Tech Corner La giusta pressione delle gomme

Danybiker88

Redazione
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Torino
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La giusta pressione delle gomme
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vitamin

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YT Capra
Io, come credo molti altri, mi regolo con le dita, anche perché, come scritto nell'articolo, è difficile trovare manometri precisi e soprattutto coincidenti. Mi capita però più spesso di sgonfiare sul trail piuttosto che l'opposto (ovvero inizio a scendere ma sento le gomme troppo dure)
 

albatros_la

Biker marathonensis
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Buon fortuna a chi usa le dita... È vero che anche i manometri digitali lasciano a desiderare, spesso e volentieri, ma pensare che la soluzione a questa imprecisione sia usare le dita è senza senso.
Per quanto mi riguarda gonfio alla stessa pressione davanti e dietro. Peso in ordine di marcia poco più di 80 kg e tengo 1.5 bar su pneumatici da 29x2.25".

Temo manchi un un parametro di riferimento per stabilire una pressione "nominale" da cui partire con gli aggiustamenti. Non sarebbe male se i produttori di pneumatici consigliassero un'impronta a terra nominale a pendenza nulla, cosicché ciascuno, a seconda della ripartizione dei pesi, potrebbe calcolare la relativa pressione (banalmente come peso che grava sulla ruota diviso per l'area indicata).
 

Teofil75

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FSR 6Fattie
Dopo aver usato per anni il misuratore Schwalbe, ora mi regolo 'tastando' il copertone, forse dopo tanto tempo ho acquisito la sensibilità necessaria e mi trovo bene
Quoto il primo commento letto.
Anche io a forza di tastare, mi sono fatto l'idea della pressione giusta. E' l'unico manometro che conto di usare.
Un altro metodo è da fermo e in sella, puntare il ginocchio contro il copertone anteriore e valutare in base a quanta forza faccio l'entità della deformazione sul copertone. In base all'esparienza posso valutare se la pressione è corretta o no!
 

ALLMAU

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20/12/06
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Buon fortuna a chi usa le dita... È vero che anche i manometri digitali lasciano a desiderare, spesso e volentieri, ma pensare che la soluzione a questa imprecisione sia usare le dita è senza senso.
Per quanto mi riguarda gonfio alla stessa pressione davanti e dietro. Peso in ordine di marcia poco più di 80 kg e tengo 1.5 bar su pneumatici da 29x2.25".

Temo manchi un un parametro di riferimento per stabilire una pressione "nominale" da cui partire con gli aggiustamenti. Non sarebbe male se i produttori di pneumatici consigliassero un'impronta a terra nominale a pendenza nulla, cosicché ciascuno, a seconda della ripartizione dei pesi, potrebbe calcolare la relativa pressione (banalmente come peso che grava sulla ruota diviso per l'area indicata).
Usare le dita non è questione di fortuna..... se dopo tante volte che hai gonfiato con pompa e manometro, controlli la durezza con le dita, poi ti viene normale sapere se le gomme sono alla pressione giusta semplicemente tastandole.
E poi ogni tanto usi il manometro solo per controllo, ma se hai un minimo di sensibilità, l' errore è veramente minimo.
Comunque peso 75 kg vestito, ho delle gomme WTB Ranger da 3.0 davanti e 2.8 dietro, montate su cerchi WTB Scraper da 45 mm, ed a seconda del terreno le gonfio a 1,5 -1.6 davanti e 1.8 - 2.0 dietro, e trovo che siano già abbastanza dure :)
 

lumerennù

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leggendo i vari articoli sui "salsicciotti" si scopre che in realtà non sono antiforatura... perché continuare a chiamarli così? Il copertone si fora lo stesso, l'antiforatura è data dal lattice, le salamelle servono solo a sostenere la gomma.
Correggetemi se sbaglio.
 

jimmy27

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28/9/04
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Buon fortuna a chi usa le dita... È vero che anche i manometri digitali lasciano a desiderare, spesso e volentieri, ma pensare che la soluzione a questa imprecisione sia usare le dita è senza senso.
Per quanto mi riguarda gonfio alla stessa pressione davanti e dietro. Peso in ordine di marcia poco più di 80 kg e tengo 1.5 bar su pneumatici da 29x2.25".

Temo manchi un un parametro di riferimento per stabilire una pressione "nominale" da cui partire con gli aggiustamenti. Non sarebbe male se i produttori di pneumatici consigliassero un'impronta a terra nominale a pendenza nulla, cosicché ciascuno, a seconda della ripartizione dei pesi, potrebbe calcolare la relativa pressione (banalmente come peso che grava sulla ruota diviso per l'area indicata).
Usare le dita non è questione di fortuna..... se dopo tante volte che hai gonfiato con pompa e manometro, controlli la durezza con le dita, poi ti viene normale sapere se le gomme sono alla pressione giusta semplicemente tastandole.
E poi ogni tanto usi il manometro solo per controllo, ma se hai un minimo di sensibilità, l' errore è veramente minimo.
Comunque peso 75 kg vestito, ho delle gomme WTB Ranger da 3.0 davanti e 2.8 dietro, montate su cerchi WTB Scraper da 45 mm, ed a seconda del terreno le gonfio a 1,5 -1.6 davanti e 1.8 - 2.0 dietro, e trovo che siano già abbastanza dure :)
hai una E-BIKE? ecco perchè la pressione la fai digitale! ;-)
Con una muscolare la pressione delle gomme è ben piu critica
 

Somis

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23/6/14
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Io tutte le volte che per qualche motivo ho valutato la pressione con le dita (batterie del manometro scariche, guarnizione del manometro digitale usurata, manometro dimenticato in un altro zainetto, ecc.) quando a casa l'ho misurata era ben diversa da quella che a sentimento mi pareva corretta, non ho la giusta sensibilità per utilizzare quel metodo.
 

Skywalker67

Biker perfektus
14/4/14
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Sono passato al lato oscuro della forza ...
Il fatto che i manometri (digitali o meno) non siano affidabili per la misurazione della pressione dello pneumatico, alla fine non importa granchè, perchè alla fine, una volta trovata (sperimentalmente) la pressione giusta, quello che ci interessa verificare è che questa venga ripristinata con precisione ogni volta che attacchiamo la pompa alla ruota.
Anche se il valore indicato dal manometro è sbagliato per difetto o per eccesso rispetto a quello reale, ma rappresenta comunque la pressione per noi ideale, abbiamo un riferimento numerico di detta pressione, e con il manometro sarò sempre in grado di verificare le ventuali discrepanze tra il valore ottimale e quello misurato al momento.

A coloro che sostengono che il metodo del "ditometro" funziona meglio, cercherò di spiegare che un manometro, ancorchè impreciso, è comunque meglio del dito.
Vediamo il perchè.

Supponiamo che il manomentro di cui disponiamo sbagli di 0.4 bar la misurazione: gonfio la mia gomma a quelli che credo siano 2 bar (ma in realtà sono solo 1.6), e da questo valore comincio a sperimentare per trovare la pressione giusta per il mio peso, per la disciplina ed il tipo di percorsi che faccio, e così via.
Dopo un po' di prove, stabilisco che la pressione giusta per me sono 2.2 bar (che corrispondono in realtà a 1.8).
Ora, se utilizzo sempre lo stesso manometro (starato, perchè misura 0.4 bar in eccesso) per controllare la pressione della mia gomma, ancorchè starato il manometro mi permetterà di impostare con precisione la pressione che ho trovato essere giusta per il mio set-up.
Poco importa se io credo di gonfiare a 2.2 bar ed invece gonfio "solo" ad 1.8: quella pressione è quella che durate le varie prove ha dimostrato di essere sicura (no stallonamenti, pizzicature, bozze al cerchio) ed adeguata al tipo di percorsi che faccio (buona trazione sul fondo, no rimbalzi e/o scivolamenti), e la posso impostare tutte le volte con precisione.

Se invece uso il "ditometro" per controllare tutte le volte la pressione delle gomme (una volta determinata quella ottimale per me), sono abbastanza sicuro che potrei avere variazioni di anche 0.2 o 0.3 bar senza che me ne accorga, poichè il dito non è sensibile quanto un manometro nel rilevare le differenze di pressione.
 

uzeda

Biker superis
21/7/17
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Veneto orientale
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Mtb
Il fatto che i manometri (digitali o meno) non siano affidabili per la misurazione della pressione dello pneumatico, alla fine non importa granchè, perchè alla fine, una volta trovata (sperimentalmente) la pressione giusta, quello che ci interessa verificare è che questa venga ripristinata con precisione ogni volta che attacchiamo la pompa alla ruota.
Anche se il valore indicato dal manometro è sbagliato per difetto o per eccesso rispetto a quello reale, ma rappresenta comunque la pressione per noi ideale, abbiamo un riferimento numerico di detta pressione, e con il manometro sarò sempre in grado di verificare le ventuali discrepanze tra il valore ottimale e quello misurato al momento.

A coloro che sostengono che il metodo del "ditometro" funziona meglio, cercherò di spiegare che un manometro, ancorchè impreciso, è comunque meglio del dito.
Vediamo il perchè.

Supponiamo che il manomentro di cui disponiamo sbagli di 0.4 bar la misurazione: gonfio la mia gomma a quelli che credo siano 2 bar (ma in realtà sono solo 1.6), e da questo valore comincio a sperimentare per trovare la pressione giusta per il mio peso, per la disciplina ed il tipo di percorsi che faccio, e così via.
Dopo un po' di prove, stabilisco che la pressione giusta per me sono 2.2 bar (che corrispondono in realtà a 1.8).
Ora, se utilizzo sempre lo stesso manometro (starato, perchè misura 0.4 bar in eccesso) per controllare la pressione della mia gomma, ancorchè starato il manometro mi permetterà di impostare con precisione la pressione che ho trovato essere giusta per il mio set-up.
Poco importa se io credo di gonfiare a 2.2 bar ed invece gonfio "solo" ad 1.8: quella pressione è quella che durate le varie prove ha dimostrato di essere sicura (no stallonamenti, pizzicature, bozze al cerchio) ed adeguata al tipo di percorsi che faccio (buona trazione sul fondo, no rimbalzi e/o scivolamenti), e la posso impostare tutte le volte con precisione.

Se invece uso il "ditometro" per controllare tutte le volte la pressione delle gomme (una volta determinata quella ottimale per me), sono abbastanza sicuro che potrei avere variazioni di anche 0.2 o 0.3 bar senza che me ne accorga, poichè il dito non è sensibile quanto un manometro nel rilevare le differenze di pressione.
Parole sante.
 

brix

Biker popularis
Bisogna inoltre capire che l'importante è la pressione relativa con l'esterno, che è quella che indicano i manometri (con la pompa non collegata al pneumatico si legge zero, ma non significa che nell'ambiente ci sia pressione zero). Quando leggiamo il valore 1 bar, significa che all'interno della gomma c'è un bar in più di quello che c'è esternamente. Detto questo, la pressione esterna principalmente varia con l'altitudine, ma anche grazie al calore dovuto al sole che batte sul copertone nero. La mescola del copertone si comporta diversamente anche con la temperatura, con temperature vicine allo zero si deforma meno rispetto a temperature più alte. Spesso infatti si parte di mattina presto, con il freddo e magari nebbia regolando la pressione delle gomme, e si arriva in cima con un bel sole battente e ci si ritrova le gomme durissime, che per affrontare meglio la discesa si sgonfiano un pelino, ma facendo si anche che una volta ritornati al parcheggio a valle ci si ritrova con le gomme molto sgonfie. Tutte cose di cui tener conto, e quindi secondo me va bene regolarsi a sensazione (con il dito) senza guardare decimo più o decimo meno.
 

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