Interruzione di una 24h a causa del maltempo. Cosa ne pensi?

deepjoe

Biker infernalis
31/1/06
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Io alla 24 h di Campiglia D’Orcia c'ero e sono un compagno di squadra di AMEDEO, di MTB Chianciano Terme, lo sventurato biker che è incorso in una brutta caduta nel corso della gara!!!
Io voglio solo raccontare questo brutto fatto come l’ho vissuto insieme ai miei compagni di squadra.
Premesso che chi viene ad una gara di questo tipo sa che si può cadere e ci si può fare anche male, ma sicuramente pensa che l'organizzazione si sia "organizzata" per un soccorso nei tratti ad accessibilità difficoltosa del tracciato. Non è andata proprio così.
Alcuni bikers e poi Mauro Pieri, ci avvertono intorno a mezzanotte che Amedeo era caduto tra il 4 e il 5 km del tracciato, e quindi vicino al posto ambulanza sito sull’intersezione del tracciato dal bosco alla strada asfaltata.
Immediatamente due di noi in bici si sono precipitati sul tracciato per capire cosa era successo, gli altri, tra cui il sottoscritto, hanno raggiunto Amedeo in macchina fino all’ambulanza e poi a piedi nel bosco.
Siamo arrivati sul posto mentre il quod della “semiorganizzazione” aveva trasportato il medico in loco dove già si trovavano due magnifici Bikers che si erano fermati a portare i primi soccorsi. Apprendiamo che il dott. è un medico di Campiglia D’Orcia che aveva appreso la notizia in paese mentre se ne stava andando a letto e di sua spontanea volontà e si era offerto per portare soccorso, tutto questo perché l’ambulanza presente non aveva un medico a bordo che a quanto mi risulta dovrebbe essere obbligatorio (??). Comunque il Dott. ha obbligato Amedeo a restare a terra e ha chiesto l’intervento di una auto medica attrezzata con barella idonea ad immobilizzare l’incidentato, in quanto Amedeo, che era cosciente, aveva riferito di non sentire del tutto, sia le braccia che le gambe. Nel frattempo continuavano a passare bikers sul tracciato, che ci chiedevano come mai non era stato ancora soccorso. Il dottore che non aveva il numero di nessuno dell’ organizzazione si è iniziato a preoccupare perché l’auto medica non arrivava, nel frattempo è iniziato a piovere copiosamente e pensavamo che presto qualcuno ci avrebbe portato una coperta, un ombretto per riparare AMEDEO, che iniziava a tremare di freddo. Non abbiamo visto nessuno per un’altra ora. Ci siamo spogliati per i pochi abiti che avevamo addosso e abbiamo coperto Amedeo che si lamentava dicendoci di non farcela più a sentirsi un fiume d’acqua sulla schiena.
Iniziavano a passare bikers che si lamentavano della discesa pericolosa e scivolosa e si iniziava a vociferare di una sospensione della gara, ma ancora non si vadeva nessun mezzo di soccorso e continuavano a passare bici.
Erano le 2 di notte passate, quando sono finiti di passare i bikers (e quindi abbiamo immaginato l’interruzione della corsa) e poi abbiamo finalmente visto i fari di un defender, proveniente da Abbadia San Salvatore, che si avvicinava. Non ne potevamo più, Amedeo per primo, ma anche noi e il medico, inzuppati, infreddoliti e preoccupati. La Dottoressa del 118 ha voluto accertarsi delle condizioni sul posto e ha deciso di immobilizzarlo sulla barella, dopo le domande di rito per capire lo stato di coscienza o incoscienza dell’incidentato. Abbiamo aiutato gli operatori a caricare Amedeo in ambulanza e poi ci siamo avviati a piedi verso la macchina.
Siamo ritornati al campus per vedere se c’era qualcuno dell’organizzazione, non avendo trovato nessuno siamo andati nella zona cambio dove abbiamo trovato un addetto di Winning time che ci ha riferito di avere avuto indicazioni di sospendere la gara fino alle 6, ma che non c’era nessuno dell’organizzazione e non aveva nemmeno un numero di telefono dove rintracciarli, siamo andati al ristoro e al pasta party per cercare un numero di telefono, ma niente anche lì. Verso le 3:00 mi hanno riferito che quelli del C.O. erano al campus.
Mi sono recato da loro e ho parlato con Mauro Pieri, chiedendogli spiegazioni per l’accaduto, ossia che nessuno dell’organizzazione si sia minimamente preoccupato di prestare la minima assistenza al nostro sfortunato compagno!!! Mi è stato risposto che quanto dovevano fare era stato fatto. Ossia sospendere la gara.
Io ritengo che una gara di questo tipo, dove il rischio di farsi male in posti difficilmente accessibili è alto, si doveva pensare e organizzare qualcosa e non lasciare all’improvvisazione l’assistenza. Se Amedeo fosse stato in pericolo di vita, forse a quest’ora non sarebbe qui con noi. Osservo ancora qualche cosetta: nel bosco non c’era NESSUNO dell’organizzazione!! Non credo che era molto difficile trovare qualche persona per i 3 o 4 km di tratti più tecnici, dove è necessariamente più facile che avvengano cose di questo tipo.
Amedeo per fortuna non è in pericolo di vita, è acciaccato dolorante e stà facendo degli accertamenti, ma credo che in cuor suo questa esperienza se la ricorderà per lungo tempo. Non auguro a nessuno di farsi male e di non ricevere il soccorso adeguato, nemmeno a quelli del comitato organizzatore della 24 h di Campiglia.


Grazie per il tuo resoconto, aspettavamo un chiarimento in merito ai fatti accaduti. Auguri ad Amedeo...di cuore.
Però ritengo che si torni a quanto già affermato, o meglio che, dopo aver messo in sicurezza il ferito (e qui mi dispiace se ci sono state lacune da parte dell'organizzazione come ci riportate...) una 24h deve essere sospesa 6 ore per pioggia?
Io capisco lo spavento di tutti...ma bisogna capire che queste cose succedono...poi bisogna essere pronti...io spero proprio di esserlo come organizzatore. Mi impegno per fare bene, incrocio le dita contro la sfiga!
 

24hpassion

Biker perfektus
Come già scritto più volte qui da tutti noi, ed anche nell'introduzione del pezzo sul mio sito, sono contento che Amedeo non sia in condizioni serie.

Portagli gli auguri di tutta la sezione endurance del forum quando puoi.

Ciao, grazie.

Angelo

p.s. hai mp:spetteguless:
 

lucafrazzica

Biker popularis
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Be' mi pare chiaro che tu abbia travisato il mio pensiero.

A prescindere dall'estremo di certi miei argomenti sul sito (sempre e comunque specificati laddove necessario, in quanto non tutti ci arrivano...........).

Quando parlo di non interrompere, non voglio dire che i bikers devono girare mentre uno ha un trauma ed è riverso in mezzo al percorso.

Lasciamo stare il caso di Campiglia, dove mi han riportato di tutto riguardo l'incidente, delle modalità e tempistiche di soccorso ecc.

Ciò che voglio dire, se qualcuno non l'avesse ancora capito, è:
una 24 ore, salvo eventi atmosferici o per altra natura calamitosi, dovrebbe proseguire sempre.

Rimane implicito, anche se meglio specificarlo, che se devo soccorrere uno o più atleti, per il tempo necessario a fare questo la gara si ferma.
E' una questione di sicurezza......propria anche dei bikers in gara.

Ma su questo non ci piove, di cosa stiamo parlando per favore?

Non so se tu abbia mai fatto un corso di primo soccorso, ma la prima cosa che ti insegnano, in caso di fuoristrada, è: appena trovato l'infortunato, la prima cosa da fare è mettere in sicurezza lui, e altri bikers in arrivo, da eventuali peggioramenti della situazione, es: che nessunbo passi sopra al malcapitato, o che per evitarlo si facciano male altri, aumentando il numero di infortuni.


Sono contrario allo stop per infortunio, quale che sia, solo per paura che ne capitino altri.
Solo in casi estremi, per rispetto dell'infortunato, non farei sospendere la corsa.........................................

Sono contrario allo stop per maltempo, palesato o meno che sia dalle previsioni.

Se hai paura che la gente si faccia male non organnizzi......o non lo sai che la gente può cadere?
Se hai paura di cadere nel fango e rialzarti e ricadere, stai a casa con i Lego.

Da qui derivano serie infinite di valutazioni sulla preparazione, gestione, comunicazione e copertura della gara stessa.

Tutte cose che vanno valutate bene e a fondo.

A Finale nel 2004 alle 3 di notte sono caduto in una scarpatina, caviglia come un cocomero........e quindi? Quindi niente, ghiaccio e maledizione a me che son stato poco sveglio

Ma scusate: il povero ragazzo caduto, alla fine non ha riportato gravi danni.
Sembra, e sottolineo sembra perchè non c'ero, che è caduto in un tratto dove ci passavano anche le auto, quindi almeni un paio di metri, non in discesa pericolosa, per effettuare un sorpasso, e quando c'era asciutto.

Ok, al momento sembrava un trauma grave, ma anche se i soccorsi hanno tardato, una volta sgomberato il percorso, la gara andava fatta ripartire.

Fermarla perchè nel frattempo si era messo a piovere non da segno di preparazione.

Altra "curiosità": la pioggia è durata poco.

Beck ha scritto:


Cosa significa "era tutt'altro che asciutto"?
Se vuoi correre sull'asciutto hanno aperto il velodromo coperto da noi a Montichiari.

In mtb si cade, e non cadono gli organizzatori, cadono i bikers....mi pare....
Nel senso: se cadi perchè il percorso è scivoloso, non c'entra l'organizzazione, non va fermata la gara, a meno che non ti infortuni.

Ho letto le tue considerazioni in merito all'accaduto!!
E dico questo: non c'eri e non sai come sono andate le cose!! per me il discorso costruttivo non è nel fatto che che si debba sospendere o meno, ma come si soccorre la gente!!! non me ne frega niente di altro!1 Se uno si fa male deve essere soccorso e basta!!! La gara non c'entra niente!!
 

24hpassion

Biker perfektus
Ho letto le tue considerazioni in merito all'accaduto!!
E dico questo: non c'eri e non sai come sono andate le cose!! per me il discorso costruttivo non è nel fatto che che si debba sospendere o meno, ma come si soccorre la gente!!! non me ne frega niente di altro!1 Se uno si fa male deve essere soccorso e basta!!! La gara non c'entra niente!!

Hai ragione, non c'ero.

So pero come sono andate le cose.

Forse non le ho vissute, emotivamente parlando, come te perchè sei parte in causa ed eri sul posto.

Però, a parte che conosco tutti quelli che c'erano, e che molti erano sul posto dell'incidente, ti dico due cose.

1- Ne ho visti di simili quante volte non immagini, ergo: non è un buon motivo per fermare una corsa 7 ore.

2- La discussione riguarda, perchè forse non te ne sei accorto, il pensiero riguardo un'interruzione per maltempo, e non le capacità di soccorrere, la qualità del soccorso, il post incidente ecc.

Quindi sei "leggermente" O.T. con queste tue considerazioni e attacchi personali inutili.

Ciao.:-)
 

sembola

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Ho letto le tue considerazioni in merito all'accaduto!!
E dico questo: non c'eri e non sai come sono andate le cose!! per me il discorso costruttivo non è nel fatto che che si debba sospendere o meno, ma come si soccorre la gente!!! non me ne frega niente di altro!1 Se uno si fa male deve essere soccorso e basta!!! La gara non c'entra niente!!

Credo che nessuno avrebbe trovato da ridire se la gara fossa stata sospesa per tutto il tempo necessario a soccorrere lo sfortunato biker, cui vanno anche i miei auguri. :prost:

Quello che è sul tappeto è un altro problema, cioè se sia corretto sospendere una gara per il maltempo ed in quale circostanze, e nel caso quale sia il modo corretto di farlo; e soprattutto quali siano le cautele da mettere in atto per garantire la sicurezza dei concorrenti, sia in generale che in relazione al maltempo.
 

ilario.t

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...Ovviamente ogni volta è un caso a sè, da valutare al momento.Se devo interrompere la gara per fare intervenire i soccorsi non ci penserei due volte, così come non ci penserei due volte a farla ripartire subito dopo aver reso il tracciato nuovamente usufruibile...

Anche se in parte OT (spero il nostro supermod me lo consenta visto la piega che sta prendendo il thread), penso che un buon ragionamento debba partire da qua.

Se vedete la mia firma, il nostro G.S. è un pò particolare. Nel senso che la maggior parte di noi è prima un soccorritorre e poi un biker.
Personalmente sono quasi 19 anni che lavoro in ambulanza, oltre ad essere il responsabile formazione soccorritori della provincia di Brescia.
Quindi è possibile che quanto affermi abbia un certa ragione d'essere,alla luce inoltre dell'esperienza che mi sto facendo come organizzatore della Urcis 6h.

Organizzare un'attività di soccorso per una gara endurance, su percorso accidentato e circuito di una certa lunghezza è cosa tutt'altro che semplice, oltre che tremendamente dispendiosa (in termini economici, ma pure umani e di mezzi)

E' ovvio che in certe manifestazioni, la semplice presenza di un'ambulanza di base (senza medico od infermiere a bordo e con strumentazione non adatta alla rianimazione avanzata) non sia certamente sufficiente per svariati motivi (ne cito solo alcuni):
1- se un biker si fa male seriamente serve un medico
2- se il percorso è accidentato l'ambulanza non arriva dappertutto
3- se un concorrente deve essere trasportato in ospedale non c'è più copertura sanitaria
4- se un biker cade nel punto opposto a dove c'è il soccorso deve aspettare un'eternità prima che possa essere assistito

Quindi, un bravo organizzatore deve prevedere tutte queste possibili situazioni (e se non in grado, lasciarlo fare a chi ne ha le competenze).

Bisogna poi stabilire le corrette priorità, che nel soccorso sono 1-l'autoprotezione (dei soccorritori e del paziente) e 2- il triage. In termini meno tecnici, bisogna pensare immediatamente a come svolgere un soccorso in condizioni di sicurezza per chi interviene, ma anche per chi deve essere soccorso e solo allora valutare le condizioni dell'infortunato e quindi organizzare il soccorso adeguato.

Per cui ora torno al pensiero iniziale.
Se la situazione è tale da dover imporre lo stop alla manifestazione per motivi sanitari E' NECESSARIO FARLO IMMEDIATAMENTE.
La sicurezza del ferito e dei soccorsi sono di primaria importanza, così come la qualità del soccorso che deve essere portato.

Rientro dall'OT ricordando che un buon soccorso, solitamente non impegna mai i soccorrittori per più di mezz'ora..... :medita:

p.s.: auguri anche da parte mia ad Amedeo. Ci sono appena passato e so cosa significa. :celopiùg:

p.s. 2: Qualora vogliate qualche suggerimento o abbiate la necessità di organizzare decentemente i soccorsi per la vostra prova endurance, mi metto volentieri a disposizione per darvi tutti i consigli necessari affinchè la sicurezza dei bikers sia sempre garantita.
 

lucafrazzica

Biker popularis
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Anche se in parte OT (spero il nostro supermod me lo consenta visto la piega che sta prendendo il thread), penso che un buon ragionamento debba partire da qua.

Se vedete la mia firma, il nostro G.S. è un pò particolare. Nel senso che la maggior parte di noi è prima un soccorritorre e poi un biker.
Personalmente sono quasi 19 anni che lavoro in ambulanza, oltre ad essere il responsabile formazione soccorritori della provincia di Brescia.
Quindi è possibile che quanto affermi abbia un certa ragione d'essere,alla luce inoltre dell'esperienza che mi sto facendo come organizzatore della Urcis 6h.

Organizzare un'attività di soccorso per una gara endurance, su percorso accidentato e circuito di una certa lunghezza è cosa tutt'altro che semplice, oltre che tremendamente dispendiosa (in termini economici, ma pure umani e di mezzi)

E' ovvio che in certe manifestazioni, la semplice presenza di un'ambulanza di base (senza medico od infermiere a bordo e con strumentazione non adatta alla rianimazione avanzata) non sia certamente sufficiente per svariati motivi (ne cito solo alcuni):
1- se un biker si fa male seriamente serve un medico
2- se il percorso è accidentato l'ambulanza non arriva dappertutto
3- se un concorrente deve essere trasportato in ospedale non c'è più copertura sanitaria
4- se un biker cade nel punto opposto a dove c'è il soccorso deve aspettare un'eternità prima che possa essere assistito

Quindi, un bravo organizzatore deve prevedere tutte queste possibili situazioni (e se non in grado, lasciarlo fare a chi ne ha le competenze).

Bisogna poi stabilire le corrette priorità, che nel soccorso sono 1-l'autoprotezione (dei soccorritori e del paziente) e 2- il triage. In termini meno tecnici, bisogna pensare immediatamente a come svolgere un soccorso in condizioni di sicurezza per chi interviene, ma anche per chi deve essere soccorso e solo allora valutare le condizioni dell'infortunato e quindi organizzare il soccorso adeguato.

Per cui ora torno al pensiero iniziale.
Se la situazione è tale da dover imporre lo stop alla manifestazione per motivi sanitari E' NECESSARIO FARLO IMMEDIATAMENTE.
La sicurezza del ferito e dei soccorsi sono di primaria importanza, così come la qualità del soccorso che deve essere portato.

Rientro dall'OT ricordando che un buon soccorso, solitamente non impegna mai i soccorrittori per più di mezz'ora..... :medita:

p.s.: auguri anche da parte mia ad Amedeo. Ci sono appena passato e so cosa significa. :celopiùg:

p.s. 2: Qualora vogliate qualche suggerimento o abbiate la necessità di organizzare decentemente i soccorsi per la vostra prova endurance, mi metto volentieri a disposizione per darvi tutti i consigli necessari affinchè la sicurezza dei bikers sia sempre garantita.

Sei stato chiarissimo!!! Condivido tutto ciò che hai detto!! E credo che il tuo intervento debba essere fatto leggere a quelli della Orso On Bike Organizzatori della 24 h della Val d'Orcia, come monito per ogni gara che si voglia organizzare (ogni riferimento alla GF del Brunello è pruramente casuale)
 

kinom

Biker superioris
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Anche se in parte OT (spero il nostro supermod me lo consenta visto la piega che sta prendendo il thread), penso che un buon ragionamento debba partire da qua.

Se vedete la mia firma, il nostro G.S. è un pò particolare. Nel senso che la maggior parte di noi è prima un soccorritorre e poi un biker.
Personalmente sono quasi 19 anni che lavoro in ambulanza, oltre ad essere il responsabile formazione soccorritori della provincia di Brescia.
Quindi è possibile che quanto affermi abbia un certa ragione d'essere,alla luce inoltre dell'esperienza che mi sto facendo come organizzatore della Urcis 6h.

Organizzare un'attività di soccorso per una gara endurance, su percorso accidentato e circuito di una certa lunghezza è cosa tutt'altro che semplice, oltre che tremendamente dispendiosa (in termini economici, ma pure umani e di mezzi)

E' ovvio che in certe manifestazioni, la semplice presenza di un'ambulanza di base (senza medico od infermiere a bordo e con strumentazione non adatta alla rianimazione avanzata) non sia certamente sufficiente per svariati motivi (ne cito solo alcuni):
1- se un biker si fa male seriamente serve un medico
2- se il percorso è accidentato l'ambulanza non arriva dappertutto
3- se un concorrente deve essere trasportato in ospedale non c'è più copertura sanitaria
4- se un biker cade nel punto opposto a dove c'è il soccorso deve aspettare un'eternità prima che possa essere assistito

Quindi, un bravo organizzatore deve prevedere tutte queste possibili situazioni (e se non in grado, lasciarlo fare a chi ne ha le competenze).

Bisogna poi stabilire le corrette priorità, che nel soccorso sono 1-l'autoprotezione (dei soccorritori e del paziente) e 2- il triage. In termini meno tecnici, bisogna pensare immediatamente a come svolgere un soccorso in condizioni di sicurezza per chi interviene, ma anche per chi deve essere soccorso e solo allora valutare le condizioni dell'infortunato e quindi organizzare il soccorso adeguato.

Per cui ora torno al pensiero iniziale.
Se la situazione è tale da dover imporre lo stop alla manifestazione per motivi sanitari E' NECESSARIO FARLO IMMEDIATAMENTE.
La sicurezza del ferito e dei soccorsi sono di primaria importanza, così come la qualità del soccorso che deve essere portato.

Rientro dall'OT ricordando che un buon soccorso, solitamente non impegna mai i soccorrittori per più di mezz'ora..... :medita:

p.s.: auguri anche da parte mia ad Amedeo. Ci sono appena passato e so cosa significa. :celopiùg:

p.s. 2: Qualora vogliate qualche suggerimento o abbiate la necessità di organizzare decentemente i soccorsi per la vostra prova endurance, mi metto volentieri a disposizione per darvi tutti i consigli necessari affinchè la sicurezza dei bikers sia sempre garantita.


Ila quindi da noi hai voluto testare la realre complessità di un soccorso lungo il percorso? :spetteguless:

Nel nostro caso il problema è stato comunicare il punto esatto dove era avvenuto l'infortunio tuo e del tuo compagno. Questo ha rallentate la possibilità di essere efficenti e in aggiunta l'equipe che era presente non aveva un approccio smart su questo tipo di eventi.

Quindi dovremo migliorare anche noi, però un medico deve essere assolutamente presente e il punto di Assistenza più vicino deve essere preallertato che in caso di necessità nelle fasce orarie previste per la gara è necessario un rapido in intervento con mezzi di supporto adatti.

Grazie Ila del tuo suggerimento!
 

beck

Biker serius
11/10/06
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como
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Caro angelo, la battuta sul velodromo te la potevi anche risparmiare, io faccio xc e di fango ne trovo quasi tutte le domeniche quello che volevo dire è che al mattino il percorso era nelle stesse condizioni in cui si trovava alle due di notte e che quindi secondo me l interruzione della gara non era da imputare al temporale ma ad altre difficoltà del c.o.
 

deepjoe

Biker infernalis
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Caro angelo, la battuta sul velodromo te la potevi anche risparmiare, io faccio xc e di fango ne trovo quasi tutte le domeniche quello che volevo dire è che al mattino il percorso era nelle stesse condizioni in cui si trovava alle due di notte e che quindi secondo me l interruzione della gara non era da imputare al temporale ma ad altre difficoltà del c.o.

Dai ragazzi non facciamoci prendere dall'orgoglio...credo che nessuno voglia prendere in giro nessuno...si sdrammatizza e si amplificano concetti con la voglia di far emergere il "nocciolo" del problema.
Il tuo stesso commento serve a tutti per far capire che le condizioni del terreno al mattino non giustificavano un'interruzione lunga ed estrenea ai soccorsi!!!

@tutti
siam sulla stessa barca...
 

24hpassion

Biker perfektus
................quello che volevo dire è che al mattino il percorso era nelle stesse condizioni in cui si trovava alle due di notte e che quindi secondo me l interruzione della gara non era da imputare al temporale ma ad altre difficoltà del c.o.

Lo stai dicendo ora............:medita:

Nel post precedente tutto pareva meno che questo.

Se dici così mi fido e :hail:.

Il mio pensiero non era rivolto a te in specifico, ma a chi a Campiglia, e ce n'erano, non voleva ripartire giudicando il percorso pericoloso........cosa che, evidentemente sbagliando, avevo inteso anche dal tuo post.

Caro beck..........:prost: ;-)

p.s.: ci conosciamo?:nunsacci:
 

pitban

Biker tremendus
30/1/09
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Caro angelo, la battuta sul velodromo te la potevi anche risparmiare, io faccio xc e di fango ne trovo quasi tutte le domeniche quello che volevo dire è che al mattino il percorso era nelle stesse condizioni in cui si trovava alle due di notte e che quindi secondo me l interruzione della gara non era da imputare al temporale ma ad altre difficoltà del c.o.

Quoto in pieno sulle condizioni del percorso,e poi per accorciarlo erano davvero necessarie 7 ore solo per spostare un tappeto, e voglio aggiungere anche che l'unica discesa che poteva essere davvero pericolosa indipendentemente da asciutto o bagnato, era quella da 60/65 km/h sull' asfalto uscendo dal paese, visto la velocità che si raggiungeva, non capisco invece come possa essere pericolosa quella che hanno tolto essendo praticamente una linea diritta con solo un pò di buchette, se non siamo capaci di scendere da una discesa del genere è meglio davvero darsi alla strada.
 

MetalDave

Biker ciceronis
3/4/08
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Ho letto ora (quasi) tutta la discussione che è davvero lunga...non lavorate mai voi!?!?:smile:

Vi espongo la mia personalissima e assolutamente esterna opinione (sono uno che in vita sua ha corso una 4h a Brissogne e questa domenica appena passata una 2h cittadina qui ad Ivrea, nessun'altra esperienza di competizione, tanta voglia di provare una gara di enduro ma timoroso delle limitate doti tecniche e fisiche e quindi per ora rinunciatario :spetteguless: )

Credo come al solito, ed è stato ripetuto in tante altre discussioni legate alle endurance ma non solo, il problema di fondo è la mentalità che molti di noi hanno e cioè che quando si sale in bici per vincere un PROSCIUTTO non esista correttezza che tenga e si è giustificati a passare sulle orecchie di un biker più lento o, peggio ancora, di un solo che pedala da 23ore e passa, personalmente credo che atteggiamento più sbagliato non ci sia e soltanto un'attenta analisi di coscienza fatta davanti allo specchio può far ragionare.
Nel caso specifico della 24h d'Orcia e dell'incidente, ma credo si possa generalizzare anche in altre situazioni simili che possono presentarsi, credo che sarebbe stato tollerabile e anche corretto fermare la gara giusto il tempo per assicurarsi che l'infortunato fosse messo in sicurezza e assistito ma che dopo di questo la gara riprendesse in maniera regolare.
Poi se capita che arrivi un temporale o quello che è stato, non importa, la gara continua, chi se la sente, continua a girare a suo rischio e pericolo esattamente come fa quando il fondo è asciutto chi preferisce evitare di prendere rischi inutili in più sta in tenda o a bersi una birra in compagnia esattamente come può fare quando il percorso è asciutto. Certo è che purtroppo in queste gare per vincere il famoso prosciutto troppi si dimenticano il buon senso e mettono in pericolo loro stessi, gli altri partecipanti e nei guai il comitato organizzatore. :medita:

Ovviamente il prosciutto è una metafora per dire che si gareggia sempre e solo per la gloria e il divertimento, perchè se si gareggiasse per soldi e fama probabilmente non faremmo questo sport.

Una piccola aggiunta che mi sono dimenticato: il problema della mountain bike massificata c'è ed è concreto e me ne sono accorto soltanto in un anno di frequenza assidua durante gli eventi spaziando dalla gran fondo al downhill, passando per enduro ed endurance.
Davvero troppe persone si comprano una bicicletta artigliata e pensano di poter fare qualsiasi cosa, ma non so se a questo c'è rimedio.
Per quanto riguarda i comitati invece penso che sarebbe il caso che si facessero un esame di coscienza perchè da una parte è una fortuna che ci siano loro che impiegano il tempo libero di decine di persone per farci divertire, ma dall'altra se scegliessero di puntare meno sulla quantità e più sulla qualità dei partecipanti le cose andrebbero meglio per tutti.
Ultimissima parentesi e poi non intervengo più in questo post; Finale è la mamma e regina di tutte le 24h italiane (forse d'europa boh...) sceglie di chiudere le iscrizioni a 1500, ma da quello che ho visto nelle ultime due edizioni è sempre andata bene che a Finale non è mai successo nulla di grave a livello di infortuni perchè assistenza sul percorso tolto un punto non ne ho vista e anche far arrivare l'ambulanza penso sia piuttosto improponibile, quindi non accaniamoci sul CO della val d'orcia e pensiamo che questi poveracci hanno avuto la sfortuna che li ha seguiti per tutto il week end rovinando il lavoro di un anno!
 

deepjoe

Biker infernalis
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Monghidoro (BO)
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quindi non accaniamoci sul CO della val d'orcia e pensiamo che questi poveracci hanno avuto la sfortuna che li ha seguiti per tutto il week end rovinando il lavoro di un anno!


Ciao Metal!!!
Nessuno si vuole accanire sul CO della Val d'Orcia...io fra due settimane organizzo la mia prima gara...e se la sfiga succede a me??? Sarò io messo alla prova...sarò io ad essere giudicato.
Deve essere chiaro, si sta parlando dell'oppurtinità di sospendere una gara per pioggia o altre condizioni che rendano + difficoltosa la guida.
Nessuno può essere giudice in questo momento e puntare il dito contro il CO della Val d'Orcia in senso colpevolista di un reato!
La critica giunge dal dubbio (legittimo) di chi dice:
"Ma come mai una gara 24ore viene interrotta 6 - 7 ore per la pioggia???
Ciao, ci si vedrà a Sauze!!! :celopiùg:
 

MetalDave

Biker ciceronis
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Ciao Metal!!!
Nessuno si vuole accanire sul CO della Val d'Orcia...io fra due settimane organizzo la mia prima gara...e se la sfiga succede a me??? Sarò io messo alla prova...sarò io ad essere giudicato.
Deve essere chiaro, si sta parlando dell'oppurtinità di sospendere una gara per pioggia o altre condizioni che rendano + difficoltosa la guida.
Nessuno può essere giudice in questo momento e puntare il dito contro il CO della Val d'Orcia in senso colpevolista di un reato!
La critica giunge dal dubbio (legittimo) di chi dice:
"Ma come mai una gara 24ore viene interrotta 6 - 7 ore per la pioggia???
Ciao, ci si vedrà a Sauze!!! :celopiùg:

Infatti penso che questa domanda non ha risposta, per un semplice fatto e cioè che la gara non andava interrotta, nessuno ci punta una pistola alla tempia per farci salire in bici e pedalare quindi ogni biker iscritto, se reputava che le condizioni erano troppo pericolose per lui era liberissimo di scegliere di fermarsi fino a che queste non migliorassero.
Il problema però ritorna sempre allo stesso punto e cioè alla mentalità ottusa che troppi di noi hanno, piuttosto di fermarsi e fare la figura dei "pagliacci" che non pedalano sotto l'acqua e il fango, continuano a girare non rendendosi conto del pericolo che corrono e pensano tra l'altro di accaparrarsi il diritto di denunciare il CO in caso cadano e si facciano male. In quest'ottica posso anche capire il CO che sceglie di sospendere per evitare guai legali, anche se, ripeto, a mio modo di vedere non è assolutamente necessario e dovuto.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
... il problema della mountain bike massificata c'è ed è concreto ...
Davvero troppe persone si comprano una bicicletta artigliata e pensano di poter fare qualsiasi cosa, ma non so se a questo c'è rimedio.
Ti sei dato la risposta da solo:

...se scegliessero di puntare meno sulla quantità e più sulla qualità dei partecipanti le cose andrebbero meglio per tutti.
Il punto è questo, se si punta sui numeri è giocoforza proporre percorsi dalle difficoltà attenuate adatti alla maggior parte possibile di concorrenti. Per contro organizzare una gara per "quattro gatti" è ancora più difficile...
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo