Il mio ex nemico...

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mbike

Biker superioris
12/6/03
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Terni
www.mbike.it
E' un sabato mattina di aprile e ho in programma una capatina sulla catena montuosa che delimita a sud, la conca ternana. Come mia abitudine, come porta di accesso verso questa, sfrutto quello che per me è il miglior compromesso tra rapidità nel raggiungerla e tipologia di strade, per cui, al fine di includerci in mezzo un po’ di sterrato, opto per la strada di Fiaiola (per chi la conosce, tanto fa lo stesso...).
La tappa di avvicinamento include il superamento di una bassa catena collinare verso il cui culmine, c’è il mio “nemico”; un grosso pastore maremmano, a guardia di un grande casolare, che si distingue dagli altri per la sua aggressività. È il cane che meglio conosco, visto che sono dieci anni che ci “frequentiamo”, passando da lui più volte ogni anno; le prime volte mi terrorizzava proprio, pur dietro il suo recinto: quando arrivavo all’altezza del casolare, lungo una discreta salita sterrata, sembrava indemoniato, pareva che volesse abbattere la recinzione. Abbaiava in una maniera selvaggia, in modo assordante ad un paio di metri da me, con la bava alla bocca, tanto che pensavo, se solo fosse potuto uscire mi avrebbe sbranato. A volte quasi avevo timore a passare lì, per il rischio, sempre possibile, che il padrone avesse lasciato aperto il cancello e passandogli vicino lo guardavo quasi con odio: “Ma che vuoi maledetto? Io che amo gli animali…”.
Siamo invecchiati insieme, in questi dieci anni. Dieci anni fa eravamo entrambi al massimo: lui era una belva con la sua possenza; e io con i miei 30 anni, nel massimo della mie capacità fisiche, che aggredivo quella salitella a tutta, con rapporti medi. Gli anni per me sono passati, ma per lui sono volati.
Io ora devo regolarmi e fare quella salita con un paio di rapporti più corti dei primi tempi, ma lui…
Questa mattina mi ha visto solo all’ultimo momento, quando ero all’altezza della sua cuccia, probabilmente anche i suoi sensi lo stanno abbandonando. Ha iniziato subito ad abbaiare, ma in maniera meno potente del solito; per istinto o abitudine si è alzato di scatto, ma uno scatto che non aveva nulla più a che vedere con quello che aveva fino allo scorso anno, tanto che lo sforzo lo ha fatto subito barcollare e ha avuto effetto anche sul suo abbaiare, che subito è divenuto stanco e asfittico. Mi sono girato verso lui, guardandolo negli occhi: erano occhi infiacchiti dalla vecchiaia. Provava a fare quello che sapeva fare, quello che aveva fatto ogni volta che passavo lì, ma non ne aveva più la capacità. Il suo abbaiare si faceva sempre più flebile e ne usciva più solo uno strano sibilo; con un’andatura stanca e svogliata si è portato, nella sua posizione, a ridosso della recinzione, cercando di seguirmi, man mano che mi allontanavo, più per “dovere” che per convinzione.
Il prossimo anno io ripasserò lì, facendo quella salita forse con ancora un rapporto in meno, ma forse da solo.
Chissà se tu ci sarai più ancora, a farmi compagnia in quella salita, a incitarmi e darmi forza e parte del tuo impeto, vecchio amico mio…
 

offROADisNOTaCRIME

Biker corsarus
10/5/06
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TARANTO-LECCE
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E' un sabato mattina di aprile e ho in programma una capatina sulla catena montuosa che delimita a sud, la conca ternana. Come mia abitudine, come porta di accesso verso questa, sfrutto quello che per me è il miglior compromesso tra rapidità nel raggiungerla e tipologia di strade, per cui, al fine di includerci in mezzo un po’ di sterrato, opto per la strada di Fiaiola (per chi la conosce, tanto fa lo stesso...).
La tappa di avvicinamento include il superamento di una bassa catena collinare verso il cui culmine, c’è il mio “nemico”; un grosso pastore maremmano, a guardia di un grande casolare, che si distingue dagli altri per la sua aggressività. È il cane che meglio conosco, visto che sono dieci anni che ci “frequentiamo”, passando da lui più volte ogni anno; le prime volte mi terrorizzava proprio, pur dietro il suo recinto: quando arrivavo all’altezza del casolare, lungo una discreta salita sterrata, sembrava indemoniato, pareva che volesse abbattere la recinzione. Abbaiava in una maniera selvaggia, in modo assordante ad un paio di metri da me, con la bava alla bocca, tanto che pensavo, se solo fosse potuto uscire mi avrebbe sbranato. A volte quasi avevo timore a passare lì, per il rischio, sempre possibile, che il padrone avesse lasciato aperto il cancello e passandogli vicino lo guardavo quasi con odio: “Ma che vuoi maledetto? Io che amo gli animali…”.
Siamo invecchiati insieme, in questi dieci anni. Dieci anni fa eravamo entrambi al massimo: lui era una belva con la sua possenza; e io con i miei 30 anni, nel massimo della mie capacità fisiche, che aggredivo quella salitella a tutta, con rapporti medi. Gli anni per me sono passati, ma per lui sono volati.
Io ora devo regolarmi e fare quella salita con un paio di rapporti più corti dei primi tempi, ma lui…
Questa mattina mi ha visto solo all’ultimo momento, quando ero all’altezza della sua cuccia, probabilmente anche i suoi sensi lo stanno abbandonando. Ha iniziato subito ad abbaiare, ma in maniera meno potente del solito; per istinto o abitudine si è alzato di scatto, ma uno scatto che non aveva nulla più a che vedere con quello che aveva fino allo scorso anno, tanto che lo sforzo lo ha fatto subito barcollare e ha avuto effetto anche sul suo abbaiare, che subito è divenuto stanco e asfittico. Mi sono girato verso lui, guardandolo negli occhi: erano occhi infiacchiti dalla vecchiaia. Provava a fare quello che sapeva fare, quello che aveva fatto ogni volta che passavo lì, ma non ne aveva più la capacità. Il suo abbaiare si faceva sempre più flebile e ne usciva più solo uno strano sibilo; con un’andatura stanca e svogliata si è portato, nella sua posizione, a ridosso della recinzione, cercando di seguirmi, man mano che mi allontanavo, più per “dovere” che per convinzione.
Il prossimo anno io ripasserò lì, facendo quella salita forse con ancora un rapporto in meno, ma forse da solo.
Chissà se tu ci sarai più ancora, a farmi compagnia in quella salita, a incitarmi e darmi forza e parte del tuo impeto, vecchio amico mio…

ti giuro ke mi sono venuti gli okki lucidi (ke ci devo fare sono un sentimentale)... grazie x questa storia o-o
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Bike
Methanol
Perchè prima che sia troppo tardi non ci ripassi e gli allunghi una bistecca o un bocconcino che gradisca? In definitiva è stato a suo modo compagno di tanti tuoi giri e ha sempre cercato di fare il suo dovere senza nulla di personale contro di te, ma solo come il suo istinto lo spingeva.
Passaci presto e daglielo sto bocconcino prelibato di riconciliazione fraterna prima che sia troppo tardi. Gli animali sono capaci solo di amare. Solo noi Homo sapiens sappiamo provare odio e tanti altri brutti sentimenti. :cry:
 

mbike

Biker superioris
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Beh,
grazie a tutti per l'apprezzamento, non pensavo fosse cosi gradità... l'avevo scritta da un paio di settimane e mi era rimasta sul desktop, nell'indecisione di pubblicarla, sia sul mio sito che qui sul forum...

Quasi quasi domani ci faccio una capatina...
 

offROADisNOTaCRIME

Biker corsarus
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ps: ieri un grosso cane randagio si stata avventando su uno dei miei amici... ke bocconcino gli porto?!

skerzi a parte, sono ripassato con la makkina e stava scappando via, sono sceso si è avvicinato e mi ha leccato la mano... peccato ke non parla un cane... gli avrei kiesto "xkè ci hai spaventato a morte se sei un gran cucciolone??"

basterebbe ke i cani dicessere "vogliamo sol giocare..." e allora ki di noi non direbbe " si abbaia quanto vuoi, ringhia, corri ecc..."

ps: okkio ai polpacci...
 

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