Ma se ti presento un bene indicandone un valore di 1000 quando in realtà ne vale 200 non è alterare la realtà e le caratteristiche del bene?
Ma 1000 sarebbe una "richiesta", il "valore" come si fa a stabilirlo? E' molto sovente una percezione soggettiva.
Ad esempio la foto di mia nonna per me potrebbe vale soldoni, per te sicuramente sarebbe una cosa senza valore. Non mi risulta che ci sia una borsa valori per le biciclette come c'è per certe merci, dunque non è mai facile, sono solo il mercato e la concorrenza che possono orientare e fare da indice sulla congruità di un prezzo.
Se io comprassi una RR 8.1 a 600 e fra un anno volessi rivenderla sempre a 600, indicando precisamente le sue condizioni, senza alterare la realtà con artifici o raggiri, io non vedo alcuna truffa, sarebbe solo una richiesta esosa verso la quale l'acquirente potrebbe difendersi avendo tutto davanti agli occhi.
Per esserci truffa (truffa intesa come reato, non truffa intesa "alla buona", come furbata commerciale) devono esserci "artifici o raggiri", questo è quello che la legge richiede.
Se io non mento sulle condizioni di una bici o di un'auto, l'acquirente è sempre nelle piene facoltà di valutare. Se invece inizio a rattoppare la bici, celando le sue vere condizioni e dando all'acquirente un'idea diversa dalla realtà, tacendo o dissimulando fatti che, se mai fossero stati conosciuti dall'acquirente, non l'avrebbero mai spinto a comprare, allora è truffa, perchè quella trattativa è stata viziata da artifici o raggiri.
Il prezzo troppo alto non è mai truffa, magari è una furbata da giudicare male, ma non è una truffa, è una richiesta legittima. Truffa è quando spaccio qualcosa per quello che non è.