quando il percorso è poco tecnico le 29er vanno a nozze; sui pezzi di asfalto o sterrati senza gibbosità come il montello hanno una marcia in più.
Gunn Rita Marathon 2011 - UCI MTB Marathon World Championships
- Creatore Discussione the.mtb.biker
- Data di inizio
quando il percorso è poco tecnico le 29er vanno a nozze; sui pezzi di asfalto o sterrati senza gibbosità come il montello hanno una marcia in più.
questo è un altro discorso, se sei avezzo a questo genere di Single Track di divertirai un sacco
Confermo, divertito davvero tanto, e soprattutto ricordavo bene ..... si poteva fare bene come pensavo (era la mia prima gara con questo assetto)!!!!!!
Alla prossima e davvero complimenti all'organizzazione tutta ..... secondo me adesso quelli della Dolomiti superbike hanno davvero dei veri concorrenti!!
Ciao alvit70, anche io ero nello stesso hotel, peccato non ci siamo conosciuti ...... fare Montebelluna è sempre una bella esperienza (io 4h 20min) soprattutto quest'anno l'ho fatta con la forcella rigida!!!!
A proposito di Sauser ..... dopo cena eravamo fuori e lo abbiamo beccato mentre metteva le gambe in una tinozza con acqua e ghiaccio!!!!
Adesso riposo e giovedì si parte per Selva, speriamo di conoscerci, altrimenti lo faremo alla Salz!!!!!!
A presto
Ciao kancro, ho visto che c'erano un paio di gruppi dell'ascolano. Eri con il gruppo di castertrosino o con falgiani? Io ero con un mio amico che adesso corre per Jesi. Ci vediamo a Selva, io arrivo venerdì e riparto domenica dopo il Bikeday. Ciao.
Noi eravamo quel tavolo numeroso e chiassoso di Bikers di San Benedetto del Tronto (BIKER in LIBERTA') dove c'era uno del team di Casteltrosino che essendo di San Benedetto e mio compagno di tante trasferte si è aggregato; quelli di Casteltrosino non c'erano a Montebelluna.
Ci vediamo a Selva magari il venerdì pomeriggio ..... io ho il pettorale 505!
CIAO
ciao a tutti, bellissima gara, bellissimo percorso, complimenti agli organizzatori!
terminata la classic ritmo da divertimento, nonostante una brutta caduta al km 35..
ottimo anche il punto d primo soccorso trovato subito dopo la discesa, e il punto di soccorso all'arrivo. solo da rimarcare la solita sanità nazionale che, mandato per un punticino al naso al pronto soccorso dell'ospedale, ne sono uscito dopo quasi due ore di attesa.......vabbè
altro nota stonata a mio avviso tanti forse troppo esaltati, ad un certo punto mi trovavo benissimo con i biker della classic, il ritmo era orami corretto, nessun soprasso azzardato, poi abbiamo incrociato la marathon...e li tanti troppi esaltati per un posto sui 200esimo (??) che imprecavano, cercavano sorpassi assurdi, per poi trovarli impiantati in salita nelle ultime due prese...mah
sicuramente ora che ho la traccia i vien voglia di rifarla, ma con calma!!
terminata la classic ritmo da divertimento, nonostante una brutta caduta al km 35..
ottimo anche il punto d primo soccorso trovato subito dopo la discesa, e il punto di soccorso all'arrivo. solo da rimarcare la solita sanità nazionale che, mandato per un punticino al naso al pronto soccorso dell'ospedale, ne sono uscito dopo quasi due ore di attesa.......vabbè
altro nota stonata a mio avviso tanti forse troppo esaltati, ad un certo punto mi trovavo benissimo con i biker della classic, il ritmo era orami corretto, nessun soprasso azzardato, poi abbiamo incrociato la marathon...e li tanti troppi esaltati per un posto sui 200esimo (??) che imprecavano, cercavano sorpassi assurdi, per poi trovarli impiantati in salita nelle ultime due prese...mah
sicuramente ora che ho la traccia i vien voglia di rifarla, ma con calma!!
E' una cosa che ho detto anche io (dal punto di vista del Marathon).
Di solito nelle altre Gran Fondo si parte assieme e poi, al limite c'è la separazione dei percorsi. Partire separati e poi reincrociarsi nel finale (e per un bel pezzo di finale) non è piacevole ne per nessuno dei due gruppi, specie in percorsi con molti single-track.
Non credo ci sarà più qualcosa del genere... questa era l'ultima bottiglia, riserva speciale, chi ha potuto assaggiarla bene ... gli altri potranno solo ascoltare i racconti di chi c'era.
Per me tutti in fila su quelle prese era solo una festa, eravamo lì, UNA VOLTA TANTO, per fare festa tutti insieme nello sport che più amiamo.
condivido quanto dici... quelli non avevano capito che era un evento da vivere tutti insieme.... non singolarmente.. Fortunatamente molti lo hanno capito e si ricorderanno una giornata memorabile
Io mi son davvero reso conto di essere ad una FESTA INAUDITA quando mi sono mollato giù dal single track LA GIOIOSA.
A dir poco Mondiale! Ero contento come un bambino su quella pista di bob!!!!
Per tutto il resto, non c'è altro da dire: I PEDALI DI MARCA hanno superato ogni possibile aspettativa. Ai massimi livelli in assoluto. L'asticella l'hanno alzata di parecchio...
A dir poco Mondiale! Ero contento come un bambino su quella pista di bob!!!!
Per tutto il resto, non c'è altro da dire: I PEDALI DI MARCA hanno superato ogni possibile aspettativa. Ai massimi livelli in assoluto. L'asticella l'hanno alzata di parecchio...
Week end indimenticabile, sotto tanti aspetti.
Agonistico, professionale (ogni tanto mi davo i pizzicotti da solo, che ci facevo io con un pass da "Photo, Press" al collo?)
Tanti amici incontrati o rivisti (Gattamorta, NonsoloGarda, the.mtb.biker, Batian, Grace, 44x11, Achille, Teora=>che non mi riconosceva
)
La mia gara?
3h e 43 per chiudere il classic (@Batian, avevi ragione, si stava sotto le quattro ore!!!).
In partenza ho avuto le gambe mollissime, mi sono ripreso in cima alla prima salita.
Fino al 20 esimo non sono mai riuscito a rompere il fiato, ero sempre a buttare fuori aria.
Poi (mi pare a Ciano) c'è stato un lungo piattone su cui, finalmente, sono riuscito ad assestarmi.
Da lì ho dato tutto.
Agile sui muri (mi sembrava di essere al giro delle Fiandre), attento in discesa (scendevo giù forte, ma non fortissimo).
Sull'ultimo salitone ho avuto un principio di crampi, è stato provvidenziale l'ultimo ristoro.
Da lì all'arrivo ho dato tutto, ma proprio tutto.
Passare da solo sotto ad uno striscione recante la scritta "Uci Mountain Bike World Championchip Marathon" è stato qualcosa di unico.
Sono arrivato, mi sono tirato due sberloni sul casco per dirmi bravo (è il mio rituale di fine gara), ho buttato fuori un soffio d'aria e poi ho lasciato cadere le braccia.
Lo giuro: mi sono commosso.
Per la prima volta in stagione non ho fatto una gara in solitaria, non ho combattuto con le moto scopa, avevo sempre qualcuno sia davanti che dietro e non mi sono sentito ai margini.
Entrare nei single track (e poi uscirne) mi ha ricordato il clima di battaglia della Parigi Roubaix.
C'era solo il cocciare dei sassi sui telai, lo sbattere delle catene...
E poi quanta gente!
Tantissima, ovunque!
E poi il concerto a metà gara, lungo il tratto forse più tecnico e divertente (che purtroppo ho dovuto fare a piedi causa surriscaldamento dei dischi...non frenavo più!)
Una festa, davvero una festa.
Roba da pelle d'oca.
L'arrivo poi con i miei Lacuna Coil in cuffia, l'altoparlante di Radio Corsa che raccontava della gara e poi gli speaker che parlavano è stato da brividi.
Durante le premiazioni ero a un metro (uno!!!!) da Di Rocco, a mezzo metro dalla miss madrina dell'evento (Elena Frasson, una delle creature più belle che mi sia mai capitato di vedere).
Durante le interviste Flash ero a un passo da Celestino, ho sollevato la sua bici e apprezzato la sua umanità.
Non ha accampato scuse: non si è aggrappato alla ruota bucata (era mollissima) ma ha riconosciuto la bravura degli avversari.
Paola Pezzo è sempre bellissima e disponibile al mille per mille con tutti.
Torno da Montebelluna con l'adrenalina a mille.
Troppo, troppo, ma troppo bello!!!!!!!!!!!!!!
Un saluto e un grazie come una casa ai ragazzi della Divinus Bike e della Tre Valli.
Per la simpatia e per la cena.
Un grazie ancora più grande a Roberto Pantano per avermi ospitato a dormire sul suo camper (e a Luca per essersi sbattuto un casino per me)
Agonistico, professionale (ogni tanto mi davo i pizzicotti da solo, che ci facevo io con un pass da "Photo, Press" al collo?)
Tanti amici incontrati o rivisti (Gattamorta, NonsoloGarda, the.mtb.biker, Batian, Grace, 44x11, Achille, Teora=>che non mi riconosceva
)La mia gara?
3h e 43 per chiudere il classic (@Batian, avevi ragione, si stava sotto le quattro ore!!!).
In partenza ho avuto le gambe mollissime, mi sono ripreso in cima alla prima salita.
Fino al 20 esimo non sono mai riuscito a rompere il fiato, ero sempre a buttare fuori aria.
Poi (mi pare a Ciano) c'è stato un lungo piattone su cui, finalmente, sono riuscito ad assestarmi.
Da lì ho dato tutto.
Agile sui muri (mi sembrava di essere al giro delle Fiandre), attento in discesa (scendevo giù forte, ma non fortissimo).
Sull'ultimo salitone ho avuto un principio di crampi, è stato provvidenziale l'ultimo ristoro.
Da lì all'arrivo ho dato tutto, ma proprio tutto.
Passare da solo sotto ad uno striscione recante la scritta "Uci Mountain Bike World Championchip Marathon" è stato qualcosa di unico.
Sono arrivato, mi sono tirato due sberloni sul casco per dirmi bravo (è il mio rituale di fine gara), ho buttato fuori un soffio d'aria e poi ho lasciato cadere le braccia.
Lo giuro: mi sono commosso.
Per la prima volta in stagione non ho fatto una gara in solitaria, non ho combattuto con le moto scopa, avevo sempre qualcuno sia davanti che dietro e non mi sono sentito ai margini.
Entrare nei single track (e poi uscirne) mi ha ricordato il clima di battaglia della Parigi Roubaix.
C'era solo il cocciare dei sassi sui telai, lo sbattere delle catene...
E poi quanta gente!
Tantissima, ovunque!
E poi il concerto a metà gara, lungo il tratto forse più tecnico e divertente (che purtroppo ho dovuto fare a piedi causa surriscaldamento dei dischi...non frenavo più!)
Una festa, davvero una festa.
Roba da pelle d'oca.
L'arrivo poi con i miei Lacuna Coil in cuffia, l'altoparlante di Radio Corsa che raccontava della gara e poi gli speaker che parlavano è stato da brividi.
Durante le premiazioni ero a un metro (uno!!!!) da Di Rocco, a mezzo metro dalla miss madrina dell'evento (Elena Frasson, una delle creature più belle che mi sia mai capitato di vedere).
Durante le interviste Flash ero a un passo da Celestino, ho sollevato la sua bici e apprezzato la sua umanità.
Non ha accampato scuse: non si è aggrappato alla ruota bucata (era mollissima) ma ha riconosciuto la bravura degli avversari.
Paola Pezzo è sempre bellissima e disponibile al mille per mille con tutti.
Torno da Montebelluna con l'adrenalina a mille.
Troppo, troppo, ma troppo bello!!!!!!!!!!!!!!
Un saluto e un grazie come una casa ai ragazzi della Divinus Bike e della Tre Valli.
Per la simpatia e per la cena.
Un grazie ancora più grande a Roberto Pantano per avermi ospitato a dormire sul suo camper (e a Luca per essersi sbattuto un casino per me)
Ho avuto anche io da ridire con uno (maglia nera con scritta arancione. Aveva la barba nera).
Mi ha urlato di spostarmi a sinistra, l'ho fatto ma era stretto e per tenere in equilibrio la bici ho fatto un piccolo scarto. Niente di che però.
Mi ha passato urlandomi dietro tutti i sacramenti...
Ma io dico: se sei un elite perchè non sei partito alle 10.30 assieme a Celestino?
La maggioparte però ha ringraziato.
Bellissimo il single track La Gioiosa!!!!!!!!!!!!!
Ho capito, ho visto il tavolo numeroso. Io al SRH ho il pettorale 826, ciao a venerdì!
Io ero uno di quelli del Marathon che avevano un ritmo da 200esima posizione. Effettivamente arrivati nel punto di ricongiungimento, i concorrenti del Classic erano tanti da superare ed il loro ritmo era più lento del nostro.
In salita il problema del sorpasso non c'era proprio. C'era sempre modo di superare senza problemi.
In discesa c'è da dire che in tutte le situazioni in cui ho chiesto di passare, sono riuscito a farlo sempre con la collaborazione del concorrente del Classic che mi precedeva ed in completa sicurezza.
(AUTOCRITICA ON)
Ricordiamoci sempre che noi dalla 50esima posizione in poi, non siamo venuti a Montebelluna per vincere il Marathon, pertanto non abbiamo alcun diritto di sentirci fenomeni da mondiale. Basta sempre usare anzitutto l'educazione e poi il buon senso nel superare, senza prendersi rischi inutili.
(AUTOCRITICA OFF)
Devo dire che tutti coloro del Classic che ho superato, hanno sempre avuto la sensazione di "sentirsi lenti" e proprio per questo sono stati molto collaborativi e generosi, forse anche più del dovuto.
Aspettiamo nuove date e nuove orari, anche se per sistemare la questione ci penseranno sempre le buone anime dei Pedali di Marca a mettere online tutto su Youtube...
Quoto in pieno, io ho sempre chiesto strada educatamente, (a destra o sinistra), ringraziando, e non ho avuto nessun tipo di problema. In salita si passava agevolmente, in discesa aspettavo il momento propizio e chiedevo strada. Solo appena dopo la partenza (in 3° griglia), un fenomeno mi ha impercato contro perche secondo lui gli sono andato troppo vicino e si voleva fermare per fare a botte...
mamma che tristezza...e pensare che avevano un sacco di tempo a disposizione,cosa rara per la mtb! hanno passato il tempo a dire banalità mostuose!
Sgarbozza che strabuzza gli occhi quando la Pezzo gli parla della pressione della gomme?Ne vogliamo parlare?che pena...
giornata memorabile sotto ogni punto di vista! organizzazione perfetta e montello da brividi! e un grazie ai compagni di squadra(bike club 2000) in pista e fuori che si sono prodigati ad aiutarmi!