Poche note su AM e 29er.
La penultima esperienza di rigida AM è stata una 26er Orange P7 in acciaio (non credo un acciaio Reynolds o altro di buon livello, facilmente un cromoly proprietario per modo di dire) con una
Pike 140 u-turn.
E' seguita una Marin Alpin Trail montata bene con - soprattutto -
ruote abbastanza leggere (1,8 kg) e un'ottima Manitou Minute 29er da 100 con un assetto generale raccolto e rialzato (dislivello zero sella-manubrio), per nulla XC. Complice l'assetto, le ruotone, la flessibilità del telaio e la qualità dell'assorbimento della forcella progressiva il giusto e scorrevole in un modo fantastico ho percorso gli stessi sentieri ceh percorrevo con la Orange con più scioltezza e divertimento. Avevo una Nevegal all'alteriore: molto importante la copertura front se si sceglie di fare percorsi impegnativi in discesa, insieme alla qualità dei
freni direi la componente più importante dell'assetto. Eh si, perchè se ci si oppone con decisione allo spostamento del corpo in avanti e in basso verso le manopole che induce la discesa si sopperisce a molte deficienze dell'assetto - in chiave down hill, ovvero giù per le colline.
Personalmente, poi, ho provato il manubrio flat ma non l'ho affatto digerito: l'ho subito sostituito con un manubrio in scando con 20 mm di rise da 710 mm e mi sono trovato moooolto meglio.
Avevo e ho tuttora anche i pedali flat; si Wellgo MG 1 con asse in titanio, 290 grammi la coppia con tanti saluti ai pedali clipless.
Quindi la mia ricetta è
- tieni la splendida titanica
- monta una gomma seria davanti anche se pesa, tanto in salita non ti frena come penseresti
- porta la forcella a 100
- accorcia almeno a 90 l'attacco manubrio e se riesci anche a 70
- prendi un low riser in scandio da 700 mm (nuke proof € 50 su CRC e 260 grammi)
- prendi una coppia di flat leggeri
e vedrai che cambiamento!