamo oggi? Brembo. Vai a vedere l'Ebit, e noterai una bella differenza, l'altra essendo che non si fanno fare tutto da terzi in Oriente.

Sugli stampi, in Cina ci sono stato e anche ultimamente uno stampo veniva intorno ai 20-25k. Magari mi sbaglio, ma sono comunque costi irrisori per chi produce migliaia di telai.
 

Dz10

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A trovare le offerte giuste si compra ancora bene….

io sono uno di quelli che in luglio ha preso a 3200 una stumpy evo elite alloy nuova di pacca, quella della review di Marco, da 6400 che stava nuova (ok, prezzo pompato post covid)

quindi si, a cercare si trova (e ho venduto la mia a 1500, quindi lascio fare il conto di quanto effettivamente ho sborsato)
 
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tutti direttori di aziende familiari...vedo
purtroppo l'economia di borsa vuole vedere gli indici. 101 è già una brutta notizia, 115 siamo contenti...fare +110 ogni anno è utopia o la triste notizia che tutti temono. un sistema basato sul consumo può funzionare solo se esce un modello nuovo ogni anno e se la qualità è talmente bassa da farti comprare uno nuovo perchè quello di prima si è rotto.
possiamo unire questo topic a dobbiamo estingureci.
Il +10% annuo di "benchmark di crescita" per tutte le aziende, in tutti i settori, in tutte le countries, è una cosa talmente assurda che è incredibile come sia finita anche in alcuni testi universitari. La generazione che quei testi li ha scritti è (stata?) proprio una generazione di beoti.
 

marco

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Il +10% annuo di "benchmark di crescita" per tutte le aziende, in tutti i settori, in tutte le countries, è una cosa talmente assurda che è incredibile come sia finita anche in alcuni testi universitari. La generazione che quei testi li ha scritti è (stata?) proprio una generazione di beoti.

che non c'entra una beata fava con l'Ebit 8% di cui parlo, ma il tizio che hai quotato è qui solo per provocare
 
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bughy1978

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ma chi ha parlato di decrescita felice? Io ho basato il mio pezzo su dei fatti, ma se vuoi te ne dò un altro: Accell ha approvato un piano di ricapitalizzazione, proprio perché il debito era troppo alto e il suo rating era stato abbassato, cosa che di solito rende molto problematico arrivare ai crediti con le banche a condizioni accettabili: https://www.accell-group.com/en/new...engthened-capital-structure-for-future-growth

Con un Ebit (earning before interest and taxes, quindi è tutto da vedere che sia un utile alla fine) del 8% non sono abbastanza profittevoli. Un esempio di azienda profittevole, di cui parliamo oggi? Brembo. Vai a vedere l'Ebit, e noterai una bella differenza, l'altra essendo che non si fanno fare tutto da terzi in Oriente.

Sugli stampi, in Cina ci sono stato e anche ultimamente uno stampo veniva intorno ai 20-25k. Magari mi sbaglio, ma sono comunque costi irrisori per chi produce migliaia di telai.
@marco senza polemica ma proprio per curiosità, quando parli di migliaia di telai quanto intendi? Che ne so, di una Cube One44 quante te ne vendono per te? O di una Trek Fuel?
grazie
 

marco

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@marco senza polemica ma proprio per curiosità, quando parli di migliaia di telai quanto intendi? Che ne so, di una Cube One44 quante te ne vendono per te? O di una Trek Fuel?
grazie

i numeri di ogni modello non li conosco, ma per farti un esempio nel 2022 Cube dichiarava di vendere 1.000.000 di bici all'anno. Hai voglia a pagare gli stampi...

 
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gigadeath

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che non c'entra una beata fava con l'Ebit 8% di cui parlo, ma il tizio che hai quotato è qui solo per provocare
Provocare è metà del divertimento...

In ogni caso, un EBIT dell'8% è un risultato non-ironicamente eccellente in moltissimi settori, quelli tradizionali. Quindi quale è il benchmark? Il mondo della bici si vuole davvero confrontare con il mondo del software? Con il mondo della consulenza? Ha senso?

Il mondo della bici è un settore tradizionale o trainante? La R&S che si fa in questo mondo è tale per cui l'intero settore si possa avvicinare alla produttività dei settori sopra citati? O è ancora un settore di fabbri e carpentieri? O il problema è solo che il settore è percepito come un settore di fabbri e carpentieri, ma in realtà di altissima tecnologia, quindi un Calimero che deve ancora sbocciare?

Io non ho risposta a nessuna di queste domande eh...

Ma non è un caso che i motivi per cui gli analisti prevedono un futuro roseo nel lungo periodo per la bici è solo che che la gente diventerà troppo povera per mantenere 2-3-4 auto per famiglia come nell'Anno Domini 1997... (io son solo contento di ciò eh, basta che gli ETF USA non mi scendano, e per il resto sogno un'Europa in bici). Quindi questo contenuto tecnologico non viene riconosciuto in nessun modo "dal mondo esterno", al momento.
 
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Il fatto è che ormai sono finiti gli anni in cui di anno in anno i miglioramenti dei nuovi modelli in vendita erano palpabili e significativi. Per esempio di anno in anno le geometrie miglioravano rendendo possibili bici più pedalabili in salita e allo stesso tempo più veloci in discesa perchè si partiva da geometrie a caso di uno sport che ha pochi decenni e quindi era in una fase iniziale pioneristica. Sono state testare misure diverse di ruote per arrivare a quelle più adatte, c'è stato il game changer del reggisella telescopico, la comodità del monocorona ecc.

Allego grafico di merda disegnato con paint in modo molto approsimativo solo per rendere l'idea.

Ormai siamo al plateau, siamo in una fase in cui di anno in anno i miglioramenti saranno minimi: benvenuti nell'economia di puro ricambio, ciò che odiano i produttori. Pur di inventarsi qualcosa di nuovo stanno tirando fuori cose di piccola importanza come il routing dei cavi nella serie sterzo, in questo caso il miglioramento nella guida è nullo è solo un miglioramento estetico (e personalmente eviterò di comprare bici del genere e se saranno tutte così la prima volta che romperò un tubo freno lo metterò esterno con delle belle fascette grosse ed ignoranti perchè non mi piace perdere tempo a lavorare facendo modellismo sulla bici ma preferisco usarla).

Le ebike da questo punto di vista sono il nuovo el dorado per i produttori perchè spostano di nuovo indietro di qualche anno quel grafico dei miglioramenti annuali, ma anche lì se non verranno inventate batterie con maggior densità energetica il temuto plateau è vicino.

Io facendo anche bmx freestyle e dirt jumping in mtb, ho notato che in tali settori il "plateau" di cui parlo è arrivato prima di alcuni anni perchè sono mezzi molto più semplici per un uso molto ben definito. Nelle mountain bike, essendoci più elementi da tenere in considerazione (ammortizzatore posteriore e implicazioni varie, necessità di coniugare esigenze diverse come salita e discesa,ecc) essendo cioè mezzi più complessi di una semplice bmx o mtb da dirt, il grafico dei miglioramenti di anno in anno è stato ripido ancora fino a poco fa, ma anche per esse ci si sta avvicinando (anzi si è arrivati) al temuto appiattimento.

Una mtb del 2010 nel 2015 sembrava vecchia, una del 2015 nel 2020 sembrava vecchia, una del 2020 nel 2025 sembrerà meno vecchia, una del 2025 nel 2030 lo sembrerà ancora meno e avrà sempre meno senso cambiare mtb frequentemente. Vecchia intenso ovviamente come sensazioni di guida, ovvio che i graffi e bolli di vecchiaia ci saranno :-)
 

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