Il mio compagno ed io siamo rimasti molto soddisfatti dalla Pedalonga, ma anche provati. Reduci da una notte quasi insonne, ci siamo alzati prestissimo, per affrontare un viaggio abbastanza lungo (meno di due due ore all'andata, quasi di due ore e mezzo al ritorno) ma non è stato tutto: poco prima della partenza a Sega Digon ci siamo accorti che il collarino reggisella della Giant Anthem di mio fratello era vistosamente crepato, ovvero sul punto di cedere.
Per un attimo abbiamo temuto che la gara sfumasse, ma poi -indirizzati dai gentilissimi organizzatori della manifestazione- abbiamo trovato l'assistenza meccanica, che ci ha permesso di partire senza problemi: grazie infinite, davvero!
Il contesto era paesaggisticamente stupendo e man mano che avanzavo ne ammiravo bellezza ed anche, in un certo senso, familiarità; somigliava molto alle Alpi Carniche a cui sono abituato nel Friuli occidentale.
Il tracciato era, a mio modesto parere, entusiasmante però molto "concentrato": non aveva un pezzo ove poter rifiatare. Le salite erano impegnative (questo me l'aspettavo in pieno - Alpi Carniche docet) e le discese stupende, ma tutt'altro che banali: richiedevano costentemente attenzione e concentrazione. Con fondo umido il percorso si sarebbe fatto più selettivo.
Non essendo abituato ad una gara di coppia, ero portato a procedere con il mio ritmo, salvo poi accorgermi che tendevo a rimanere solo. Cercavo così di dare modo a mio fratello (partito meglio di me ma affaticatosi prima, anche perchè non abituato all'alta quota ed al terreno tecnico) di avvicinarsi, soprattutto in discesa. Nel compesso sono stato molto contento della nostra prestazione, perchè siamo riusciti entrambi a concludere assieme la gara senza alcun intoppo, a parte un errore ad un bivio che ci è costato quasi un Km in più...
A differenza di altre manifestazioni a cui ho preso parte ho notato -con grande piacere- l'estrema correttezza reciproca tra i partecipanti (non ci si intralciava mai, nè si manifestava impazienza in situazioni delicate) e sono stato profondamente colpito dall'incitamento da parte della gente nei confronti di tutti i ciclisti di passaggio, indipendentemente dalla loro posizione in gara: un entusiasmo genuino, bellissimo, in grado di infondere ulteriore motivazione (soprattutto verso la fine, quando le energie iniziano a venir meno), mai sperimentato in altre competizioni cui ho preso parte. Dovrò passare più spesso in Veneto.
Ottimi il ristoro ed il pasta party, condiviso con alcuni atleti della nostra squadra.
Lungo il tracciato ho notato, con disappunto, rifiuti lasciati dai partecipanti: a parte le consuete borracce e confezioni di carboidrati, c'erano persino un borsello sottosella ed una camera d'aria...
Peccato, perchè questo aspetto è stato l'unico spiacevole in una giornata splendida, resa tale anche dalle ottime condizioni meteo.
Mi spiace per non aver incontrato nessun forumendolo, nonostante pensassi di essere abbastanza riconoscibile (ero l'unico con la Mojo). Vabbè, sarà per la prossima! Ciao a tutti.