IL LIMITE PSICOLOGICO

velasquez

Biker superis
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Avete mai pensato di non poter superare un muro ripidissimo in discesa nonostante che la vostra tecnica sia superlativa? Nel momento in cui vi accostate all'attacco di un gradone di pietra non vi è mai capitato un blocco da panico? :shock: :shock:

Quanto conta per voi essere preparati anche dal lato psicologico e quanto questo può aiutare a migliorarvi in passaggi tecnici o pericolosi?
 

Federico62

Biker poeticus
26/9/03
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velasquez ha scritto:
Avete mai pensato di non poter superare un muro ripidissimo in discesa nonostante che la vostra tecnica sia superlativa? Nel momento in cui vi accostate all'attacco di un gradone di pietra non vi è mai capitato un blocco da panico? :shock: :shock:

Quanto conta per voi essere preparati anche dal lato psicologico e quanto questo può aiutare a migliorarvi in passaggi tecnici o pericolosi?

A me capita su terreni sassosi...eppure son convinto di farcela...arrivo bello tranquillo e poi a metà percorso freno e scendo di bici! Maremma... :???:
 

marzia

Modera_i_tour?
24/6/03
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sondrio
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velasquez ha scritto:
Avete mai pensato di non poter superare un muro ripidissimo in discesa nonostante che la vostra tecnica sia superlativa? Nel momento in cui vi accostate all'attacco di un gradone di pietra non vi è mai capitato un blocco da panico? :shock: :shock:

Quanto conta per voi essere preparati anche dal lato psicologico e quanto questo può aiutare a migliorarvi in passaggi tecnici o pericolosi?

oddio, scopro ora che forse ho bisogno di uno psicologo...


:!: :???: :maremmac:
 

starlaFR

Biker dantescus
12/7/04
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Inverìc (Còm)
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varie
Secondo me hai centrato il problema!!!!

Io parlo del mio FR, ma vale per tanti aspetti del mtbiking... il problema principale è quello psicologico, la paura che ti blocca prima di un drop, di un salto, di un passaggio tecnico sul ripido e via dicendo...

Io come molti, ho le capacità tecniche per fare molte più cose di quelle che in realtà faccio. Il drop da 60cm o da 2 metri sono tecnicamente uguali se non per l'atterraggio, ma la tecnica corretta è -corretta- per qualsiasi altezza pensateci.

Cosa ci sta di mezzo?

Due controC0gli0ni così!!!! Cioè saper vincere la paura. Personale, perchè la paura, il blocco psicologico, è personale come null'altro.

A me è anche per questo che piace il FR, perchè in quei momenti sei nudo con te stesso, non conta chi sei e cosa fai nella società e nella vita normale, lì sei tu e le tue paure, e tanto più che sei tu a sceglierne il confronto, sei LIBERO come non mai.

E ditemi se questo non è una palestra di vita.

Scegliere autonomamente di confrontarsi coi propri limiti è molto meglio di uno psicologo. Impara a dialogare con te stesso e lo psicologo non ti servirà mai, nella vita.

A voi....
 

massimoz

Biker velocissimus
30/10/02
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Pianeta Terra
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L'aspetto psicologico conta eccome, e non solo per affrontare ostacoli o tratti particolarmente impegnativi, conta anke per arrivare in fondo quando è finito il "carburante" e sembra di nn farcela più... io ho finito parekkie volte in questo modo i giri molto impegnativi... arrivavo a qualke km dalla fine stremato e solo con la forza della disperazione giungevo alla mèta...
Una buona preparazione mentale e una perfetta conoscenza del mezzo e dei propri mezzi è fondamentale in ogni sport!
 

velasquez

Biker superis
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starlaFR ha scritto:
Secondo me hai centrato il problema!!!!

Io parlo del mio FR, ma vale per tanti aspetti del mtbiking... il problema principale è quello psicologico, la paura che ti blocca prima di un drop, di un salto, di un passaggio tecnico sul ripido e via dicendo...

Io come molti, ho le capacità tecniche per fare molte più cose di quelle che in realtà faccio. Il drop da 60cm o da 2 metri sono tecnicamente uguali se non per l'atterraggio, ma la tecnica corretta è -corretta- per qualsiasi altezza pensateci.

Cosa ci sta di mezzo?

Due controC0gli0ni così!!!! Cioè saper vincere la paura. Personale, perchè la paura, il blocco psicologico, è personale come null'altro.

A me è anche per questo che piace il FR, perchè in quei momenti sei nudo con te stesso, non conta chi sei e cosa fai nella società e nella vita normale, lì sei tu e le tue paure, e tanto più che sei tu a sceglierne il confronto, sei LIBERO come non mai.

E ditemi se questo non è una palestra di vita.

Scegliere autonomamente di confrontarsi coi propri limiti è molto meglio di uno psicologo. Impara a dialogare con te stesso e lo psicologo non ti servirà mai, nella vita.

A voi....

OK SIAMO ARRIVATI AL DUNQUE.

Ma come pensate che si possa vincere la paura soprattutto dopo un incidente o una brutta caduta che vi ha lasciato qualche segno.
Forse un amico che vi precede in quel tratto tecnico, forse solo il ricordo di aver fatto cose anche più difficili? Non so neanch'io. Mi capita spesso di fare un tratto ripido pieno di pietre. Ci sono giorni che la testa mi dà via libera, altri invece che mi pianta un semaforo rosso. E non parlo certo di salti da free ride che non sono nelle mie capacità tecniche.
 

boss

Biker serius
29/4/04
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Torino
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Io utilizzo il training autogeno, certo ognuno deve esercitarsi e metterlo a punto altrimenti sarebbe troppo facile. Penso anch'io che la maggior parte delle volte che non si riesce a superare un passaggio tecnico (muro,salto,drop,doppio) sia dovuto ad un blocco mentale ma almeno con me e altri miei amici il t.a. funziona.
Sabato ad esempio ho provato un salto che non avevo mai fatto difficile da prendere perchè dopo una curva e difficile in atterraggio per via di una contropendenza.Quello che ho fatto è prima provare la traiettoria per vedere come arrivavo in prossimità del salto (velocità,pendenza della bici,etc) e poi mi sono immaginato mentre facevo il salto e i movimenti che dovevo fare (pompare sull'anteriore prima del salto,tirare verso il corpo il manubrio dopo aver staccato,conrollare l'inclinazione della bici in fase di atterraggio per evitare che scappasse l'anteriore o il posteriore per via della contropendenza)
Questo serve a eliminare le indecisioni perchè se avvicinandomi al passaggio tecnico io ho già previsto il comportamento della bici e so già cosa devo fare sono più convinto e vi assicuro che se questo lavoro di t.a. è fatto bene col tempo si può migliorare tantissimo il livello tecnico.
L'importante è andare per gradi e soprattutto all'inizio prendersi il tempo necessario per fare il t.a. Quando ho iniziato a fare drop e salti questa fase poteva durare anche 15-20 min ora ci si mette molto meno e in molti casi è sufficente semplicemente dare un'occhiata prima di farli.
 

albydea

Biker serius
23/5/04
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massimoz ha scritto:
L'aspetto psicologico conta eccome, e non solo per affrontare ostacoli o tratti particolarmente impegnativi, conta anke per arrivare in fondo quando è finito il "carburante" e sembra di nn farcela più... io ho finito parekkie volte in questo modo i giri molto impegnativi... arrivavo a qualke km dalla fine stremato e solo con la forza della disperazione giungevo alla mèta...
Una buona preparazione mentale e una perfetta conoscenza del mezzo e dei propri mezzi è fondamentale in ogni sport!

Da parte mia non ho problemi a stringere i denti e a finire quello che mi sono prefissato anche se ho finito la benza.
Però certi tratti sono + forti di me e mi fanno mettere i piedi a terra, se poi in quel punto ho già avuto problemi è peggio: mi preparo qualche metro prima.
Forse non è un blocco psicologico è mancanza di manico.
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
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Secondo me l'aspetto psicologico è fondamentale.
Io a volte (spesso) mi blocco per paura di farmi male e per le conseguenze che ne possono derivare per quanto riguarda lavoro ,
famiglia , ecc. , a volte mi butto e quasi sempre dopo mi viene da dire :
tutto qui ? Era più semplice di quello che pensavo... :-?
Dipende da come mi prende.. :8):
 

Federico62

Biker poeticus
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Scegliere autonomamente di confrontarsi coi propri limiti è molto meglio di uno psicologo. Impara a dialogare con te stesso e lo psicologo non ti servirà mai, nella vita.

Concordo con te ed il moderatore.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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