Il piacere di fermarsi col rosso!

sembola

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ripeto, non esiste alcuna legge che obblighi ad avere un documento. basta una ricerca in rete per verificarlo...
 

tostarello

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e comunqueee... :loll:

io piuttosto che ai semafori preferisco fermarmi in montagna o in mezzo alla natura, così come preferisco andare su sterrato piuttosto che sul bitume ;-)
 
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alestade

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Il ciclista su strada deve rispettare il codice della strada come qualunque altro mezzo. Ne va innanzitutto per la propria sicurezza perché è l'utente debole, ma anche per una questione ďimmagine: probabilmente il fatto di passare con il rosso, oltre a mettere a rischio l'incolumità del ciclista stesso, contribuisce a rendere meno simpatico chi usa la strada in bici.
 

albatros_la

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Io la storia la sapevo diversa, raccontata da gente di Autostrade (nostri clienti, reparto IT), che gestisce il sistema ma ovviamente non ha accesso ai dati, quelli sono riservati alla Polizia. Non so se sia vero o sia un'altra storia messa in giro come deterrente, ma mi dissero che il sistema è "sempre" acceso, quando vedi le scritte è perchè stanno facendo i controlli in quel momento, l'equivalente di segnalare la presenza di un autovelox mobile credo...
Onestamente se l'impianto è installato, non ho mai capito perchè non lo lascino attivo sempre.
Credo per costi eccessivi di gestione , spece del personale effetto poi alla parte burocratica .
Cmq anche a me' Han detto che accesi ce ne sono forse un 20% o meno .
Il sistema non è sempre acceso. Sulla Torino-Milano, ad es., è spento praticamente da sempre. Nessuno ha mai preso una multa per eccesso di velocità su quel ramo autostradale negli ultimi anni.
Su altri rami autostradali è attivo ma solamente a certe ore, che cambiano e ovviamente non sono note a priori. Su questi rami non è sempre acceso perché, come dice @maxalghi92, le forze dell'ordine non hanno personale sufficiente per smistare la massa di contravvenzioni. Infatti la legge prevede che ci sia una verifica da operatore prima che la contravvenzione venga spedita.
Da un lato sembra essere un ragionamento assurdo, visto che le contravvenzioni genererebbero per forza un introito superiore alle spese di mantenimento del personale. Dall'altro è una cosa in linea con la funzione deterrente piuttosto che puramente di guadagno. Il fatto di non sapere se sia acceso o meno funziona da deterrente (ovviamente, se sai che è sempre spento, come sopra, non serve a nulla).
 

_Alessandro_

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Se col termine "manganello" volevi dire che serve anche la punizione e non solo la legge, sono d'accordo. Se si parla di "manganello" per invocare modalità autoritarie invece siamo fuori strada.

Ho scritto "non sono le leggi o il manganello" : forse non ci siamo capiti

Non credo che si possa cambiare la coscienza di un popolo (credo che civiltà e coscienza siano strettamente correlate) a forza di leggi o imposizioni (mediante forza fisica, da qui il termine "manganello" che rende bene l'idea)
 

Andrea321

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il problema e che i coglioni o distratti ci sono sia in bici che in auto o camion che sia. il problema pero e che un ciclista non puo uccidere nessuno se passa con il rosso. al massimo qualche contusione per entrambi.
l'automobilista quando guida e come se possedesse un arma....puo uccidere un innocente!
ecco perche chi guida un auto deve stare piu attento di un povero ciclista.
servirebbero piste ciclabili dedicate...semafori dedicati...ma siamo in italia.. il paese delle belle parole e zero fatti.

se io cammino per il centro in zona pedonale e tu sfrecci a palla facendo lo slalom e mi prendi pieno, casco e batto la testa e ci posso rimanere
Se poi prendi un bambino di 4 anni ci rimane di sicuro
Se tu passi con il rosso ed io sono in auto CON IL VERDE e ti prendo pieno anche se non mi faccio male passo un monte di guai soprattutto se trattasi di semaforo e c'è il morto di mezzo....
se io sono in moto...rischio anche di morire io

@giovi@ che devo spiegare ? Tu appartieni o pensi di appartenere o ti identifichi in una categoria che pensi sia immune da comportamenti sbagliati/ignoranza/coglionaggine e pensi anche che questo non possa nuocere mai a nessuno quando invece non è proprio così, ognuno che mette piede in strada ha doveri e soprattutto responsabilità.
E se non l'hai capito neanche dopo la spiegazione di sideman (che riporto qui sopra) anche queste righe saranno probabilmente inutili...ogni tanto un esame di coscienza non sarebbe male.
 

Navarre

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Ho scritto "non sono le leggi o il manganello" : forse non ci siamo capiti
Non credo che si possa cambiare la coscienza di un popolo (credo che civiltà e coscienza siano strettamente correlate) a forza di leggi o imposizioni (mediante forza fisica, da qui il termine "manganello" che rende bene l'idea)

Insomma...non è che i nordici sono più civili di noi per status, basta vedere esempio gli svizzeri come guidano da loro (autovelox ovunque, illecito penale se esageri con la velocità, multe commisurate al reddito, ecc).e come guidano da noi appena passato il confine, che je sembra de stà sulle autobhan tedesche!

Il manganello magari no, ma controlli e PENE CERTE aiuterebbero parecchio.
 
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Navarre

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@giovi@ ognuno che mette piede in strada ha doveri e soprattutto responsabilità..
Appunto, per chi è in bici responsabilità di non farsi male e non farsi far male.
NON seguire pedissequamente e ciecamente un codice della strada a misura di automobile è la prima regola per portarsi a casa la pelle.

Riguardo gli esempi ipotetici citati, sono un po'come la notizia dell'uomo che morde il cane...
 

sembola

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io piuttosto che ai semafori preferisco fermarmi in montagna o in mezzo alla natura, così come preferisco andare su sterrato piuttosto che sul bitume ;-)
Potresti però incontrare un forestale che ti chiede i documenti lo stesso...
Lo so, è un animale mitologico, nè più nè meno come il vigile urbano ;-)


Ho scritto "non sono le leggi o il manganello" : forse non ci siamo capiti

Non credo che si possa cambiare la coscienza di un popolo (credo che civiltà e coscienza siano strettamente correlate) a forza di leggi o imposizioni (mediante forza fisica, da qui il termine "manganello" che rende bene l'idea)
Avevo capito male, così spiegata sono d'accordo con te.

Però leggi e sanzioni sono necessarie, per creare disincentivi ai comportamenti sbagliati. Se gli stessi automobilisti tedeschi che in Germania non sgarrano quando si affacciano di qua dal Brennero sbracano ci sarà un motivo...

@Navarre: che poi non tutte le Autobahn sono senza limite...
 

_Alessandro_

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Insomma...non è che i nordici sono più civili di noi per status, .

Certo, ma commetti un errore di fondo. Il grado di civiltà non è "avanzato" in egual modo su tutti i campi del'etica.

Un popolo può avere rispetto dei pedoni e dei ciclisti e istituire campi di concentramento su basi razziali!

Se "gli svizzeri" si comportano come dici tu, evidentemente hanno 2 morali a 2 velocità, una in patria e una fuori...

Noi invece siamo indisciplinati everywhere. Al volante, in bici in patria e all'estero.
 
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Appunto, per chi è in bici responsabilità di non farsi male e non farsi far male.
NON seguire pedissequamente e ciecamente un codice della strada a misura di automobile è la prima regola per portarsi a casa la pelle.
Riguardo gli esempi ipotetici citati, sono un po'come la notizia dell'uomo che morde il cane...

Non è sempre detto che l'utente della strada considerato 'debole' non possa far danni: io, due mesi fa, pista ciclabile e pedonale, vedo un ragazzo che procede (giustamente, ho imparato da poco) sulla sinistra e quindi contromano rispetto al mio senso di marcia, sguardo basso sullo smartphone e cuffie. Quando gli passo accanto lui si sfila lo zaino da una spalla e una sua stracca mi si infila sul manubrio e mi fa fare un bel volo che per mia fortuna mi fa finire sul prato che corre lungo quel tratto di ciclabile.
E immagino che incidenti simili, provocati direttamente o indirettamente da utenti più deboli succedano.
Su strada siamo in tanti (in troppi) quindi ognuno deve fare la sua parte...che non è sempre la parte della vittima.
 

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Abitando vicino al confine non posso che confermare questa cattiva abitudine degli svizzeri, che guidano come dei deficienti (non tutti, ma la maggioranza sicuramente) infischiandosene di limiti di velocità e distanze di sicurezza. Quando in autostrada ti arriva uno alle spalle fino a pochi centrimetri, lampeggiandoti perchè stai andando "solo" a 130, spesso è uno di loro.
Il che lascia molto da pensare sul fatto che veramente sia un popolo civile di suo, o che semplicemente abbia leggi fatte meglio per tenere a bada gli istinti "ribelli" che loro hanno come tutti gli altri popoli...
 

albatros_la

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Abitando vicino al confine non posso che confermare questa cattiva abitudine degli svizzeri, che guidano come dei deficienti (non tutti, ma la maggioranza sicuramente) infischiandosene di limiti di velocità e distanze di sicurezza. Quando in autostrada ti arriva uno alle spalle fino a pochi centrimetri, lampeggiandoti perchè stai andando "solo" a 130, spesso è uno di loro.
Il che lascia molto da pensare sul fatto che veramente sia un popolo civile di suo, o che semplicemente abbia leggi fatte meglio per tenere a bada gli istinti "ribelli" che loro hanno come tutti gli altri popoli...
Non bisogna nemmeno fare di ogni erba un fascio, comunque. Svizzeri (o in generale stranieri) e italiani non sono tutti uguali. Sono delle categorizzazioni che valgono fino ad un certo punto. Non tutti gli Svizzeri sono indisciplinati all'estero, non tutti gli italiani sono indisciplinati a casa loro e/o all'estero. Il problema, spesso, è che l'indisciplina si fa notare più della disciplina. Ad es., in autostrada la stragrande maggioranza dei guidatori rispetta il massimo limite dei 130 (più di quanto non faccia con i limiti al di fuori delle autostrade), ma ci si ricorda solo degli idioti che fanno i fari per andare ai 200. Altro es.: pensiamo di essere un popolo indisciplinato perché ai lati delle strade c'è sempre sporcizia? Non direi; per fortuna sono pochi quelli che gettano immondizia dal finestrino. Il problema è che per questioni di accumulo, e perché si nota molto una cartaccia, si pensa che tutti lo facciano, per arrivare a quel livello.
Bisogna semplicemente lavorare per eliminare/minimizzare (in senso lato, ovviamente) la quota di indisciplinati, che ci sarà comunque sempre.
Qualche mese fa avevo sentito parlare della possibilità di far pagare le multe comminate agli svizzeri su suolo italiano, come conseguenza degli accordi sul segreto bancario. Non so quanto ci sia di vero, e certo non sarebbe come per le loro multe, parametrizzate sul funzione del reddito.
 
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@albatros_la concordo che non sono tutti così, e sicuramente io sono "fuorviato" dal vivere vicino al confine, e quindi qui ne vedo molti di più. Ma sicuramente la scarsa applicazione della legge in Italia, diciamoci la verità, stimola la sua (sistematica?) violazione.
Ho lavorato 7 anni in Ticino, e so bene come funzionano le loro leggi. A me basterebbe, ancor prima che la multa basata sul reddito che comunque è geniale, il blocco del veicolo fino al pagamento. Basta segnalare le targhe in dogana e fermarli quando tornano a casa... vedi che in poco tempo la smettono...
 

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