Quando leggo o sento questo tipo di ragionamento, mi vine sempre da sorridere per il senso di bontà che incarna. Nulla di male anzi, ma voglio suggerire qualche riflessione:
- Il "non ho nulla da nascondere" va bene in uno stato democratico, dove regna un vero stato di diritto e il primo ad applicarlo è il governo. E questo rappresenta abbastanza bene un certo passato, ma le cose stanno cambiando. Assistiamo da tempo a molti governi europei che virano lontani dallo stato di diritto quando gli fa comodo o debbono sostenere una causa o qualche stato/partito/ideologia/interesse economico/ecc. , oppure per trovare un capro espiatorio, e dei diritti del cittadino chissenefrega (vedi caso Assange per dire il più emblematico). Siamo sicuri che in futuro la cosa non possa peggiorare per tutti anche dove viviamo?
- Sei un bravo cittadino onesto ma per una spiacevole concomitanza di circostanze vieni coinvolto tra i sospettati di crimini o azioni contro la legge o il governo per una serie di dati, commenti, post trovati in rete o tracciati dal cell (spostamenti, foto, ecc.), poiché un algoritmo (scritto col culo) ha tracciato il tuo profilo come una potenziale minaccia. Nel migliore dei casi passi "un brutto quarto d'ora" ma nel peggiore puoi aver lunghi guai prima di poterti dimostrare innocente (assistiamo da anni in Europa che i taluni casi l"in dubbio pro reo", caposaldo della giustizia democratica, va a farsi benedire). Vi sembra fantascienza o complottismo? ...senza parlare della gogna mediatica quando sbagli, anche in buona fede o per leggerezza (vedi caso T. Testa), senza nemmeno l'analisi delle prove.
- La legge viene a volte usata come deterrente verso il cittadino onesto (vedi articolo sopra della confisca armi) sulla semplice base di un presunto intento, senza curarsi del contesto. E queste cose avvengo ripetutamente in questi giorni con arresti o repressione di persone che esprimono semplicemente la loro opinione pubblicamente o manifestano pacificamente (p.es. studenti di Pisa). I diritti fondamentali delle costituzioni democratiche vengono bellamente calpestati. Vogliamo veramente che questo continui ad accadere anche semplicemente pubblicando un commento o un opinione in rete o peggio dall'estrapolazione di un presunto profilo a partire dai nostri dati?
- Stiamo assistendo, anche in tempi recenti, alla violazione continua del diritto internazionale anche e soprattutto da paesi membri ONU che hanno firmato la carta per cui s'impegano a rispettarlo. E tutti zitti... guai a chi osa dissentire. Voi vi fidate ancora della politica che permette ciò?
Non conosco il futuro, ma più guardo quanto accade oggi nei paesi democratici del mondo, la mia privacy me la tengo il più stretta possibile, a prescindere dal fatto che non ho nulla da nascondere. Abbamo già inevitabilmente permesso a molti sistemi digitali che usiamo quotidianamente di ficcare il naso nei nostri affari, ma servirglieli su di un piatto d'argento anche no!
Io continuo a vivere serenamente magrado tutto, ma proteggo la mia privacy digitale come posso. Ci sono molti modi per lasciare tracce digitali discontinue e difficili da interpretare.