Ma nessuno di voi ha provato un manubrio in stile randonneur? Io ho il Nitto b-135, e non sono mai stato così comodo con un manubrio.
Ha un flare piuttosto contenuto, ad occhio 10-12°, ma soprattutto delle forme particolari che gli danno caratteristiche di comfort e di guida uniche: la parte alta dove piega in avanti è rialzata in modo fluido e progressivo, permettendo di usare la posizione dietro le leve con un comfort impareggiabile (va infatti a riempire la "coppa" che assumono naturalmente le mani in quella posizione); ha un reach più lungo della media, così da poter scorrere avanti e indietro sulle tratte orizzontali superiori e inferiori, e usare la posizione dietro le leve e quella sopra come due prese distinte così come la presa bassa sia per tirare o scendere a manetta (mani in avanti, sulla curva) che per rilassare la schiena (mani indietro, schiena bassa ma non allungati in avanti); e un drop paragonabile ad una compact, che facilita la mobilità tra una presa e l'altra.
Il flare consente di avere una presa relativamente stretta in alto, che risulta comodissima una volta fatta l'abitudine, e decentemente larga in basso, così da evitare interferenze per via del lungo reach e garantire una leva maggiore per un ottimo controllo in discesa o in fuoristrada.
Rispetto ai molti manubri flared che ho provato, è senza dubbio quello che si trova più a suo agio anche su bitume, pur essendo ottimo anche quando l'asfalto finisce.
Secondo me difficile trovare di meglio per chi cerca un manubrio slargato ma non troppo, per fare un utilizzo su percorsi misti della propria
gravel. Soprattutto se si è interessati alle lunghe distanze, grazie variazioni di posizione che offre, ben più numerose rispetto a quelle di una classica compact, flared o meno che sia.