Egr. Dott. Dossena,
mi chiamo Giacomo Paolucci e pedalo dal 2004, nel 2008 ho cominciato a praticare MTB con assiduità principalmente perchè avevo letto sulle pagine delle riviste specializzate della DSB e ne ero rimasto affascinato, così ho deciso di affrontarla.
Dato che la stessa apparteneva al PRESTIGIO ho deciso anche di tesserarmi con un GS e di inseguire lo SCUDETTO.
Strada facendo ho scoperto il circuito NOBILI, era la sua seconda edizione e all'epoca con 2 gare extra rispetto a quelle da me programmate ho conseguito anche il vostro brevetto.
Nel 2008 acquistavo regolarmente MTB magazine, Tecno MTB e CICLISMO. In uno dei sui ultimi editoriali che ho letto, o forse era "lettere al direttore", le era stato proposto da un lettore una joint-venture con l'altro brevetto per non disperdere energie e poter offrire a noi Biker-Lettori qualcosa in più e migliore. Lei fu categorico nell'escludere qualunque collaborazione con altre testate e le sue motivazioni furono anche ragionelìvoli (coordinazione, gestione dei budget, ecc.), non mi sembrò ragionevole il modo in cui aggredì la rivista concorrente e il suo circuito, così come non mi sono piaciuti i toni dell'editoriale in oggetto.
Ha ragione a dire che nel suo lavoro non bisogna essere simpatici ma credibili ma all'epoca così come oggi, ai miei occhi, lei ha perso molta credibilità.
Ad ogni modo un po' di simpatia non guasta mai.
Riporto alcuni brani del suo primo intervento:
- I Nobili ogni fine anno danno a ogni brevettato: 1 targa personalizzata, 1 orologio personalizzato, un gadget (quest'anno 1 trolley, lo scorso anno una felpa, due anni fa un giubbino), ospitalità a 1 cena (nel 2009 nelle contrade di Montalcino), una premiazione finale e dulcis in fundo lo stemma di tela.
Il Prestigio: lo stemma di tela, stop.
Mi permetto di farle presente che nel 2008 non ho ricevuto alcuna targa personalizzata ne stemmi di tela.
- Ragazzi cerchiamo di informarci prima di scrivere certe cose. Lasciamo stare quello che senza nemmeno indicare il nome del brevettato parla di un orologio da ritirare, di una risposta di una segretaria a Milano ecc. Secondo voi con quello che spendiamo ogni anno per il nostro brevetto, non spediamo un orologio a un brevettato che lo merita? Forse c'è dell'altro.
Per quello che riguarda questo episodio le posso dire che il NOBILE in oggetto è un mio compagno di squadra che non è presente sul forum.
Non potè venire a Gaiole in Chianti a ritirare i premi e qualche settimana dopo contattò la vs redazione per poterli ricevere via posta ma, a suo dire, la signora con cui parlò gli disse che se non aveva ritirato i premi durantre le premiazioni non avrebbe potuto riceverli in altra maniera se non recandosi presso i vs uffici.
Quell'anno siamo stati solo in due del mio GS a brevettarci NOBILI e, anche se lui era tessarato FCI e io UDACE, non dovrebbe esserle difficile risalire alla persona di cui si sta parlando dato che le ho lasciato il mio nome e cognome.
- 3. ma la cosa più fastidiosa é che si commenta la rivista (argomenti, test precotti) poi nessuno di Voi la legge, ma allora come fate a giudicarla? Non pensate che ci siano 20 professionisti che lavorano all'Edidoss che meritano il rispetto di essere giudicati solo da chi li legge? Il nostro tester signor Casiraghi ha la credibilità di essere stato 5 anni nazionale di downhill, attuale forte biker lombardo, esce tre pomeriggi alla settimana pagato per testare le mountain bike e secondo voi noi lavoriamo coi comunicati stampa? Non avete mai pensato che forse molti dei commenti tecnici che appaiono su questi siti siano veicolati dai diretti interessati? Trovate serio che si scriva senza firmarsi e prendersi le proprie responsabilità?
Mi permetto inoltre di farle presente che la discussione è nata a causa di un suo editoriale, che ha cominciato lei a sparare a zero su una rivista, che tra l'altro reputo un'ottima rivista, credibile, completa e competente e anche simpatica, che ha degli inviati alle GF di cui scrive, che parla con noi che pedaliamo di noi che pedaliamo.
A tutt'oggi nel mio budget mensile alla voce riviste ho depennato la vostra perchè troppo tecnica e troppo indirizzata a coloro che contano i sassi che gli passano sotto la ruota davanti.
Non mi reputo un agonista se non quando arrivo in cima la salita agonizzando, per il resto la MTB è divertimento.
Tutto questo mio scrivere non vuole essere una critica ma sono, escludendo i dati di fatto, opinioni, anzi la ringrazio e ringrazio la vostra redazione per aver diversificato le proposte editoriali e darci modo di poter scegliere sullo scaffale dell'edicola quello che più rispecchia il nostro modo di interpretare la MTB.
Cordialmente.
GP