Interruzione di una 24h a causa del maltempo. Cosa ne pensi?

ilario.t

Biker superis
2/6/08
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Orzinuovi
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...Per quanto riguarda i grossi numeri, mi rendo conto che fanno gola a tutti: se non altro perchè oltre una certa soglia di iscrizioni si riesce ad avere un "potere contrattuale" nei confronti sia degli enti locali che degli operatori economici che consente di fare cose altrimenti impossibili....

Se invece di guardare solo alla tua gara, provi a guardare un pò in giro e cerchi di formare un circuito, non pensi che tu possa raggiungere numeri ed "economie di scala" anche in questo modo?

Come E.T. in parte ci siamo riusciti e le due prove disputate finora ne sono la testimonianza. (:spetteguless: Joe, adesso dovremo lavorare ancora di più per fare ancor più bella figura... :hahaha:)
 

fenomeno

Biker superioris
20/6/04
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Monfalcone ( go )
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Leggendo i vari post continuo a pensare quale sia la possibile linea per la gestione di eventi eccezzionali.
Leggendo i regolamenti dei vari C.O. devo dire che ci può stare tutto e niente , nel senso che non esiste una soglia minima di pericolosità ma nemmeno massima, questo evince che stà al singolo C.O. decidere come gestire ogni possibile evento.

1. come detto da Angelo e concordo sai che ciò fai e quali sono i tuoi limiti perciò usa la testa

2. i C.O. ( metto tutti perchè è un discorso in generale ) dovrebbero avere almeno una persona nei vari posti potenzialmente pericolosi

3. approvo in pieno il discorso che solo in eventi del tutto eccezionali si fermi la gara ( chi non se la sente cammina fino all'arrivo e si ferma )
 

sborc

Biker extra
Aggiungendo fin da subito che dipendesse (dipenderà.....) da me si andrebbe avanti sempre e comunque, a meno che non cadano piante come foglie in autunno.

Quindi, qual'è la preoccupazione dei c.o. se a priori si sa che in caso di infortunio le grane legali ci sarebbero in ogni caso? Solo perchè aumenta la scivolosità del sentiero sorgono tutte le paure?

Fermare un'endurance è sbagliato, sempre;

limitare/tagliare/delimitare/proteggere le zone pericolose è sensato, responsabile, opportuno.

forse quando iniziano a cadere piante potrebbe essere tardi e qualcuno preferisce anticipare (ma dovrebbe anche riprendere appena possibile)

il rischio c'è sempre, si sa, ma con certi eventi atmosferici le probabilità aumentano

io direi:"sempre si dovrebbe cercare di non fermare un'endurance"

limitare/tagliare/delimitare/proteggere le zone pericolose è giustissimo e solitamente i luoghi lo permettono, ma bisogna anche tener conto che, da quanto vedo in giro, le persone sul percorso sono semplici volontari, magari persone di una certa età, e non so se sarebbero d'accordo sul "continuare a tutti i costi"
 

24hpassion

Biker perfektus
forse quando iniziano a cadere piante potrebbe essere tardi e qualcuno preferisce anticipare (ma dovrebbe anche riprendere appena possibile)

il rischio c'è sempre, si sa, ma con certi eventi atmosferici le probabilità aumentano

io direi:"sempre si dovrebbe cercare di non fermare un'endurance"

limitare/tagliare/delimitare/proteggere le zone pericolose è giustissimo e solitamente i luoghi lo permettono, ma bisogna anche tener conto che, da quanto vedo in giro, le persone sul percorso sono semplici volontari, magari persone di una certa età, e non so se sarebbero d'accordo sul "continuare a tutti i costi"

Già finito di lavorare?:spetteguless: :-)

Il mio, lo hai capito, è un parere personale, e ci tengo a precisarlo.

Ciò che fanno i c.o. vari è discrezione loro, posso e possiamo essere d'accordo o meno.

Non mi sento di criticare l'operato, l'efficienza o la coscienza.

Ognuno guarda per se quando ci rimette di suo.

Io parlo in generale della tendenza, perchè come detto anche da altri, ormai l'endurance è diventata tale solo fino a che c'è sereno sembra.

Questo è sbagliato, perchè non si tratta più di 24 ore, ma di gare a tappe.

Che cambierei è il regolamento, così che tu, che da dove abiti a Roma avrai 800km, ci pensi 2 volte se sai che in caso di pioggia ti fermano perchè si scivola.....e magari volevi andare per provare a fare la corsa.

Il lodevole servizio dei volontari, che comunque volontari sono, ma non sempre a titolo gratuito, è sempre efficiente e presente, ma anche loro come tutti devono poter garantire il servizio se richiesto.

Se richiesto...

Ciao.
 

COBAS80

Biker popularis
25/6/07
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Pavia
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Alla domanda:
Interruzione di una 24h a causa del maltempo. Cosa ne pensi?

Rispondo che non dovrebbe succedere!

Poi dipende dai diversi casi specifici ed entrare nei dettagli!

Un susseguirsi di eventi come
la caduta del ragazzo che si è infortunato seriamente,
5 minuti di fulmini, tuoni e pioggia da paura,
blackout,
docce in difficolta senza pioggia già alle 21:00,
soccorsi numericamente insufficienti...
Hanno avuto sicuramente il loro peso nella decisione presa!

Riporto come esempio che
l'unica ambulanza era posizionata a metà percorso,
scomoda da raggiungere per una semplice medicazione
ma penso anche in difficoltà a muoversi per raggiungere gli infortunati
più seri lungo il percorso!
Vorrei ringraziare comunque il personale che mi ha medicato!!!

Da quello che ho visto e che ho sentito dire la mia impressione è
che l'organizzazione di tutto il fine settimana non sia stata delle migliori.

Lo scorso week end in Val d'orcia è stata la prima 24h che ho visto sospendere ed
onestamente non mi è sembrata un'idea sbagliata.

La sospensione di una gara però dovrebbe anche essere fatta in modo da non
modificare i distacchi tra gli atleti o le squadre "congelandoli"
fino alla ripresa della competizione!

Penso che il C.O. debba prenderne atto
e provvedere per migliorare!

P.S.
Bello leggere che i difetti li abbiamo tutti NOI italiani
e che in pochi replicano,
neanche con una battuta!

Complimenti a tutti!!!
 

sborc

Biker extra
Già finito di lavorare?:spetteguless: :-)

Il mio, lo hai capito, è un parere personale, e ci tengo a precisarlo.

Ciò che fanno i c.o. vari è discrezione loro, posso e possiamo essere d'accordo o meno.

Non mi sento di criticare l'operato, l'efficienza o la coscienza.

Ognuno guarda per se quando ci rimette di suo.

Io parlo in generale della tendenza, perchè come detto anche da altri, ormai l'endurance è diventata tale solo fino a che c'è sereno sembra.

Questo è sbagliato, perchè non si tratta più di 24 ore, ma di gare a tappe.

Che cambierei è il regolamento, così che tu, che da dove abiti a Roma avrai 800km, ci pensi 2 volte se sai che in caso di pioggia ti fermano perchè si scivola.....e magari volevi andare per provare a fare la corsa.

Il lodevole servizio dei volontari, che comunque volontari sono, ma non sempre a titolo gratuito, è sempre efficiente e presente, ma anche loro come tutti devono poter garantire il servizio se richiesto.

Se richiesto...

Ciao.

:spetteguless: si oggi ne ho fatta poca: oh, è lunedi!:spetteguless:

concordo con te: il regolamento deve essere chiaro! e quando uno lo accetta, lo accetta! se poi prova a fare il furbetto...:scassat:
 
La sospensione di una gara però dovrebbe anche essere fatta in modo da non
modificare i distacchi tra gli atleti o le squadre "congelandoli"
fino alla ripresa della competizione!

Ho letto un paio di volte la discussione a parer mio molto costruttiva per le future gare.

Il mio parere è che la linea giusta sta sempre nel mezzo.

Concordo in linea di massima con Angelo sulla preparazione, personale nei punti critici, maggior consapevolezza delle forze schierate per poter dare accoglienza a tutti in modo adeguato, ecc ecc..

Non sono d'accordo sul fatto che una prova endurance non deve essere in alcun modo interrotta.

Eventi microcalamitosi particolari metteno le persone e la vita in genere in discussione, figuriamoci se una gara sempre e comunque gara non si può fermare. I vari C.O. devono comunque sempre anteporre davanti a tutti e a tutto sicurezza e coscienza (come ricordato).
Poi da quanto capito, penso che la decisione sia stata presa presa per un insieme di circostanze che nn voglio e posso giudicare.

Su un punto fondamentale sono d'accordo, ed è stato ricordato da + parti.

In entrambe le 24h sospese, non si è tenuto conto dei risultati fin a quel momento maturati.

Un paio di sett. fa anch'io ero in apprenzione per le condizioni meteo!!!

Tutto alla fine è andato bene, ma avevo già parlato coi responsabili Champion Chip presenti sul posto, chiedendo quale poteva essere la procedura migliore per l'eventuale stop.

Molto + semplice di quanto sembri.

Aspettare il team che in quel momento aveva compiuto + giri per poi fermare tutti.

Ecco in questo senso, per eventuali sospensioni in futuro in gare Endurance, almeno questa regola deve essere rispettata al costo di qualche responsabilità in + dei C.O.

Ca.......... permettetemi la citazione.

NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sembriamo abbonati al brutto tempo!!!!
 

24hpassion

Biker perfektus
Ho letto un paio di volte la discussione a parer mio molto costruttiva per le future gare.

Il mio parere è che la linea giusta sta sempre nel mezzo.

Concordo in linea di massima con Angelo sulla preparazione, personale nei punti critici, maggior consapevolezza delle forze schierate per poter dare accoglienza a tutti in modo adeguato, ecc ecc..

Non sono d'accordo sul fatto che una prova endurance non deve essere in alcun modo interrotta.

Eventi microcalamitosi particolari metteno le persone e la vita in genere in discussione, figuriamoci se una gara sempre e comunque gara non si può fermare. I vari C.O. devono comunque sempre anteporre davanti a tutti e a tutto sicurezza e coscienza (come ricordato).
Poi da quanto capito, penso che la decisione sia stata presa presa per un insieme di circostanze che nn voglio e posso giudicare.

Su un punto fondamentale sono d'accordo, ed è stato ricordato da + parti.

In entrambe le 24h sospese, non si è tenuto conto dei risultati fin a quel momento maturati.

Un paio di sett. fa anch'io ero in apprenzione per le condizioni meteo!!!

Tutto alla fine è andato bene, ma avevo già parlato coi responsabili Champion Chip presenti sul posto, chiedendo quale poteva essere la procedura migliore per l'eventuale stop.

Molto + semplice di quanto sembri.

Aspettare il team che in quel momento aveva compiuto + giri per poi fermare tutti.

Ecco in questo senso, per eventuali sospensioni in futuro in gare Endurance, almeno questa regola deve essere rispettata al costo di qualche responsabilità in + dei C.O.

Ca.......... permettetemi la citazione.

NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sembriamo abbonati al brutto tempo!!!!

Ti aspettavo Beppe.

Grazie del tuo intervento.

Sono contento che il topic sia frequentato e seguito.

Per la sezione endurance è un record: nemmeno 24 ore ed è già oltre le 400 visite.

Mi piacerebbe raccogliere pareri di altri c.o. oltre te, Ilario Deep.......ma credo sia difficile, soprattutto da parte degli aderenti al circuito Cup.

Esporsi per loro diventa difficile come circuito.......(vediamo se raccolgono questa:duello:).

Quanto all'interruzione, be', lo scrissi già nell'articolo sullo stop della 24h di Porticella, così come tu ora stai dicendo......non ci vuole molto a livello cronometrico mantenere gli stessi distacchi.

Ciao.
 
in quello specifico caso non c'era alternativa all'interruzione della corsa bisognava tirar fuori da quel sentiero il biker infortunato che era a terra ormai da parecchio tempo ,il temporale seguente ha fatto il resto ed il comitato ha preso la decisione di interrompere la gara, probabilmente se avessero pensato anzitempo ad un accorciamento o una deviazione del percorso ,così come è avvenuto a cremona forse non staremmo qui a discutere,visto che nel fine settimana le probabilità di temporali erano elevate. e scocciante dover interrompere una 24 ore , non sono neanche ripartito la mattina ormai era andato tutto a pallino, spero che nelle prossime occasioni si faccia tesoro per quello che è successo.
 

Logreq

Biker perfektus
Ciao a tutti,
purtroppo io credo che non sia facile organizzare una gara come la 24H perchè l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Non avendo partecipato non so quali siano stati i motivi per cui l'organizzazione ha deciso di sospendere, anche se ufficialmente è stato per il cattivo tempo.
Qualcuno ha menzionato la 24H di Cremona svoltasi in condizioni pessime, dove la gara non è stata interrotta ma ci sono stati più cambi di circuito proprio a causa dell'impraticabilità di alcune parti del tracciato.
Io non avendo partecipato in Val d'Orcia causa infortunio non ho potuto constatare se su quel tracciato si poteva trovare qualche alternativa, quindi come già detto prima evito di esprimermi.
Quoto invece il fatto che ci sono delle volte troppe differenze tecniche tra partecipanti, questo però credo che si a svantaggio sia per il biker più tecnico e capace sia in alcuni casi (vedasi il cattivo tempo) pericoloso per la sicurezza di tutti. Sappiamo bene tutti che andare in mtb non è uno scherzo perchè basta un attimo di distrazione in una gara e si può creare l'incidente che avvolte può essere innocuo ma alcune volte può essere fatale per altri e per se stessi.
Questa è la mia opinione, come già detto prima è sempre difficile valutare le decisioni prese da altre persone.

Logreq
 

beck

Biker serius
11/10/06
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como
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Ciao a tutti
anche io a priori dico che una prova di endurance non dovrebbe mai essere interrotta ma quando mi hanno comunicato della sospensione della gara mi trovavo in zona cambio e non mi sono certo messo a piangere per la decisione del c.o. cosi come molti dei concorrenti vicino a me e non penso fossimo tutte fighette semplicemente conoscevamo il percorso del resto quando siamo ripartiti alle 8 era tuttaltro che asciutto. L incidente era comunque successo prima che piovesse e la difficoltà di soccorrere il ragazzo che era caduto ha inciso sulla decisione del c.o. molto più del temporale. Le notizie che arrivavano sulle condizioni del ragazzo in quel momento erano particolarmente drammatiche, pensare alla classifica mi sembra almeno "fuori luogo" cosi come mi sembra fuori luogo fare una 24h in 12 in cui ogni componente si fà al massimo un paio di giri. Dicendo questo non voglio difendere il c.o. che ci ha messo sicuramente tanta buona volontà, ma di gente sul percorso ce ne era proprio poca e posizionata tutta sui tratti asfaltati.
p.s. per yoda76 tu parli di bassa capacità dei partecipanti ma quando si è messo a piovere (ed è cambiato totalmente e improvvisamente il fondo) sono caduti in tanti chesiano tutti imbranati?
 

deepjoe

Biker infernalis
31/1/06
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-53
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Monghidoro (BO)
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Se invece di guardare solo alla tua gara, provi a guardare un pò in giro e cerchi di formare un circuito, non pensi che tu possa raggiungere numeri ed "economie di scala" anche in questo modo?

Come E.T. in parte ci siamo riusciti e le due prove disputate finora ne sono la testimonianza. (:spetteguless: Joe, adesso dovremo lavorare ancora di più per fare ancor più bella figura... :hahaha:)

Certo che dopo tutte queste belle esposizioni verrebbe voglia di far organizzare la gara ad un porgettista abilitato 626 per la sicurezza :smile:
Io ci scherzo...sono conscio delle grandi responsabilità che derivano dall'organizzare una gara...ce la metteremo tutta, sbaglieremo, impareremo, forza ILA che andiamo avanti!!! :celopiùg:
 

kinom

Biker superioris
27/6/06
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Parma
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Exceed 2017
Come organizzatore e partecipante mi sento "tirato" in ballo e quindi sinteticamente dico la mia. Sfortunatamente (avrei voluto ma non potevo) non ero presente in Val D'Orcia quindi non posso commentare il fatto diretto.
Organizzare è sempre difficile e comporta sempre tanti rischi che ovvimanente devono essere calcolati dal CO che non può spaventarsi ad ogni imprevisto.

I punti fondamentali per una endurance lato organizzativo credo che siano:
  • Percorso comperto da personale o moto durante tutta la manifestazione per una sicurezza sui tempi di intervento e risoluzione dei problemi
  • Segnalazione dei tratti più difficili e messa in sicurezza (Fondamentale)
  • Percorso alternativo anche BRUTTO ma alternativo facilmente sostetuibile a quello fondamentale in caso di avversità meteo
Se obbligati a interrompere la gara (ex. 24h di Finale di diversi anni fa....) per condizioni pericolose (alberi che cadono etc etc) il minimo è adottare un metodo di chiusura della classifica parziale che non comporti nessun differenziale tra gli atleti in gara fino a quel momento.

Come tutti i problemi portano insegnamento e quindi credo che gli organizzatori della 24hCup e in generale delle endurance ne trarranno un insegnamento importante.

Ultimo ma non per importanza, quando ad una gara qualche atleta si fa male (da solo, per colpa di altri o per il percorso non segnalato....) chi organizza è sempre in PANICO. Noi alla 6h quest'anno abbiamo avuto due infortuni e i 5min che sono passati ogni volta dall'avviso al raggiungimento degli infortunati sono stati di grande sofferenza almeno per me (organizzatore) e quindi capisco che si possano creare momenti di panico.

Quindi spero che il ragazzo infortunato alla 24h di questo weekend stia bene!!!

A presto
:celopiùg:
 

sembola

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Moderatur
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50.756
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una nera e l'altra pure
Bello leggere che i difetti li abbiamo tutti NOI italiani
Non è bello, e forse non è nemmeno vero che tutti abbiamo tutti i difetti. Però non possiamo, per carità di patria, illuderci di essere i migliori ed i più ganzi perchè il mondo reale dice altro. :-(

p.s. per yoda76 tu parli di bassa capacità dei partecipanti ma quando si è messo a piovere (ed è cambiato totalmente e improvvisamente il fondo) sono caduti in tanti che siano tutti imbranati?
Sicuramente no: il fondo bagnato è oggettivamente più scivoloso.
Ma chi ha un minimo di esperienza (cioè: non è più un ragazzino ;-)) ricorda che non tantissimi anni fa le gare erano molto più tecniche e nessuno diceva nulla. Quindi evidentemente o ieri i biker erano più completi tecnicamente (e in minor numero complessivo) o più incoscenti; io personalmente propendo per la prima ipotesi.
 

deepjoe

Biker infernalis
31/1/06
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Monghidoro (BO)
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Come organizzatore e partecipante mi sento "tirato" in ballo e quindi sinteticamente dico la mia. Sfortunatamente (avrei voluto ma non potevo) non ero presente in Val D'Orcia quindi non posso commentare il fatto diretto.
Organizzare è sempre difficile e comporta sempre tanti rischi che ovvimanente devono essere calcolati dal CO che non può spaventarsi ad ogni imprevisto.

I punti fondamentali per una endurance lato organizzativo credo che siano:
  • Percorso comperto da personale o moto durante tutta la manifestazione per una sicurezza sui tempi di intervento e risoluzione dei problemi
  • Segnalazione dei tratti più difficili e messa in sicurezza (Fondamentale)
  • Percorso alternativo anche BRUTTO ma alternativo facilmente sostetuibile a quello fondamentale in caso di avversità meteo
Se obbligati a interrompere la gara (ex. 24h di Finale di diversi anni fa....) per condizioni pericolose (alberi che cadono etc etc) il minimo è adottare un metodo di chiusura della classifica parziale che non comporti nessun differenziale tra gli atleti in gara fino a quel momento.

Come tutti i problemi portano insegnamento e quindi credo che gli organizzatori della 24hCup e in generale delle endurance ne trarranno un insegnamento importante.

Ultimo ma non per importanza, quando ad una gara qualche atleta si fa male (da solo, per colpa di altri o per il percorso non segnalato....) chi organizza è sempre in PANICO. Noi alla 6h quest'anno abbiamo avuto due infortuni e i 5min che sono passati ogni volta dall'avviso al raggiungimento degli infortunati sono stati di grande sofferenza almeno per me (organizzatore) e quindi capisco che si possano creare momenti di panico.

Quindi spero che il ragazzo infortunato alla 24h di questo weekend stia bene!!!

A presto
:celopiùg:

Grande Kino! é giusto mettere in conto il "groppo in gola che ti assale"...ma come hai detto tu è altrettanto vero ed importante mettere in campo una squadra efficace e presente sul percorso, per dare, nel caso, adeguati soccorsi.
Perchè ciò che ci fa venire il groppo è pensare che qualcuno stia male e come poter dare soccorso e sollievo....io penso a questo...perchè il resto è gara....e nel limiti della sicurezza (segnalare persona caduta rallentando il flusso dei concorrenti) si possa e si debba continuare come avete fatto Voi!
Ho fatto per anni il capo Scout con 60-80-100 ragazzini in custodia...dei mal di pancia ne ho passati...conosco l'emozione che si prova quando arriva uno/a sbarbato/a che ti dice: Gio'...sai che Pippo è caduto e non si alza...e Pluto è scivolato pure lui e non muove il braccio???
Paura ehm?!?!?
 

deepjoe

Biker infernalis
31/1/06
1.888
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Non è bello, e forse non è nemmeno vero che tutti abbiamo tutti i difetti. Però non possiamo, per carità di patria, illuderci di essere i migliori ed i più ganzi perchè il mondo reale dice altro. :-(
Sicuramente no: il fondo bagnato è oggettivamente più scivoloso.
Ma chi ha un minimo di esperienza (cioè: non è più un ragazzino ;-)) ricorda che non tantissimi anni fa le gare erano molto più tecniche e nessuno diceva nulla. Quindi evidentemente o ieri i biker erano più completi tecnicamente (e in minor numero complessivo) o più incoscenti; io personalmente propendo per la prima ipotesi.

Quoto...e ribadisco che il problema vero sta nella mentalità e preparazione dei biker...poi con la sfiga a sto mondo non si può nulla! ;-)
 

udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
1.639
-4
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secondo me stai -consapevolmente- sparando un pò di cazzate e nel contempo esprimi

pareri che sono competenti e assolutamente -per me - condivisibili.

la stringo:

cade un atleta , (giorno o notte non fa differenza) e sia l'atleta che il suo mezzo, più quelli

che si fermano, più gli amici , più i soccorritori , sono sul percorso. Inoltre l'atleta caduto, -

e qui accidenti Angelo non ci arrivi!!!- è privo di conoscenza, oppure non ha parametri

stabili.

In quel preciso momento si switcha: l'atleta non si chiama più atleta ma FERITO!

E gli unici che sono in grado di determinare la situazione ed hanno la relativa responsabilità

sono i sanitari ed il personale medico.

Racchiuderei il focus a due momenti topici ed a due punti nodali.

Momento 1: caduta. Intervento immediato del personale medico e/o paramedico e

valutazione dei parametri d'infortunio: grave, codice rosso, niente di preoccupante ecc.

Momento 2: intervento del C.O. per la valutazione dopo aver sentito il parere dei medici.

Momento sub1: se il ferito è in mezzo ad un single track i medici non devono e non possono

spostarlo, pena gravissimi riflessi sulle condizioni successive (in particolare quando è

richiesto l'uso della spinale) e non sono certo contenti di avere bikers che arrivano magari

sventagliandogli in faccia faretti da 20 w se è di notte e che chiedonod i togliersi di mezzo.

Momento sub2: Il C.O. valutata la priorità ai soccorsi decide sul da farsi. Fermare la gara,

per l'accesso ai veicoli di emergenza, creare una variante per la prosecuzione della gara

senza intralciare il lavoro dei medici ecc.

Così si fece a Finale: caduta all'1 di notte con ferito a metà tra il percorso e metà fuori in

zona buia. Stop. Accesso dei medici , arrivo del fuoristrada di soccorso, ripartenza. In

totale circa un'ora.

In sintesi, a mio modo di vedere la gara può essere interrotta valutando condizioni del ferito

e percorribilità degli atleti senza intralcio.

Veniamo alle tue sacrosante argomentazioni: una 24 ore non può essere annullata per

pioggia!

Una 24 ore di mtb non deve essere un girotondo su asfalto (per quello c'è Feltre, voglio dire

tanto bella e saluti pure Barbara P.)!

Salti , guadi , e asperità particolari vanno segnalati, poi si ferma l'obbligo del C.O. ed entra

in ballo la logica dell'atleta.

Concludendo, il dibattito avviato, mi pare che abbia trovato "origine" forzata da una non

perfetta organizzazione. Tanto più che si è dimenticata di convocare il Boss

apPASSIONatissimo di 24 ore che si è andato ad arrampicare a Spiazzo.

Angelo, sei un mito.

Ti/Vi abbraccio.

Ugo
 

lucafrazzica

Biker popularis
31/10/06
74
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Roma
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Io alla 24 h di Campiglia D’Orcia c'ero e sono un compagno di squadra di AMEDEO, di MTB Chianciano Terme, lo sventurato biker che è incorso in una brutta caduta nel corso della gara!!!
Io voglio solo raccontare questo brutto fatto come l’ho vissuto insieme ai miei compagni di squadra.
Premesso che chi viene ad una gara di questo tipo sa che si può cadere e ci si può fare anche male, ma sicuramente pensa che l'organizzazione si sia "organizzata" per un soccorso nei tratti ad accessibilità difficoltosa del tracciato. Non è andata proprio così.
Alcuni bikers e poi Mauro Pieri, ci avvertono intorno a mezzanotte che Amedeo era caduto tra il 4 e il 5 km del tracciato, e quindi vicino al posto ambulanza sito sull’intersezione del tracciato dal bosco alla strada asfaltata.
Immediatamente due di noi in bici si sono precipitati sul tracciato per capire cosa era successo, gli altri, tra cui il sottoscritto, hanno raggiunto Amedeo in macchina fino all’ambulanza e poi a piedi nel bosco.
Siamo arrivati sul posto mentre il quod della “semiorganizzazione” aveva trasportato il medico in loco dove già si trovavano due magnifici Bikers che si erano fermati a portare i primi soccorsi. Apprendiamo che il dott. è un medico di Campiglia D’Orcia che aveva appreso la notizia in paese mentre se ne stava andando a letto e di sua spontanea volontà e si era offerto per portare soccorso, tutto questo perché l’ambulanza presente non aveva un medico a bordo che a quanto mi risulta dovrebbe essere obbligatorio (??). Comunque il Dott. ha obbligato Amedeo a restare a terra e ha chiesto l’intervento di una auto medica attrezzata con barella idonea ad immobilizzare l’incidentato, in quanto Amedeo, che era cosciente, aveva riferito di non sentire del tutto, sia le braccia che le gambe. Nel frattempo continuavano a passare bikers sul tracciato, che ci chiedevano come mai non era stato ancora soccorso. Il dottore che non aveva il numero di nessuno dell’ organizzazione si è iniziato a preoccupare perché l’auto medica non arrivava, nel frattempo è iniziato a piovere copiosamente e pensavamo che presto qualcuno ci avrebbe portato una coperta, un ombrello per riparare AMEDEO, che iniziava a tremare di freddo. Non abbiamo visto nessuno per un’altra ora. Ci siamo spogliati per i pochi abiti che avevamo addosso e abbiamo coperto Amedeo che si lamentava dicendoci di non farcela più a sentirsi un fiume d’acqua sulla schiena.
Iniziavano a passare bikers che si lamentavano della discesa pericolosa e scivolosa e si iniziava a vociferare di una sospensione della gara, ma ancora non si vadeva nessun mezzo di soccorso e continuavano a passare bici.
Erano le 2 di notte passate, quando sono finiti di passare i bikers (e quindi abbiamo immaginato l’interruzione della corsa) e poi abbiamo finalmente visto i fari di un defender, proveniente da Abbadia San Salvatore, che si avvicinava. Non ne potevamo più, Amedeo per primo, ma anche noi e il medico, inzuppati, infreddoliti e preoccupati. La Dottoressa del 118 ha voluto accertarsi delle condizioni sul posto e ha deciso di immobilizzarlo sulla barella, dopo le domande di rito per capire lo stato di coscienza o incoscienza dell’incidentato. Abbiamo aiutato gli operatori a caricare Amedeo in ambulanza e poi ci siamo avviati a piedi verso la macchina.
Siamo ritornati al campus per vedere se c’era qualcuno dell’organizzazione, non avendo trovato nessuno siamo andati nella zona cambio dove abbiamo trovato un addetto di Winning time che ci ha riferito di avere avuto indicazioni di sospendere la gara fino alle 6, ma che non c’era nessuno dell’organizzazione e non aveva nemmeno un numero di telefono dove rintracciarli, siamo andati al ristoro e al pasta party per cercare un numero di telefono, ma niente anche lì. Verso le 3:00 mi hanno riferito che quelli del C.O. erano al campus.
Mi sono recato da loro e ho parlato con Mauro Pieri, chiedendogli spiegazioni per l’accaduto, ossia che nessuno dell’organizzazione si sia minimamente preoccupato di prestare la minima assistenza al nostro sfortunato compagno!!! Mi è stato risposto che quanto dovevano fare era stato fatto. Ossia sospendere la gara.
Io ritengo che una gara di questo tipo, dove il rischio di farsi male in posti difficilmente accessibili è alto, si doveva pensare e organizzare qualcosa e non lasciare all’improvvisazione l’assistenza. Se Amedeo fosse stato in pericolo di vita, forse a quest’ora non sarebbe qui con noi. Osservo ancora qualche cosetta: nel bosco non c’era NESSUNO dell’organizzazione!! Non credo che era molto difficile trovare qualche persona per i 3 o 4 km di tratti più tecnici, dove è necessariamente più facile che avvengano cose di questo tipo.
Amedeo per fortuna non è in pericolo di vita, è acciaccato dolorante e stà facendo degli accertamenti, ma credo che in cuor suo questa esperienza se la ricorderà per lungo tempo. Non auguro a nessuno di farsi male e di non ricevere il soccorso adeguato, nemmeno a quelli del comitato organizzatore della 24 h di Campiglia.
 

24hpassion

Biker perfektus
Be' mi pare chiaro che tu abbia travisato il mio pensiero.

A prescindere dall'estremo di certi miei argomenti sul sito (sempre e comunque specificati laddove necessario, in quanto non tutti ci arrivano...........).

Quando parlo di non interrompere, non voglio dire che i bikers devono girare mentre uno ha un trauma ed è riverso in mezzo al percorso.

Lasciamo stare il caso di Campiglia, dove mi han riportato di tutto riguardo l'incidente, delle modalità e tempistiche di soccorso ecc.

Ciò che voglio dire, se qualcuno non l'avesse ancora capito, è:
una 24 ore, salvo eventi atmosferici o per altra natura calamitosi, dovrebbe proseguire sempre.

Rimane implicito, anche se meglio specificarlo, che se devo soccorrere uno o più atleti, per il tempo necessario a fare questo la gara si ferma.
E' una questione di sicurezza......propria anche dei bikers in gara.

Ma su questo non ci piove, di cosa stiamo parlando per favore?

Non so se tu abbia mai fatto un corso di primo soccorso, ma la prima cosa che ti insegnano, in caso di fuoristrada, è: appena trovato l'infortunato, la prima cosa da fare è mettere in sicurezza lui, e altri bikers in arrivo, da eventuali peggioramenti della situazione, es: che nessuno passi sopra al malcapitato, o che per evitarlo si facciano male altri bikers, aumentando il numero di infortuni.


Sono contrario allo stop per infortunio, quale che sia, solo per paura che ne capitino altri.
Solo in casi estremi, per rispetto dell'infortunato, non farei riprendere la corsa.........................................

Sono contrario allo stop per maltempo, palesato o meno che sia dalle previsioni.

Se hai paura che la gente si faccia male non organnizzi......o non lo sai che la gente può cadere?
Se hai paura di cadere nel fango e rialzarti e ricadere, stai a casa con i Lego.

Da qui derivano serie infinite di valutazioni sulla preparazione, gestione, comunicazione e copertura della gara stessa.

Tutte cose che vanno valutate bene e a fondo.

A Finale nel 2004 alle 3 di notte sono caduto in una scarpatina, caviglia come un cocomero........e quindi? Quindi niente, ghiaccio e maledizione a me che son stato poco sveglio

Ma scusate: il povero ragazzo caduto, alla fine non ha riportato gravi danni, fortunatamente, o almeno non quanto sembrava al momento.
Sembra, e sottolineo sembra perchè non c'ero, che sia caduto in un tratto dove ci passavano anche le auto, quindi almeno un paio di metri, non in discesa pericolosa, per effettuare un sorpasso, e quando c'era asciutto.

Ok, al momento sembrava un trauma grave, ma anche se i soccorsi hanno tardato, una volta sgomberato il percorso, la gara andava fatta ripartire.

Fermarla perchè nel frattempo si era messo a piovere non da segno di preparazione.

Altra "curiosità": la pioggia è durata poco.

Beck ha scritto:
e non penso fossimo tutte fighette semplicemente conoscevamo il percorso del resto quando siamo ripartiti alle 8 era tuttaltro che asciutto

Cosa significa "era tutt'altro che asciutto"?
Se vuoi correre sull'asciutto hanno aperto il velodromo coperto da noi a Montichiari.

In mtb si cade, e non cadono gli organizzatori, cadono i bikers....mi pare....
Nel senso: se cadi perchè il percorso è scivoloso, non c'entra l'organizzazione, non va fermata la gara, a meno che non ti infortuni.
 

robymitico

Biker superis
24/8/07
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Sicuramente no: il fondo bagnato è oggettivamente più scivoloso.
Ma chi ha un minimo di esperienza (cioè: non è più un ragazzino ;-)) ricorda che non tantissimi anni fa le gare erano molto più tecniche e nessuno diceva nulla. Quindi evidentemente o ieri i biker erano più completi tecnicamente (e in minor numero complessivo) o più incoscenti; io personalmente propendo per la prima ipotesi.


Ciao a tutti.
Mi collego a ciò che ha scritto sembola in quanto le prime parole che ho detto ad Angelo quando domenica scorsa in quel di Spiazzo (Tn) mi ha informato della 24 Val d'orcia è stato :......."ci stà".
Ci stà nel senso che se io partecipo ad una manifestazione di mtb di qualsiasi genere sono coscente di ciò che vado a fare !

Poi i vari aspetti organizzativi e logistici hanno il loro pro e contro.
Non tutti sono bravi e non tutti sono belli , ma purtroppo siamo in Italia e come sempre si vuol trovare il "meno" anche quando tutto è andato al meglio.

:i-want-t:...roberto.
 

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