Gruppo uscite Bolzano

tirrolo

Cicliere Provetto
22/9/13
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Tossicia e Bolzano
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Acciaio e Carbonio.
domani sono libero tuuto il giorno. praticamente sabato sempre libero, domenica dopo le 10.00 e durante la settimana dopo le 17.00 ... non conosco l'itinerari, quasi nessuno, quindi per me va tutto bene..!
un piccolo problemino sarebbe che al momento mi sto procurando una bici..)) la settimana scorsa ho venduto la mia mtb hardtail da 26 ed ora voglio prendermi una full da 29".. sto pensando alla Specialized Camber al meno del 2016 in poi..
voi, ragazzi qua, con che bici girate?


Ciao,
qua attorno i sentieri sono abbastanza ripidi, ed alcuni difficili anche in discesa. Per avere una (molto piccola) panoramica dei trail in zona e delle loro difficoltà, puoi usare "Trailforks" (ma forse lo conosci già).

Io ho una hardtail 29 dalle geometrie spinte, e mi trovo abbastanza bene.

Quindi anche te senza bici? Cavolo, tutti appiedati a Bolzano!! :D
 

velomaxi

Biker novus
30/9/15
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Hahaha.. si ma non per molto..! settimana prossima probabilmente saro a cavallo..
allora forse sara meglio una tipo Canyon nerve/spectral o una Cube Stereo.. perche la camber sarebbe piu da Cross country per la geometria
 

tirrolo

Cicliere Provetto
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Hahaha.. si ma non per molto..! settimana prossima probabilmente saro a cavallo..
allora forse sara meglio una tipo Canyon nerve/spectral o una Cube Stereo.. perche la camber sarebbe piu da Cross country per la geometria

Dipende da quali sentieri ti interessa fare: volendo di sentieri cross country ce ne sono... specialmente se si guarda un po' nei comuni limitrofi. Sentieri "impegnativi" ce ne sono ben di più... siamo pur sempre nelle Dolomiti!
 

tirrolo

Cicliere Provetto
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Tanto per far rosicare un po' gli appiedati, copio qui il report del mio giretto di ieri.

Novembre 2018: Pietralba

Per il giro di questo sabato mattina ho scelto un (vecchio) itinerario di nonnocarb, targato difficoltà "media": ha piovuto e diluviato per tutta la settimana, e questo ha precluso la fruibilità in sella di buona parte dei sentieri nei dintorni.

Parto in solitaria (a quanto pare, sono l'unico biker dotato di bici a Bolzano :P) verso le otto del mattino e mi reco ai piedi della funivia del Colle. Decido di salire in funivia per due motivi: 1) sono l'unico utente della funivia e 2) le forti piogge dei giorni scorsi hanno creato non pochi problemi alla sentieristica, quindi meglio tenermi un po' di margine con le ore di luce.

Scatto la classica foto sullo Schlern dal Colle dei Contadini.

img_20181103_084157.jpg


Dal Colle dei Contadini, pedalo una decina di minuti arrivando al Colle dei Signori e quindi all'imbocco dell'E5. Dopo poche centinaia di metri, la montagna mi dà un primo avvertimento.

img_20181103_085305.jpg


Non passano dieci minuti, che subito arriva un secondo avvertimento.

img_20181103_090523.jpg


Fortunatamente si tratta di alberi singoli, che riesco a superare. In realtà, non mi preoccupano molto gli alberi a terra, quanto quelli pericolanti sopra la mia testa. Quindi procedo con molta cautela, più con gli occhi puntati per aria che sul sentiero.

Dopo un po' di chilometri (ed altri scavalcamenti d'albero) odo il dolce suono delle motoseghe a lavoro, e dal primo maso finalmente il sentiero torna ad essere bello pulito.

Dopo una piccola discesa su sentiero con fondo migliore di molte strade asfaltate, arrivo a Lupicino.

img_20181103_095720.jpg


Dopo uno strappo bello ripido in cui sono costretto a spingere, arrivo su di una magnifica radura erbosa da cui godo di una vista di tutto rispetto sullo Schlern e sul Latemar.

img_20181103_100524.jpg


img_20181103_101340.jpg


img_20181103_101616.jpg


Dopo una rapida discesa asfaltata, arrivo a Nova Ponente.

img_20181103_102308.jpg


Cerco di raggiungere il sentiero che mi dovrebbe portare a Pietralba ma, purtroppo, incontro questo...

img_20181103_104347.jpg


Ormai ho una certa esperienza, e so che se hanno messo un cartello vuol dire che c'è sicuramente un buon motivo. Quindi, dopo aver maledetto la scelta di usare un cartello di divieto di sosta per indicare un divieto di circolazione (e non è la prima volta che mi ritrovo a maledire scelte sconsiderate sulla segnaletica qui in Alto Adige), opto per la ritirata.

Decido di prendere il sentiero che scende nel fosso del Rio Vallarsa, che avevo già percorso una volta in bici da corsa e copertoncini da 23.

Arrivato nel fosso, incontro un cartello che sembra messo lì apposta per me: Pietralba 1:20 h. Decido quindi di seguire questo sentiero (il 5B), che mi fa risalire dall'altro versante del fosso: una salita RIPIDISSIMA, in cui mi tocca fare un bel tratto con la bici in spalla.

Uscito dal fosso, mi ritrovo letteralmente in una pozza di fango che fa sì che tutti i lubrificanti usati sulla bici vadano a farsi benedire... in effetti il giro stava filando fin troppo liscio per i miei standard.

Risalgo faticosamente fino alla strada asfaltata, solo qualche centinaio di metri più in giù (e quasi un paio d'ore più tardi) dal punto in cui avevo optato per la "ritirata". Da qui il 5B si dirige ripido e deciso verso un bosco, pur rimandendo pedalabile.

Anche se, di tanto in tanto, la montagna mi ricorda che è bene guardare per aria...

img_20181103_115905.jpg


Dopo alberi scavalcati, "ritirate" poco strategiche, rami nelle ruote e nel cambio, e bagni di fango, arrivo finalmente a questo (è il caso di dirlo) Benedetto santuario:

img_20181103_121247.jpg


img_20181103_121528.jpg


All'interno di questo santuario si trovano "splendidi affreschi ed un'impressionante statua miracolosa della Madonna Addolorata". Io, essendo infangato da capo a piedi, non mi sono permesso di entrare ad ammirare tutto ciò (tornerò con mezzi più consoni).

Finalmente, mi re-immetto nella traccia di nonnocarb. Ora arriva la parte che mi preoccupa, ossia la discesa a Laives. Non conosco il sentiero, e quindi non posso stimare se le piogge lo abbiano ostruito. Guardando Openstreetmap, però, mi pare di capire che si tratti di un sentiero abbastanza importante, quindi non sono troppo preoccupato... a parte per le curve di livello, che mi indicano che il sentiero è praticamente su un precipizio.

Con un po' di dubbi, e rassegnato all'eventualità di dover di nuovo spallare la bici nel caso tocchi tornare indietro, mi lancio giù per la carrareccia indicata dalla traccia... si tratta del sentiero "Via Crucis", ossia del sentiero che i pellegrini percorrono da Laives per arrivare a Pietralba.

img_20181103_123308.jpg


img_20181103_123925.jpg


Le mie preoccupazioni si rivelano infondate, perchè il sentiero è un' autostrada che offre magnifici scorci d'autunno sulla vallata sottostante...

img_20181103_123555.jpg


img_20181103_124250.jpg


img_20181103_124303.jpg


img_20181103_124312.jpg


img_20181103_124323.jpg


Addirittura qualcuno ha pensato di costruire, a ridosso dello strapiombo, un' osteria! L'osteria di Mezzavia.

img_20181103_124807.jpg


Che, a giudicare dalle "firme" sui muri, è chiusa ormai da diversi anni.

La parte finale della traccia segue dei sentierini un po' più ripidi con fondo bagnato, pietre lisce e foglie. Decido di non rischiare, e proseguo lungo la carrareccia. Scopro, così, un maso davvero particolare....

img_20181103_130231.jpg


Scendo per una ripidissima strada fino a raggiungere (nuovamente) il Rio Vallarsa prima, e Laives poi. La discesa si presta a delle ultime foto.

img_20181103_125328.jpg


img_20181103_130418.jpg


img_20181103_130644.jpg


img_20181103_131320.jpg


A questo punto la traccia di nonnocarb sarebbe finita... decido, però di chiudere in bellezza risalendo da San Giacomo verso il sentiero 10A.

img_20181103_135941.jpg


Qui incontro un simpatico vecchietto che tutto arzillo tiene il mio passo in sella alla sua e-bike. In due formiamo una strana coppia che, fino a pochi anni fa, mai si sarebbe potuta incontrare per un sentiero così ripido. In più, mi faccio gratis una piccola lezione di storia sulla sentieristica dei dintorni.
Concludo il tutto con il (per me) classico e trialistico (senza troppe pietre e radici, ma tanti switchbacks belli stretti) 4B, che mi porta dritto dentro l'autolavaggio ai piedi del Virgolo... la bici ha bisogno di una bella doccia!

img_20181103_144835.jpg


Animazione e dati del giretto:

https://www.relive.cc/view/1943318941

Link Originario: https://tirxsg3ng.wordpress.com/2018/11/04/novembre-2018-pietralba/
 
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gianluca1989

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Tanto per far rosicare un po' gli appiedati, copio qui il report del mio giretto di ieri.

Novembre 2018: Pietralba

Per il giro di questo sabato mattina ho scelto un (vecchio) itinerario di nonnocarb, targato difficoltà "media": ha piovuto e diluviato per tutta la settimana, e questo ha precluso la fruibilità in sella di buona parte dei sentieri nei dintorni.

Parto in solitaria (a quanto pare, sono l'unico biker dotato di bici a Bolzano :P) verso le otto del mattino e mi reco ai piedi della funivia del Colle. Decido di salire in funivia per due motivi: 1) sono l'unico utente della funivia e 2) le forti piogge dei giorni scorsi hanno creato non pochi problemi alla sentieristica, quindi meglio tenermi un po' di margine con le ore di luce.

Scatto la classica foto sullo Schlern dal Colle dei Contadini.

img_20181103_084157.jpg


Dal Colle dei Contadini, pedalo una decina di minuti arrivando al Colle dei Signori e quindi all'imbocco dell'E5. Dopo poche centinaia di metri, la montagna mi dà un primo avvertimento.

img_20181103_085305.jpg


Non passano dieci minuti, che subito arriva un secondo avvertimento.

img_20181103_090523.jpg


Fortunatamente si tratta di alberi singoli, che riesco a superare. In realtà, non mi preoccupano molto gli alberi a terra, quanto quelli pericolanti sopra la mia testa. Quindi procedo con molta cautela, più con gli occhi puntati per aria che sul sentiero.

Dopo un po' di chilometri (ed altri scavalcamenti d'albero) odo il dolce suono delle motoseghe a lavoro, e dal primo maso finalmente il sentiero torna ad essere bello pulito.

Dopo una piccola discesa su sentiero con fondo migliore di molte strade asfaltate, arrivo a Lupicino.

img_20181103_095720.jpg


Dopo uno strappo bello ripido in cui sono costretto a spingere, arrivo su di una magnifica radura erbosa da cui godo di una vista di tutto rispetto sullo Schlern e sul Latemar.

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Dopo una rapida discesa asfaltata, arrivo a Nova Ponente.

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Cerco di raggiungere il sentiero che mi dovrebbe portare a Pietralba ma, purtroppo, incontro questo...

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Ormai ho una certa esperienza, e so che se hanno messo un cartello vuol dire che c'è sicuramente un buon motivo. Quindi, dopo aver maledetto la scelta di usare un cartello di divieto di sosta per indicare un divieto di circolazione (e non è la prima volta che mi ritrovo a maledire scelte sconsiderate sulla segnaletica qui in Alto Adige), opto per la ritirata.

Decido di prendere il sentiero che scende nel fosso del Rio Vallarsa, che avevo già percorso una volta in bici da corsa e copertoncini da 23.

Arrivato nel fosso, incontro un cartello che sembra messo lì apposta per me: Pietralba 1:20 h. Decido quindi di seguire questo sentiero (il 5B), che mi fa risalire dall'altro versante del fosso: una salita RIPIDISSIMA, in cui mi tocca fare un bel tratto con la bici in spalla.

Uscito dal fosso, mi ritrovo letteralmente in una pozza di fango che fa sì che tutti i lubrificanti usati sulla bici vadano a farsi benedire... in effetti il giro stava filando fin troppo liscio per i miei standard.

Risalgo faticosamente fino alla strada asfaltata, solo qualche centinaio di metri più in giù (e quasi un paio d'ore più tardi) dal punto in cui avevo optato per la "ritirata". Da qui il 5B si dirige ripido e deciso verso un bosco, pur rimandendo pedalabile.

Anche se, di tanto in tanto, la montagna mi ricorda che è bene guardare per aria...

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Dopo alberi scavalcati, "ritirate" poco strategiche, rami nelle ruote e nel cambio, e bagni di fango, arrivo finalmente a questo (è il caso di dirlo) Benedetto santuario:

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All'interno di questo santuario si trovano "splendidi affreschi ed un'impressionante statua miracolosa della Madonna Addolorata". Io, essendo infangato da capo a piedi, non mi sono permesso di entrare ad ammirare tutto ciò (tornerò con mezzi più consoni).

Finalmente, mi re-immetto nella traccia di nonnocarb. Ora arriva la parte che mi preoccupa, ossia la discesa a Laives. Non conosco il sentiero, e quindi non posso stimare se le piogge lo abbiano ostruito. Guardando Openstreetmap, però, mi pare di capire che si tratti di un sentiero abbastanza importante, quindi non sono troppo preoccupato... a parte per le curve di livello, che mi indicano che il sentiero è praticamente su un precipizio.

Con un po' di dubbi, e rassegnato all'eventualità di dover di nuovo spallare la bici nel caso tocchi tornare indietro, mi lancio giù per la carrareccia indicata dalla traccia... si tratta del sentiero "Via Crucis", ossia del sentiero che i pellegrini percorrono da Laives per arrivare a Pietralba.

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Le mie preoccupazioni si rivelano infondate, perchè il sentiero è un' autostrada che offre magnifici scorci d'autunno sulla vallata sottostante...

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Addirittura qualcuno ha pensato di costruire, a ridosso dello strapiombo, un' osteria! L'osteria di Mezzavia.

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Che, a giudicare dalle "firme" sui muri, è chiusa ormai da diversi anni.

La parte finale della traccia segue dei sentierini un po' più ripidi con fondo bagnato, pietre lisce e foglie. Decido di non rischiare, e proseguo lungo la carrareccia. Scopro, così, un maso davvero particolare....

img_20181103_130231.jpg


Scendo per una ripidissima strada fino a raggiungere (nuovamente) il Rio Vallarsa prima, e Laives poi. La discesa si presta a delle ultime foto.

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A questo punto la traccia di nonnocarb sarebbe finita... decido, però di chiudere in bellezza risalendo da San Giacomo verso il sentiero 10A.

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Qui incontro un simpatico vecchietto che tutto arzillo tiene il mio passo in sella alla sua e-bike. In due formiamo una strana coppia che, fino a pochi anni fa, mai si sarebbe potuta incontrare per un sentiero così ripido. In più, mi faccio gratis una piccola lezione di storia sulla sentieristica dei dintorni.
Concludo il tutto con il (per me) classico e trialistico (senza troppe pietre e radici, ma tanti switchbacks belli stretti) 4B, che mi porta dritto dentro l'autolavaggio ai piedi del Virgolo... la bici ha bisogno di una bella doccia!

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Animazione e dati del giretto:

https://www.relive.cc/view/1943318941

Link Originario: https://tirxsg3ng.wordpress.com/2018/11/04/novembre-2018-pietralba/

Bravo bel giro, settimana prossima dovrei avere il mezzo, ci teniamo informati x un giro se ti va. Sabato mattina andrebbe bene?


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tirrolo

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Bravo bel giro, settimana prossima dovrei avere il mezzo, ci teniamo informati x un giro se ti va. Sabato mattina andrebbe bene?


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Ciao, grazie.

Penso di esserci, potro' dare conferma in settimana.
 

velomaxi

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Novembre 2018: Pietralba

Per il giro di questo sabato mattina ho scelto un (vecchio) itinerario di nonnocarb, targato difficoltà "media": ha piovuto e diluviato per tutta la settimana, e questo ha precluso la fruibilità in sella di buona parte dei sentieri nei dintorni.

Parto in solitaria (a quanto pare, sono l'unico biker dotato di bici a Bolzano :P) verso le otto del mattino e mi reco ai piedi della funivia del Colle. Decido di salire in funivia per due motivi: 1) sono l'unico utente della funivia e 2) le forti piogge dei giorni scorsi hanno creato non pochi problemi alla sentieristica, quindi meglio tenermi un po' di margine con le ore di luce.

Scatto la classica foto sullo Schlern dal Colle dei Contadini.

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Dal Colle dei Contadini, pedalo una decina di minuti arrivando al Colle dei Signori e quindi all'imbocco dell'E5. Dopo poche centinaia di metri, la montagna mi dà un primo avvertimento.

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Non passano dieci minuti, che subito arriva un secondo avvertimento.

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Fortunatamente si tratta di alberi singoli, che riesco a superare. In realtà, non mi preoccupano molto gli alberi a terra, quanto quelli pericolanti sopra la mia testa. Quindi procedo con molta cautela, più con gli occhi puntati per aria che sul sentiero.

Dopo un po' di chilometri (ed altri scavalcamenti d'albero) odo il dolce suono delle motoseghe a lavoro, e dal primo maso finalmente il sentiero torna ad essere bello pulito.

Dopo una piccola discesa su sentiero con fondo migliore di molte strade asfaltate, arrivo a Lupicino.

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Dopo uno strappo bello ripido in cui sono costretto a spingere, arrivo su di una magnifica radura erbosa da cui godo di una vista di tutto rispetto sullo Schlern e sul Latemar.

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Dopo una rapida discesa asfaltata, arrivo a Nova Ponente.

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Cerco di raggiungere il sentiero che mi dovrebbe portare a Pietralba ma, purtroppo, incontro questo...

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Ormai ho una certa esperienza, e so che se hanno messo un cartello vuol dire che c'è sicuramente un buon motivo. Quindi, dopo aver maledetto la scelta di usare un cartello di divieto di sosta per indicare un divieto di circolazione (e non è la prima volta che mi ritrovo a maledire scelte sconsiderate sulla segnaletica qui in Alto Adige), opto per la ritirata.

Decido di prendere il sentiero che scende nel fosso del Rio Vallarsa, che avevo già percorso una volta in bici da corsa e copertoncini da 23.

Arrivato nel fosso, incontro un cartello che sembra messo lì apposta per me: Pietralba 1:20 h. Decido quindi di seguire questo sentiero (il 5B), che mi fa risalire dall'altro versante del fosso: una salita RIPIDISSIMA, in cui mi tocca fare un bel tratto con la bici in spalla.

Uscito dal fosso, mi ritrovo letteralmente in una pozza di fango che fa sì che tutti i lubrificanti usati sulla bici vadano a farsi benedire... in effetti il giro stava filando fin troppo liscio per i miei standard.

Risalgo faticosamente fino alla strada asfaltata, solo qualche centinaio di metri più in giù (e quasi un paio d'ore più tardi) dal punto in cui avevo optato per la "ritirata". Da qui il 5B si dirige ripido e deciso verso un bosco, pur rimandendo pedalabile.

Anche se, di tanto in tanto, la montagna mi ricorda che è bene guardare per aria...

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Dopo alberi scavalcati, "ritirate" poco strategiche, rami nelle ruote e nel cambio, e bagni di fango, arrivo finalmente a questo (è il caso di dirlo) Benedetto santuario:

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All'interno di questo santuario si trovano "splendidi affreschi ed un'impressionante statua miracolosa della Madonna Addolorata". Io, essendo infangato da capo a piedi, non mi sono permesso di entrare ad ammirare tutto ciò (tornerò con mezzi più consoni).

Finalmente, mi re-immetto nella traccia di nonnocarb. Ora arriva la parte che mi preoccupa, ossia la discesa a Laives. Non conosco il sentiero, e quindi non posso stimare se le piogge lo abbiano ostruito. Guardando Openstreetmap, però, mi pare di capire che si tratti di un sentiero abbastanza importante, quindi non sono troppo preoccupato... a parte per le curve di livello, che mi indicano che il sentiero è praticamente su un precipizio.

Con un po' di dubbi, e rassegnato all'eventualità di dover di nuovo spallare la bici nel caso tocchi tornare indietro, mi lancio giù per la carrareccia indicata dalla traccia... si tratta del sentiero "Via Crucis", ossia del sentiero che i pellegrini percorrono da Laives per arrivare a Pietralba.

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Le mie preoccupazioni si rivelano infondate, perchè il sentiero è un' autostrada che offre magnifici scorci d'autunno sulla vallata sottostante...

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Addirittura qualcuno ha pensato di costruire, a ridosso dello strapiombo, un' osteria! L'osteria di Mezzavia.

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Che, a giudicare dalle "firme" sui muri, è chiusa ormai da diversi anni.

La parte finale della traccia segue dei sentierini un po' più ripidi con fondo bagnato, pietre lisce e foglie. Decido di non rischiare, e proseguo lungo la carrareccia. Scopro, così, un maso davvero particolare....

img_20181103_130231.jpg


Scendo per una ripidissima strada fino a raggiungere (nuovamente) il Rio Vallarsa prima, e Laives poi. La discesa si presta a delle ultime foto.

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A questo punto la traccia di nonnocarb sarebbe finita... decido, però di chiudere in bellezza risalendo da San Giacomo verso il sentiero 10A.

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Qui incontro un simpatico vecchietto che tutto arzillo tiene il mio passo in sella alla sua e-bike. In due formiamo una strana coppia che, fino a pochi anni fa, mai si sarebbe potuta incontrare per un sentiero così ripido. In più, mi faccio gratis una piccola lezione di storia sulla sentieristica dei dintorni.
Concludo il tutto con il (per me) classico e trialistico (senza troppe pietre e radici, ma tanti switchbacks belli stretti) 4B, che mi porta dritto dentro l'autolavaggio ai piedi del Virgolo... la bici ha bisogno di una bella doccia!

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Animazione e dati del giretto:

https://www.relive.cc/view/1943318941

Link Originario: https://tirxsg3ng.wordpress.com/2018/11/04/novembre-2018-pietralba/
Grande! Bellissimo!
grazie per il resoconto e le foto stupende! l'ho letto con piacere
appena mi trovo la bici vi raggiungo cosi giriamo insieme...

A che ora sei arrivato a bolzano?
 

EmilG

Biker extra
1/11/10
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122
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Bolzano
www.scaltair.com
Usare la funivia del Colle secondo me é una cosa utile, si risparmia energia per allungare il giro. Vale anche per le altre funivie ovviamente.
Se posso darti un consiglio, invece che scendere in Vallarsa per risalire verso Pietralba era meglio salire alla malga Laab per poi andare verso Pietralba passando dal Peterberger Leger, tutto pedalabile, ma visto che di energia ne avevi ancora da spendere non hai poi sbagliato tanto.

Emil
 
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Usare la funivia del Colle secondo me é una cosa utile, si risparmia energia per allungare il giro. Vale anche per le altre funivie ovviamente.
Se posso darti un consiglio, invece che scendere in Vallarsa per risalire verso Pietralba era meglio salire alla malga Laab per poi andare verso Pietralba passando dal Peterberger Leger, tutto pedalabile, ma visto che di energia ne avevi ancora da spendere non hai poi sbagliato tanto.

Emil

Grazie del consiglio! In effetti non conosco bene quella zona. Quindi ho una buona scusa per tornarci adesso.

Riguardo le funivie sono d'accordo, led aggiungo che le alternative spesso coinvolgono troppo bitume per i miei gusti.
 

gianluca1989

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Grazie del consiglio! In effetti non conosco bene quella zona. Quindi ho una buona scusa per tornarci adesso.

Riguardo le funivie sono d'accordo, led aggiungo che le alternative spesso coinvolgono troppo bitume per i miei gusti.

Se parti da laives lungo rio vallarsa raggiungi lupicino poi dal sentiero europeo e5 arrivi sopra il colle poi tutta discesa tecnica e divertente, il giro prevede al 99% strade sterrate e sentieri


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jz91

Biker superis
19/6/18
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Trentino A.A.
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Front pesante
Causa pendolarismo scoglionante mi sono deciso ad essere uno dei vostri e sto cercando qualche buco per la settimana a BZ o vicinanze max 15min auto o mezzi.

Che zona consigliereste? Ho sentito il Renon è a 15 minuti con la Funivia o conviene stare a Bolzano?

Possibilmente cerco una zona dove ci si possa allenare dopo lavoro con buone salitine per fare sfr e Ripetute e perché no per affinare la tecnica fuori strada.
Grazie e scuso se off topic
 

tirrolo

Cicliere Provetto
22/9/13
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Tossicia e Bolzano
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Acciaio e Carbonio.
Causa pendolarismo scoglionante mi sono deciso ad essere uno dei vostri e sto cercando qualche buco per la settimana a BZ o vicinanze max 15min auto o mezzi.

Che zona consigliereste? Ho sentito il Renon è a 15 minuti con la Funivia o conviene stare a Bolzano?

Possibilmente cerco una zona dove ci si possa allenare dopo lavoro con buone salitine per fare sfr e Ripetute e perché no per affinare la tecnica fuori strada.
Grazie e scuso se off topic

Ciao e.. benvenuto tra i nostri!

Nei mesi freddi non so se convenga salire al Renon, meglio secondo me rimanere a quote più basse.

Per affinare il tecnico, secondo me una buona opzione è il bosco nei pressi della ex-discarica a Frangarto. Una ventina di minuti di trasferimento in bici su asfalto, poi tutto sterrato e molti sentierini tra cui scegliere. Per arrivarci, prendi la stradina bianca che, dalla ciclabile per Appiano, sale al MMM (Messner Mountain Museum). Passato il museo sali ancora un 500 metri su asfalto ed alla tua destra inizia un sentiero che e' una specie di autostrada. In quel bosco hai molte opzioni, ma falle tutte con la dovuta calma in quanto è un bosco molto frequentato da gente a piedi.

Per le ripetute in salita... beh, attorno a Bolzano le salite non mancano di certo! Magari ti tocca un po' di asfalto...
 
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