E' già giovedì, ma il sole di questi giorni mi riporta ogni mattina alla bellissima giornata di domenica scorsa.
Dopo tanto tribolare il meteo ci regala una giornata di sole davvero primaverile, il cielo è limpido e la temperatura gradevole.
Poco importa se addosso ho la ruggine di troppo poche uscite in bici, quello che conta per me oggi è la compagnia e un sentiero nuovo sotto le
ruote, quello che conta è stare in bici.
Poco importa il vento freddo che fa rabbrividire nei tratti in ombra, o se la salita finale è davvero dura.. ci sta tutto oggi.
Nella prima discesa mi metto in coda al gruppo, accuso un pò la salita e farei da tappo: ma è bello scrutare gli altri davanti scendere in fila indiana ognuno facendo piccole traiettorie differenti, guardare i colori di maglie, caschi e bici illuminarsi col sole che filtra tra i rami degli alberi.
Il primo singletrack è una traccia varia, che definirei a settori.
Un primo tratto condito da diverse compressioni, poi una parte più filante con alcuni salti, drop e passerelle seguito da una sezione sassosa prima di un ultimo tratto, più breve, di nuovo in terra e strutture.
La parte centrale molto bella, più ritmata, alcune belle curve, un certo flow, la parte iniziale e finale non mi hanno entusiasmato, ma senza dubbio il sentirmi un po frenatoha giocato il suo ruolo.
Ritroviamo lasfalto e dopo un trasferimento in falsopiano rientriamo nel bosco dove troviamo una salita tanto dura quanto bella: una mulattiera in ciottolato incastonata in una pineta dal profilo dolce.
Mi sento bene e sospinto dal pressing di Nick riesco a pedalarla tutta sputando e consumando energie che non ho.
Ci aspetta ora una lunga discesa verso il mare: dopo un tratto largo ed in singletrack in falsopiano la traccia inizia a puntare decisamente a valle.
Il sentiero è bellissimo, sarà che adesso mi sento meglio, sarà il panorama, sarà che il gruppo si è assottigliato e siamo rimasti NOI HUTR, fatto sta che riesco davvero a godermi la discesa e a scendere piuttosto fluido.
Là davanti vedo che cè della bagarre e miracolosamente riesco ad avvicinarmi, supero la nostra guida e davanti ho @one che cerca di tenere la ruota di Barella e non so chi altro..ma il ritmo è alto ed il sentiero nasconde piccole insidie che ci rallentano
Il tratto flow ci conduce in uno spiazzo dove una bascula fa la felicità di bambini come Macinino, che si lascia andare a raccapriccianti urletti di giubilo!
Da lì si riparte per un tratto sassoso, bello, impegnativo ma piacevole prima di buttarsi nellultimo tratto di discesa: una serie di bei tornanti, vista mare, in questo primo caldo col sole che si riflette sul mare
Questa è la cartolina che porto via da Levanto.
Alla prossima puntata, alla prossima cartolina.