Manometro vs Ditometro... ci sono due categorie di bikers (anche se lo stesso concetto si potrebbe applicare a un sacco di altre cose nella vita...), chi regola, misura, controlla, prova e chi piglia la bici e, se non cade a pezzi, parte. Ci possono essere alcune sfumature in mezzo, ma secondo me le due categorie sono ben distinte. Entrambe le categorie hanno ragione di esistere, non è raro trovare gente che piglia e va senza nemmeno controllare se ha chiuso bene l'asse della ruota anteriore e poi va come una freccia, o chi ha un mezzo che manco alla NASA lo prepari così e poi prende paura per un sassolino smosso.
Per la cronaca, io faccio parte della seconda categoria (non nel senso che mi spavento per il sassolino) e vorrei dire una cosa a quelli della prima categoria (che poi sarebbero quelli del ditometro, che vadano o no come una freccia): più la vostra bici è a posto per voi, più andrete forte.
Sembra la cosa più ovvia del mondo, eppure c'è chi... boh, non c'ha voglia.
Chiedo scusa per l'introduzione, che magari mi potevo anche risparmiare. Detto questo...
Riguardo al manometro: come già detto, la caratteristica fondamentale è la ripetitività, non tanto la precisione. E comunque mi sembra che ci sia un atteggiamento un po' negativo, siete davvero sicuri che i vostri manometri siano così sballati? Ok, non saranno precisissimi, ma...
Sarò stato fortunato, ma Io ho il
Topeak Smart Gauge D2, assolutamente perfetto, lo uso per
ruote, forcella e ammortizzatore.
Dove l'ho comprato (sportler) c'era un sistema per verificare l'accuratezza di tutte le pompe e i misuratori di pressione, questo risultava perfetto.
Tra l'altro ho potuto verificare che la mia pompa per forcella e ammo è tarata alla perfezione, ed è una pompa
rockrider di decathlon, ma quello che è più incredibile è anche la mia pompa da terra è abbastanza precisa (difficile dare un giudizio definitivo perché non permette una lettura precisa).
Riguardo alla pressione: siamo tutti d'accordo sul fatto che la pressione delle gomme è importante tanto quanto (se non di più) la taratura delle sospensioni. E che la pressione definitiva non esiste, che è assolutamente soggettiva, che è legata al "sistema ruota" (cerchio, pneumatico, camera,
lattice,
salsicciotto...). La mia idea è che si trova il "sistema ruota" migliore e, col tempo e l'esperienza, lo si migliora. Per fare questo, il ditometro è lo strumento peggiore, nel senso che (potrà sembrare banale dirlo) il manometro è più preciso del ditometro. E sfido chiunque a sostenere il contrario.
Riguardo al ditometro: lo usiamo tutti, diciamoci la verità. Ditemi che dopo aver gonfiato a X, controllato e aggiustato la pressione con manometro, preciso-preciso... non date una "ditata" anche voi che siete contrari al ditometro! Va al di là della vostra volontà, è inevitabile.
A parte gli scherzi, questa è la mia pratica (e sfido chiunque, anche i "ditometristi" a dirmi che sbaglio):
- per esperienza ho una pressione di partenza, che sono in grado di ripetere grazie al manometro appena arrivo sulle piste
- so già, sempre per esperienza, che sicuramente non dovrò gonfiare, ma solo, eventualmente, sgonfiare
- se serve sgonfio, e... uso il ditometro! Perché è inevitabile e perché "mi faccio un'idea"
- a fine giornata (attenzione...), quando ricarico la bici in macchina... misuro col manometro a quanto stavo girando! In questo modo ho un'idea precisissima di cosa sto facendo.
Insomma, anche il ditometro ha la sua funzione.
Che poi è la stessa cosa che faccio con le sospensioni: mentre giro magari apro o chiudo di un click, ma una volta alla macchina o a casa riconto i click e me li segno. Ci sono i sostenitori del "set and forget", c'è chi non ha mai nemmeno girato di un click uno dei registri... c'è chi non possiede una pompa per sospensioni!!!
Tutto questo per dire che non è una questione di "dito o non dito", ma più di "importante o non importante". C'è chi non gli da importanza e chi ne dà magari troppa, anche se, per come la vedo io, curare i dettagli non è mai troppo...