Ciao a tutti!
Nel mese di settembre 2010 effettuo un consistente ordine per un totale di € 500 circa presso la Hi Bike, noto negozio on line a cui mi ero già rivolto una volta rimanendone soddisfatto.
Ai primi di Ottobre 2010 ricevo regolarmente tutta la merce ordinata.
Relativamente al ciclocomputer Ciclo 8.3, ho incontrato notevoli problemi per la programmazione ma alla fine ci sono riuscito. Durante l’unica volta che ho usato il ciclocomputer la rilevazione della frequenza cardiaca non era costante e precisa, invalidando quindi la raccolta dei dati. Inoltre la connessione wi-fi non funzionava e la chiavetta USB, a questo deputata, non veniva neppure rilevata dal mio pc.
Ho avvisato la Hi Bike di questi malfunzionamenti e venivo invitato ad inviare la merce in Germania, presso la loro sede, per le operazioni di garanzia. Nello scambio di mail con il loro rappresentante in Italia, sig. Fei, non mi è stato mai detto che le spese di spedizione sarebbero state a carico loro. Nonostante lo sapessi, per non creare ostacoli, provvedevo ad inviare a mie spese il ciclocomputer a mezzo raccomandata, come da loro indicazione, con un costo di € 13,00.
Durante l’attesa ho proposto al sig. Fei della Hi Bike di fare una sostituzione del Ciclo 8.3 e relativi accessori acquistati con un altro modello di ciclocomputer. Mi viene risposto che la cosa è possibile ma che se la Ciclo non effettuerà la sostituzione il ritiro sarà fatto con un deprezzamento del 20% in quanto usato.
Non replico a questo anche se in contrasto con la normativa europea in tema di conformità, sempre per il mantenimento dei buoni rapporti.
Considero la cosa fatta e rimango d’accordo con il sig. Fei che prima di effettuare la spedizione ci saremmo scritti via mail per effettuare l’ordine della nuova merce correttamente.
Nonostante l’accordo, dalla Germania mi inviano il ciclocomputer riparato. Alla mia richiesta di spiegazioni al sig. Fei, ricevo delle risposte per nulla convincenti. Dice che si era sbagliato e il deprezzamento sarebbe stato del 40% e quindi ha ritenuto di neppure propormelo.
Comunque, poco dopo la metà di novembre ricevo il ciclocomputer e il 20 novembre lo installo sulla bicicletta in occasione di un giro, nonostante la connessione wi-fi continuava a non funzionare. Anche questa volta il funzionamento, durante tutto il giro con la mia bici, non era affatto preciso ed ad un certo punto ha smesso del tutto di funzionare.
Comunicavo al sig. Fei di un tanto e quindi in prodotto è stato nuovamente inviato in Germania, sempre a mie spese (altri € 13) e sempre con il silenzio su questo argomento da parte del sig. Fei e della Hi Bike .
Considerato che il prodotto non era conforme a quanto reclamizzato e per il suo perdurante malfunzionamento, invocando la normativa europea ho comunicato che rescindevo il contratto e che dovevano restituirmi quanto speso più le spese di spedizione per un totale di € 198. Durante il successivo scambio di mail la Hi Bike si rifiutava di corrispondermi le spese postali e genericamente non accettava – e tuttora non lo fa - l’applicazione della normativa europea. Adesso mi dovrò rivolgere al Giudice di Pace.
Poi sull’argomento delle spese postati che ho sostenuto alla fine hanno ammesso che sono a loro carico.
Ora, sono passati 4 mesi da quando ho pagato e io non ho né il ciclocomputer né il denaro. E Hi Bike continua a rifiutarsi di applicare la legge in materia. Dice che sta aspettando dal produttore una risposta e il tempo continua a passare.
Ho detto loro che non devono più inviarmi il prodotto – ma invece restituirmi i soldi - in quanto il contratto è stato rescisso ma non ne vogliono sentir parlare. Un muro di gomma.
Il sig. Fei mi aveva scritto che mi avrebbe dato una risposta entro una certa data perché poteva esserci la possibilità di fare quella sostituzione con un altro ciclocomputer. Passate 3 settimane l’ho informato che mi ero stancato e che ne avevo comprato uno in un negozio invitandolo una volta in più a restituirmi i mei quasi 200 euri!
Nulla da fare. Appena sarà riparato/sostituito me lo inviano a casa, in barba a tutto.
La delusione che provo è tanta. Sopratutto perché ho la netta sensazione che cercano di far fesso il cliente non riconoscendo le normative. E la pur riconoscibile gentilezza del sig. Fei perde completamente efficacia in quanto da lui non dipende nulla: decidono tutto in Germania.
Ritengo importante segnalare quanto mi è successo in quanto è evidente che questo negozio on line se ne frega delle normative; se i prodotti sono conformi e funzionano, tutto va bene. Ma se si è costretti ad invocare la garanzia, tutto si complica. Anzi si blocca.
Da un primo passaggio dal Giudice di Pace mi è stato detto che anche se i tempi non saranno velocissimi (3/4 mesi) è molto probabile che la Hi Bike sarà condannata. Mi chiedo però come dopo recupererò i miei soldi.
Nel frattempo ho acquistato un altro ciclocomputer ma in negozio. Prezzo migliore di Hi Bike anche se leggermente superiore ad altri siti. Funziona che è una meraviglia ma se non dovesse funzionare, il negozio è qui, a qualche km da casa….
Ognuno tragga le sue conclusioni e mediti lungamente sulla reale convenienza degli acquisti online.
Buon Natale a tutti e che il 2011 ci regali tanti divertenti km con le nostre amate bighe .
Nel mese di settembre 2010 effettuo un consistente ordine per un totale di € 500 circa presso la Hi Bike, noto negozio on line a cui mi ero già rivolto una volta rimanendone soddisfatto.
Ai primi di Ottobre 2010 ricevo regolarmente tutta la merce ordinata.
Relativamente al ciclocomputer Ciclo 8.3, ho incontrato notevoli problemi per la programmazione ma alla fine ci sono riuscito. Durante l’unica volta che ho usato il ciclocomputer la rilevazione della frequenza cardiaca non era costante e precisa, invalidando quindi la raccolta dei dati. Inoltre la connessione wi-fi non funzionava e la chiavetta USB, a questo deputata, non veniva neppure rilevata dal mio pc.
Ho avvisato la Hi Bike di questi malfunzionamenti e venivo invitato ad inviare la merce in Germania, presso la loro sede, per le operazioni di garanzia. Nello scambio di mail con il loro rappresentante in Italia, sig. Fei, non mi è stato mai detto che le spese di spedizione sarebbero state a carico loro. Nonostante lo sapessi, per non creare ostacoli, provvedevo ad inviare a mie spese il ciclocomputer a mezzo raccomandata, come da loro indicazione, con un costo di € 13,00.
Durante l’attesa ho proposto al sig. Fei della Hi Bike di fare una sostituzione del Ciclo 8.3 e relativi accessori acquistati con un altro modello di ciclocomputer. Mi viene risposto che la cosa è possibile ma che se la Ciclo non effettuerà la sostituzione il ritiro sarà fatto con un deprezzamento del 20% in quanto usato.
Non replico a questo anche se in contrasto con la normativa europea in tema di conformità, sempre per il mantenimento dei buoni rapporti.
Considero la cosa fatta e rimango d’accordo con il sig. Fei che prima di effettuare la spedizione ci saremmo scritti via mail per effettuare l’ordine della nuova merce correttamente.
Nonostante l’accordo, dalla Germania mi inviano il ciclocomputer riparato. Alla mia richiesta di spiegazioni al sig. Fei, ricevo delle risposte per nulla convincenti. Dice che si era sbagliato e il deprezzamento sarebbe stato del 40% e quindi ha ritenuto di neppure propormelo.
Comunque, poco dopo la metà di novembre ricevo il ciclocomputer e il 20 novembre lo installo sulla bicicletta in occasione di un giro, nonostante la connessione wi-fi continuava a non funzionare. Anche questa volta il funzionamento, durante tutto il giro con la mia bici, non era affatto preciso ed ad un certo punto ha smesso del tutto di funzionare.
Comunicavo al sig. Fei di un tanto e quindi in prodotto è stato nuovamente inviato in Germania, sempre a mie spese (altri € 13) e sempre con il silenzio su questo argomento da parte del sig. Fei e della Hi Bike .
Considerato che il prodotto non era conforme a quanto reclamizzato e per il suo perdurante malfunzionamento, invocando la normativa europea ho comunicato che rescindevo il contratto e che dovevano restituirmi quanto speso più le spese di spedizione per un totale di € 198. Durante il successivo scambio di mail la Hi Bike si rifiutava di corrispondermi le spese postali e genericamente non accettava – e tuttora non lo fa - l’applicazione della normativa europea. Adesso mi dovrò rivolgere al Giudice di Pace.
Poi sull’argomento delle spese postati che ho sostenuto alla fine hanno ammesso che sono a loro carico.
Ora, sono passati 4 mesi da quando ho pagato e io non ho né il ciclocomputer né il denaro. E Hi Bike continua a rifiutarsi di applicare la legge in materia. Dice che sta aspettando dal produttore una risposta e il tempo continua a passare.
Ho detto loro che non devono più inviarmi il prodotto – ma invece restituirmi i soldi - in quanto il contratto è stato rescisso ma non ne vogliono sentir parlare. Un muro di gomma.
Il sig. Fei mi aveva scritto che mi avrebbe dato una risposta entro una certa data perché poteva esserci la possibilità di fare quella sostituzione con un altro ciclocomputer. Passate 3 settimane l’ho informato che mi ero stancato e che ne avevo comprato uno in un negozio invitandolo una volta in più a restituirmi i mei quasi 200 euri!
Nulla da fare. Appena sarà riparato/sostituito me lo inviano a casa, in barba a tutto.
La delusione che provo è tanta. Sopratutto perché ho la netta sensazione che cercano di far fesso il cliente non riconoscendo le normative. E la pur riconoscibile gentilezza del sig. Fei perde completamente efficacia in quanto da lui non dipende nulla: decidono tutto in Germania.
Ritengo importante segnalare quanto mi è successo in quanto è evidente che questo negozio on line se ne frega delle normative; se i prodotti sono conformi e funzionano, tutto va bene. Ma se si è costretti ad invocare la garanzia, tutto si complica. Anzi si blocca.
Da un primo passaggio dal Giudice di Pace mi è stato detto che anche se i tempi non saranno velocissimi (3/4 mesi) è molto probabile che la Hi Bike sarà condannata. Mi chiedo però come dopo recupererò i miei soldi.
Nel frattempo ho acquistato un altro ciclocomputer ma in negozio. Prezzo migliore di Hi Bike anche se leggermente superiore ad altri siti. Funziona che è una meraviglia ma se non dovesse funzionare, il negozio è qui, a qualche km da casa….
Ognuno tragga le sue conclusioni e mediti lungamente sulla reale convenienza degli acquisti online.
Buon Natale a tutti e che il 2011 ci regali tanti divertenti km con le nostre amate bighe .