semplicemente tenendo fermi i pedali...in quanto non esiste il sitema
ruote-libera e perciò il pignone si ferma, fermando il mozzo e di conseguenza la rotazione della ruota....o almeno ci prova
Bè, a quanto ricordo, la ruota la ferma di sicuro ... non altrettanto si può dire della bici e del relativo pilota ... come su può vedere bene nel primo pezzo del video.
A' tempi de l'università
ero riuscito, è vero, a recuperare un paio di mozzi con freno a contropedale.
D'altronde la "Repack" mi aveva sempre affascinato, leggere di questa gente che affrontava la DH con bici del genere mi aveva messo il tarlo.
Uno lo ho usato, anzi all'epoca avevo trovato che era il modo migliore per girare e riuscire a fermarmi in ogni condizione meteo in città.
Efficace anche quando mi ero lussato la spalla e giocoforza una mano non era disponibile, mentre con l'altra tenevo l'ombrello, e me ne sarebbe servita una terza per avere una parvenza di freno.
Per supplire al rapporto corto (pignone da 20) avevo montato il 52 e quindi giravo con 'sta roba con rapporto fisso 52x20 e freno a contropedale.
Ho provato il portento su una discesetta asfaltata del mio paesello, lo avevo appena ingrassato a puntino... ebbene, per frenare un po' dovevo impuntarmi sul manubrio e forzare all'indietro i pedali con una inaudita forza per riuscire a non accelerare sulle pendenze più forti.
Fermarmi quando volevo? Pia illusione! Quando decideva la bici, semmai.
E a metà della discesa il grasso ha cominciato a bollire, alla fine uscivano nuvolette di fumo azzurrognolo... ancora un po' e forse prendeva pure fuoco, mentre l'
olio colava dal mozzo in un crepitio di frittura mista.
Bene, fatta anche questa... il freno a contropedale è "figo" ma assolutamente inadatto per lunghe discese.
Buono per la città, buono se piove, non si guasta tanto facilmente, ma va usato solo per poco, sennò si brucia.
Ergo... belle, sanno tanto di revival (a basso costo di produzione) ma vanno giusto bene per andarci a comprare il pane, dalle mie parti.