questo perché a te hanno insegnato che l'uomo deve lavorare e a tua moglie che deve stare a casa ad accudire i figli... o magari nel tuo caso non è andata così, ma nel restante 99% sì. questo perché quando nasci ti appioppiano il tuo ruolo e pochi e poche riescono ad uscirne.Ci metterei la firma! Ma non posso gestire casa, ci sono troppo poco tempo, deve gestirla chi può riuscire a farlo nel quotidiano.
Si chiama logica, non sessismo
Gestisco anche un'altra attività che mi impegna diverse ore durante la settimana, non ho particolari orari ma quotidianamente ho dei giri da fare, inoltre passo spesso del tempo con mio figlio all'aperto perché lei non è molto avvezza alle uscite pomeridiane infrasettimanali.hai detto che sei a casa alle 14:40, poi torni a lavoro o hai finito?
Sì, per 2 anni.Hai mai vissuto da solo?
Oltre al fatto che c'è anche un bimbo a cui badare e quindi non è proprio così immediata la cosa.Quindi aggiungendo "Nel mio caso e in tanti altri casi di mia conoscenza", dovrebbe dare un senso di normalità alla cosa.
"Nel mio caso ad esempio abbiamo un'equa divisione dei ruoli, in casa lei sa cosa manca, cosa c'è da fare, i giorni di pulizia, i panni da lavare".
Per sapere cosa manca ha qualche super potere? Lo stesso che usa per sapere se il cesto della biancheria sporca è pieno? Tu, la mattina, ti cambi la biancheria, spero...quella sporca che togli la metti nel cesto della biancheria sporca? E non sei grado di vedere se ci sono panni da lavare? Serve la signora che controlli? Oppure un occhio in dispensa non lo butti mai? Se c'è da far la spesa, o finisce qualche prodotto in casa, tu non lo sai?
Hai mai vissuto da solo?
non vorrei fare la pigna, però i casi personali nella discussione valgono poco... stiamo comunque parlando di principi. su 100 che intervisti quelli che dicono di non aiutare in casa saranno 4 e quelli che diranno che le donne sono inferiori 2.Sì, per 2 anni.
Ripeto, l'importante è che ci si rispetti, poi saremo pur vittime degli stereotipi, ma se siamo felici qual è il problema?questo perché a te hanno insegnato che l'uomo deve lavorare e a tua moglie che deve stare a casa ad accudire i figli... o magari nel tuo caso non è andata così, ma nel restante 99% sì. questo perché quando nasci ti appioppiano il tuo ruolo e pochi e poche riescono ad uscirne.
si chiamano stereotipi di genere e sono il topic della discussione.
"Non è sessismo, è logica." Cit.Sì, per 2 anni.
Oltre al fatto che c'è anche un bimbo a cui badare e quindi non è proprio così immediata la cosa.
Poi si tratta di praticità, a capo della gestione di qualcosa è meglio metterci una testa sola, così non ci si pestano i piedi. Ora se lei non gestisse la casa... cosa farebbe? Se le tolgo ANCHE quel compito ci manca solo che pago un dipendente che le faccia i massaggi dalla mattina alla sera!
Poi mi stai facendo capire che secondo te dovrei gestire io anche queste cose, ma in realtà lei è molto felice di quello che fa e le piace fare questa vita quindi stai alzando problemi che non esistono... Ma di che stai parlando?
sarebbe un mondo migliore se ti educassero in modo da poter scegliere. voi (noi) non avete scelto, è un ruolo imposto dall'educazione.Sarebbe un mondo migliore se la donna lavorasse e l'uomo facesse il casalingo?
Penso sia utopico, un mondo privo di stereotipi significa non avere usi, costumi, non mi rendo conto neanche di cosa significherebbe "società". Però bohhhh, non ci trovo grossi problemi, i problemi di oggi probabilmente sono altri!sarebbe un mondo migliore se ti educassero in modo da poter scegliere. voi (noi) non avete scelto, è un ruolo imposto dall'educazione.
è il famoso benaltrismo! si applica benissmo a qualsiasi problema non si voglia affrontare!, i problemi di oggi probabilmente sono altri!
E chi ti dice che avere usi e costumi sia sempre un bene? Ci sono esempi di pratiche ormai passate, in Italia e nel mondo, non proprio "ortodosse". I casi più estremi, ancora presenti e praticati con molta devozione, sono la santeria, i riti woodoo, le macumbe. Cose che posso far ridere e far ritenere dei pazzi chi crede a certe cose; ma quando ne sentivo parlare all'università, alle lezioni della prof. Gatto Trocchi mi veniva l'angoscia. E la donna, purtroppo, é sempre stata ritenuta un essere inferiore.Penso sia utopico, un mondo privo di stereotipi significa non avere usi, costumi, non mi rendo conto neanche di cosa significherebbe "società". Però bohhhh, non ci trovo grossi problemi, i problemi di oggi probabilmente sono altri!
è il famoso benaltrismo! si applica benissmo a qualsiasi problema non si voglia affrontare!
per ora non stiamo ristrutturando nulla. stiamo solo discutendo e l'argomento "premi sessisti" è solo un esempio di cosa non va.Sono dell’opinione che la casa si ristruttura partendo appunto dalla struttura stessa e non dalle prese elettriche
Hai copiato la trama di un film… sicuro che le cose vadano effettivamente così?Si trovano diverse info on line. La teoria svedese dell'amore é un modello che punta all'individualismo e alla indipendenza assoluta della persona. Nel mirino ci sono rapporti interpersonali. La conseguenza é che chi ha vissuto aderendo a tale modello si fa terra bruciata attorno, arrivando a morire da soli. Ho letto articolo tempo fa nel quale in Svezia ritrovano la gente morta a casa dopo mesi o addirittura anni, perché nessuno si premura di capire cosa é successo. Altra aberrazione é l'uso sfrenato di metodi creativi molto discutibili. Le donne possono acquistare un kit che arriva tramite corriere, comprensivo di tutto: dal seme fino alle istruzioni per poterlo utilizzare. Dopo 40 anni per gli svedesi é arrivato il conto.
in effetti c'è un documentario al proposito, che si intitola proprio "la teoria svedese dell'amore".Hai copiato la trama di un film… sicuro che le cose vadano effettivamente così?
Il film ha valenza di documentario. A riguardo della teoria svedese dell'amore basta leggersi gli articoli di sociologi e psicologici, primo fra tutti Baumann.Hai copiato la trama di un film… sicuro che le cose vadano effettivamente così?
Come ho detto in alcune gare di quel tipo (a circuito) l'iscrizione di una ragazza corrisponde ad andare sul podio, cioè basta che arrivi e fai podio. In altre un po'più numerose te la devi giocare ma se sei del giro sai già se farai podio o no, salvo imprevisti.torno su un tema laterale della discussione: premi, montepremi e loro valore.
Premesso che quote rosa e facilitiazioni varie per me tendono ad essere irritanti, se servono però a invertire una tendenza ben vengano.
Le donne nel ciclismo (mtb compresa) sono poche? Si, ed hanno anche gare meno competitive proprio perchè sono poche.
Però se sogniamo un paese dove ci siano più donne ingegnere e donne atlete (io lo sogno) magari sarebbe meglio evitare la mortificazione del montepremi scrauso o ridotto perchè "per voi la gara è più facile".
Leggevo di qualcuno sopra che considerava l'iscrizione a una gara anche in base al montepremi. Ma sul serio? Un amatore????
Ma chissene, il premio è la soddisfazione di salire sul podio al limite, poi se ti danno la medaglia, il cesto di frutta o due copertoni chissenefrega.
Ma con l'impegno che richiede preparare una gara che ti importa? faccio fatica a capire...
Quindi, fermo restando che il premio è un simbolo e poco più, una gratificazione più che un valore economico vero, non ci vedo nulla di male a premiare in modo identico uomini e donne, anche in valore dei premi e/o assegnazione di coppe.
Proprio per far crescere il movimento femminile. Soprattutto nelle categorie giovanili.
Già è un mezzo miracolo trovare delle ragazzine che vogliano fare ciclismo, non mortifichiamole con "premi minori".
My50cents
non penso che a questi livelli si corra per vincere qualcosa che non sia solo la soddisfazione di essere arrivati nei primi posti...Come ho detto in alcune gare di quel tipo (a circuito) l'iscrizione di una ragazza corrisponde ad andare sul podio, cioè basta che arrivi e fai podio. In altre un po'più numerose te la devi giocare ma se sei del giro sai già se farai podio o no, salvo imprevisti.
Va da sé che i premi delle ragazze in situazioni di quel tipo li devono pagare con le iscrizioni dei maschi, perché altrimenti non si premia con nulla se usi solo i soldi delle iscrizioni femminili.
Premi di valore inferiore potrebbero spiegarsi con questo ragionamento, ho parlato di premi di valore inferiore che non significa quindi premi umilianti come il mocio, quello non va fatto a prescindere.
Poi potrebbe anche essere che se metti premi più appetibili prendendo più soldi dal budget uomini magari attiri più iscritte, può essere, non lo so
il mio punto era proprio questo: è un problema?Va da sé che i premi delle ragazze in situazioni di quel tipo li devono pagare con le iscrizioni dei maschi, perché altrimenti non si premia con nulla se usi solo i soldi delle iscrizioni femminili.
c'è andato a vivere pure un mio compagno di classe, quando lo becco devo approfondire l'argomento... lui la Svezia me l'ha sempre descritta come il paese della cuccagna, dove sono tutti precisini e non saltano le code...in effetti c'è un documentario al proposito, che si intitola proprio "la teoria svedese dell'amore".
anyway: come sempre la verità sta nel mezzo, ed anche "gli svedesi" mica sono un corpo compatto tutti uguali fatti con lo stampino.
Anche perchè è un paese con un bel po' di immigrazione, italiani compresi.
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