La prima bici...l'argomento più difficile e più generico da trattare ..dopo 25 anni (sic!)sulle
ruote grasse ci provo... raccolgo l'invito a dare consigli per il primo acquisto lanciato più volte dal diretùr e scrivo un piccolo vademecum sul primo fatidico acquisto...
Quando nel 1988 piegai il mio primo asse anteriore
le mtb erano tutte uguali, ruote “grasse”, niente ammortizzatori, due marchi per i gruppi (
shimano e
suntour) e la scelta era fatta solo in funzione del prezzo…
Oggi la mtb ha moltissime specificazioni non sempre distinguibili tra loro...proverò comunque a classificarle per dare un'idea e qualche consiglio di carattere moooolto generale...
Domanda delle domande: quanto spenderci?
risposta: contrariamente al detto comune "chi più spende meno spande", non è bene dissipare tutto il proprio patrimonio per la prima bici...ho visto molti sbagliare clamorosamente il primo acquisto a causa del diverso concetto che si può avere della mtb...mi spiego...potrebbe darsi che come me amiate moltissimo le passeggiate e qualche gara, ma che poi impazziate letteralmente per i salti e le discese spericolate, le due cose si escludono...la bici da downhill\freeride estremo è diversa dalla bici da xc\garetta domenicale, per cui investire 2500 euro per un tipo di bici piuttosto che un altro equivale a rischiare un bel capitale su un mezzo che può rivelarsi non adatto all'uso che se ne vuol fare.
E allora?
Allora vale la regola che vale in tutti gli sport...comprare una attrezzatura da principiante
, magari un buon usato e cominciare, per poi capire bene cosa si vuol fare, a quel punto si possono spendere con cognizione di causa più soldi...male che va, un domani, rivendendo il mezzo o regalandolo alla fidanzata non ci avrete rimesso il fido della banca
Domanda domandone: che bici mi prendo?
La risposta migliore sta in una contro domanda...che tipo sei? Qua c'è poco da dire...la bici è emozione, è trascinante, ti smuove nel profondo e può diventare una malattia inimmaginabile all’inizio ...Hugeen mi disse un giorno “...se dedichi alla bici solo il 70% dei tuoi pensieri sei un estraneo della mtb!!!”
Che tipo sei è una domanda che prescinde da ciò che vuoi fare adesso, ma che riguarda il futuro...che biker vuoi diventare…e non è facile rispondere, soprattutto adesso che vuoi comprare comunque una bici, come sia sia,...perchè questo mondo ti attrae e vuoi solo farne parte.
Conosci te stesso...che cosa ti piace? ...che facevi quando eri un ragazzino? …impennavi come un pazzo, zompavi dappertutto e la moto da cross di tuo fratello era il sogno di tutte le notti? …la risposta allora è...”segui l'istinto Luke...” prendi un mezzo freeride-DH e non ti pentirai
...viceversa ami le lunghe escursioni...i panorami, le uscite di gruppo con tutti i tuoi amici x-countrysti attorno e macinare chilometri tra sentieri e mulattiere, sotto il sole estivo, scalare sterrate impossibili ecc..ecc…bene! Bici leggera quindi, poca escursione e tanta resa...senza alcun dubbio....al di là di questo ci sono tante vie di mezzo, adatte anche ai posti che frequenterai...perchè acquistare a 16 anni una bici da discesa nel bel mezzo della pianura Padana senza la possibilità di raggiungere dei bike park vuol dire utilizzarla due volte l'anno... ma adesso andiamo a vedere le protagoniste dei nostri sogni!!!
1
BICI XC & marathon
adatta a escursioni veloci e gare, molto reattiva con carro rigido, sospensione anteriore tra 80 e 100mm, leggera, in alluminio o carbonio, gomme sezione 1,9-2,1 scorrevoli (poco tassellate) anche semislick, componenti leggeri più che si può, pedali a sgancio rapido, manubrio stretto e dritto, peso totale 10,5 kg circa. La tendenza attuale prevede l'utilizzo di ruotone da 29 pollici, più scorrevoli rispetto alle "vecchie" 26, pertanto consigliabili.
A chi è adatta:
Al “gareggiatore”, un tipo magro che guarda con affetto anche la bici da strada, ma di cui conosce i limiti, molto sportivo, che non disdegna la bagarre con gli amici, lo sprint di cui vantarsi al bar la domenica, :-x uno che non ha paura di lavorare sui pedali, di dare tutto nella scalata, un faticatore che ambisce a portare a casa almeno una coppa!
Le marathon sono bici con caratteristiche abbastanza simili alle bici XC come descritte ma adottano soluzioni che le rendono un pochino più adatte a gare di lunga percorrenza, pertanto troveremo un paio di centimetri in più di escursione, la sospensione posteriore, geometrie di un grado più rilassate e in generale una posizione in sella meno raccolta e più sostenibile nelle lunghe gare da cui prendono il nome
Bici esempio: Decathlon serie 8,
Scott Scale, per XC agonistico si possono considerare tutte le front
:-P
TRAIL BIKE la bici per lunghe escursioni
bici leggera, 11,50-13,5 kg circa, ammortizzata anche dietro (full suspended) adatta a percorsi lunghi, escursioni in sella che durano anche più di un giorno, alla scoperta di posti nuovi, magari...con tenda al seguito, sella morbida, confortevole, escursione anteriore da 120 a 140 mm, posteriore idem con ammortizzatore e forcella prevalentemente ad aria bloccabili o dotati di sistemi che non fanno ondeggiare la bici durante la pedalata (spv-propedal, sistemi per ridurre le oscillazioni in salita), freni a disco, pedali con agganci, attacco manubrio non troppo lungo per favorire una posizione in sella più comoda e adatta alle lunghe distanze, ruote di dimensioni varie, con tendenza all'utilizzo delle 29, una bici utilizzabile per gare tipo gran fondo o marathon per ciclisti che non danno grande importanza al risultato quanto al poter dire “…io c’ero!”. :-?
A chi è adatta:
al ciclista che ama pedalare a lungo, a chi sogna anche la vacanza in mtb, all'avventura, all’amante dei paesaggi e dei percorsi montani di cui apprezza la magia del panorama e il contatto con la natura... al biker con carta IGM e macchina fotografica al seguito, per escursioni indimenticabili, ai grandi eventi di aggregazione quali gran fondo e raduni pedalatori.
Bici esempio:
Specialized Camber, Canyon Nerve, Devinci Troy
ENDURO (All mountain)
Bici concepita per essere utilizzata in discesa ma che abbia parimenti una buona resa pedalatoria, che consenta di superare in sella il dislivello per poi affrontare in sicurezza il ritorno a valle. E' la bici del momento, si diffonde sempre più anche grazie alle omonime gare che attirano sempre più appassionati. Geometrie del telaio che aiutano in discesa e sospensioni "intelligenti" ideate per non dissipare la forza trasmessa dalla pedalata (no bobbing), è adatta anche a qualche salto di dimensioni non esagerate e qualche sporadica giornata in bikepark. Sospensioni generalmente da 150-160mm davanti e dietro, solitamente ad aria, gomme 2,2-2,4, freni a disco con diametri circa 180, l'angolo di sterzo comincia a rivestire una certa importanza e si attesta intorno ai 65-64 gradi. Negli ultimi tempi il termine "Enduro" ha prevalso sull'originario "all mountain", la differenza ha perso quasi significato. Le bici enduro negli ultmi due anni beneficiano di un passo più lungo (distanza tra le ruote) al fine di conferire alla bici in discesa maggiore stabilità. Pedali principalmente con agganci, manubri larghi sui 75-76cm e attacco più o meno corto tra 40 e 50mm rendono la posizione di guida stabile in discesa e lo sterzo sensibile, ruote ideali 27,5 pesi tra 13 e 15 kg.
A chi sono adatte?
A coloro che rimangono sempre buoni pedalatori ma che vogliono godere in discesa sensazioni nuove in tutta sicurezza, sono bici davvero versatili, vengono utilizzate nelle gare popolarissime di Enduro e Superenduro, competizioni in cui il tempo è misurato in prove speciali di sola discesa precedute dalla inevitabile salita in sella, sono delle tuttofare che danno grandissime soddisfazioni, a patto però di usare il cronometro solo in discesa!
Bici esempio: Devinci Spartan, Specialized Enduro, Intense Tracer, Canyon Strive
:-?
BICI FREERIDE
bici molto robusta, a metà anni 2000 rivoluzionarono il mondo della mtb, il segmento freeride indica oggi una bici generalmente biammortizzata escursione anteriore e posteriore intorno a 170-180mm peso da 15 a 18 kg ammortizzazione e talvolta escursione regolabile a seconda del fondo e del percorso, sospensione prevalentemente a molla, forcella monopiastra per favorire l'aglità di manovra, attacco corto, piega riser larga fino a 780mm, sella comoda, comunque più bassa del manubrio, gomme da 2,3 a 2,6 pollici, gonfiate non troppo, ruote da 26-27,5 pollici pedali flat, freni a disco da 180-200mm, angoli di sterzo di 64 in media, sono mezzi che variano parecchio tra loro, al di là delle caratteristiche comuni sopra elencate, la categoria infatti comprende anche le possenti front caratterizzate da telai molto massicci, le bici da "Slopestyle" full a corta escursione robuste e maneggevoli, i cerchi robusti e i perni passanti delle ruote sono un altro elemento comune, è la biga che strizza l’occhio al divertimento da scavezzacollo e lo coniuga raramente col ...piacere di pedalare. :-?
A chi è adatta:
semplificando molto… a colui che usa la bici nei bike park e nel secret spot dietro casa, ama la discesa, la velocità, non disdegna di saltare ma è anche talvolta un pedalatore o meglio uno...spingitore!!! ...si diverte come un matto nei sentierini di montagna, è per chi non vive senza l'adrenalina data dal correre qualche rischio in più e dalla soddisfazione di poter fare cose che altre bici non riescono a fare. Consiglio personalmente oltre al classico casco, vari tipi di protezione da mettere in discesa, per gomiti e ginocchia almeno...pettorina indispensabile a mio avviso ;)
Bici esempio: Banshee Darkside, Intense Uzzi o Specialized enduro evo (per il FR "pedalato")
(
BICI DH
Bici esclusivamente da discesa ma più leggera delle FR, telaio robusto e leggero, peso tra circa 16-19 kg, escursioni da 200 in su, freni da 180-200 pedali flat e a sgancio indifferentemente, guarnitura monocorona con tendicatena, rigorosamente senza deragliatore anteriore, sospensioni sofisticate in grado di copiare fedelmente il terreno e assorbire grossi salti, forcella doppia piastra, piega riser, o piatta specificamente realizzata per uso gravoso, molto larga (anche 80 cm) attacco corto quasi inesistente, spesso integrato, sella molto bassa e inclinata all'indietro per favorire gli spostamenti di peso, cerchi larghi gomme generalmente da 2,4 2,5 pollici con tassellatura specifica scelta in base al percorso mescola generalmente morbida per favorire il controllo, angoli di sterzo da 63,5 a 62 gradi, passo (distanza tra le ruote) molto più lungo delle altre bici, tutto studiato per garantire enorme stabilità in velocità e...che parta il cronometro!
…adatta solo al biker dh!
Il biker DH è una razza a parte…è colui che quando scende ha in mente ciò che ha uno sciatore di slalom gigante, impiegare un decimo in meno dell'avversario senza cadere!!!
Bici esempio: Scott Gambler, Specialized demo 8, Giant Glory, GT Fury
FAT BIKE la bici coi ruotoni!
E' un mezzo che non passa inosservato, sono le bici più irriverenti e particolari del mercato, prevalentemente rigide, anche se su alcuni modelli compare una sospensione anteriore, la caratteristica inconfondibile è la larghezza delle gomme che lasciano impronte a terra anche di quattro pollici! Di solito non si acquista come prima bici, ma la si affianca come mezzo di supporto al proprio parco bici per particolari condizioni del terreno. Sono infatti proposte spesso a
noleggio nelle stazioni sciistiche dove la dimensione delle ruote impedisce di sprofondare nella neve, vengono utilizzate con successo sulla sabbia, nelle situazioni in cui il terreno è particolarmente incoerente, ma anche sullo sterrato di tutti i giorni, dove se ne apprezzano le doti di grande scorrevolezza.
E' un mezzo che consiglio di provare a noleggiare prima di acquistarlo come prima bici in quanto è facile innamorarsene, ma perchè l'amore duri bisogna essere consapevoli delle sue particolarità
FAT 27,5 Plus
Si tratta delle ultime nate in un mercato che si muove più veloce delle nostre reali scelte, sono bici con ruote da 27,5 che montano gomme molto molto larghe, consentono una grande stabilità e controllo in discesa e sono molto scorrevoli in salita. Non sono particolarmente diffuse e pochi produttori per adesso ne propongono a catalogo. Per contenere i pesi le gome sono piuttosto esposte al rischio forature, mentre le geometrie dei telai e le escursioni devono fare i conti con ingombri non indifferenti.
Adatte a chi ama una bici tuttofare...che non passi inosservata!
BICI da street, dirt, 4x!
Non sono certo titolato per parlare di mezzi speciali come questi , posso dire che in generale le bici da street e dirt sono bici robustissime, adatte a salti e colpi al limite del sopportabile, serie sterzo, cerchi guarniture e componenti vari devono essere innanzitutto indistruttibili, i telai in genere sono preferibili di misure più piccole rispetto ai corrispettivi normali da mtb, la sella è quasi inutilizzata e il telaio ha il tubo orizzontale mooolto inclinato. Le forcelle oltre che robuste hanno escursioni da 100 a 110 e montano molle più dure, da salto appunto, lo street è una evoluzione del
bmx e da questo mutua i pedali flat e buona parte delle teniche. La bici 4x è destinata all'omonima disciplina, bici agile, non sempre ammortizzata posteriormente, pedali flat, molto reattiva e adatta a percorsi con salti e colpi continui, per una disciplina interessante e spettacolare ma purtroppo da noi ancora non conosciutissima cmq…il biker che acquista un mezzo del genere sa già di che si parla e di solito non lo fa per la prima bici.
A chi sono adatte?
Ai biker che hanno la possibilità di sfruttare un pistino magari appositamente realizzato per questo scopo, a chi ha uno skatepark nelle vicinanze o una delle rare piste da bmx nei paraggi, oppure a chi semplicemente sfrutta l'arredo urbano, gli elementi architettonici, i gradini o qualsiasi altro spunto per interpretarli in chiave divertente e perchè no....spettacolare
BICI ELETTRICA o a pedalata assistita
Negli ultimi tempi sono emerse nuove interessanti realtà nel settore mtb, tra queste le bici a pedalata assistita si stanno facendo avanti con prepotenza dati gli indubbi vantaggi che forniscono. In tutte le tipologie di bici precedenti, tranne street e dirt ovviamente, è possibile trovare bici predisposte dalla casa o kit di trasformazione, per dare assistenza alla pedalata.
Si tratta di mezzi che richiedono sempre sforzo fisico ma che aggiungono alle possibilità umane quelle date dal kit allungando cosi il raggio di percorrenza a parità di sforzo, rispetto alla bici tradizionale.
I kit si distinguono a seconda del posizionamento del motore (alle ruote per le mtb xc allmountain o centrale per le freeride dh) e della potenza (watt del motore, amperaggio e voltaggio della batteria). Una bici assistita copre in genere 1000 mt di dislivello con una carica da 10 ampere.
A chi è adatta?
A chi vuole aumentare molto i chilometri percorsi a parità di sforzo o a chi per mille motivi apprezza questo tipo di aiuto molto ecologico, pagando il costo aggiuntivo del sistema e pazientando per il peso aggiunto.
Bici esempio: Haibike per le bici complete, Alcedoitalia per i vari kit
Domanda giusta: come cambia il prezzo?
Il prezzo di una bici varia essenzialmente in base a tre fattori: il telaio, la qualità delle sospensioni e il tipo degli altri componenti.
Un telaio prodotto a mano ultraleggero avrà un costo ben diverso da un telaio fatto in gran serie in oriente, esistono variazioni di costi della manodopera, delle materie prime (carbonio, alluminio) e delle progettazioni (presenza di pezzi ricavati dal pieno, brevetti, boccole, cuscinetti), essenzialmente un telaio più leggero tende ad avere un costo maggiore, ma attenzione anche alla pubblicità e al marketing, non sempre spendendo di più avrete un prodotto migliore, molti test comparativi rivelano sorprese inaspettate
Le sospensioni incidono notevolmente nel costo complessivo della bici, la quantità delle regolazioni possibili e la qualità dei marchi può cambiare notevolmente la cifra finale, ecco perchè in molti cataloghi la bici con lo stesso telaio può raddoppiare il prezzo se viene dotata di sospensioni diverse. Generalmente si passa da ammortizzatori non regolabili a oggetti sofisticati dotati di controllo della velocità di ritorno, compressione, regolatori di escursione, sistemi di miglioramento dell'efficienza della pedalata e ancora regolazioni più varie e disparate atte a influire su ogni aspetto della taratura della sospensione, pensate bene a ciò di cui avete effettivamente bisogno e quali regolazioni effettivamente utilizzerete prima di mettere gli ammortizzatori nel carrello della spesa.
Gli altri componenti sono essenzialmente le ruote, i freni e la trasmissione.
Le ruote di primo montaggio sono generalmente delle buone ruote, se girano su cuscinetti a sfere richiederanno molta meno manutenzione, ruote preassemblate con aspetto appariscente e accattivante aumentano il costo della bici a fronte di vantaggi spesso dubbi, cercate un giusto compromesso e lasciate a esigenze future, qualora si presenteranno, il miglioramento di questo componente.
La trasmissione è costituita dagli organi che danno il movimento alla bici, corone, pignoni cambio e comandi hanno costi molto diversi tra loro, una trasmissione shimano Deore o SLX come pure una
Sram X5 o X7 rappresentano prodotti di gamma media su cui potete fare un buon affidamento. Due corone davanti e nove o dieci pifgnoni dietro sono adatti al 90% dei casi, una sola corona davanti è adatta a chi è ben allenato e non fa enormi salite.
Non ho indicazioni e consigli particolari sui freni, le bici attuali sono dotate di moderni impianti a disco che fanno comunque il loro dovere, dischi da 160 sono leggeri e adatti alle bici da "salita" dischi da 180 sono un buon compromesso per tutte le situazioni, dischi da 200 si utilizzano soprattutto in discesa, notate che una ruota da 29 avrà bisogno in genere di una "misura" in più rispetto alla ruota da 26 perchè fermarla richiede maggiore sforzo, ultimo consiglio dopo l'acquisto: prima di sostituire un freno che riterrete non abbastanza potente provate a cambiare la qualità delle pasticche.
Perchè hanno ruote diverse?
In passato la dimensione delle ruote era standard, ovvero in commercio si trovavano unicamente le 26 pollici. Negli ultimi anni l'intuizione per cui con una ruota con diametro più grande si fatica meno, in quanto la ruota scavalca meglio gli ostacoli e in sostanza sorre di più sullo sterrato, ha fatto si che fossero prodotte ruote da 29 pollici e ruote da 27,5. Una ruota più grande risulta comunque più ingombrante in fase di progettazione dei telai, soprattutto con grandi escursioni, inoltre e più difficile da guidare in situazioni che prevedano molta discesa, ecco quindi che per utilizzi XC-AM troviamo quase tutte 29, per utilizzi Enduro le 27,5 e per la DH le 26 sebbene anche quest'ultimo settore si sta convertendo velocemente alle 27,5. Negli ultimi anni le ruote da 26 equipaggiano soprattutto bici entry level.
Aggiungo qualche annotazione circa alcuni componenti e termini tecnici utilizzati:
ESCURSIONE si intende in millimetri l'ampiezza del movimento che le ruote possono compiere grazie agli ammortizzatori per assorbire gli urti, maggiore escursione vuol dire maggiore assorbimento quindi maggiori capacità discesistiche della bici.
ANGOLO DI STERZO inclinazione della forcella rispetto al terreno, determina guidabilità e stabilità generale della bici, angoli 69-70 sono definiti chiusi, poco stabili in velocità ma molto efficaci nello stretto e con ruote grandi, angoli da 63-65 sono invece definiti "aperti" molto adatti alle bici da discesa e alle ruote da 26
SEZIONE DELLE GOMME l'impronta al suolo della gomma è misurata in pollici, si va da 1,9 a 2,5 a seconda dell'utilizzo, una gomma grande è più sicura ma ha più attrito e maggiore peso.
Passo: indica la misura in millimetri della distanza degli assi delle ruote, influisce direttamente sulla bici in modo da renderla più agile se il valore è basso, più stabile se questo è alto. Il passo è diverso a seconda della taglia della bici, è uno dei valori che ha beneficiato delle più importanti modifiche negli ultimi tre anni e deve essere preso in attenta considerazione se si vuol fare discesa. Possiamo dire molto genericamente che una bici in taglia M ha un passo in linea con le tendenze attuali se si attesta intorno a 1160-80 per utilizzi enduro, 1170-90 per il freeride, 1190-1200 ma anche molto oltre per la DH che arriva anche a 1230 su bici con geometrie particolarmente spinte.
Spero di essere stato utile in questa piccola disamina
, cmq il consiglio più utile che mi sento di dare ad un “biker novus” è sfruttate il forum e chi lo frequenta...leggete le risposte di MONOROTULA su questa stessa discussione e cercate nelle varie sezioni sull'utilizzo della mtb, individuerete facilmente dei frequentatori abituali informatissimi ognuno nella propria disciplina, chiedete a loro e avrete non poche sorprese...sappiate che questo è il forum più professionale e meglio aggiornato di tutto il WEB!
p.s. …comprare e spendere non è la stessa cosa! 8-) ...buona pedalata :-?