Queste cose le so perché le ha dette Marco Aurelio Fontana in un intervista.
In modo molto ingenuo - faceva un po' pena, onestamente (lo dico avendo stima infinita per Fontana, come atleta e come persona) - si affrettava a giustificare la ditta che lo sostiene sostenendo che LUI SOLO fosse colpevole della rottura e non la
Cannondale,
che le bici prodotte fossero eccezionali e che il tubo piantone della Flash avesse ceduto per colpa sua, per un suo errore nella guida. Precisamente: "per aver guidato troppo "centrale" (?????????)
Ripeto: penso che Cannondale sia una fabbrica molto seria e che queste cose, a quei livelli e in condizioni portate al limite, possano accadere (anche se rarissime o addirittura uniche)
Mi ha solamente colpito l'atteggiamento, frettoloso, di chi ha avuto paura di portare un danno alla società che lo sostiene, assumendosi responsabilità non proprie. Sembrava un atleta di un paese dell'Est appena baciato dalla fortuna di essere sostenuto da un team Pro, che avesse paura di poter ritornare alla situazione pregressa