Il covid ha colpito...

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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maxfrusciante

Biker superioris
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Ciao a tutti,
volevo mettere a fattor comune la mia esperienza.
Il 17/12 dovevo andare all estero, tampone positivo, si resta a casa.
Totalmente asintomatico, mi alleno in garage come se dovessi fare il Tour de France, sto bene, benissimo, guarisco e torno in strada a correre.
La mia visita medica agonistica fatta appena 2 mesi prima però viene invalidata.
All epoca il protocollo prevedeva ecocardiografia e di nuovo visita medica.
Il centro mi dice che devono passare almeno 2 mesi dall infezione. Io mi alleno, km su km, corsa, pesi, tennis...insomma tutto benissimo.
Nessun problema aspettare la visita anche perché la prima gara l avrei fatta dopo 3 mesi.
Faccio qualche settimana fa la ecocardiografia (che faccio ogni anno oltre la visita medica sportiva...sono ipocondriaco...), il dottore mi trova un leggero ritardo di una delle valvole (non chiedetemi di andare in dettaglio), ritardo che 5 mesi prima non c era e non c è mai stato, stesso centro, stesso macchinario.
Mi danno comunque l ok a correre niente di grave per fortuna, da ricontrollare a fine anno.
Ragazzi sto maledetto fa danni...quindi controllatevi prima di spingere come animali su quei pedali...
 

Vietto

Biker cesareus
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io ufficialmente non ho fatto il covid ma solo il vaccino ma un controllino più approfondito pensavo di farlo, a sa ma... da quasi praticamente 50enne....
 

emilio78

Biker cesareus
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Rivergaro
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Ciao a tutti,
volevo mettere a fattor comune la mia esperienza.
Il 17/12 dovevo andare all estero, tampone positivo, si resta a casa.
Totalmente asintomatico, mi alleno in garage come se dovessi fare il Tour de France, sto bene, benissimo, guarisco e torno in strada a correre.
La mia visita medica agonistica fatta appena 2 mesi prima però viene invalidata.
All epoca il protocollo prevedeva ecocardiografia e di nuovo visita medica.
Il centro mi dice che devono passare almeno 2 mesi dall infezione. Io mi alleno, km su km, corsa, pesi, tennis...insomma tutto benissimo.
Nessun problema aspettare la visita anche perché la prima gara l avrei fatta dopo 3 mesi.
Faccio qualche settimana fa la ecocardiografia (che faccio ogni anno oltre la visita medica sportiva...sono ipocondriaco...), il dottore mi trova un leggero ritardo di una delle valvole (non chiedetemi di andare in dettaglio), ritardo che 5 mesi prima non c era e non c è mai stato, stesso centro, stesso macchinario.
Mi danno comunque l ok a correre niente di grave per fortuna, da ricontrollare a fine anno.
Ragazzi sto maledetto fa danni...quindi controllatevi prima di spingere come animali su quei pedali...
purtroppo la tua esperienza è quella condivisa da parecchi che hanno avuto il COVID.

io ho preso il COVID a dicembre e sono rimasto positivo per 21 giorni di cui 5 giorni con sintomi (febbre 39°, mal di testa pesante, dolori forti tutte le ossa ecc) e poi nulla più.
la ripresa agli allenamenti è stata volutamente lenta e sinceramente penso di aver fatto la scelta giusta, il pieno recupero è veramente lento.
concordo con te, controllatevi sempre!
 

maxfrusciante

Biker superioris
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purtroppo la tua esperienza è quella condivisa da parecchi che hanno avuto il COVID.

io ho preso il COVID a dicembre e sono rimasto positivo per 21 giorni di cui 5 giorni con sintomi (febbre 39°, mal di testa pesante, dolori forti tutte le ossa ecc) e poi nulla più.
la ripresa agli allenamenti è stata volutamente lenta e sinceramente penso di aver fatto la scelta giusta, il pieno recupero è veramente lento.
concordo con te, controllatevi sempre!
Il problema è che se non avessi avuto l esigenza di andare all estero non lo avrei mai scoperto...
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
idem. fatto a ottobre 2020, recuperato completamente solo a marzo 2021, nonostante la forma lieve.
e non avessi ripreso ad allenarmi a gennaio non mi sarei mai accorto di una bronchite post-covid, che si manifestava solo sotto sforzo.
 

Gianz

Biker marathonensis
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Valdagno (VI)
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
stesso centro, stesso macchinario.
E stesso medico?

La domanda è specifica, perchè il medico vuol dire tanto.
Per dir la mia: cardiopatico da una vita (soffio su setto interventricolare), vado in bici tranquillamente, anche se niente certificato medico sportivo.

Nel 2020, prima del lockdown, faccio la solita visita cardiologica che dovrei fare ogni 2 anni, e il cardiologo mi trova subito (5 minuti 5 di esame!) una per lui evidente ipertensione polmonare... non una cosa da poco. La sua diagnosi è: si operi quanto prima. Preso da entusiasmo, si mette a gridare ai 4 venti la cosa a tutti i suoi colleghi che transitano di lì (alla faccia della privacy, aggiungo).

Una ipertensione polmonare non è una sciocchezza, e dovrei accusarne i sintomi, tipo far fatica a salire le scale, a fare una corsa. Invece mi faccio anche 35000 metri di D+ al mese, nei mesi caldi. La cosa mi diventa sospetta.
Così vado da un altro, e rifaccio la visita in privato decidendo che quei 90€ erano una spesa necessaria per decidere se farmi operare o meno.
Rifaccio la visita senza dir nulla. Il medico fa tutte le sue cose, vedo che insiste in alcuni passaggi e tra me e me questo non sarà nient'altro che la conferma alla diagnosi del primo. Nel frattempo un sacco di screenshot stampati con misure e quant'altro. La preoccupazione si fa tangibile.
Alla fine della visita vedo che straccia le stampe, e a quel punto oso chiedere:" Come mai butta via tutto?".
La risposta:" Perchè ad un esame superficiale questa potrebbe sembrare ipertensione polmonare, mentre è con tutta probabilità lo scarico del soffio che cade proprio lì. A quel punto mi è caduto dalle spalle un peso da 50 tonnellate. A due anni abbondanti da quella diagnosi, ancora nessun segnale da quella che a suo dire doveva essere una malattia sempre più invalidante. Anche perchè, aggiungo, l'ecodoppler non è l'esame migliore per riconoscere tale malattia, a detta di altri medici interpellati poi (meglio un cateterismo).

D'altra parte, in 47 anni di vita ne ho sentite di tutti i colori: operare si, operare no, sport no, sport si, bici no, bici si. Dipende sempre da chi ti visita, dalla giornata che ha, dall'umore (si, pure da quello!).

Ti auguro che il problema si risolva e non sia penalizzante.
da quasi praticamente 50enne....
Solo questo sarebbe sufficiente per un controllo, non tanto per vaccini o covid. Dopo una certa età, potendo farlo, un controllo ogni tanto male non fa. ;-)
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
a me - a parte l'ecocardio - hanno fatto un esame particolare che è una specie di spirometria a riposo (seduto, respirando normalmente).
E' un esame che mi hanno detto serve ad accertare che il post-covid non ti abbia intaccato l'elasticità degli alveoli.
Pare che succeda: alla spirometria normale tutto ok, ma in realtà la tua capacità di recupero polmonare è compromessa. (non chiedetemi di più che non ne capisco veramente una mazza)
Per fortuna nel mio caso tutto ok.
 
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maxfrusciante

Biker superioris
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E stesso medico?

La domanda è specifica, perchè il medico vuol dire tanto.
Per dir la mia: cardiopatico da una vita (soffio su setto interventricolare), vado in bici tranquillamente, anche se niente certificato medico sportivo.

Nel 2020, prima del lockdown, faccio la solita visita cardiologica che dovrei fare ogni 2 anni, e il cardiologo mi trova subito (5 minuti 5 di esame!) una per lui evidente ipertensione polmonare... non una cosa da poco. La sua diagnosi è: si operi quanto prima. Preso da entusiasmo, si mette a gridare ai 4 venti la cosa a tutti i suoi colleghi che transitano di lì (alla faccia della privacy, aggiungo).

Una ipertensione polmonare non è una sciocchezza, e dovrei accusarne i sintomi, tipo far fatica a salire le scale, a fare una corsa. Invece mi faccio anche 35000 metri di D+ al mese, nei mesi caldi. La cosa mi diventa sospetta.
Così vado da un altro, e rifaccio la visita in privato decidendo che quei 90€ erano una spesa necessaria per decidere se farmi operare o meno.
Rifaccio la visita senza dir nulla. Il medico fa tutte le sue cose, vedo che insiste in alcuni passaggi e tra me e me questo non sarà nient'altro che la conferma alla diagnosi del primo. Nel frattempo un sacco di screenshot stampati con misure e quant'altro. La preoccupazione si fa tangibile.
Alla fine della visita vedo che straccia le stampe, e a quel punto oso chiedere:" Come mai butta via tutto?".
La risposta:" Perchè ad un esame superficiale questa potrebbe sembrare ipertensione polmonare, mentre è con tutta probabilità lo scarico del soffio che cade proprio lì. A quel punto mi è caduto dalle spalle un peso da 50 tonnellate. A due anni abbondanti da quella diagnosi, ancora nessun segnale da quella che a suo dire doveva essere una malattia sempre più invalidante. Anche perchè, aggiungo, l'ecodoppler non è l'esame migliore per riconoscere tale malattia, a detta di altri medici interpellati poi (meglio un cateterismo).

D'altra parte, in 47 anni di vita ne ho sentite di tutti i colori: operare si, operare no, sport no, sport si, bici no, bici si. Dipende sempre da chi ti visita, dalla giornata che ha, dall'umore (si, pure da quello!).

Ti auguro che il problema si risolva e non sia penalizzante.

Solo questo sarebbe sufficiente per un controllo, non tanto per vaccini o covid. Dopo una certa età, potendo farlo, un controllo ogni tanto male non fa. ;-)
Anche stesso medico nel mio caso.
Poi ripeto niente dì cui preoccuparsi ma da controllare al prossimo appuntamento.
 
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frenzyfrenzy

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Methanol
Ciao a tutti,
volevo mettere a fattor comune la mia esperienza.
Il 17/12 dovevo andare all estero, tampone positivo, si resta a casa.
Totalmente asintomatico, mi alleno in garage come se dovessi fare il Tour de France, sto bene, benissimo, guarisco e torno in strada a correre.
La mia visita medica agonistica fatta appena 2 mesi prima però viene invalidata.
All epoca il protocollo prevedeva ecocardiografia e di nuovo visita medica.
Il centro mi dice che devono passare almeno 2 mesi dall infezione. Io mi alleno, km su km, corsa, pesi, tennis...insomma tutto benissimo.
Nessun problema aspettare la visita anche perché la prima gara l avrei fatta dopo 3 mesi.
Faccio qualche settimana fa la ecocardiografia (che faccio ogni anno oltre la visita medica sportiva...sono ipocondriaco...), il dottore mi trova un leggero ritardo di una delle valvole (non chiedetemi di andare in dettaglio), ritardo che 5 mesi prima non c era e non c è mai stato, stesso centro, stesso macchinario.
Mi danno comunque l ok a correre niente di grave per fortuna, da ricontrollare a fine anno.
Ragazzi sto maledetto fa danni...quindi controllatevi prima di spingere come animali su quei pedali...
Scusami l'ingerenza ma sei anche vaccinato?
 

orso2020

Biker etrusco
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etruria
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una front e una gravel
Ciao a tutti,
volevo mettere a fattor comune la mia esperienza.
Il 17/12 dovevo andare all estero, tampone positivo, si resta a casa.
Totalmente asintomatico, mi alleno in garage come se dovessi fare il Tour de France, sto bene, benissimo, guarisco e torno in strada a correre.
La mia visita medica agonistica fatta appena 2 mesi prima però viene invalidata.
All epoca il protocollo prevedeva ecocardiografia e di nuovo visita medica.
Il centro mi dice che devono passare almeno 2 mesi dall infezione. Io mi alleno, km su km, corsa, pesi, tennis...insomma tutto benissimo.
Nessun problema aspettare la visita anche perché la prima gara l avrei fatta dopo 3 mesi.
Faccio qualche settimana fa la ecocardiografia (che faccio ogni anno oltre la visita medica sportiva...sono ipocondriaco...), il dottore mi trova un leggero ritardo di una delle valvole (non chiedetemi di andare in dettaglio), ritardo che 5 mesi prima non c era e non c è mai stato, stesso centro, stesso macchinario.
Mi danno comunque l ok a correre niente di grave per fortuna, da ricontrollare a fine anno.
Ragazzi sto maledetto fa danni...quindi controllatevi prima di spingere come animali su quei pedali...
Noooo...tranquillo, dicono è solo una semplice influenza..un po' più forte!! Anzi no, tutto ciò è colpa del vaciino :soffriba:
 
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Loklokis

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Friuli
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Ciao a tutti,
volevo mettere a fattor comune la mia esperienza.
Il 17/12 dovevo andare all estero, tampone positivo, si resta a casa.
Totalmente asintomatico, mi alleno in garage come se dovessi fare il Tour de France, sto bene, benissimo, guarisco e torno in strada a correre.
La mia visita medica agonistica fatta appena 2 mesi prima però viene invalidata.
All epoca il protocollo prevedeva ecocardiografia e di nuovo visita medica.
Il centro mi dice che devono passare almeno 2 mesi dall infezione. Io mi alleno, km su km, corsa, pesi, tennis...insomma tutto benissimo.
Nessun problema aspettare la visita anche perché la prima gara l avrei fatta dopo 3 mesi.
Faccio qualche settimana fa la ecocardiografia (che faccio ogni anno oltre la visita medica sportiva...sono ipocondriaco...), il dottore mi trova un leggero ritardo di una delle valvole (non chiedetemi di andare in dettaglio), ritardo che 5 mesi prima non c era e non c è mai stato, stesso centro, stesso macchinario.
Mi danno comunque l ok a correre niente di grave per fortuna, da ricontrollare a fine anno.
Ragazzi sto maledetto fa danni...quindi controllatevi prima di spingere come animali su quei pedali...
Non ho letto tutto il post, mi scuso se sono cose già dette:

Il covid è una infezione che mette sotto stress il corpo come l'influenza classica. Allenarsi tanto durante il covid (o se si ha febbre alta di una classica influenza) non è una mossa molto proficua, potevi anche andare in contro a pericardite o altre complicanze gravi!
Con covid o febbre alta o altre infezioni conviene stoppare la preparazione, o rimanere molto bassi come intensità! Altrimenti creiamo un sovraccarico al corpo e non riesce a gestire l'infezione!
 
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maxfrusciante

Biker superioris
29/3/12
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Verona
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Non ho letto tutto il post, mi scuso se sono cose già dette:

Il covid è una infezione che mette sotto stress il corpo come l'influenza classica. Allenarsi tanto durante il covid (o se si ha febbre alta di una classica influenza) non è una mossa molto proficua, potevi anche andare in contro a pericardite o altre complicanze gravi!
Con covid o febbre alta o altre infezioni conviene stoppare la preparazione, o rimanere molto bassi come intensità! Altrimenti creiamo un sovraccarico al corpo e non riesce a gestire l'infezione!
Guarda sicuramente hai ragione, ma io ero positivo totalmente asintomatico, se fossi rimasto in Italia (e quindi senza scoprire dì essere positivo) avrei fatto almeno 50km al
giorno senza accorgermene, chissà quanti virus si prendono in una vita senza sapere dì averli presi...
 

franico30

Biker cesareus
20/6/17
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Ciampino
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Scott Spark 900 RC (2020) - Scott Spark 900 RC (2018)
Io con moglie (ora guarita) e figlia ancora positiva. Io sempre negativo, come mio figlio, pur non avendo messo in isolamento loro due. Usano la mascherina per la casa e balconi quasi sempre aperti. Continuo ad allenarmi e farò i soliti controlli di routine. Chissà se il covid può fare danni anche in chi non sviluppa la malattia, pure essendo sicuramente entrato a contatto col virus.
 

red.hell

Biker forumensus
1/4/10
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Cremona
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3 dosi di vaccino, l'ultima il 20/12/21, primo test rapido positivo il 17 marzo di quest'anno, fatto 2-3 gg di raffreddore leggero, qualche colpo di tosse e naso che cola, test rapido ancora leggermente positivo il 24, ma stavo bene, per cui mi rimetto comunque a fare rulli in modo molto leggero, un oretta a circa 100-110 bpm di media quando ho un massimo di 175 bpm medi su 1h in gara, il 28 tampone negativo

visto che dovevo fare la visita medico sportiva, mi era appena scaduta, ho fatto il test da sforzo che secondo i protocolli dovrebbe essere massimale con rampa il 2 aprile, 8 gg dopo il tampone negativo. Nonostante abbia detto al medico che comunque arrivo a battiti alti mi ha fatto arrivare a massimo 148 bpm e 250w, che è pari più o meno alla mia ftp pre covid e 25 bpm meno della mia frequenza di soglia

per cui adesso ho il mio bel foglietto giallo ma fatico a capire se posso rimettermi a tirare o no...
 

fitzcarraldo358

Biker incredibilis
13/11/08
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Romagna
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Canfield, Antidote, Singular
visto che dovevo fare la visita medico sportiva, mi era appena scaduta, ho fatto il test da sforzo che secondo i protocolli dovrebbe essere massimale con rampa il 2 aprile, 8 gg dopo il tampone negativo. Nonostante abbia detto al medico che comunque arrivo a battiti alti mi ha fatto arrivare a massimo 148 bpm e 250w, che è pari più o meno alla mia ftp pre covid e 25 bpm meno della mia frequenza di soglia

per cui adesso ho il mio bel foglietto giallo ma fatico a capire se posso rimettermi a tirare o no...
è normale, alle visite di idoneità non fanno mai un test massimale, anzi usano la formula statistica 220-età e si fermano normalmente attorno al 85% di quel valore...
 

saetta1980

Biker velocissimus
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Sicily
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Stumpjumper ht 26” - Epic expert Carbon full
3 dosi vaccino 42 anni ;tampone positivo il 12.03.2022 ; primi 3 gg a letto con dolori muscolari allucinanti , pareva che avessi le ossa rotte .
Appena si alleviano i dolori articolari in bocca e sulla lingua mi esplodono le afte …. faticavo anche a parlare e per i 4-5 giorni successivi mi sono nutrito di the’ , yougurt e frullati .
Al primo tampone di controllo giorno 19.03 risulto positivo e così ( con ancora qualche acciacco ) arrivo al 26.03.22 dove al secondo tampone sono finalmente negativo .
Cerco di allenarmi nei giorni successivi visto che il 03.04.22 ho la prima gf dell’anno ; anche in piano faticavo parecchio con i battiti che schizzavano alti . Imperterrito partecipo alla gara ( che finisco ) ma e’ stata un martirio .
Mi è rimasta la pressione più alta del solito e le piante dei piedi che mi bruciano .
 

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