Finalmente! Dopo più di un anno che ne sento parlare in tutte le salse, dopo che mi sono documentato su pregi e difetti, dopo aver lanciato innumerevoli richieste di poterne provare una sempre andate a vuoto, visto che nei negozi dellAlto Adige le 29 non sono proprio considerate, il nostro monterosa mi ha offerto la grande occasione di provare una niner rip 9. Con grande spirito di iniziativa, ha allestito alcune bike da spedire in test agli utenti del forum e fra la stambek e la rip io ho preferito questultima, vista la mia propensione a viaggiare su sentieri impegnativi e la mia abitudine ormai alla comodità delle full, data anche la mia non più tenera età!
Insomma doveva arrivarmi a metà marzo una stambek, ma ho preferito aspettare ancora un pò per provare questa famosa rip 9 e alla fine, dopo vari ritardi per impegni vari di monterosa, a cui comunque rinnovo i ringraziamenti, eccola qui.
Per poter meglio capire il test, iniziamo subito con lallestimento: il telaio è il rip 9 del 2008, taglia m (io sono alto 177 cm) che questanno è stato rinnovato, ma resta comunque sempre valido per cercare di farmi capire come funzionano queste 29. Lallestimento non è sicuramente dei migliori, e la cosa è testimoniata anche dal peso finale piuttosto alto, che la mia bilancia rileva a 14 kg.
La forcella è una Manitou Minute da 120 mm di escursione e perno passante, mentre lammo è un fox rp 23, escursione 115.
La frenatura in compressione si ottiene ruotando la levetta sullo stelo destro, che indurisce progressivamente la forcella da tutta libera a completamente bloccata. La frenatura del ritorno tramite pomello si trova sotto al fodero destro, ma non ho notato grandi cambiamenti. L'asse passante esagonale si fissa con 4 bulloni sulla forcella, più il tappo laterale che serra mozzo ed asse; Vedendo in foto la minute lavevo sottovalutata, cosi stretta e lunga, invece il perno passante consente di ottenere una buona rigidità sia sul veloce che sul tecnico, abbinato ad una linearità e scorrevolezza notevoli per una forcella ad aria, altre alla buona regolazione della compressione, che consente di avere una forcella polivalente, sensibile ed assorbente sul tecnico e stabile in salita. Per averla un po più progressiva, si possono inserire 5 cc di olio.
La sospensione posteriore della RIP9 lavora bene, io preferisco chiudere sempre il propedal in salita girando la levetta verso destra, in modo da avere una bici che risponda ad ogni sforzo con il minimo spreco di energia. Senza propedal, invece, la bici è molto comoda e assorbe ogni minima asperità
La bici monta pedivelle slx con doppia corona da 36-21 e bash e pignoni 34/11, deragliatore slx. Cambio post sram x7 (ah quanta plasticona!) e anteriore sram x9 a manopola. Freni avid juicy seven con dischi da 160 dietro e180 davanti. Manubrio Truvativ stylo race rise 20 mm e pipa Kore da 80 mm . I cerchi sono dei sun single equalizer con mozzi revolver e montano gomme Kenda nevegal da 2.20, reggisella ritchey carbon pro e sella hall boy titec . Come pedali monto i miei sempre validi shimano pdm 647.
Il peso elevato comunque non mi spaventa più di tanto, visto che ho pedalato ovunque per due anni la scott nitrous da 17 kg e da questanno la canyon torque es9 da 14.7 kg.
Avvertenza: non sono un mago della tecnica, in questi 5 anni da quando ho iniziato con la mtb ho imparato molto grazie a voi del forum e molto direttamente sul campo, ma le mie sono sensazioni da utente della strada (anzi del sentiero) e non certamente da tecnico. .
Appena finito di montare la bike, non resisto di dover aspettare due giorni per provarla, faccio un giro in città e mi cerco qualche gradino da scendere e salire. Provo subito a copiare un gradone da 40 cm e limpressione è ottima, fra ruote e forcella mi sembra di essere sceso da un gradino normale! Trovo adesso 4 gradini da salire e sono già su senza accorgermene, non avevo provato questa sensazione con nessuna bici, neanche con la nitrous da 170, riscendo e risalgo incredulo ma è proprio cosi, li ha spianati! Qui cè da dire che negli ultimi due anni, vista la mia propensione alle discese cattive, sto pedalando solo con pedali normali e naturalmente luso dei pedali con spd facilità notevolmente il gesto appena compiuto. In ogni caso la prima impressione è favorevole e aspetto con impazienza la prima uscita vera.
Primo test (17.05.09)
Come prima uscita ho scelto un percorso misto, breve ma impegnativo, che non avevo mai fatto. Termine di paragone è la torque es9, con la quale esco un paio dore e 1000 m di dislivello per riscaldarmi un po ! Torno alla base, cambio bici e scarpe (spd) e parto. Subito affronto una mulattiera ripidissima in salita, con la torque ero dovuto scendere e spingere per circa 40 m. nel punto più duro, sono curioso di vedere se con la rip riesco a farcela arriva il tratto al 30%...superato! Anche qui cè lindubbio vantaggio degli spd con i quali si riesce a tirare oltre che spingere per avere una pedalata rotonda ed ottimale, oltre che della corona da 21, ma la rip sale che è un piacere. Solo in un paio di momenti ho notato una leggera tendenza dellavantreno ad alzarsi, forse per il fatto che monta un manubrio rise invece che dritto? Finita la salita dura affronto un tratto di forestale in falsopiano, devo cercare i rapporti giusti, ma mi sembra di non patire più di tanto i famigerati rilanci che dovrebbero essere uno dei punti deboli delle 29, in questo però non mi sbilancio più di tanto perché sono uno che se la prende con calma, magari non mi fermo mai, ma non sono certo uno scattista! La minute in ogni caso funziona molto bene, in salita regolo al volo la compressione ed è bella stabile, mentre tenendo il pomello circa a metà si ha una buona linearità. Arriva adesso un bel single track in costa, con tratti leggermente esposti, abbasso la sella (non si può abbassarla molto a dire la verità) ma la rip mi da subito sicurezza e affronto anche un paio di passaggi tecnici con la minute che lavora bene e la sospensione posteriore non è da meno. Ci sono anche un paio di salitine ripide che riesco ad affrontare bene, la bici sale che è un piacere e un po alla volta mi sto abituando alla cambiata a manopola. Finito il sentiero inizia una discesa su forestale, lancio la rip che mi sembra abbia una buona tenuta in curva, ma ancora non mi fido ad osare troppo. La terza corona non mi manca, visto che un 34/11 su una 29 dovrebbe equivalere a pochissimo meno del 44/13 su una 26 (6,85 metri di sviluppo contro 7,01).Si finisce con una ripida discesa su sentiero, anche qui la bici si comporta bene, sembra maneggevole e la forcella assorbe ottimamente gli ostacoli.
Alla fine del giro, sullultimo strappetto, rompo la catena, mentre tornato a casa mi accorgo che la gomma posteriore è a terra.
Solo per curiosità, visto che il dato è relativo per le troppe variabili: ho estrapolato i dati della traccia con compe, relativa alla salita ripida effettuata prima con la canyon e poi con la rip.
Tratto pedalato, l=400m, d=60m, tempo canyon 5.09, tempo rip 5.05 (praticamente uguale)
Tratto comprensivo di parte a spinta canyon, l=730m, d=130m, tempo canyon 11.13, tempo rip 10.0 (per forza, cè la parte a piedi con la canyon)
Secondo test (19.05.09)
Percorso impegnativo, 30 km e 1100 m di dislivello
Si comincia con salita asfaltata lunga e dura. La rip si comporta bene, la minute e la fox completamente chiuse bloccano molto bene la bici e anche in fuorisella non si ha il minimo bobbing. La posizione è sempre molto comoda e avverto meno il bisogno di salire sui pedali rispetto alle altre bici. Salgo con il 21x28, mentre con le 26 di solito salgo con il 22x28. Tempo di salita 56 m., di solito ce ne metto circa 57 (senza spd però)
Discesa: sblocco la minute (circa a metà), apro il fox, sgonfio un po la gomma ant e abbasso la sella (come già detto non si abbassa tanto, ma ho visto che il canotto è molto lungo e si potrebbe tagliarlo un po). Linsieme minute-fox mi sembra molto equilibrato e assorbe ogni asperità. Nei tornanti stretti riesco a fare il nose press senza problemi. Riesco a trovare subito un ottimo feeling con la rip. Adesso il sentiero sale, incontro un tratto tecnico fatto di gradini e radici, mi sembra molto difficile, ma la bici sale, piano ma sale e non si ferma mai, un altro scalino, sto quasi per mettere giù il piede ma le ruotone passano anche questo, sensazioni che avevo provato poche volte anche con escursioni molto maggiori. Secondo me la parte dove la rip si esprime meglio è il tecnico, sia in salita che in discesa. A parità di escursioni, contro una 26 non cè nessun dubbio, sul tecnico la 29 da molta più sicurezza, sembra di avere una forcella da 140, forse anche 150. Sul liscio dove cè da rilanciare non saprei dire, io vado con calma e non rilancio, più che altro con la genius si sente la differenza di peso (12 kg), perciò scatta meglio per questo, più che per le ruotine! In ogni caso sul tecnico in discesa (e anche in salita) la pur ottima fox talas da 130 sulla 26 non raggiunge le prestazioni della minute da 120 su 29.
Terzo test (23.05.2009)
Mi sono fatto due sentieri tecnici su roccia, veramente impegnativi, ho voluto provare ma devo dire la verità non credevo mai di riuscire a scenderci con la rip! Invece.....mi sono dovuto ricredere alla grande! Si comporta come una vera bestiolina da AM! Devo dire che ho fatto dei passaggi che a vederli da sopra sembravano al limite per me (e per la bici), invece, visto che la rip mi ha dato sicurezza da subito e ci ho perso un buon feeling, ho tentato e sono passato alla grande. Un passaggio mi ha lasciato veramente incredulo: sono arrivato su un tratto scalinato irregolarmente molto ripido, senza neanche pensarci mi sono detto: vado .solo che alla fine c'era il classico masso distante 25 cm dalla fine dei gradoni, dove è un classico impuntarsi senza speranza. Fermarmi ormai non potevo più e in un attimo ho pensato: qui faccio una brutta fine, capriola con atterraggio sui sassi assicurata, povero monterosa quando vedrà la sua rip in fin di vita
Invece no, la rip è incredibilmente passata! magiche ruotone! Adesso devo assolutamente rifare quel sentiero per vedere come passo con la torque e vedere la differenza. Insomma mi sono divertito alla grande con 120 davanti e dietro, se lo facevo con la mia genius da 130 davanti e dietro sono sicuro che non ce lavrei fatta, non c'è veramente confronto fra due bici con escursioni simili ma ruote piccole e grandi!.
Altro giudizio sicuramente positivo è la posizione in salita, veramente comoda e riposante per schiena e reni. Con le 26, nelle lunghe salite devo ogni tanto alzarmi sui pedali per rilassarmi, mentre con la rip non ne ho sentito assolutamente il bisogno
Qualche giudizio negativo: lo sbatacchiamento catena in discesa che ormai mi ero dimenticato cosa fosse, prima con la nitrus con tendicatena e adesso con la torque con lhammerschmidt. Il peso è un po elevato: bisognerebbe cambiare almeno la gomma dietro con una più leggera e la guarnitura per scendere di mezzo kg. La sella è molto comoda ma forse anche li si potrebbe risparmiare un po di peso. Io leverei anche il canotto in carbonio molto lungo, che a lungo andare si rovina con i continui abbassamenti della sella e lo sotituirei con uno in alu più corto.
Il manubrio lo proverei con meno rizer, 10mm oppure anche flat, cosi nelle salite estreme ha una leggera tendenza a sollevare lanteriore.
Quarto test (28.05.09):
Più la usi e più ti piace!
Ma è proprio una bici polivalente e divertente! Ecco forse questa è la definizione migliore per la rip9: divertente! Passa su tutto, sembra incredibile per una bici da 120!
Oggi ho tentato un passaggio che non ero mai riuscito a chiudere con nessuna bici, una salita molto pendente, lastricata con grossi sassi molto irregolari, lunga circa trenta metri
Non ce lho fatta nemmeno stavolta, però ho ottenuto un ottimo risultato, sono riuscito ad arrivare a due metri dalla fine
Questo mi dimostra quello che già immaginavo: la 29 non è certo una bici completamente diversa dalle 26, con la quale si può fare tutto, è però un passo avanti, una bici con la quale, a parità di sospensioni, si può fare sicuramente di più sia in salita che in discesa
Oggi ho scoperto anche una cosa sulle 29 alla quale non avevo mai pensato; situazione tipo: discesa tecnica, gradonata e ripida, lunga, con poca via di fuga finale, bisogna frenare per forza, magari anche davanti! Sulle 26, quando ci sono grossi gradoni, cerco sempre di non frenare davanti per lasciare che la forka assorba i gradoni, ma se serve frenare anche davanti sono dolori, perché a forka compressa assorbe solo la ruota e può capitare di impuntarsi.
Nella stessa situazione con le 29 questo non succede, perché a parità di compressione della forka, rimane solo la ruota a cercare di passare lostacolo, ma in questo caso la ruota è una 29 e passa molto più facilmente, situazione che mi è capitata proprio oggi, ho passato tratti impegnativi con tutti e due i freni tirati e la rip si è mangiata tutto!
E' il momento dei giudizi finali
Pianura: con forcella e ammo bloccati la rip9 si comporta bene, forse (e dico forse) un po più lenta in accelerazione, ma ho notato che alzandosi sui pedali lo scatto è buono. Posizione in sella molto comoda. Con forcella e ammo aperti sembra di pedalare sprofondati su un divano, bellissimo, non farebbero paura neanche le famose buche della superstrada Cesena-Perugia!
salita asfaltata: la bici ha una posizione molto comoda, si sente molto meno il bisogno di alzarsi sui pedali per rilassare la schiena e il bisogno di avanzare verso la punta della sella quando aumenta la pendenza, la forcella e lammo sono ottimamente bloccati
salita sterrata anche ripida: la bici sale molto bene su salite al limite della pedalabilità, basta spostare il peso (sedere) verso la punta della sella e trovare il giusto equilibrio fra trazione e tendenza ad impennare (qui gioverebbe un manubrio con rizer 10 o flat).
Salita tecnica: supera ostacoli tipo serie di gradoni e grosse radici piuttosto bene senza mai perdere aderenza, sembra come di salire al rallentatore ma continua ad avanzare senza mai fermarsi
Discesa sterrata veloce: Sensazione di sicurezza e stabilità, le gomme da 2.25 si comportano almeno come delle 2.40, anteriore sempre ben piantata a terra e buona velocità
Discesa tecnica: forse il lato migliore della rip9, ho superato ostacoli impensabili con una forcella da 120 su 26, linsieme delle sospensioni sembra molto equilibrato e lavora bene.
Anche sui tornanti stretti è molto agile, il nose press si fa in sicurezza. Su sentiero largo ( e non esposto) lho girata in nose press fino a 180°
Piccoli drop: si affrontano senza particolari problemi piccoli drop su massi che si incontrano lungo il percorso, diciamo fino a 50 cm, il carro posteriore lavora molto bene, naturalmente su altezze maggiori comincia a mostrare i suoi limiti, ma non è nata per questo!
Per chi è: Per tutti quelli che usano la bici per divertirsi senza locchio sul cronometro, dal trail, al AM, allEnduro. Giri epici, salite e discese dietro casa, potete pure andarci a prendere un gelato in centro, è comoda per tutto, è una bici polivalente e divertente
Il giudizio è stato fatto anche in confronto alle altre mie due bici pedalabili, la canyon torque es9 2009, 160+160 x 14.7 kg, e questa è ancora un gradino sopra, e la Scott Genius 10 del 2005, 130+125 x 12 kg, e questa sembra un giocattolino a confronto, certamente più veloce e scattante su salita regolare, però perde già su salita tecnica, ed è surclassata su qualsiasi tipo di discesa!
Ultimo pensiero: per quello che piace fare a me in questo momento, la rip9 è ancora un po troppo poco, va sicuramente ancora meglio di quello che immaginassi, ma non basta.
Da quello che ho potuto capire in due settimane sulle 29, la mia bici ideale potrebbe essere la niner wfo. Quando ci sarà una wfo pesante non più di 15 kg, con una buona forcella tipo fox da 140 o 150-110, dovrebbe essere veramente una bici che potrebbe sconvolgere il mondo del AM, enduro e fr, una vera arma finale e totale!
Siamo sulla buona strada
Ancora un grazie a Monterosa per l'ottima iniziativa delle test bike a domicilio