Ma quello che tu intendi per "enduro" è lo stesso concetto di quello che indende dire Alutech per la sua "enduro"?
A me non sembra.
Neppure io mi riconosco nel tuo concetto di "enduro", perchè -dal mio punto di vista, non è una critica- lo vedi troppo facile e sopratutto dedica troppa attenzione alla performance in salita sacrificandone parte alla discesa.
Quindi già a parità di "nomi", non si hanno le stesse "definizioni".
Il "mio" test della Fanes-Pinion era stato ampiamente soddisfacente per il "mio" concetto di enduro. Mi sono macinato salite su asfalto e strappi -alcuni ripidi e disestati- su singletrack e sopratutto in discesa -sia scorrevole che tecnica- avevo provato la giusta soddisfazione tra curve, salti ecc.
Ma del resto la mia voce conta poco perchè il mio concetto di "enduro", così come la mia capacità di guida, è diverso dal tuo. Ed è per questo che -senza offesa- trovo l'analisi fatta della bici poco ficcante.
Mica perchè tu non sei capace di scrivere o di andare in bici, semplicemente non si capiscono troppi fattori che invece sono fondamentali per capire una bici: tipologia di trail/terreno/salita/discesa, capacità/stile del rider ecc.
Tanto quanto non esiste il "freeride", comincia pure a non esistere più l'"enduro".
Per fortuna basta fregarsene e uscire in bici.
E non prendere come verità assoluta i test.
Non posso sapere cosa tu intenda per "enduro", quello che so è che con il termine "enduro" universalmente si identifica una precisa categoria di bici ed un certo stile di riding.
Una bici da enduro è una full con escursioni attorno ai 160mm, caratterizzata dall'avere un'elevata performance in discesa ed una pedalabilità più che buona in salita. Chi pratica enduro invece vuole un mezzo che si pedali più che bene per arrivare in cima, che permetta di percorrere ogni tipo di salita senza troppi problemi e che in discesa permetta di andare forte. Insomma l'endurista vuole un mezzo per arrivare in cima alla salita senza morire, ma che poi sia performante su discese e sentieri naturali, che prevedono anche tratti poco pendenti (da rilanciare) e strappi in salita più i meno lunghi (da pedalare).
La Fanes in quest'ottica è una bici da enduro? Confrontandola con altre bici enduro per eccellenza (Santa Cruz Nomad,
Specialized Enduro, ecc), anche alla luce di come è stata montata (gomme single ply, forcella da 160 abbassabile,
ruote piuttosto leggere) credo che rientri al 100% nella categoria.
Come valutare una bici da enduro? Se la definizione stessa di enduro prevede di pedalare in salita, la bici va valutata nei due ambiti, ovviamente ponderando correttamente salita e discesa. La bici da enduro deve permetterti di arrivare in cima anche su dislivelli considerevoli (2000-2500m), quindi la pedalabilità è importante nella valutazione. Ovviamente maggior peso si deve dare alla performance discesistica, visto che la discesa nell'enduro è l'aspetto principale del giro.
Ricordiamoci poi che l'enduro non è DH e che una discesa tipica enduro prevede tratti da rilanciare o pedalare. In quest'ottica l'efficienza in pedalata incide anche sulla performance discesistica, intendendo la discesa come la parte di giro che porta dalla vetta alla base della montagna.
Per questo motivo sono dell'idea che nel valutare una bici da enduro, la performance in pedalata sia una componente fondamentale e non trascurabile. Dovendone dare un peso sulla valutazione, a mio giudizio incide sul 40%, proprio per il fatto che nell'enduro si trovano salite anche durante le discese.
Quello che tuttavia non riesco a capire è perchè reputi il mio test non attendibile. A parte il discorso del "che cos'è l'enduro" (che spero di aver chiarito), non riesco proprio a capire quale sia la critica che muovi. Sparare a zero senza motivare le critiche non è molto produttivo...