impresa pazza

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kaka181295

Biker superis
29/7/09
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altamura
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non è che io sia un esperto....però voglio dirti la mia!!
qui nel mio paese c'è una discesa bella ripida , lunga e con dei salti (ma bei salti....).La feci col mio gruppo uno dei primi giorni che uscii. In alcuni tratti quasi mi fermavo...l altra giorno , a distanza di ca. 6 mesi ,la rifeci...non ti dico quanti ne superai e feci anche tutti i salti , arrivando anche a 60 cm +o- e tutto cio senza strafare, mi sentivo perfettamente sicuro!!! E' stata una sensazione bellissima xkè ho potuto notare i miei miglioramenti senza impormi niente!! Ciò che voglio dirti è questo...se non ti senti sicuro , non li mollare i freni!!
Potresti anche iniziare , sempre se te la senti , a scendere solo col freno di dietro, facendo si che la forcella riesca a lavorare meglio...altrimenti aspettando verrà tutto da sè , puoi stare tranquillo....

P.S : evviva la salitaaaa!!!!!!!
 

Titti DH

Biker celestialis
8/2/07
7.875
-3
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Osimo-Italy
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sarei curioso se argomentassi la risposta. o-o
Ok,la mia risposta come quelle degli altri utenti si prefissava sul fatto che x imparare non bisogna fare i kamikaze,ma imparare/capire pian piano,oltre le possibilita' e limiti personali e del mezzo,TUTTO quello che serve x affrontare una discesa con le varie difficolta' a seconda del terreno con una bici XC.
Ora potrei essere d'accordo con te che da molto pratichi xc quando dici che non e' possibile stare a ruota con quello davanti xche puoi incappare in una pietra,radice ecc,in pratica un ostacolo improvviso che ti fa cadere...ma questo capita su un percorso che non conosci,o che conosci pochissimo,ma x come dice mister1994 quello che frequentano lui e il suo amico e' il "trail di casa",quindi ammesso anche che ognuno abbia il suo stile,xo' il percorso si conosce e stare dietro(se possibile) ad uno che va di piu' non puo' far altro che bene,certo che anche da parte di chi sta davanti ci vuole un regolo e dei consigli,xo' chi sta dietro deve rubare con gli occhi iniziando proprio a capire le traiettorie...queste sono cose che facciamo anche noi che pratichiamo FR/DH quando si scende a trenino sia sulle piste che sui park,e come puoi capire le velocita' li sono un po' maggiori.In secondo luogo x iscritto ma la metto come cosa fondamentale/primaria,in qualsiasi occasione in mtb ma soprattutto in discesa bisogna avere TECNICA...e scusami Sepica ma la tecnica non e' individuare una via di fuga e magari anche rotolando,xche se pensi a trovare quella non sarai mai concentrato al percorso che stai facendo,ed in piu' non migliorerai mai...quindi sia sui 2 link che ha messo Motobimbo(ben fatti da Danybiker) gia' si possono trovare spiegazioni-"dritte" ed altro su come affrontare discese-curve ecc ecc...in piu' su questa stessa sezione sono gia' stati trattati penso tutti i tipi di tracciati su come affrontarli in qualsiasi condizione,con consigli dati da noi utenti...chi piu' esperti e chi meno,xo' posso dirti che tutti i 3d hanno veramente spiegazioni MOLTO valide e precise. ;-) In quanto a mister1994 bisogna ammettere che tra il primo post e quello di poco fa c'e' una bella differenza...sul primo era veramente partito tipo kamikaze...gia' su questo precedente e' un po' piu' tranquillo.Preciso che questa non e' una polemica ma una precisazione amichevole...quindi buone raidate a tutti! ;-) :prost:
 

sepica

Biker assatanatus
27/8/03
3.035
346
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Roma
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penso che la foto inserita sia esplicativa....ad esempio io una discesa del genere (poi magari in realta e' piu tosta) l'affronto con un bel fiatone pronto a far "brillare" braccia e gambe , perche sono sicuro che se frenassi perderei subito la velocità per superare quelle radici e oltretutto perderei anche un po di guidabilità per evitarle, poi ovviamente sul campo si valuta e si vede.

Certo la mia non e' una tecnica quella della via di fuga e' un consiglio x imparare, io in discese toste o che non conosco se so e vedo delle vie di fuga posso azzardare un pelo di piu del mio limite per scoprire subito dopo il mio nuovo limite, se mi va male faccio il dritto e ciccia, e' innutile dirvi che se invece della via ci fosse un dirupo o un muro la cosa sarebbe da affrontare diversamnte questo era ed è il senso del discorso.
Continuo a dire che il compagn davanti serve a poco , forse serve solo ad impostare la giusta traiettoria ma poi in fondo la devi imparare da solo.

poi è normale che se si esce in gruppo e fico anche fare i trenini veloci.
Purtroppo i difetti dei principianti sono prorpio quelli giustamente di moderare la velocità (frenare) correndo il rischio di impuntarsi,complice anche il fatto che portano il peso sempre in avanti, certo che tra il dire e il fare ci corre tanta esperienza, appunto la mia di esperienza porta a consigliare di alzare un po la velocità avere la giusta posizione concentrazione morbidezza e anche consapevolezza
 

mister1994

Biker urlandum
3/12/09
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montecatini terme
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grazie degli auguri TITTI DH cmq la giornata è gia cominciata male certi regali da sputare in un occhio ai miei , tutta roba che gli avevo ribadito che non avrei mai voluto ! l'avranno capito come psicologia inversa?
 

offROADisNOTaCRIME

Biker corsarus
10/5/06
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TARANTO-LECCE
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grazie degli auguri TITTI DH cmq la giornata è gia cominciata male certi regali da sputare in un occhio ai miei , tutta roba che gli avevo ribadito che non avrei mai voluto ! l'avranno capito come psicologia inversa?

auguri per il compleanno ;-)

però ti do un'altro consiglio, non trattare mai male i tuoi genitori e non parlarne mai male, sono gli unici che hai e loro ti vorranno sempre bene, qualsiasi cosa tu farai ;-)

o-o
alex
 

Happykiller

Biker pazzescus
4/3/05
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Bike
Sentinella
La regola più importante in assoluto, che vale per tutti gli sport è:
FA' SOLO CIO' CHE TI SENTI DI FARE

Corollario: Se ti rendi conto che è una "giornata no", non fare neanche ciò che fai solitamente, se non sei concentrato e carico.

La differenza tra azzardo e audacia è nella consapevolezza delle proprie capacità e relativi limiti.

Per alzare i propri limiti, bisogna spingerli poco alla volta, facendo diventare normale ciò che ora è border-line.


I limiti non si "tirano" dopo averli oltrepassati, ma si "spingono" da sotto, consolidando l'abilità acquisita.

In questo sta la differenza tra l'uso del manico e l'uso dei jolly... anche perché non va sempre di culo...



Così parlo HK :medita:
 

ilmitico

Biker ultra
27/3/09
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NAPOLI
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Dalla mia piccola esperienza posso dire che un grande salto in avanti l'ho fatto, non tanto seguendo i più bravi, ma quando uno dei bravi seguiva me. Spontaneamente, tra l'altro, mi ha dato dei consigli su alcune impostazioni non corrette. Da allora, le discese per me sono cambiate tantissimo. Mi diverto di più, mi stanco di meno e riesco a tirare tutto di un fiato anche quelle nelle quali 2-3 soste erano per me obbligate. Nel frattempo ho anche cambiato coperture e anche quello ha avuto il suo effetto positivo.
 

GPA

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Vado Ligure
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non trattare mai male i tuoi genitori e non parlarne mai male, sono gli unici che hai e loro ti vorranno sempre bene, qualsiasi cosa tu farai ;-)o-o
alex

Quoto al 100% ammirando la saggezza di un ragazzo di soli 22 anni dal quale c'è molto da imparare.

Tornando in topic vorrei ribadire ulteriormente concetti già espressi da altri. E' sicuramente giusto voler progredire,però ci sono parametri,inprescindibili tra loro,che vanno sempre considerati e rispettati:
1)stato di forma:non siamo sempre al 100%,bisogna saperlo capire ed accettare e,di conseguenza,talvolta rinunciare e rimandare
2)limiti del mezzo: se vogliamo percorrere un tratto difficile con una bici XC,dobbiamo essere consci del fatto che il mezzo non ci aiuterà e che quindi ci dovremo mettere molto di nostro,se lo abbiamo.....
3)valutazione della situazione:sono molti i parametri in questo caso,ma ne cito uno solo ad esempio.Se abbiamo una buona compagnia,volendo provare passaggi difficili magari esposti,i compagni che fanno sicurezza daranno la possibilità di elevare i nostri limiti senza rischiare la pelle,cosa invece concreta se soli. Questo,ad esempio,è uno dei motivi per cui io resto sempre scarso:già lo sono di mio,ma ovviamente andando pressochè sempre da solo tendo a rinunciare ai passaggi più critici per........tornare a casa
4)considerando che,anche andando all'80% una certa percentuale di rischio rimane,fatevi sempre una domanda:
IL GIOCO VALE LA CANDELA?
La risposta è quasi sempre no
 
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