Non è la pubblicità di una nota marca di pizze
ma la fantasmagorica idea partorita da quel vulcano di idee che è il Tottero che ancora una volta ha partorito un giro superlativo sicuramente da annoverare tra i top 5 dei sibillini e come number one come cresta veramente bella e fattibile in bike soprattutto.
Eravamo 4 amici al bar
e ci ritroviamo così io, lui, Brunetta e il Barone Rosso in una mattinata di fine ottobre e con temperature oramai pungenti a Pintura di Bolognola per iniziare questo giro, la giornata è di quelle giuste e stavolta non c'è niente che ci può dar fastidio
Preso il 313 che porta al Rifugio del Fargno che l'altra volta facemmo in discesa
lo abbandoniamo però quasi subito e giriamo per i Piani di berro dove su comoda carrareccia guadagnamo quota e ci dirigiamo verso il Monte Berro
a differenza dell'altra volta però il bosco si è colorato a dovere e l'occhio non può che apprezzare questo turbinio di colori
dal Berro ci dirigiamo verso il Monte Amandola sempre in Technicolor
solo alcuni piccoli punti sono un po più impegnativi per il resto si sale senza nemmeno accorgersene, il tot addirittura con un filo di gas
Incorciamo così il sentiero 241 che porta in cima a Monte Castel Manardo ma noi invece di salire bypassiamo questa cima e passiamo sotto per Pescolla e con la Priora che ci guarda dall'alto dei suoi 2332 metri
stranamente però la cima è tutta bianca che abbia nevicato lassù ?
sotto di noi invece la Valle dell'Ambro ci stupisce con i suoi balzi rocciosi
intanto davanti a noi si comincia a vedere il nostro primo pizzo ovvero il Pizzo Tre Vescovi
che dovremo raggiungere però in puro stile totteriano e cioè spingendo
infatti poco dopo il bivio per casale Ricci prendiamo a dx un nuovo sentiero segnato E6 che passando sotto monte Acuto ci condurrà al Pizzo Tre Vescovi, il sentiero è bellissimo e tutto segnato non sembra nemmeno di stare sui Sibillini
anzi devo dire che spingere in un simile contesto da proprio gusto
chissà perchè tutti i monti che si chiamano acuti sono molto ritti
il barone oggi non carbura e il Monte Manardo alle sue spalle sembra provare compassione a vederlo faticare così
ma lui tiene duro e non demorde
il tottero invecè è in forma strepitosa e pedala l'impossibile
voi non ci crederete ma quel puntino li
è lui che sta ancora pedalando
che spettacolo oggi ragazzi
da quassù la valle dell'Ambro ci appare in tutto il suo splendore
raggiunta la sella sotto il Monte Acuto
non ci rimane che l'ultimo strappino
per raggiungere la cima di Pizzo Tre Vescovi
strappino un par di palle dice Brunetta
ma in cima tutte le fatiche vengono ripagate dalla stupenda visuale con a sx il Pizzo Berro
e davanti il Bove Nord
e bisogna festeggiare a dovere questa prima meta
ma è ora di riporre le armi
perchè inizia la samba con la prima bellissima cresta dal Tre Vescovi alla Forcella Angagnola
cresta e ancora cresta OMC puro e cristallino
ma si sa le cose belle durano poco e ci tocca ricominciare a scarpinare per salire al Pizzo Berro
con la bella Val di Panico sotto di noi
qui però spinge anche il Tottero
il barone invece è alla frutta
la vista ora dal Berro si fa sempre più aerea
ma incredibile pedala anche qua
e dopo il suggestivo traverso sotto il Berro
la vetta si avvicina e non ci rimane che l'attacco finale al Priora
che non è quel che si dice una passeggiata di salute
non è possibile ancora, a fine giro l'antidoping è d'obbligo
ma ci siamo quasi si intravede la croce
e che ve lo dico a fa
ed ecco svelato l'arcano il bianco che si vedeva da sotto non era neve ma ghiaccio
stavolta è davvero l'ultimo strappo
e siamo in vetta
con foto quasi di gruppo
ma è ora di andare perchè quassù comincia a fare un po freschino
e ora ci aspetta la cresta più bella del mondo; dal Priora giù per il 17 per quella che abbiamo appurato essere la cresta più bella dei Sibillini, tutta pedalata, aerea, da sballo, le immagini parlano da sole
una infinita cresta tutta per noi incontaminata
liberi di volare
non finiscono più
e ancora giù verso i Grottoni
siamo scesi da lassù
e con le spettacolari gole dell'Infernaccio sotto di noi
e giù verso i Grottoni
lo spettacolo dei grottoni
terminate le creste dopo i Grottoni il sentiero fino all'eremo di San Leonardo diventa un filante single track con tutta una serie di curve paraboliche dove si possono lasciare i
freni, che libidine
si entra nel bosco
e si rimane a bocca aperta quando ci si parta davanti l'Eremo di San Leonardo incastonato tra le rocce, sembra quasi un dipinto
eccolo qua
una visita è d'obbligo
e infine il finalino con le gole dell'Infernaccio fatte tutte in sella come richiesto espressamente dal Vence
e dopo la benedizione finale sotto le Pisciarelle
non ci rimane che andare all'appuntamento col bus navetta che ci riporterà comodi comodi alle auto a Pintura.
E questo giro è stata la degna conclusione di una bellissima stagione passata a girovagare tra i nostri bellissimi appennini, ora comincia il letargo ma i giri anche se in versione più ridotta continueranno ugualmente e sempre in compagnia di veri amici e amanti della montagna.
e anche per stavolta è tutto.
e se non vi fosse ancora bastato tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6209500937853034481
e la traccia gps