bhe dai è notevole che i telai gt durino cosi a lungo una di quelle bici è del 96
Mi piacerebbe capire se i telai, che sono ogni anno più leggeri, siano frutto di affinamento tecnico o di progressivo sottodimensionamento. Non mi stupirei se fosse la seconda, mentre sono disposto a pagare di più nel caso sia la prima.
Sarò gnucco, ma io non ho capito che cosa intendi...
Che un telaio, ben progettato e non troppo leggero dura una vita?
Che se si rompono è per colpa della progettazione?
Per te è quindi tutta colpa della grammomania?
Bell'articolo: chiaro ma allo stesso tempo esaustivo e dettagliato!
Aggiungo solo alcune note a margine.
Per fortuna il limite di fatica, inteso come numero di cicli a rottura, può essere innalzato mediante particolari processi superficiali. In particolare lo Shot Peening (Pallinatura Controllata), che è un bombardamento controllato della superficie metallica eseguito mediante particolari microsfere, genera a livello superficiale delle tensioni residue di compressione che ostacolano la generazione, l'innesco e la propagazione delle cricche. Per farla breve è come se la cricca venisse 'compressa' e ostacolata nel suo cammino. Questo tipo di processo è ampiamente utilizzato in ambito aeronautico, automotive ed energia. Nel settore della bicicletta è un pò meno conosciuto.
Negli ultimi anni, anche grazie alla mia passione per la bici, siamo riusciti a migliorare
le performance di particolari quali pedivelle, forchette sella, telai, ecc. proprio grazie a questo trattamento. In ambito mtb ho trattato i forcellini del cambio posteriore perchè ero stanco di doverne portare sempre uno di ricambio nello zaino. Adesso è ancora nello zaino, ma non l'ho più dovuto usare...
Per chi volesse saperne di più può collegarsi al sito [url]www.metalimprovement.co.uk/italian.html[/URL] o scrivermi all'indirizzo [email protected].
No, assolutamente. Un telaio più leggero di un'altro può essere assolutamente più resistente. Infatti, io ho detto che esistono oggi metodi per calcolare la vita di un telaio (come per qualsiasi altro organo meccanico) che ti portano ad approssimare gli errori di progettazione a valori molto bassi, se non eliminarli...
Soprattutto con i materiali compositi si possono avere telai molto leggeri ma estremamente resistenti e duraturi. CERTO NON DOBBIAMO TENER CONTO DI EVENTI ESTREMI COME CADUTE O SASSI CHE IMPATTANO SUL TELAIO.
Teniamo anche conto che una qualsiasi cosa può anche rompersi per un difetto di costruzione.
Certo un telaio di una bici non è certo paragonabile ad un aereo, ma sull'Airbus A380 è stato fatto largamente uso di materiali compositi, quali il carbonio in primis.... Vogliamo pensare che non sia stato calcolato a fatica ogni elemento strutturale? Penso di no. E la vita stimata minima è di 30 anni di voli... Quindi...
La fatica è un fenomeno tipico dei materiali metallici (tutti, compresi titanio, acciaio inox e magnesio per rimanere in ambito industriale), che subsicono una deformazione plastica. Il carbonio può andare incontro a rotture più subdole e inprevedibili, in pratica non c'e una generazione di cricche che ti possano avvisare...
Ivan
Può anche semplicemente essere che si tratti di un dimensionamento calibrato anche in funzione della "vita utile" stimata statisticamente. Il compianto Sheldon Brown aveva scritto che la bici "da supermercato" venduta nei grandi magazzini USA aveva una media di uso di 75 miglia (120 km) e che quindi la componentistica aveva una qualità sufficiente per quella durata e non per altro. Allo stesso modo non mi meraviglierei che la robustezza di telai o componenti fosse in funzione della "vita media": provate a riflettere su quanti anni avete tenuto le vostre bici...
Detto in parole povere... una bici di oggi è fatta per durare quanto una bici di 10 anni fa o si sta abbassando volutamente la vita media (funzionale e percepita)?
La mia sensazione è che oggi il limite sia più calcolato, mentre nel passato era più approssimato.Detto in parole povere... una bici di oggi è fatta per durare quanto una bici di 10 anni fa o si sta abbassando volutamente la vita media (funzionale e percepita)?
Nel nostro caso molto poco ben programmata e realizzata, a giudicare dai "ritrovati di marketing" periodicamente lanciati per convincerci a cambiare bici. Voglio dire che comunque la percentuale di bici che giungono alla fine della loro vita per rottura è comunque molto piccola....obsolescenza programmata.
E' scritto (materialmente) nel nostro DNAsiamo fatti per non durare...
L'ottimizzazione è andare in prossimità dei limiti di resistenza, per risparmiare materiale (pesi, ecc).
OT:
Le strutture in cemento armato sono garantite solo per 10 anni, lo sapete?
Quelle in pietra costruite duemila anni fa sono ancora lì, perché non erano "ottimizzate".
Tra 2000 anni quelle in pietra costruite dai Romani saranno ancora lì, mentre i nostri ponti e palazzi in calcestruzzo armato non saranno che polvere e barre arrugginite.
fine OT
Non c'è niente da fare... il risparmio di peso e la durata nel tempo non sono concetti molto concordanti.
La mia sensazione è che oggi il limite sia più calcolato, mentre nel passato era più approssimato.