La fatica nei metalli: perchè telaio e componenti non possono durare per sempre

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Trevi's

Biker serius
2/1/12
159
0
0
45
Vigarano Mainarda (Fe).
Visita sito
Bike
Bmc Te 02 2018.
Articolo molto interessante direi...
Io lavoro in un'officina meccanica e di alluminio ne vedo di tutti i tipi.
L'alluminio come da classificazione internazionale va dalla serie mille alla serie ottomila,la novemila è sperimentale.La maggior parte dei telai fa parte della serie seimila anticorodal cioè alluminio legato con il silicio e il magnesio.Il trattamento termico conferisce a questo materiale un'ottima resistenza meccanica e alla corrosione in più si salda anche bene,l'unica cosa in cui sono discorde è la foratura e la maschiatura...si impasta come ridere rompendo gli utensili se uno non sta attento...
Per quanto riguarda l'mtb io ho sempre usato l'alluminio e mi sono sempre trovato bene.E'ovvio che tutto non è eterno ed è ache vero che i particolari fotografati nell'articolo hanno subito delle gran belle sollecitazioni...
Ciau ciau
 
  • Mi piace
Reactions: rg.saro

tyui

Biker extra
11/4/10
784
1
0
loria
Visita sito
niente è perenne,ma se alcune case danno la garanzia a vita significa che dai loro test di fatica minimo una decina d'anni d'uso gravoso lo superano abbondantemente.
poi sperano che lo scontrino vada perso
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.751
9.152
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
ottomilainsù;6473953 ha scritto:
...l'ignoranza di questa Legge della Natura non può essere presa come motivazione per pensare che non esista o non possa capitare.
Eh, ma in in Italia le "leggi" quando non piacciono non si rispettano... peccato che la Natura non ha bisogno di carabinieri e giudici...;-)
 

lokis

Biker tremendus
29/7/10
1.033
0
0
Bergamo
Visita sito
Articolo molto interessante direi...
Io lavoro in un'officina meccanica e di alluminio ne vedo di tutti i tipi.
L'alluminio come da classificazione internazionale va dalla serie mille alla serie ottomila,la novemila è sperimentale.La maggior parte dei telai fa parte della serie seimila anticorodal cioè alluminio legato con il silicio e il magnesio.Il trattamento termico conferisce a questo materiale un'ottima resistenza meccanica e alla corrosione in più si salda anche bene,l'unica cosa in cui sono discorde è la foratura e la maschiatura...si impasta come ridere rompendo gli utensili se uno non sta attento...
Per quanto riguarda l'mtb io ho sempre usato l'alluminio e mi sono sempre trovato bene.E'ovvio che tutto non è eterno ed è ache vero che i particolari fotografati nell'articolo hanno subito delle gran belle sollecitazioni...
Ciau ciau

Mi appello alla tua esperienza:

Guarda questa rottura, è il secondo telaio che spacco così,:medita:

2° volta

[/IMG]

1° volta


Devo dire che me l'hanno sempre cambiato in garanzia con un fermo bike di un mese
però mi rode avere un telaio che sò che prima o poi si romperà di nuovo.

Io pensavo di riempire gli stupidi incavi (vedi fotografia qui sotto) che ci hanno fatto con delle piastrine di alluminio e saldatura . . .



Per la tua esperienza si può fare? secondo te potrebbe risultare più solido?

Ho giò chiesto a Ottomilainsù, ma non ti dico cosa mi ha risposto . . .

PS: per questo telaio hanno sbagliato i calcoli di invecchiamento programmato . . . . si spacca prima della scadenza della garanzia :omertà:
 

petardo78

Biker novus
25/1/13
17
0
0
prov. di ancona
Visita sito
ottomilainsù;6473963 ha scritto:
Questo genere di riparazioni mi piace poco.
Spero che la saldatura sia stata fatta con i sacri crismi, ovvero buona tecnica e giusti parametri.
Ma... che lega è? Ha usato il giusto metallo d'apporto? Era previsto un trattamento termico?
Quelle saldature sono da tenere sotto strettissima osservazione, perché potrebbe non essere garantita che una frazione della resistenza iniziale.
Con l'alluminio non si scherza, fosse stato acciaio non avrei scritto quanto sopra.

La parola" artigiano" nn l' avevo certo messa li per caso!! Limitiamoci a dire che il telaio e' stato saldato!!
Non ti dico con ke stato d animo ho effettuato il primo drop "altino" con questa nuova configurazione......
Effettivamente sono alla ricerca di un nuovo telaio e nel frattempo .....ke dio ce la mandi buona!!!
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
13.797
123
0
Lac Leman
broadbandsports.com
Bike
Sentinella
La parola" artigiano" nn l' avevo certo messa li per caso!! Limitiamoci a dire che il telaio e' stato saldato!!
Non ti dico con ke stato d animo ho effettuato il primo drop "altino" con questa nuova configurazione......
Effettivamente sono alla ricerca di un nuovo telaio e nel frattempo .....ke dio ce la mandi buona!!!
pazzo! :!:
La tua incolumità vale meno di un telaio integro?

In ogni caso il mio consiglio è quello di cercare sul web foto di crack del proprio modello di telaio, perché frequentemente i telai si rompono per lo più nello stesso punto (chi vicino al forcellino, chi sulla bielletta, chi vicino al BB, chi verso la serie sterzo...), per cui diciamo che è da tenere particolarmente d'occhio la zona del telaio che ad altri ha dato problemi.


Stavo pensando, riguardo alle pedivelle ad esempio (visto che sono state oggetto di studi di 8000insu), che sarebbe opportuno che i produttori indicassero quanti cicli di carico sono stati "certificati". Ma non si può fare, perché le variabili sono moltissime (rinoceronte in singlespeed vs peso gallo col 22x36).
Però sarebbe utile sapere quali sono le condizioni di progetto, per avere un riferimento: esempio... garanzia di 5 anni, considerando un peso di 75kg, 50km a settimana, uso enduro, 20% con acqua, ecc... non so... insomma, per fare un progetto bisogna inserire dei dati di ipotesi nel programma di calcolo. Non dico che ci debba essere uno standard universale per tutto, che possa consentire delle valutazioni trasversali tra i prodotti (sarebbe troppo bello), ma almeno sapere quel telaio e componente in che condizioni è stato progettato e testato, per poter fare un confronto con se stessi, capendo così se è opportuno sostituire un componente anzitempo o tirare avanti senza patemi.
:il-saggi:
 

maxmountain

Biker serius
15/5/08
255
5
0
Belluno
Visita sito
.... ma TREK garantisce a vita i telai.
Io ho ancora la mia 8500 del 1991 ...
ergo che avendo anche tagliando di garanzia e scontrino di acquisto se la uso tutti i sabati per andare a prender il pane per fatica si creperà prima o poi e così avrò il mio nuovo telaio TREK .... uauauauauauauauauauaua
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
.... ma TREK garantisce a vita i telai.
Io ho ancora la mia 8500 del 1991 ...
ergo che avendo anche tagliando di garanzia e scontrino di acquisto se la uso tutti i sabati per andare a prender il pane per fatica si creperà prima o poi e così avrò il mio nuovo telaio TREK .... uauauauauauauauauauaua

probabilmente con quell'uso il TREK nuovo lo prende il tuo bisnipote :smile::smile:
 

cerbonim

Biker extra
5/9/06
795
6
0
perugia
Visita sito
Bike
Epic sworks, levo sl carbon
diversi anni fa tutto mtb fece un test su diversi manubri fissati al centro e spinti lateralmente con dei cilindri ,tutti i manubri in metallo arrivarono a rompersi tra i 20000 e i 250000 ripetizioni , i due in carbonio arrivarono a 1000000 di ripetizioni integri e li fu' interrotto il test.
IL carbonio e' un materiale incredibile ha una resistenza 10 volte maggiore all. miglior acciaio a parita' di peso e non si snerva , purtroppo non e' resistente a sforzo da taglio e quindi se volete che vi duri proteggetelo adeguatamente e comperate telai di marche affidabili.
Vedo molta gente che compra telai made in cina via internet , di sicuro risparmieranno ma sulla qualita' sia del carbonio che della resina non vi e' nessuna certezza ,magari vi dura uguale ma il rischio e' enorme
 

maxmountain

Biker serius
15/5/08
255
5
0
Belluno
Visita sito
probabilmente con quell'uso il TREK nuovo lo prende il tuo bisnipote :smile::smile:
:up: una specie di investimento a lungo termine nel settore delle 2 ruote ... meglio del mattone visti i tempi.

... mi ero scordato di dire però che il pane lo andiamo a prendere in 2.

Io 87 kg e il mio Boss seduto dietro peso 16 kg .... :soffriba:
voglio vedere quanto resiste maledettooooooooo :duello:

A parte gli scherzi ADORO TREK E AMO LA MIA VECCHIA 8500 ...
PECCATO CHE NEGLI ULTIMI ANNI ANCHE LORO SI SIANO SPOSTATI MOLTO SUL CARBONIO E SULLE 29 SVILENDO LA GAMMA ALLUMINIO 8500 CHE PER LE MIE ESIGENZE ERA IL CONNUBIO PERFETTO FRA COMPONENTISTICA, TELAIO E PREZZO.

Spero tornerannosul loro passi entro breve visto che mi dovranno ridare il telaiazzo in garanzia :smile::smile::smile::smile::smile:
 
  • Mi piace
Reactions: tiziano

tiziano

Biker marathonensis
30/8/07
4.017
393
0
50
Zone-Lucca
Visita sito
diversi anni fa tutto mtb fece un test su diversi manubri fissati al centro e spinti lateralmente con dei cilindri ,tutti i manubri in metallo arrivarono a rompersi tra i 20000 e i 250000 ripetizioni , i due in carbonio arrivarono a 1000000 di ripetizioni integri e li fu' interrotto il test.
IL carbonio e' un materiale incredibile ha una resistenza 10 volte maggiore all. miglior acciaio a parita' di peso e non si snerva , purtroppo non e' resistente a sforzo da taglio e quindi se volete che vi duri proteggetelo adeguatamente e comperate telai di marche affidabili.
Vedo molta gente che compra telai made in cina via internet , di sicuro risparmieranno ma sulla qualita' sia del carbonio che della resina non vi e' nessuna certezza ,magari vi dura uguale ma il rischio e' enorme

Il problema del carbonio non è la resistenza alla fatica......è la resistenza a "forze" impreviste, come una (comunissima) sassata all'obliquo.
E purtroppo è quasi sempre impossibile, ad occhio nudo, capire se la fibra è danneggiata o no (come ha scritto Marco1971 poco prima).

o-o
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.414
1.973
0
Su per i monti
www.arsie.net
pazzo! :!:
La tua incolumità vale meno di un telaio integro?

In ogni caso il mio consiglio è quello di cercare sul web foto di crack del proprio modello di telaio, perché frequentemente i telai si rompono per lo più nello stesso punto (chi vicino al forcellino, chi sulla bielletta, chi vicino al BB, chi verso la serie sterzo...), per cui diciamo che è da tenere particolarmente d'occhio la zona del telaio che ad altri ha dato problemi.


Stavo pensando, riguardo alle pedivelle ad esempio (visto che sono state oggetto di studi di 8000insu), che sarebbe opportuno che i produttori indicassero quanti cicli di carico sono stati "certificati". Ma non si può fare, perché le variabili sono moltissime (rinoceronte in singlespeed vs peso gallo col 22x36).
Però sarebbe utile sapere quali sono le condizioni di progetto, per avere un riferimento: esempio... garanzia di 5 anni, considerando un peso di 75kg, 50km a settimana, uso enduro, 20% con acqua, ecc... non so... insomma, per fare un progetto bisogna inserire dei dati di ipotesi nel programma di calcolo. Non dico che ci debba essere uno standard universale per tutto, che possa consentire delle valutazioni trasversali tra i prodotti (sarebbe troppo bello), ma almeno sapere quel telaio e componente in che condizioni è stato progettato e testato, per poter fare un confronto con se stessi, capendo così se è opportuno sostituire un componente anzitempo o tirare avanti senza patemi.
:il-saggi:

La norma ISO 4210 indica i requisiti di sicurezza e le procedure di verifica dei componenti e delle biciclette.
Al momento mi risulta in vigore l'edizione del 1996.
Le Euronorm sono più d'una, la EN 14766 (in Italia UNI EN 14766:2006) riguarda le MTB con esclusione di quelle per competizioni particolari (DH!).
La normativa è sempre in ritardo riuspetto agli sviluppi della tecnica delle bici, e tenersi aggiornati è pure tremendamente oneroso; poche paginette costano decine se non centinaia di euro, eppure sarebbero documenti tecnici fondamentali che hanno valore di legge... a suo tempo dovetti penare non poco per avere i riferimenti delle ISO4210, UNI10395, 10518 e DIN79100, oggi non più in vigore tra l'altro.
Il test standard delle ISO prevedeva una durata minima di 100000 cicli sotto ad un carico di 1500 N (150 kgf circa) applicato verticalmente verso il basso con la pedivella inclinata di 45° verso il basso.
Niente di più, per vedere se c'è qualche modifica dovrei acquistare la EN 14766 (75 euro ive esclusa, prima o poi)
 

Marco1971

Biker forumensus
12/8/08
2.048
14
0
Prov. di Lucca
Visita sito
Bike
Trek 8000-6500
ottomilainsù;6473675 ha scritto:
Sarebbero utili solo per i pezzi massicci, di adeguato spessore come pedivelle e poco altro.

Per chi vuole approfondire il tema delle prove non distruttive, qui c'è una mia presentazione fatta un po' di anni fa come "esercizio" d'esame per l'abilitazione a insegnante, che ora uso come dispensa monotematica quando tratto le PND all'ITIS.

[url]http://www.depasqual.net/paolo/didattica/pnd.pdf[/URL]


La scansione con ultrasuoni oggi dispone di sistemi portatili coadiuvati da indispensabile sistema di calcolo automatico alias computer.
E si può fare anche su "piccoli oggetti".
Ma temo che il negoziante si opporrebbe.

Marco1971.
 

Marco1971

Biker forumensus
12/8/08
2.048
14
0
Prov. di Lucca
Visita sito
Bike
Trek 8000-6500
ottomilainsù;6473433 ha scritto:
Personalmente sono convinto che le bici di un tempo erano molto ma molto meno resistenti.
Sono cambiate in modo impressionante le modalità d'uso, trent'anni fa ci si sognava una DH sui percorsi d'oggi.
Le pedivelle si spaccavano come il pane e una nota casa italiana ha rischiato di brutto per una serie di incidenti con morti e feriti causati dalle rotture delle pedivelle, e si parlava di bici da strada, non MTB.
Certo alcuni mozzi duravano un'eternità, ma il telaio era quello che era.
Io credo che si siano fatti grandi passi in avanti, ma non abbastanza.

Per cambiare una bici non è necessario che si rompa, anzi è pericoloso (per l'utilizzatore e per il costruttore), basta che si consumi e non funzioni più bene.
Non mi pare che siamo arrivati a questo punto, le rotture sono ancora troppe per far pensare che si è raffinata per bene la filosofia della obsolescenza programmata.


Ciao...immagino che il nome della nota casa italiana inizi con una vocale.
Quanto al sogno dei produttori di ogni tipo di bene di "consumo" di arrivare al determinismo programmato e programmabile circa il tempo utile prima di un guasto se non dispongono ancora di questo "traguardo" ci sono molto vicini.
"Vicini" almeno e quanto meno dal punto di vista statistico...
E' proprio questo il loro cruccio principale (non parlo ovviamente solamente dei costruttori primi di componenti per biciclette ma di tutto quanto potete immaginare che sia oggi "costruibile" in ogni settore dello scibile umano) ovvero il non avere che un range di tempo entro cui si arrivi a mortalità.
Uno dei settori ove sicuramente sono più vicini è quello dei rasoi da barba...sia quelli usa e getta che quelli con testine sostituibili.
In quelli tri lama ad esempio di notissima casa costruttrice esiste un trattamento superficiale in D.L.C (diamond like carbon) appena visibile sul taglio del lama ad occhio nudo.
Il cui spessore ha un rateo di consumo molto "ben prevedibile".
Dopo il quale non resta che affettarsi oppure sostituire la lama o l'intera unità "rasante".

Marco1971.
 

Classifica mensile dislivello positivo