Opinione Il ciclismo è diventato uno sport per vecchi

quorthon · 29/1/24

Heavy Metal Biker ha scritto:
Boh a me pare che sia un discorso anche di più ampio raggio sul fatto di utilizzare il tempo libero per fare sport. Io sono un classe 84 dalla mia infanzia e fino all'adolescenza ricordo che in qualche modo c'era sempre la voglia di fare sport, fosse anche solo passare i pomeriggi al campetto per divertirsi, o utilizzare la bici per spostarsi, a 10 come a 16 anni sembrava una cosa naturale. Forse per quello che poi passati un po' di anni è venuto naturale riavvicinarsi in maniera più "seria".
Forse si è persa anche un po' questa attitudine, vero è che a differenza di oggi non avevamo a disposizione smartphone e social per ammazzare il tempo.

Esatto, è in linea di massima quello che ho detto io al messaggio #7. Io sono più "vecchio" di te, ma il senso è quello. La voglia di pedalare ce la portiamo da bambini, magari, come nel più dei casi, per riprenderla dopo e farla diventare una passione. Perché o per cosa lo possiamo immaginare, ma è così. Oggi un ragazzo, a parte qualche caso, magari nelle zone rurali o in prossimità di montagne dove anche la "comitiva" fa così, è molto difficile che si avvicini, a causa soprattutto dei costi proibitivi, al mondo delle bici...

Luke_Brixia · 29/1/24

i prezzi alti secondo me incidono percentualmente in maniera minore rispetto alle e-bike.
mi spiego: da quando si sono diffuse a tappeto si è alzata molto la media di età di chi pratica trail - AM - enduro.
di conseguenza il ragazzo giovane che vede in giro solo vecchi con la panza vestiti "da ggiovani" che riprendono insensatamente tutto con la go-pro sulle loro bici da 10k rifugge da questo ambiente, per non essere considerato anch'egli un vecchio sfigato dai coetanei.
stan sul c***o anche a me che ne ho 40, figuriamoci a uno di 20.
se avessi adesso 20 anni, guardando in giro chi gira in mtb, mi sarei appassionato ad altro!
invece, quando ne avevo 20, cioè 20 anni fa, sognavo di essere uno di quei 30enni strafighi che facevano freeride sulle colline dietro casa.

scrivo tutto quanto sopra ben sapendo che magari anche io, 40enne, vengo visto come un "signore che fa il ggiovane" dai 17enni...

Gigispeed3 · 29/1/24

Chi di voi ha mai provato a farsi un pistino con qualche amico nel boschetto dietro casa??
Io con altri amici pluri cinquantenari ci ho provato,
abbiamo chiesto il permesso ai vari proprietari, stabilito dove si poteva passare abbiamo fatto qualcosa.
Sapete cosa succede se un gruppetto di ragazzini fa la stessa cosa, oppure anche solo si ritrova per costruire due rampette da saltare, magari passandoci dei sanissimi pomeriggi ?
arriva il matusa, che con i vigili a fianco recinta tutto e li manda via, nel migliore dei casi..
fantasia? no da queste parti succede, e spesso.

poi ci sono i sindaci ( io giro tra Marostica e Bassano ) che mettono simpatici cartelli di divieto di transito per MTB, ad integrare quelli di divieto di transito per le Moto cross...
a Marostica hanno speso moltissimo per uno skate park.. dove avrebbero tranquillamente potuto integrarlo con una pump track, dato che di bambini con lo skate ce ne sono davvero pochi..

di questo passo la vedo difficile fare appassionare i più giovani.

I miei figli seguono sia Torquato Testa che Diego Caverzasi, ma sono un caso a parte,
purtroppo anche quando gli propongo i video di Michele o di Stefano, non dimostrano molto interesse, e mi dispiace.. ma sono argomenti che riguardano più noi che loro.

saluti

ant · 29/1/24

Gigispeed3 ha scritto:
Sapete cosa succede se un gruppetto di ragazzini fa la stessa cosa, oppure anche solo si ritrova per costruire due rampette da saltare, magari passandoci dei sanissimi pomeriggi ?
arriva il matusa, che con i vigili a fianco recinta tutto e li manda via

questo purtroppo è anche un segno dei tempi moderni dove "sicurezza e responsabilità" ce le inclucano fin dalla culla.
Chi ha i capelli bianchi oggi è cresciuto, specialmente in provincia, in un ambiente ruspante dove al massimo arrivavano gli sganassoni.

Quando avevo 12 anni io (circa l'82) allestivamo rampe improvvisate dietro le case o i capannoni e i più audaci saltavano gli amici sdraiati sotto e pure il fuoco, appiccato con la benzina della motosega del papà. Con la graziella o la bici da cross con il cambio sul tubo orizzontale...
Se qualcuno ci vedeva ci urlava dietro e alla peggio volava uno sganassone a quello che aveva dato fuoco al parcheggio...

Abbiamo giocato a hockey su rotelle per un'estate intera in un capannone in costruzione, violando la recinzione di cantiere.

Oggi volano denunce e chiamano gli assistenti sociali per molto molto meno.
Giusto, sbagliato? Non lo so, sono discorsi da boomer.
Di sicuro non ci possiamo però meravigliare degli effetti, di stare tirando su una generazione di adolescenti responsabili sì ma forse anche un po' vecchi dentro.

jajamtb · 29/1/24

marco ha scritto:
era solo un esempio, fra l'altro ci sono anche le statistiche di un video di @steve-U con Kilian Bron che non mi pare sia orientato alla geriatria.

Non ho citato il video in questione, molto bello e quant'altro, ma come ha detto un altro utente sopra, non è una tipologia di video che secondo me è apprezzata dai ragazzini - manca la parte "minkiate", non so se mi spiego...

ammericano · 29/1/24

Gigispeed3 ha scritto:
Sapete cosa succede se un gruppetto di ragazzini fa la stessa cosa, oppure anche solo si ritrova per costruire due rampette da saltare, magari passandoci dei sanissimi pomeriggi ?
arriva il matusa, che con i vigili a fianco recinta tutto e li manda via, nel migliore dei casi..
fantasia? no da queste parti succede, e spesso.

storia vista. dei ragazzini e qualche genitore avevano realizzato alcune rampe nel boschetto (all'interno di un parco regionale a dire il vero) ma il loro gioco è durato un paio di settimane: hanno smantellato tutto

Makro · 29/1/24

Luke_Brixia ha scritto:
scrivo tutto quanto sopra ben sapendo che magari anche io, 40enne, vengo visto come un "signore che fa il ggiovane" dai 17enni...

pablos · 29/1/24

ant ha scritto:
questo purtroppo è anche un segno dei tempi moderni dove "sicurezza e responsabilità" ce le inclucano fin dalla culla.
Chi ha i capelli bianchi oggi è cresciuto, specialmente in provincia, in un ambiente ruspante dove al massimo arrivavano gli sganassoni.

Quando avevo 12 anni io (circa l'82) allestivamo rampe improvvisate dietro le case o i capannoni e i più audaci saltavano gli amici sdraiati sotto e pure il fuoco, appiccato con la benzina della motosega del papà. Con la graziella o la bici da cross con il cambio sul tubo orizzontale...
Se qualcuno ci vedeva ci urlava dietro e alla peggio volava uno sganassone a quello che aveva dato fuoco al parcheggio...

Abbiamo giocato a hockey su rotelle per un'estate intera in un capannone in costruzione, violando la recinzione di cantiere.

Oggi volano denunce e chiamano gli assistenti sociali per molto molto meno.
Giusto, sbagliato? Non lo so, sono discorsi da boomer.
Di sicuro non ci possiamo però meravigliare degli effetti, di stare tirando su una generazione di adolescenti responsabili sì ma forse anche un po' vecchi dentro.

Pare proprio che l' approccio alle cose "pericolose" sia cambiato, in moto i giovani sono spariti, e voglio dire, con meno di quello che spenderesti per una mtb ti compri già un bell' usato, sulle piste da sci uguale, giovani spariti, snowboard assenti, e anche li, compri attrezzature usate per due soldi e le località a basso costo esistono.
Giusto o meno piacciono altre cose.

vitamin · 29/1/24

Luke_Brixia ha scritto:
i prezzi alti secondo me incidono percentualmente in maniera minore rispetto alle e-bike.
mi spiego: da quando si sono diffuse a tappeto si è alzata molto la media di età di chi pratica trail - AM - enduro.
di conseguenza il ragazzo giovane che vede in giro solo vecchi con la panza vestiti "da ggiovani" che riprendono insensatamente tutto con la go-pro sulle loro bici da 10k rifugge da questo ambiente, per non essere considerato anch'egli un vecchio sfigato dai coetanei.
stan sul c***o anche a me che ne ho 40, figuriamoci a uno di 20.
se avessi adesso 20 anni, guardando in giro chi gira in mtb, mi sarei appassionato ad altro!
invece, quando ne avevo 20, cioè 20 anni fa, sognavo di essere uno di quei 30enni strafighi che facevano freeride sulle colline dietro casa.

scrivo tutto quanto sopra ben sapendo che magari anche io, 40enne, vengo visto come un "signore che fa il ggiovane" dai 17enni...

Hai centrato perfettamente il punto secondo me, praticare MTB per i giovani non è cool e comunque oramai, soprattutto nell'enduro/gravity, o trovi ragazzini oppure dai 40 in su, la fascia 20/30 è minoritaria

gattobastardo · 29/1/24

Fra1993to ha scritto:
Eccomi!

io a mia volta citavo quanto scritto da Marco; vah che sei una mosca bianca, e ti stimo

MilSpec · 29/1/24

ant ha scritto:
questo purtroppo è anche un segno dei tempi moderni dove "sicurezza e responsabilità" ce le inclucano fin dalla culla.
Chi ha i capelli bianchi oggi è cresciuto, specialmente in provincia, in un ambiente ruspante dove al massimo arrivavano gli sganassoni.

Quando avevo 12 anni io (circa l'82) allestivamo rampe improvvisate dietro le case o i capannoni e i più audaci saltavano gli amici sdraiati sotto e pure il fuoco, appiccato con la benzina della motosega del papà. Con la graziella o la bici da cross con il cambio sul tubo orizzontale...
Se qualcuno ci vedeva ci urlava dietro e alla peggio volava uno sganassone a quello che aveva dato fuoco al parcheggio...

Abbiamo giocato a hockey su rotelle per un'estate intera in un capannone in costruzione, violando la recinzione di cantiere.

Oggi volano denunce e chiamano gli assistenti sociali per molto molto meno.
Giusto, sbagliato? Non lo so, sono discorsi da boomer.
Di sicuro non ci possiamo però meravigliare degli effetti, di stare tirando su una generazione di adolescenti responsabili sì ma forse anche un po' vecchi dentro.

Guarda hai descritto pari pari la mia infanzia... ed infatti sono giunto alle tue stesse conclusioni.

Blackmouse78 · 29/1/24

Io ho iniziato ad andare in MTB nei primi anni 2000.

Ho fatto un paio di stagioni con una rigidona usata anni '90, mi sono appassionato, poi mi pare nel 2003 ho preso la prima front "seria".

Non era una top di gamma ma una Lee Cougan montata bene: rockshox Duke, freni a disco idraulici, trasmissione XTR, cerchi Mavic etc etc...

Ricordo bene che la pagai più o meno 1200€, il mio stipendio da tirocinante all'epoca era intorno a 1000€.

Ad oggi, una front di fascia paragonabile andrebbe vicino ai 3000€ (ad essere ottimisti).

Oggi un neo-laureato/tirocinante al primo impiego dubito che arrivi a 1500.

Io ero già "malato" e atipico nel mio spendere più del mio reddito mensile in una bici, ma ad oggi credo avrei fatto altro se per una MTB come si deve avessi dovuto bruciare due o tre stipendi, e anche oltre volendo guardare le full.

Questo per dire che la vedo grigia, i giovani sono effettivamente tagliati fuori dalla MTB di un certo livello, e non li biasimo se guardano altrove.

Avessi 25 anni oggi probabilmente lascerei perdere anche io.

ACE65 · 29/1/24

Che il ciclismo, strada-mountain, sia un enorme reparto geriatrico, lo è sempre stato, non vedo grossi cambiamenti. Le bici, soprattutto quelle belle sono sempre state per pochi e i pochi hanno sempre avuto una certa età. inoltre mezzi di comunicazione come possono essere i forum ai giovani non interessano, ovvio che ci sia qualche mosca bianca, per quanto riguarda i video, non voglio essere, ma sono fatti per vecchi, chi è quel ragazzino che si mette a vedere il “Tec corner” o Steve?, al limite il Ninja ma sono lontani anni luce da i vari Toto, o Diego. O non è una critica, sia ben inteso, a me quei video piacciono da morie, non cambiate nulla….ma ho 58 anni
Ciao

Boro · 29/1/24

ant ha scritto:
questo purtroppo è anche un segno dei tempi moderni dove "sicurezza e responsabilità" ce le inclucano fin dalla culla.
Chi ha i capelli bianchi oggi è cresciuto, specialmente in provincia, in un ambiente ruspante dove al massimo arrivavano gli sganassoni.

Quando avevo 12 anni io (circa l'82) allestivamo rampe improvvisate dietro le case o i capannoni e i più audaci saltavano gli amici sdraiati sotto e pure il fuoco, appiccato con la benzina della motosega del papà. Con la graziella o la bici da cross con il cambio sul tubo orizzontale...
Se qualcuno ci vedeva ci urlava dietro e alla peggio volava uno sganassone a quello che aveva dato fuoco al parcheggio...

Abbiamo giocato a hockey su rotelle per un'estate intera in un capannone in costruzione, violando la recinzione di cantiere.

Oggi volano denunce e chiamano gli assistenti sociali per molto molto meno.
Giusto, sbagliato? Non lo so, sono discorsi da boomer.
Di sicuro non ci possiamo però meravigliare degli effetti, di stare tirando su una generazione di adolescenti responsabili sì ma forse anche un po' vecchi dentro.

Ho circa la tua età e da bambini in età scolare si viveva giocando in biciletta o pallone per strada, specie nel periodo estivo eravamo sempre da soli in gruppo per tutto il giorno con la sola promessa di essere a tiro di chiamata dalla finestra e di tornare agli orari dei pasti.
Oggigiorno i nostri genitori sarebbero in tribunale e noi affidati ad una comunità.
Però il ciclismo, inteso in senso sportivo agonistico, era cmq uno sport di nicchia anche negli anni 80 e secondo me tale rimane.
Gli sport di squadra con la palla la faranno sempre da padrone fra i giovani.
E' anche giusto, sono più adatti alla voglia di socialità.
Il ciclismo è per orsi amanti della fatica come altri sport individuali.

jack11 · 29/1/24

Io ho iniziato nel 2009 a 14 anni, iscritto al forum dal 2010. Ho cambiato tanti amici e gruppi di bici, biker che son biker da quando ho iniziato ne conto veramente pochi.

Tanti ragazzi hanno seguito le mode ecc...per me era diverso, era passione a tutto tondo, i ragazzi non si innamorano più così di uno sport, è un mondo fatto di corsa dove si mischiano le cose e se ne vogliono fare sempre troppe.

Son passato dal desiderare una bici a 14 anni, al lavorare in estate a raccogliere la frutta per comprarla, fino a laurearmi (in ing. Meccanica), lavorare nel settore bici (disegnare componenti e telai, per un paio di anni), al non avere più troppo tempo per girare in bici causa nascita di un bimbo (che ha già la sua balance bike anche se non sa nemmeno gattonare), ma ho una super cargo bike Bullitt Larryvsharry, se uno ha la passione in bici ci va tutte le volte che può e in tutte le sue forme.

Per me la bici è stata/è enduro (ho fatto svariate garettine della parrochia), ma anche downhill e bike park, ma mi è sempre piaciuto anche andare in bici da corsa.

Ma è anche all mountain (ho anche fatto un’everesting) avventura e giri dai km e dislivelli epici e pure portage.

Ma è anche gravel (ho anche fatto Italy divide), ma è anche elettricità nel 2016 presi una turbo levo che ho tenuto per 4 anni, inoltre pietra fondamentale della pasione per me sono anche le serate passate in garage a far manutenzione (che un biker per me deve saper far tutto, dal raggiare una ruota a revisionare una forcella…)

Ora giro un po’ su strada e un po’ in XC…e tanto con la cargo bike, il segreto è non smettere mai e adattare la tipologia di bicicletta con il tempo a disposizione che uno ha in quel momento della sua vitae non avere mai una bici top di gamma, ma sempre assemblata con pezzi di recupero guardo al portafoglio.

ant · 29/1/24

Boro ha scritto:
Però il ciclismo, inteso in senso sportivo agonistico, era cmq uno sport di nicchia anche negli anni 80 e secondo me tale rimane.

assolutamente. Il direttore però ne faceva una questione di marketing e di "mercato futuro per le aziende".
tutti quelli che saltavano i fossi con la bici da cross negli anni 80 poi una (e spesso molte di più) mtb nella loro vita se la sono comprata, anche senza necessariamente fare agonismo.
visto che oggi di ragazzini che saltano i fossi se ne vedono sempre meno (per enne motivi) passata la generazione dei 40enni odierni la mtb diventerà una roba da riserva indiana.

Un po' come è stato il windsurf o il kite. Quando avevo 20 anni io erano le mode del momento, poi sparite come neve al sole.

marco · 29/1/24

ACE65 ha scritto:
Che il ciclismo, strada-mountain, sia un enorme reparto geriatrico, lo è sempre stato, non vedo grossi cambiamenti. Le bici, soprattutto quelle belle sono sempre state per pochi e i pochi hanno sempre avuto una certa età. inoltre mezzi di comunicazione come possono essere i forum ai giovani non interessano, ovvio che ci sia qualche mosca bianca, per quanto riguarda i video, non voglio essere, ma sono fatti per vecchi, chi è quel ragazzino che si mette a vedere il “Tec corner” o Steve?, al limite il Ninja ma sono lontani anni luce da i vari Toto, o Diego. O non è una critica, sia ben inteso, a me quei video piacciono da morie, non cambiate nulla….ma ho 58 anni
Ciao

Detto fatto, ecco l'età media del canale di Diego (me lo ha appena mandato). Notare che i 35-54 sono comunque più forti dei ventenni

Claudiop77 · 29/1/24

Vi racconto la mia esperienza io sono del 1977 e dai 14 hai 18 anni facevo qualche gara XC amatoriale senza allenarmi un gran che poi iniziai ad uscire la sera e quindi la domenica 0 voglia di fare gare ecc a 2o anni mi sono fidanzato con la mia attuale moglie e lei e lo sport sono 2 cose ben distinte.... ho fatto 15 anni di divano, serie TV ecc a 35 anni mi sono guardato allo specchio 167 x 80kg, devo rimettermi in forma e, ho detto, ricomincio ad andare in bici ... ora dopo 12 anni sono malato proprio di bici e 64kg. Secondo me non è solo il fatto economico perchè se vuoi divertirti con 1000€ ti compri una bike usata con la quale puoi fare tutto, il problema è che il ciclismo non ha un ritorno d'immagine che incuriosisce l'adolescente, nessun campione di MTB è conosciuto al di fuori del mondo MTB, forse la BDC ha un ritorno d'immagine più ampio ma difficilmente può attirare un pubblico giovane in quanto faticosissima e secondo me poca adrenalina poco divertimento.
Per attirare i giovani oggi devi essere famoso e avere molto ritorno sui social un Loic Bruni ha solo 575k follower su Instagram un qualsiasi partecipante ad un talent show italiano ne ha di più.

Boro · 29/1/24

ant ha scritto:
assolutamente. Il direttore però ne faceva una questione di marketing e di "mercato futuro per le aziende".
tutti quelli che saltavano i fossi con la bici da cross negli anni 80 poi una (e spesso molte di più) mtb nella loro vita se la sono comprata, anche senza necessariamente fare agonismo.
visto che oggi di ragazzini che saltano i fossi se ne vedono sempre meno (per enne motivi) passata la generazione dei 40enni odierni la mtb diventerà una roba da riserva indiana.

Un po' come è stato il windsurf o il kite. Quando avevo 20 anni io erano le mode del momento, poi sparite come neve al sole.

Però, quanti di noi prendevano la saltafoss o la bmx o mtb solo perchè non avevano l'età per girare in moto?
Io sono sincero, fino a 14 anni ero sempre in bici, anche da corsa con mio padre, poi compiuti i 14 ero sempre in motorino, a 16 125, a 18 in 600, a 25 in 1000 e infine dopo i 30 sono tornato in bici. E tanti dei miei compari hanno fatto percorsi simili. Più che voglia di pedalare era voglia di due ruote!
Il "giovane" vero, quello fra 16 e 25 anni raramente gioca con la bicicletta, anche perchè l'ormone porta altrove.

Blackmouse78 · 29/1/24

ACE65 ha scritto:
Che il ciclismo, strada-mountain, sia un enorme reparto geriatrico, lo è sempre stato, non vedo grossi cambiamenti

Nei primi 2000 la MTB tirava forte dalle mie parti.

Non parlo di agonismo, ma di ragazzi giovani (diciamo dai 18 ai 30) che uscivano per divertirsi, aprire nuovi sentieri e vedere quello che si riusciva a fare in MTB.

Non uso la parola "freeride" perché non voglio certo dire che replicassimo le gesta dei video statunitensi (o anche dei mitici Opachee nostrani), però l'ambiente era giovane, divertente e per niente votato all'agonismo, dove sono d'accordo con te, si è sempre passato dalle squadre di ragazzini spinti dalle squadre all'over-40 che si bomba per vincere un fiasco di lambrusco (sto scherzando eh...per carità, non vorrei mai offendere alcun agonista attempato)

Ecco quella scena di MTB caciarona e divertente, fatta di gente adulta ma non decrepita, è quasi completamente sparita, probabilmente per i motivi esposti sopra, principalmente i costi, ma anche un cambio di costumi sociali e abitudini.

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