I MONTI DEL GARDA (FOTO)

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Biker perfektus
E’ mia intenzione programmare per il mese di giugno, da Giovedi' 16 a Domenica 19, il giro completo delle montagne che circondano il Lago di Garda. A grandi linee il percorso dovrebbe partire da Salo’, attraversare in cresta sino a Riva del Garda, prendere il battello, arrivare a Torri del Benaco, salire sul Monte Baldo, attraversare sino al Monte Altissimo e poi in discesa sino a Riva del Garda per poi ritornare in battello a Salo’. Il percorso e’ stato studiato in modo di sfruttare tre belle discese: Bocca di Lorina-Malga Lorina,Passo Rocchetta-Riva e Monte Altissimo -Torbole.
Il tour completo durera’ 4-5 giorni dipendendo da quanti Km si riescono a pedalare al giorno e dai grandi dislivelli che si devono superare. La zona la conosco bene avendola girata tutta a piedi ed in MTB. Il percorso e’ in gran parte pedalabile escluse le Creste del Baldo dal Rif. Telegrafo sino a Tredes Pin che mi sa’ si dovra’ spingere. Si dormira’ nei rifugi in quota.
Chi si volesse aggregare dovra’ avere queste caratteristiche:
Autosufficienza totale non solo logistica ma anche nel senso che non esiste un leader e che ognuno e' responsabile per quello che fa e di quello che potrebbe succedergli
Ottimo allenamento in salita
Discreta tecnica di discesa
Buona conoscenza della montagna

Il limite massimo degli eventuali partecipanti e’ fissato nel limite di 10. Poiche’ si trattera’ di fatto di un’avventura di gruppo, tale e’ lo spirito che deve animare tutti I partecipanti.


Non ci sono costi per il tour se non quelli dei pernottamenti, il mangiare ed I trasferimenti in battello a cui ognuno provvedera’ personalmente. Le spese, comunque, non dovrebbero superare i 150 euri a cranio.
Notare che il giro lo faro’ in ogni caso ma saro’ ben lieto se qualcun altro decidera’ di aggregarsi.


Quello che io mi portero’ al seguito: (lista provvisoria)

Giacca a vento in Goretex
Sovrapantaloni leggeri
Pantaloni leggeri in Pile
Maglioncino in Windstopper
Scarponcini bassi da escursonismo
Salopette lunga da ciclismo
Pantaloncini da ciclismo
Due magliette “antisudore”
Berretto in pile
Bandana
Guanti mezzedita
Guanti
Due paia calze corte ciclista
Paio calze escursionismo
Ricambio intimo
Piccolo asciugamano
Costume da bagno
Sacco lenzuolo (obbligatorio nei rifugi CAI)
GPS
Bussola
Altimetro
Carta topo
Pinza multiuso
Necessario riparazioni (camera di scorta, ect ect)
Pronto soccorso
Zaino da 30lt con sacca idrica da 2lt
Coprizaino
Borraccia da mtb
Fanale-torcia
Telefono cellulare e/o radio
Batterie AA di ricambio
20 Barrette energetiche
Buste di Sali da aggiungere all’acqua


nota bene:
nei profili altimetrici la distanza calcolata e' inferiore alla distanza reale in quanto calcolata unicamente per differenza di quote
 

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PRIMO GIORNO

Carta Kompass Lago di garda Monte Baldo 1:50000 nr.102

Bella tappa che porta a visitare l'entroterra del Garda Bresciano. Zona poco frequentata dai biker. La tappa non presenta difficolta' di rilievo se non per la lunghezza, il dislivello e la ripidita' delle salite. Bello e' il contrasto passando dal paesaggio lacustre che si abbandona per immergersi in quello montano. La tappa termina a Magasa, incantevole paese ai piedi della Cima Tombea famosa come il Baldo per la sua flora. A Magasa sono da vedere i famosi fienili di Rest, alcuni dei quali sono stati ristrutturati ed adibiti ad alloggi.

Toscolano-Maclino-Supiane-S.Michele-Colomber-Il Pirello-Rif. Pirlo allo Spino-Passo dello Spino-Madonna della Neve-Dosso Corpaglione-Cocca Veglie-S. Rocco-Capovalle-Moerna-Persone-Valvestino-Magasa

Da Toscolano si sale, su asfalto, in direzione Maclino. All'altezza della segheria Gualla si imbocca la sterrata (segnale divieto per moto) che scende e poi risale ripida per continuare in saliscendi sino a Musane. Da Musane si sale su asfalto sino a S. Michele. Si svolta a dx all'incrocio e dopo aver oltrepassato un ponte si imbocca a dx lasciando la Trattoria Colomber (che consiglio per lo spiedo) sulla sx. Si prosegue sino all'inizio della sterrata che sale con indicazioni Rifugio Pirlo (segnavia nr 8). La sterrata sale ripida ma con buon fondo sino alla localita' Pirello. Da qui parte il sentiero (segnavia nr 8) dapprima erto e che poi con qualche saliscendi conduce al Passo dello Spino. Nelle vicinanze del passo si trova il Rifugio Pirlo allo Spino (sempre aperto il Sab. e la Dom. in inverno e tutti i giorni nel periodo estivo) dove e' possibile fare una sosta. Dal Passo dello Spino si imbocca il Sentiero dei Ladroni (segnavia nr 3) sino ad incrociare la sterrata che sale da Cecino; si svolta a dx e si risale sino ad imboccare il segnavia nr 3 che porta alla Madonna della Neve. Si prosegue sul sentiero nr 3 con vari saliscendi sino al Dosso Corpaglione. Dal Dosso Corpaglione si prosegue su sterrata in direzione Passo della Fobia, ove si trova il Rifugio Cavallino della Fobia, (segnavia nr 3) ma giunti ad un bivio si svolta a dx e si continua per Cocca Veglie. Da qui sempre su sterrata si sale e poi si scende sino a giungere in localita' S Rocco, ove si incrocia la provinciale. Si gira a dx e si arriva a Capovalle e poi sempre su asfalto si prosegue per Magasa passando per i paesi di Moerna e Turano.
 

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Secondo Giorno

Difficile trovare le parole per descrivere la seconda tappa: superba, stupenda, meravigliosa……. Tutte sarebbero idonee senza tema di esagerare. Chi e’ gia’ stato nella zona del Tremalzo sa gia’ di cosa parlo. In questa tappa tre discese fantastiche: la prima da Bocca di Lorina sino a Malga Lorina, la seconda dalla Bocca di Val Marza a Passo Nota ed infine dal Passo della Rocchetta a Riva del Garda. E’ una tappa spettacolare che meriterebbe di essere fatta anche da sola. E’ una tappa lunga e difficile in cui si uniscono alla lunghezza ed il dislivello anche le discese in cui una discreta tecnica e controllo della bici e richiesto. Baratri vertiginosi si aprono al fianco della sterrata militare, picchi scoscesi incombono sulla testa, castelli di calcare si ergono ovunque. Si passa da un paesaggio prettamente montano con prati e fiori sino quasi a tuffarsi nell’ultima discesa nella acque blu del lago. Meravigliosi panorami accompagnano il biker durante tutto il percorso passando dalla montagna selvaggia all’antropizziata (fin troppo) costa del Lago di Garda. ATTENZIONE PER CHI SOFFRE DI VERTIGINI, MOLTI TRATTI, SEBBENE NON ESPOSTI, POSSONO COSTITUIRE UN PROBLEMA.

Magasa-Ponte Castello-Bocca di Caplone-Bocca di Campei-Bocca di Lorina-Rif. Garda -Passo Nota-Baita Segala -Passo Rocchetta-Riva del Garda- in battelo sino a Torri del Benaco, partenza da Riva alle 16.00 arrivo a Torri alle 18.05

Da Magasa si sale in direzione Rest a ca. 1km dal paese si arriva ad un bivio su una curva a gomito, si svolta a sinistra in direzione Denai e Tombea. Da qui parte una stradina che erta sale sino ad incrociare la sterrata (segnavia nr 74e poi 67) che conduce sino alla Bocca di Caplone per poi continuare poi con minor pendenza sino a Malga Tombea (segnavia nr 444). Da Malga Tombea parte la militare (segnavia nr 444) che conduce alla Bocca di Lorina e poi scende ripida sino a Malga Lorina (segnavia 224). Si prosegue (segnavia 224) sulla militare che porta sino al Rifugio Garda dal quale si prosegue sino alla Bocca di Val Marza. Dalla Bocca di Val marza si scende d’un fiato a Passo Nota (segnavia nr 224 e 457). Da Passo Nota si prosegue, dopo aver passato una rifugio degli Alpini, sino a Passo Bestana (segnavia nr 421). Si continua sino ad oltrepassare la baita Segala (dell’ANA di Limone) sino a passo Guil (sempre segnavia nr 421). Da Passo Guil si continua su sentiero nr 222 (evitare il sentiero 222bis per Malga Palaer) che poi si incrocia con una sterrata. Si gira a dx e si giunge a Malga Palaer. Si prosegue sino ad arrivare in prossimita’ di Punta dei Larici, che merita una sosta per lo stupendo panorama. Si continua sino a Pregasina e poi si imbocca, prima di una galleria, la vecchia Strada del Ponale che d’un fiato conduce a Riva del Garda (attenzione ai molti escursionisti a piedi che di solito la percorrono).
 

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Terzo Giorno
Monte Baldo giardino botanico d’Europa, basterebbe questa frase per descrivere la tappa. Il Monte Baldo e’ di fatto una lunga catena di cime che si distende lungo la riva destra del Lago di Garda. Il suo sinuoso profilo amico non deve trarre in inganno, non picchi scoscesi, non vertiginose pareti, ma nei circhi glaciali del versante orografico destro si ritrova tutta la montagna selvaggia ed I suoi tipici animali. Il versante sinistro e’ invece piu’ “tranquillo”, praterie e le tipiche “navi” del Baldo, malghe di forma caratteristica, allietano l’occhio nel panorama silvestre. Il Baldo e’ comunque famoso per le speci di flora endemiche, molti fiori sono “Baldensis” e si possono ammirare solo percorrendo I ben tracciati sentieri che portano l’escursionista a visitarne anche I suoi piu’ reconditi recessi. Il sentiero piu’ bello e’ forse comunque il percorso di cresta, che tiene l’escursionista sospeso tra terra e cielo con meravigliosi panorami verso il Lago, il Gruppo dell’Adamello-Presanella, il Gruppo di Brenta e talvolta, nelle giornate chiare, si scorge finance la Laguna di Venezia. Il Baldo e’ un balcone naturale, la montagna di tutti, in quanto vi si possono praticare tutti gli sport montani, dall’escursionismo al parapendio, dallo sci di fondo allo scialpinismo. La nostra terza tappa, un po’ noiosa all’inizio in quanto su asfalto, ci portera’ dalla riva del lago sino a Cima Telegrafo. Si notera’ quindi un cambiamento nella vegetazione e tipo di antropizzazione, dagli ulivi agli abeti, dai lussuosi Hotels con piscina alle malghe. In questa tappa non vi sono difficolta' di rilievo se non il dislivello da affrontare. Solamente il tratto dal Coal Santo sino al Rifugio Telegrafo potrebbe richiedere doti "escursionistiche".


Torri del Benaco-S. Zeno di Montagna-Prada- Dosso dei Cavalli-Rif. Chierego- Costabella-Coal Santo-Passo del Camino-Punta Sascaga-Rif. Barana al Telegrafo

La partenza e’ da Torri del Benaco e su strada provinciale asfaltata si sale in direzione Albisano. Da qui si prosegue sino a S. Zeno di Montagna per continuare in direzione Prada. Poco prima di Prada si stacca sulla dx una strada che sale sino al Dosso dei Cavalli. Finito l’asfalto comincia una carrareccia con un fondo sconnesso che conduce sino al Rifugio dei Fiori. La carrareccia continua piu’ sotto forma di sentiero passando sul fianco della Costabella. Si scende di poco e poi si risale sul Coal Santo. Da qui si prosegue sino al Passo del Camino, si oltrepassa Punta Sascaga e si giunge infine al Rifugio Barana al Telegrafo dopo aver “arrampicato” in bike per piu’ di 2200 m di dislivello
 

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Quarto Giorno

(aggiunta del 21.06.05) ATTENZIONE!!!!!! IL TRATTO RIF. TELEGRAFO-BOCCA TREDES PIN E PEDALABILE SOLO FINO NEI PRESSI DI CIMA VALDRITTA. PER IL RESTO DEL PERCORSO LA BICI VA SPINTA O PORTATA A SPALLE ANCHE IN TRATTI IN ARRAMPICATA (FACILE). ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO QUESTO TRATTO PER CHI NON ABBIA UN MINIMO DI ESPERIENZA ALPINISTICA.

La tappa azzura. Il cielo sopra e di sotto il lago. Tecnicamente meno bella della seconda ma per quanto riguarda emozioni date dai panorami la eguaglia. Una lunga cavalcata che ci porta a percorre in bici ed a piedi tutta la cresta del Baldo per scendere a Bocca di Navene, risalire sul Monte Altissimo e poi buttarci a capofitto giu’ verso il lago per terminare il nostro giro a Torbole. Una tappa che nella prima parte e’ poco ciclistica, ma questo piccolo sacrificio e’ compensato da quello che si puo’ ammirare dalle cime toccate e dalla discesa finale sul mitico sentiero 601. Lungo il percorso non e’ raro imbattersi in gruppi di stelle alpine che crescendo sul sentiero vengono amorevolmente circondate dagli escursionisti con sassi per creare delle piccole aiuole. Non e’ raro neppure incrociare con lo sguardo il volteggiare di uccelli rapaci o di vedere, specie nelle prime ore del mattino, camosci ed altri ungulati. Se poi si ha la fortuna di avere il cielo terso e magari la luna piena, il panorama che si gode di notte verso il lago e’ indimenticabile. Il lago si tinge d’argento e sullo specchio d’acqua si creano riflessi magici, quasi irreali. Ci si sente lontano dal mondo immersi in una mistica atmosfera e le luci dei centri abitati posti piu’ di 2000m piu’ in basso sembrano tante piccole galassie perse nell’universo. Che dire poi del sorgere del sole? L’aurora che tinge le montagne di rosa pallido nel cielo azzurro pastello? Sono momenti di poesia in cui ci si dimentica il motivo per cui si e’ in quell posto e ci si sente persi nell’infinito. Sono emozioni da serbare nel cuore piu’ che nella mente, inenarrabili, perche’ solo chi le vive le puo’ provare, ricordi da conservare e a cui ripensare magari quando si deve stare in casa perche’ il tempo non permette di uscire.



Rif Barana al Telegrafo-Cima Valdritta-Cima del Longino-Bocca Tratto Spino-Bocca di Navene-Rif. Graziani-Rif. Damiano Chiesa/Monte Altissimo-Monte Varagna-Madonna del Faggio-Torbole- battello e rientro a Toscolano

Si lascia il Rifugio Telegrafo e si continua in direzione Nord per il sentiero 651. Tutta questa parte e’ poco pedalabile anche per l’esposizione del sentiero stesso verso canaloni che scendono ripidi. Pochi tratti sono da superare con la bici a spalle in arrampicata escursionistica. Giunti in vista di Tratto Spino si puo scendere in sella. Da Tratto Spino si scende sino ad incrociare la Strada Graziani, si svolta a sx e si risale sino al Rifugio Graziani dopo aver oltrepassato la Bocca di Navene. Dal Rifugio Graziani si imbocca la militare che conduce alla cima del Monte Altissimo e al Rifugio Damiano Chiesa. Da qui parte il sentiero 601 che scende sino al Monte Varagna e poi continua ripido verso il lago per portare a Torbole. Il sentiero e’ comunque evitabile se si scende sulla strada che parte all’incrocio del sentiero 601 con il sentiero 624.
 

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marzia

Modera_i_tour?
24/6/03
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sondrio
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molto interessante: alcuni ragazzi di toscolano credo abbiano già fatto qualcosa di simile..

se ci metti dentro un sabato e una domenica potrei esserci!
:-o
 

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marzia ha scritto:
molto interessante: alcuni ragazzi di toscolano credo abbiano già fatto qualcosa di simile..

se ci metti dentro un sabato e una domenica potrei esserci!
:-o

pensavo infatti di farlo partire di Giovedi' e terminare di Domenica. Cio' non toglie che se qualcuno volesse aggregarsi durante il percorso o abbandonarlo prima della fine lo puo' fare tranquillamente. Assoluta liberta' per gli eventuali partecipanti :-o
 

Sergio

Biker tremendus
30/10/02
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Verona-Montorio
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SHREK ha scritto:
Quarto Giorno

Rif Barana al Telegrafo-Cima Valdritta-Cima del Longino-Bocca Tratto Spino-Bocca di Navene-Rif. Graziani-Rif. Damiano Chiesa/Monte Altissimo-Monte Varagna-Madonna del Faggio-Torbole- battello e rientro a Toscolano
Oi, ma qui ci sono dei tratti da fare "arrampicando" con la bici appesa, o mi sbaglio?!?!?
 

mcmic

Supergiovane della redazione
12/9/04
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Qualche cannondale
Sergio ha scritto:
SHREK ha scritto:
Quarto Giorno

Rif Barana al Telegrafo-Cima Valdritta-Cima del Longino-Bocca Tratto Spino-Bocca di Navene-Rif. Graziani-Rif. Damiano Chiesa/Monte Altissimo-Monte Varagna-Madonna del Faggio-Torbole- battello e rientro a Toscolano
Oi, ma qui ci sono dei tratti da fare "arrampicando" con la bici appesa, o mi sbaglio?!?!?

già, temo che dovrò mettere anche gli scarponi da trekking nello zaino...
 

#sele#

Biker ultra
5/11/04
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Scott Scale RC World Cup
mamma mia se sono tentato......dovrei sentire i miei......

poi l'idea di festeggiare il mio compleanno durante un'avventura così non mi dispiacerebbe......

vi fò sapere......

però solo se è tutto pedalato e camminato......non so arrampicare. Di gambe ne ho fino a mai, le montagne sono 20 anni che le frequento...... la tecnica in discesa, da xc-ers gareggiante quale sono non dovrebbe mancarmi.....


sono magari un po' piccolino? :smile:
 

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