Se sono da solo, sono fondamentalmente prudente.
I salti non m'incutono timore, se sò dove arrivo.
I drop riesco ad eseguirli se ci sono i presupposti per affrontarli: altezza, atteraggio, velocità
Pietraie, ripido ed altro gli affronto con la dovuta concentrazione e cautela.
La velocità ... questa é relativa ... negli sterratoni preferisco tirare i
freni ... entrano in gioco troppi rischi a confronto del divertimento.
Cosa importantissima é arrivare per primi all'ostacolo per poterlo affrontare nel migliore dei modi, oppure avere davanti a se qualcuno che sia più in gamba ... che indichi il punto migliore per saltare, droppare, scendere, ecc.
Se davanti a me mi trovo l'imbranato che magari cade o ancora peggio scende a piedi ... nel 90% dei casi cado o scendo anch'io dalla bike.
In un'unica occasione scendo dalla bike ... sugli strapiombi, magari in quei sentieri larghi 1m a picco su un baratro ... lì scendo ed inizio a piangere.
Mi é successo sul Lago di Garda ... scendevo verso Malcesine dal sentiero chiamato "Dosso dei Roveri" sulle pendici del Mte Altissimo ... curvettine e tornantini senza particolari difficoltà ... ad un certo punto un tornante a strapiombo sul lago ... mi sono bloccato terrorizzato dal vuoto ... c'è mancato veramente poco che mi mettessi a piangere come un bambino ... mi tremavano le gambe (anche adesso, ricordandolo)
ciao
Ruggero"