News Il caso Strava Leaks rivela la posizione dei leader mondiali

albatros_la

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Una conferma di ciò, purtroppo, l'abbiamo avuta in famiglia 2 settimane fa, quando a mio padre hanno rubato l'auto nel parcheggio di un centro commerciale a Chieti.
I carabinieri che hanno raccolto la denuncia hanno spiegato che questi furti sono studiati meticolosamente sulla base della vicinanza dei caselli autostradali con notizie visionate in precedenza sulle mappe online.
Non ho mica capito cosa c'entra il casello autostradale con il furto di un'auto in un centro commerciale... Non sarà l'ennesima leggenda metropolitana spiattellata ai quattro venti dai solerti CC?
 

tostarello

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Non ho mica capito cosa c'entra il casello autostradale con il furto di un'auto in un centro commerciale... Non sarà l'ennesima leggenda metropolitana spiattellata ai quattro venti dai solerti CC?
questo è un esempio del perché scelgono luoghi vicini all'autostrada:

 
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questo è un esempio del perché scelgono luoghi vicini all'autostrada:


Quello è per assicurarsi una via di fuga rapida dove non rischiare imbottigliamenti o di infilarsi in qualche strada a fondo cieco.

Poi il furto delle auto moderne è tutta un'altra questione, oramai l'unica difesa dal furto di auto è una buona assicurazione: su telegram ci sono apositi gruppi dove vendono gli strumenti per duplicare le chiavi di accensione, e con questi basta riuscire a entrare in auto (rompendo un finestrino o altro) e il resto è fatto. E non pensiate che con modelli costosi la cosa cambi di molto, ho visto una dimostrazione in cui il target aveva le chiavi dentro casa, il dispositivo con una specie di transponder ha inviato un segnale alla chiave che ha risposto, di lì hanno duplicato il codice di apertura, sono entrati nella macchina da 70.000 euro e l'hanno messa in moto...
Tutti sistemi liberamente acquistabili in cryptovalute su detti gruppi, che ovviamente non vi indicherò...
 

marpa

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E si , le macchine moderne possono essere violate come si entra in qualsiasi server in un qualsiasi data center . Molte auto oramai sono provviste di SIM X cui sono in rete con tutti i vantaggi e svantaggi del caso .
come ho letto sopra anche io no ho nulla da nascondere ma la cosa che mi infastidisce e‘ che praticamente tutte la app ed i vari servizi online X default hanno tutto autorizzato e basta poco X dimenticarsi di bloccare qualcosa ed i tuoi dati in quel momento diventano merce preziosa . Senza contare che ormai molti dei nostri dati che inizialmente erano anonimi a furia di incroci vari sono stati ri-associati X cui si tratta di profilazione.
Sui furti tutte le informazioni sono utili ai ladri ma se si tratta di persone che per qualche motivo si sa che possono custodire tesori in casa i sistemi di cui si parla sono solo una parte della fonte dove reperire informazioni. Chi fa certi furti verifica anche X settimane l’obbiettivo X avere informazioni quanto più precise, certo i sistemi online possono dare una buona base dati di partenza .
 
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Maiella

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Non ho mica capito cosa c'entra il casello autostradale con il furto di un'auto in un centro commerciale... Non sarà l'ennesima leggenda metropolitana spiattellata ai quattro venti dai solerti CC?
Pare che quel centro commerciale in particolare, per essere praticamente attaccato al casello, viene preso di mira in quanto i furfanti si immettono in autostrada e prima che ti accorgi del furto chissà dove sono arrivati.
Il giorno che l'hanno presa al mio vecchio in totale le macchine rubate sono state 3.
 

albatros_la

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questo è un esempio del perché scelgono luoghi vicini all'autostrada:


Pare che quel centro commerciale in particolare, per essere praticamente attaccato al casello, viene preso di mira in quanto i furfanti si immettono in autostrada e prima che ti accorgi del furto chissà dove sono arrivati.
Il giorno che l'hanno presa al mio vecchio in totale le macchine rubate sono state 3.
Non pare sia stata una strategia vincente. Dopotutto l'autostrada, eccesso di velocità o no, ha telecamere che leggono le targhe almeno ad ogni casello, in ingresso e in uscita, senza contare i tutor, se ci sono.
 
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Non pare sia stata una strategia vincente. Dopotutto l'autostrada, eccesso di velocità o no, ha telecamere che leggono le targhe almeno ad ogni casello, in ingresso e in uscita, senza contare o tutor, se ci sono.
Qui ti giro anche un articolo proprio sul furto subito da mio padre a cui hanno rubato la Giulietta. Purtroppo nelle domeniche è nei festivi quel parcheggio è una trappola.

 
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GiGaX

Biker serius
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Non pare sia stata una strategia vincente. Dopotutto l'autostrada, eccesso di velocità o no, ha telecamere che leggono le targhe almeno ad ogni casello, in ingresso e in uscita, senza contare o tutor, se ci sono.

Prima devi accorgerti del furto, quindi telefonare al 112 e comunicare la targa, quindi l'operatore inizia a inserire le ricerche e alert nei vari databases... Tempo prezioso tutto a vantaggio dei ladri che nel frattempo spariscono.
 
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Mauro-TS

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Tutto giusto. Ma fino a un certo punto io, e penso la stragrande maggioranza delle persone comuni, non ho nulla da nascondere. Se anche sapessero quante volte guardo una pagina Internet o quante volte passo per una certa strada o anche come mi vesto ogni giorno, chi se ne importa. Non sono un omicida, non sono un ladro, non sono un terrorista, non sono uno che lavora nell'intelligence. Per farla breve, non ho praticamente nulla da nascondere per quanto riguarda informazioni di questo tipo. Sono altre le informazioni che si vogliono nascondere: numeri di carte di credito, password e cose del genere. Ma quelle pare che ad oggi siano abbastanza ben protette o avrei visto sparire denaro qua e là o fioriere contratti che non ho sottoscritto.
Perciò va bene la privacy, ma non si deve nemmeno esagerare. Francamente non capisco quelli che si sentono sempre il mirino puntato addosso. Hanno qualcosa da nascondere o forse vorrebbero tanto averlo...
Quando leggo o sento questo tipo di ragionamento, mi vine sempre da sorridere per il senso di bontà che incarna. Nulla di male anzi, ma voglio suggerire qualche riflessione:

- Il "non ho nulla da nascondere" va bene in uno stato democratico, dove regna un vero stato di diritto e il primo ad applicarlo è il governo. E questo rappresenta abbastanza bene un certo passato, ma le cose stanno cambiando. Assistiamo da tempo a molti governi europei che virano lontani dallo stato di diritto quando gli fa comodo o debbono sostenere una causa o qualche stato/partito/ideologia/interesse economico/ecc. , oppure per trovare un capro espiatorio, e dei diritti del cittadino chissenefrega (vedi caso Assange per dire il più emblematico). Siamo sicuri che in futuro la cosa non possa peggiorare per tutti anche dove viviamo?

- Sei un bravo cittadino onesto ma per una spiacevole concomitanza di circostanze vieni coinvolto tra i sospettati di crimini o azioni contro la legge o il governo per una serie di dati, commenti, post trovati in rete o tracciati dal cell (spostamenti, foto, ecc.), poiché un algoritmo (scritto col culo) ha tracciato il tuo profilo come una potenziale minaccia. Nel migliore dei casi passi "un brutto quarto d'ora" ma nel peggiore puoi aver lunghi guai prima di poterti dimostrare innocente (assistiamo da anni in Europa che i taluni casi l"in dubbio pro reo", caposaldo della giustizia democratica, va a farsi benedire). Vi sembra fantascienza o complottismo? ...senza parlare della gogna mediatica quando sbagli, anche in buona fede o per leggerezza (vedi caso T. Testa), senza nemmeno l'analisi delle prove.

- La legge viene a volte usata come deterrente verso il cittadino onesto (vedi articolo sopra della confisca armi) sulla semplice base di un presunto intento, senza curarsi del contesto. E queste cose avvengo ripetutamente in questi giorni con arresti o repressione di persone che esprimono semplicemente la loro opinione pubblicamente o manifestano pacificamente (p.es. studenti di Pisa). I diritti fondamentali delle costituzioni democratiche vengono bellamente calpestati. Vogliamo veramente che questo continui ad accadere anche semplicemente pubblicando un commento o un opinione in rete o peggio dall'estrapolazione di un presunto profilo a partire dai nostri dati?

- Stiamo assistendo, anche in tempi recenti, alla violazione continua del diritto internazionale anche e soprattutto da paesi membri ONU che hanno firmato la carta per cui s'impegano a rispettarlo. E tutti zitti... guai a chi osa dissentire. Voi vi fidate ancora della politica che permette ciò?

Non conosco il futuro, ma più guardo quanto accade oggi nei paesi democratici del mondo, la mia privacy me la tengo il più stretta possibile, a prescindere dal fatto che non ho nulla da nascondere. Abbamo già inevitabilmente permesso a molti sistemi digitali che usiamo quotidianamente di ficcare il naso nei nostri affari, ma servirglieli su di un piatto d'argento anche no!

Io continuo a vivere serenamente magrado tutto, ma proteggo la mia privacy digitale come posso. Ci sono molti modi per lasciare tracce digitali discontinue e difficili da interpretare. ;-)
 
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albatros_la

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Quando leggo o sento questo tipo di ragionamento, mi vine sempre da sorridere per il senso di bontà che incarna. Nulla di male anzi, ma voglio suggerire qualche riflessione:

- Il "non ho nulla da nascondere" va bene in uno stato democratico, dove regna un vero stato di diritto e il primo ad applicarlo è il governo. E questo rappresenta abbastanza bene un certo passato, ma le cose stanno cambiando. Assistiamo da tempo a molti governi europei che virano lontani dallo stato di diritto quando gli fa comodo o debbono sostenere una causa o qualche stato/partito/ideologia/interesse economico/ecc. , oppure per trovare un capro espiatorio, e dei diritti del cittadino chissenefrega (vedi caso Assange per dire il più emblematico). Siamo sicuri che in futuro la cosa non possa peggiorare per tutti anche dove viviamo?

- Sei un bravo cittadino onesto ma per una spiacevole concomitanza di circostanze vieni coinvolto tra i sospettati di crimini o azioni contro la legge o il governo per una serie di dati, commenti, post trovati in rete o tracciati dal cell (spostamenti, foto, ecc.), poiché un algoritmo (scritto col culo) ha tracciato il tuo profilo come una potenziale minaccia. Nel migliore dei casi passi "un brutto quarto d'ora" ma nel peggiore puoi aver lunghi guai prima di poterti dimostrare innocente (assistiamo da anni in Europa che i taluni casi l"in dubbio pro reo", caposaldo della giustizia democratica, va a farsi benedire). Vi sembra fantascienza o complottismo? ...senza parlare della gogna mediatica quando sbagli, anche in buona fede o per leggerezza (vedi caso T. Testa), senza nemmeno l'analisi delle prove.

- La legge viene a volte usata come deterrente verso il cittadino onesto (vedi articolo sopra della confisca armi) sulla semplice base di un presunto intento, senza curarsi del contesto. E queste cose avvengo ripetutamente in questi giorni con arresti o repressione di persone che esprimono semplicemente la loro opinione pubblicamente o manifestano pacificamente (p.es. studenti di Pisa). I diritti fondamentali delle costituzioni democratiche vengono bellamente calpestati. Vogliamo veramente che questo continui ad accadere anche semplicemente pubblicando un commento o un opinione in rete o peggio dall'estrapolazione di un presunto profilo a partire dai nostri dati?

- Stiamo assistendo, anche in tempi recenti, alla violazione continua del diritto internazionale anche e soprattutto da paesi membri ONU che hanno firmato la carta per cui s'impegano a rispettarlo. E tutti zitti... guai a chi osa dissentire. Voi vi fidate ancora della politica che permette ciò?

Non conosco il futuro, ma più guardo quanto accade oggi nei paesi democratici del mondo, la mia privacy me la tengo il più stretta possibile, a prescindere dal fatto che non ho nulla da nascondere. Abbamo già inevitabilmente permesso a molti sistemi digitali che usiamo quotidianamente di ficcare il naso nei nostri affari, ma servirglieli su di un piatto d'argento anche no!

Io continuo a vivere serenamente magrado tutto, ma proteggo la mia privacy digitale come posso. Ci sono molti modi per lasciare tracce digitali discontinue e difficili da interpretare. ;-)
Guarda, non ho nemmeno un account social al di fuori di LinkedIn per ragioni professionali. Praticamente questo è l'unico forum dove commento. Aspetto che bussino alla mia porta per contestarmi qualcosa sulla base dei commenti che faccio su MTB-forum :smile:

Scherzi a parte, guarda come sono messi gli Stati dove c'è una dittatura di fatto. La gestione della privacy è indifferente se vengono a mancare la tutela dei diritti dei cittadini. Vale a dire che dove gli mancano le prove, le fabbricano. In posti come quelli, anzi, avere tutto tracciato può aiutarti un minimo perché ti fornisce degli alibi, anche se spesso ciò serve agli occhi della comunità internazionale, perché tanto finisci lo stesso male se è quella l'idea di chi comanda.

Perciò riprendo ciò che dicevo in principio. Sì, spiattellare tutto ai quattro venti non mi piace e non va bene (@marco ricorderà che avevo segnalato il mancato funzionamento della opzione di oscuramento di casa su Training Camp) ma oltre a un certo punto, se uno Stato vuole farti le scarpe, te le fa e basta.
 

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