http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=2837480
come lo giri, lo giri... il corchia regala sempre soddisfazioni!
Col CAI di Massa siamo finalmente tornati a mettere le nostre
ruote sui sentieri della zona di mosceta, e come sempre è stata una giornata emozionate e che ha regalato soddisfazioni, come se tornarci fosse ogni volta una "prima volta".
Partiti da Massa alle 8 con un cielo sereno ci siamo diretti ad Isola Santa dove lasciate le auto saremmo partiti per percorrere il nostro anello a pedali.
Su in alto qualche nuvolone bello grigio, ignorato volontariamente e consapevolmente in assoluta serenità.
Salendo lungo i 10 tornanti di passo croce iniziavamo a capire che forse quei nuvoloni stavano aspettando proprio noi, ma questo non ha assolutamente scalfito la nostra tranquillità e l'armonia del gruppo, anzi..iniziavamo ad assaporare il profumo di ciclismo epico :-D
Presa la marmifera da passo croce, invece di dirigergi verso il 129 "la fossa" abbiamo girato a sx in direzione puntato / fociomboli.
Qui per la prima volta ci facciamo influenzare dal meteo, ed invece di scendere fino a puntato e valutare il passaggio dalla torbiera e poi risalire a spinta, o per meglio dire con del "portage", decidiamo di restare alti e percorrendo la stradina immersa in una splendida faggeta transitiamo da Alpe di puntato.
Nonostante le nuvole il posto è incantevole e pensare alle persone che per decenni hanno abitato quelle case che adesso sono rovine e coltivato le piane sotto i nostri occhi fa uno strano effetto: è impossibile non pensare a cosa consideriamo essenziale noi oggi e quanto era diverso solo 40 anni fa.
Intorno il pizzo delle saette e le altre vette che lasciano intuire la vicinanza del corchia, avvolto dalle nubi, ti fanno sentire così piccolo...ma allo stesso tempo essere così "in alto" trasmette tanta soddisfazione. E il tempo sembra fermarsi.
Inizia a piovere...stiamo per imboccare il sentiero che ci porterà al rifugio del freo quando la pioggia ed il vento aumentato.
Ma oramai siamo sul sentiero e la scelta migliore è proseguire: il sentiero immerso nella faggetta è bellissimo e gli alberi offrono un pò di protezione da vento e pioggia.
la vegetazione che si dirada, e con essa la pioggia, il ruscello in basso sulla mia sinistra, il sentiero che si restringe mi fanno capire che oramai siamo vicino al rifugio. Sono solo adesso, qualcuno è avanti, qualcuno dietro di me...
Posso fermarmi ed osservare tutto quello che mi circonda. Sul lato opposto del ruscello, due escursionisti fanno la stessa cosa, mi sfugge un sorriso... è bellissimo qua e non c'è più pioggia, né vento: ne è valsa la pena!
Ultime pedalate prima del rifugio...poi la discesa...ma questa è un'altra storia.