Per chi fosse interessato all'ottimizzazione dei tempi mattutini (scienza che studio dai tempi di Fantozzi, padre fondatore) ecco la sequenza esatta delle operazioni:
suona la sveglia, la spengo con l'avambraccio mentre con la mano afferro il panino preparato sul comodino la sera prima. Con l'altra mano afferro il bicchierino di shampoo leggermente diluito con acqua e me lo verso in testa.
Mi alzo e con una mano comincio ad insaponarmi i capelli mentre mi approssimo alla doccia, con l'altra (che tiene il panino) mi strappo le mutande che ho appositamente modificato con due strisce in velcro per non doverle sfilare (questo durante la masticazione).
Entro nella doccia e alzando un ginocchio sollevo il miscelatore (questo richiede allenamento, perché non è facile regolare il miscelatore col ginocchio) mentre comincio a strofinare la faccia sul rasoio installato a muro con una staffa; continuo a mangiare il panino.
A questo punto sono pronto con la mano sinistra a prendere la spugna già preparata con il bagnoschiuma la sera prima, con l'altra afferro lo spazzolino col dentifricio.
Risciacquo e asciugatura (queste operazioni è impossibile terminarle in tempi accettabili, per cui restano spesso a metà).
I vestiti li trovo appesi alla maniglia della porta d'ingresso dell'appartamento, perché a volte uscivo dimenticando di metterli.