Io domenica ho giocato il jolly, in un tratto veloce di mulattiera che conosco, provo una traiettoria diversa dalla traccia pulita, ma stretta e scavata, dove passano tutti, mi sposto e sto su una parte coperta dall'erba alta ma che sembra meno accidentata.
In mezzo all'erba, invisibile, c'è un grosso ramo caduto disposto in diagonale, lo prendo in pieno senza poter anticiparlo, lo sterzo si chiude e volo in vanti a pelle di leone, atterro su fianco sx con spalla e ginocchio (avevo ginocchiere e pettorina ma poco cambia).
Non mi faccio praticamete nulla gran e proseguo come se nulla fosse. Ma a freddo, il giorno dopo, ecco i dolori, lo sbilanciamento posturale, la necessità di qualcuno che ti metta le mani sopra per riallinearti.
Sono troppo vecchio per queste stronzate (cit.)
In mezzo all'erba, invisibile, c'è un grosso ramo caduto disposto in diagonale, lo prendo in pieno senza poter anticiparlo, lo sterzo si chiude e volo in vanti a pelle di leone, atterro su fianco sx con spalla e ginocchio (avevo ginocchiere e pettorina ma poco cambia).
Non mi faccio praticamete nulla gran e proseguo come se nulla fosse. Ma a freddo, il giorno dopo, ecco i dolori, lo sbilanciamento posturale, la necessità di qualcuno che ti metta le mani sopra per riallinearti.
Sono troppo vecchio per queste stronzate (cit.)