Idee per la Domenica - parte 9

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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danifage

Biker serius
Medaglia d'Argento al Valore a tutti quelli che scendendo lo Zibib hanno fatto un'orrenda piazza sulla dx al drop sulla roccia.
La pietra se uno non la vuol saltare, si copia tranquillamente non c'è bisogno di scansarla, se dopo anni di mtb non riuscite neanche a copiarla è l'ora di darsi alla City Bike.
Medaglia d'Oro al Valore a tutti quelli che tagliano il percorso sulla dx prima del ponticino che immette sul pianetto.
Se il sentiero vi pare troppo lungo, volete fare prima e tagliare il percorso, tagliatelo per bene, uscite di casa fate il giro dell'isolato e tornate a casa, il mondo della mtb vi ringrazierebbe.
Efffettivamente di sentieri ce ne sono tanti.....a volte piu' consoni al propio stile ma sai,codesto lo scendono ormai tutti......propio tutti ed infatti sta diventando un vioottolo!!!!!
 

Sal Paradise

Biker novus
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Ciao Ragazzi, da un paio di mesi ho scoperto il magnifico mondo della mtb. Essendo di Scandicci e cercando su internet un pò di informazioni sulla Roveta mi sono imbattuto su questa pagina Facebook:

https://www.facebook.com/Roveta-Mtb-Trail-Center-232569433591221/?fref=ts Vo

E niente visto che ll'ultimo post è dell'anno scorso volevo sapere se qualcuno ci sta dietro e se ci sono altri gruppi/canali per avere informazioni sulla Roveta...spero di non essere andato fuori tema.

Ciao ciao
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
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Ciao Ragazzi, da un paio di mesi ho scoperto il magnifico mondo della mtb. Essendo di Scandicci e cercando su internet un pò di informazioni sulla Roveta mi sono imbattuto su questa pagina Facebook:

https://www.facebook.com/Roveta-Mtb-Trail-Center-232569433591221/?fref=ts Vo

E niente visto che ll'ultimo post è dell'anno scorso volevo sapere se qualcuno ci sta dietro e se ci sono altri gruppi/canali per avere informazioni sulla Roveta...spero di non essere andato fuori tema.

Ciao ciao

Ciao, benvenuto nel mondo della mtb.
Io non so che notizie cerchi di preciso sulla Roveta, ma su internet non penso sia difficile trovarne, tracce, video ecc.
Quel link che hai postato non credo sia più seguito dai suoi autori, ma su facebook di gruppi che gravitano intorno alla Roveta ce ne dovrebbe essere diversi.
Su questo non ti so dire di più perché non conosco facebook.
Per altre info prova a scrivere qui, io ogni tanto una capatina ce la faccio ma è frequentato pochissimo.
Per girare sui sentieri comunque non c'è problema ce ne sono per tutti i gusti e sono tutti ben individuabili e battuti da tantissima gente.
Noi stasera facciamo un giretto da Kennedy alle 17,30 ma ti avviso siamo forti forti, in salita si va come missili e in discesa come il vento.
:smile::smile::smile:
 

Sal Paradise

Biker novus
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Ciao, benvenuto nel mondo della mtb.
Io non so che notizie cerchi di preciso sulla Roveta, ma su internet non penso sia difficile trovarne, tracce, video ecc.
Quel link che hai postato non credo sia più seguito dai suoi autori, ma su facebook di gruppi che gravitano intorno alla Roveta ce ne dovrebbe essere diversi.
Su questo non ti so dire di più perché non conosco facebook.
Per altre info prova a scrivere qui, io ogni tanto una capatina ce la faccio ma è frequentato pochissimo.
Per girare sui sentieri comunque non c'è problema ce ne sono per tutti i gusti e sono tutti ben individuabili e battuti da tantissima gente.
Noi stasera facciamo un giretto da Kennedy alle 17,30 ma ti avviso siamo forti forti, in salita si va come missili e in discesa come il vento.
:smile::smile::smile:


Grazie mille per le informazioni e per l'invito ma oggi pomeriggio non so se ce la faccio ad essere in piazza per le 17.30...e poi se in salita andate come missili la vedo dura :D :D :D
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
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A proposito del Le una settimana fa ho risistemato un po' tagliando diversa roba...


Fatta ieri sera la Leccia, perfetta, affavola.
Bravissimo.
Il pezzo sotto, dalle Pozze in giù invece, è piuttosto sporco e dopo l'incrocio con la BdL ci sono anche un paio di pini caduti.
Cacchio, ma è incredibile che su un percorso così bello non ci passi nessuno, fanno tutti i soliti 3 o 4 sentieri.
Pensare che è anche bello tosto e tecnico in diversi tratti.
Ci abbiamo messo i classici 20' ieri sera a scenderlo tutto dalla cima al guado (secco) di Via della Fabbrica.
Guarderemo se riusciamo a dargli una pulita.
 
Vero.
Ho paura che quell'uscita finirà per sparire e sinceramente rappresenta un bel problema.
La Poggiona e poi tutta la bella traccia nel campo della valle del Vingone era la miglior chiusura di un giro sulle colline senza dover risalire.
La stradella di servizio all'Autostrada fa un po' caare però era comoda.
Le uscite alternative ci sono però comportano tutte una dura seppur breve risalita.
Il sentiero originale per risalire, (quello a sx subito dopo l'ultimo guado) fatto da noi e che tutti chiamano Ascensore (il potere della rete, gli altri fanno un sentiero uno lo trova ci passa e lo battezza a piacere :idea:) è veramente duro al limite del pedalabile.
Non avevamo voglia di fare 10 tornanti.
Quella che preferisco io, perché permette di poter percorrere anche un po' di fondovalle, si prende all'altezza del secondo traliccio (un po' in alto sulla sx) ed è una stradella ripida ma non troppo (tranne gli ultimi 50 mt) che passa negli uliveti sbucando a metà di Via di Vingoncello.
Un'altra risalita è all'altezza del primo traliccio, piega netta a dx guada il fosso e sale diritta verso Ponzano (la casa a metà di Via del Cimitero di Casignano) ma è la più dura è un bel pezzo si spinge.
Un progettino per una facile risalita è tanto che è nel cassetto, ma tralascia tutto il percorso del fondovalle ed è un peccato non farlo e tra l'altro adesso c'è anche un altro sentiero che finisce lì, il Vingone.
Credo che sparendo la stradella lungo l'Autostrada qualcosa da risalire per chiudere il giro ci sarà sempre.
:i-want-t:
un 3-4 mesi fa sono arrivato a via di Casignano andando diritto sul campo di fondovalle senza attraversare il fossetto che poi porterebbe alla stradella dell'autostrada. Il campo prosegue per un 200 metri circa a occhio e poi c'è un bosco, lo costeggiai fino a trovare un varco sulla dx che immette in una uliveta che si risale abbastanza facilmente per arrivare alle case su via di casignano. Ho provato a disegnare il percorso (a memoria) nella foto allegata.
 

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un 3-4 mesi fa sono arrivato a via di Casignano andando diritto sul campo di fondovalle senza attraversare il fossetto che poi porterebbe alla stradella dell'autostrada. Il campo prosegue per un 200 metri circa a occhio e poi c'è un bosco, lo costeggiai fino a trovare un varco sulla dx che immette in una uliveta che si risale abbastanza facilmente per arrivare alle case su via di casignano. Ho provato a disegnare il percorso (a memoria) nella foto allegata.
Per dire la verità alla fine si rasenta una casa abitata (lato campo), non so se sarebbe gradito un passaggio massivo.... forse andrebbe valutato come girargli un po' a largo.
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
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un 3-4 mesi fa sono arrivato a via di Casignano andando diritto sul campo di fondovalle senza attraversare il fossetto che poi porterebbe alla stradella dell'autostrada. Il campo prosegue per un 200 metri circa a occhio e poi c'è un bosco, lo costeggiai fino a trovare un varco sulla dx che immette in una uliveta che si risale abbastanza facilmente per arrivare alle case su via di casignano. Ho provato a disegnare il percorso (a memoria) nella foto allegata.


Ciao Delne, l'uscita che dici te era il finale della gara (Roveta Bike) che organizzavamo all'Aurora nei primi anni 2000.
E' una vita che non ci passo, potrebbe anche essere una alternativa all'eventuale chiusura della stradella di cantiere ma considera che quando arano tutto il campo è un bel problema avvicinarsi al varco tra i cespugli che menzioni, inoltre proprio questo passaggio in inverno diventa un vero e proprio acquitrino formato da un fossetto che scende da Casignano (il percorso della gara praticamente lo costeggiava tutto direttamente dalla fattoria).
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
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In Roveta un posto dove passare si trova sempre

Quale sarebbe il sentiero ripulito ?


La Leccia, la seconda parte del SuLeva.
Non hai mai fatto il SuLeVa Leo? :mavadaviaiciapp:
Il Su lo conoscerai senz'altro, parte dalla cima della Sughera dopo il Travelgum ed è battuto abbestia perché ci sono tutti gli ingredienti per fare divertire la quasi totalità dei bikers (anche se molto corto) ed inoltre tenendo la sx alla capanna porta verso la Buca del Lupo.
Per prendere la Leccia invece devi tirare diritto alla capanna e una volta sbucato sulla strada asfaltata andare a sx in salita per pochi mt quindi a dx trovi l'imbocco del sentiero.
Finisce sulla viottola che tutti chiamano le Pozze (in realtà è una vicinale e si chiama Via Roncigliano e Pian dei Cerri), ma questo tratto è molto meno battuto anche perché è più difficile del Su e quasi tutti gli preferiscono la BdL.
Da qui poi volendo prosegue con tratti di mangia e bevi fino ad incrociare la BdL per finire in Valimorta sotto San Martino ma la parte di Leccia dopo le Pozze è messa maluccio.
 

Leonets

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La Leccia, la seconda parte del SuLeva.
Non hai mai fatto il SuLeVa Leo? :mavadaviaiciapp:
Il Su lo conoscerai senz'altro, parte dalla cima della Sughera dopo il Travelgum ed è battuto abbestia perché ci sono tutti gli ingredienti per fare divertire la quasi totalità dei bikers (anche se molto corto) ed inoltre tenendo la sx alla capanna porta verso la Buca del Lupo.
Per prendere la Leccia invece devi tirare diritto alla capanna e una volta sbucato sulla strada asfaltata andare a sx in salita per pochi mt quindi a dx trovi l'imbocco del sentiero.
Finisce sulla viottola che tutti chiamano le Pozze (in realtà è una vicinale e si chiama Via Roncigliano e Pian dei Cerri), ma questo tratto è molto meno battuto anche perché è più difficile del Su e quasi tutti gli preferiscono la BdL.
Da qui poi volendo prosegue con tratti di mangia e bevi fino ad incrociare la BdL per finire in Valimorta sotto San Martino ma la parte di Leccia dopo le Pozze è messa maluccio.

Il suleva intero saranno 2-3 anni che non lo faccio, il Su lo evito perché c'è da salire in cima alla racchetta

Di solito faccio la bdl senza salti e mi pare anche senza l'ultima curva in fondo a sx

Il Va mi ricordo che sbucava in un campo abbastanza erboso quindi in questo periodo lo eviterei

Però un giro sul Su e Leccia ce lo faccio quando torno lì
 

danifage

Biker serius
Oggi ho risistemato rendendolo di nuovo percorribile il tratto del Suleva dalle Pozze a incrociare la BDL. Quindi adesso partendo dalla Racchetta si arriva bene fino in fondo alla BDL...non so se qualcuno legge ancora sul forum ma personalmente ritengo che questo sia un bel sentiero alternativo a quelli superfamosi!!!!ale'
 
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looping

Biker novus
17/2/10
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Grazie !! io mi aggiorno sempre leggendo qui... a tal proposito ti chiedo se sai se il sevoli e campanella sono percorribili .

PS c'è un alberello fastidioso nel mezzo quasi in fondo alle pozze verso incrocio con il campanella , ieri ho provato a spostarlo ma niente da fare
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
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Questo signore mi sa che sullo Zibib c'era passato molto prima di noi (in salita) e s'era divertito anche meno. :hail:


Muore Jack Cummins, veterano neozelandese.
E' stato uno dei protagonisti della Liberazione delle terre del Chianti ad opera dei soldati Maori

Pubblicato il 20 luglio 2017

Muore Jack Cummins, veterano neozelandese. Il Chianti lo ricorda e lo ringrazia

Una foto storica di Cummins inserita nel libro che parla della liberazione


Cummins con gli ex sindaci di Tavarnelle Fusi e Dirindelli alla presentazione del libro

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 20 luglio 2017 - Se ne è andata in silenzio nella sua casa di Auckland nella notte del 3 luglio, all’età di 95 anni, una delle figure centrali del legame umano e storico che dagli anni del secondo conflitto mondiale tiene profondamente unite due terre vicine e lontane: il Chianti e la Nuova Zelanda, la comunità di Tavarnelle e i soldati neozelandesi, “bianchi” e maori.

Quegli uomini valorosi che, giunti con coraggio e determinazione, dall’altro capo del mondo, non si risparmiarono, sacrificarono se stessi in nome dei propri valori e ideali, in favore della vita di migliaia di civili, giovani, bambini, adulti stretti nella morsa dell’oppressione nazifascista. E Jack Cummins è stato uno di quei soldati e testimoni di guerra che ha combattuto per la libertà e la democrazia delle famiglie chiantigiane, ha aiutato l’Italia a ricomporre la propria storia, a riscrivere un capitolo che in molti ignoravano.

Le terre del Chianti non sono state infatti liberate dagli americani, convinzione diffusa tra le persone fino a circa un decennio fa, ma dalle truppe neozelandesi. Cummins ha partecipato alla Liberazione del territorio, avvenuta nel luglio del ’44, ed è stato uno dei testimoni diretti della battaglia della Romola e dell’esplosione della casa nel centro del paese, minata dai tedeschi a causa della quale quale morirono dieci soldati neozelandesi. E’ quanto lui stesso racconta nella testimonianza riportata nel volume “21 luglio – 4 agosto 1944, I Giorni della Liberazione – le truppe neozelandesi da San Donato alle porte di Firenze”. Cummins ha ricoperto anche l’incarico di Presidente della sezione di Chistchurch dell'Associazione Italy Star.

“I soldati Maori - Simone Neri Serneri, presidente dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana - scelsero volontariamente di andare a combattere per la propria patria, di percorrere distanze lunghissime e condividere la nostra stessa causa lontani dalle terre di origine. Con loro abbiamo vinto la guerra due volte, per la conquista del diritto alla vita e alla cittadinanza. Da un lato c’erano i Maori che volevano affermare la loro identità e l’appartenenza alla Nuova Zelanda, dall’altro gli italiani, oppressi, terrorizzati, che volevano uscire dal tunnel della ferocia nazifascista. I Maori ci hanno insegnato ad essere cittadini nell’accezione più ampia del termine e a dare valore al tema della memoria attraverso la riscoperta di alcune delle pagine più significative della nostra storia”.

Settantatrè anni fa proprio il 21 luglio i soldati neozelandesi arrivarono in Chianti, combatterono durissime battaglie per ben due settimane per liberare questo territorio, 250 morirono e circa 1000 rimasero feriti. Jack Cummins era uno di questi "ed a tutti loro - concludono il sindaco Baroncelli, gli ex sindaci Fusi e Dirindelli e Simone Neri Serneri - va ancora il nostro pensiero, il nostro rispetto la nostra sincera e profonda riconoscenza".

Ilaria Biancalani


Jack Cummins in una foto con altri veterani neozelandesi

 

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