Qui si apre un capitolo infinito, visto che, animalisti o non animalisti, soprattutto in era Covid, la convivenza tra padroni di cani (più che cani) e ciclisti si é fatta davvero dura. Intanto esiste un'ordinanza nazionale che impone il guinzaglio di max 1.5m a tutti i cani in area urbana o comunque aperta al pubblico. Poi esiste il buon senso che dovrebbe far capire a un padrone (responsabile civilmente e penalmente di ciò che fa il cane agli altri) che se un cane perfettamente pacifico sul trail ci può pure stare, uno che anche sporadicamente possa leggere le gambe che pedalano come dei salsicciotti di stoffa da sgranocchiare lo devi invece tenere al guinzaglio. E sulla ciclabile non ci deve stare nessun cane, come non ci devono andare i runneri a piedi. Il fatto é che il biker, in media molto più educato dei runner e dei padroni di cani (fatti alla mano) é in cima alla lista dell'insofferenza di tutti gli altri frequentatori di parchi. Perché é veloce, perché fa gli stessi trail che fa il runner, e perché attrae irresistibilmente i cani. E così, ogni volta che il solito golden retriever cerca di azzannarmi al Monte Stella, per esempio, e richiedo l'intervento della padrona, mi becco anche gli insulti della stessa, senza mascherina e senza guinzaglio... Quindi, da buon ex-padrone di 5 cani che sono vissuti liberi nel mio giardino ma sempre ben al guinzaglio quando uscivano da quel recinto, non posso non associarmi a chi vede in certi atteggiamenti sbagliati (e fuori legge, teniamolo presente), una mancanza assoluta di rispetto per gli altri e una certa arroganza miope. Speriamo che non si debba aspettare di vedere qualcuno sfracellato contro un tronco col cane attaccato alle caviglie, prima di mettere un po' d'ordine in questo far west urbano (almeno a Milano e in molte altre grandi città, immagino...). Buon giallo a tutti