La sosta prima del single verso Sedini. Notare l'occhiale da sole e la discussione relativa agli ultimi ritrovati della tecnologia satellitare. Incoscienti ed ignari!
La situazione è cambiata: notare il repentino adeguamento del look alla nuova situazione meteo. Intanto jocan tenta di barattare il suo povero scacciacqua con un giaccone di foca con pelliccia, generosamente offerto dal capo dei vigili del benemerito comune di Bulzi (per aver fornito l'ottimo riparo).
Il nubifragio non accenna a rallentare. Per far passare il tempo e non raffreddarci molto, diamo una mano all'agente di Pulizia Municipale.
Che bella giornanta! Proprio quella che si dice: "una die 'e maiu!"
Ancora non ci muoviamo perche abbiamo paura di essere feriti dalle gocce d'acqua di alcuni chili di peso.
Alla fine però, da veri eroi (leggi disperati, infreddoliti, affamati e rassegnati) decidiamo di sfidare la furia della natura ed affrontiamo, come da programma, tutte le mulattiere ed i passaggi in mezzo ai campi trasformati in risaie e torrenti in piena. Anche perchè, a questo punto, il corvo più nero di come è non può diventare. Le macchie biancastre, nella foto, non sono emanazioni ectoplasmatiche ma alcuni di quei goccioloni di cui sopra.
Quello in giallo è casum72, quello in rosso ADexu. Assieme formano un giallo-rosso.
jocan che se la ride: il tornado, a lui, gli fa un baffo.
Ed ha pure la risata contagiosa: cosa avranno da ridere, poi, non si sa.
Questo, ieri, era un territorio arido. Notate la ruota anteriore di ADexu che inizia a sprofondare nel torrente impetuoso (vabbè, insomma, un poco più grosso del solito).
Una foto che i figli di casum72 potranno mostrare con orgoglio agli amichetti.
Un campo con del fieno ancora da raccogliere e completamente fradicio (purtroppo).
Un sentiero trasformato in un rusciello di fango: quasi impossibile pedalare...
e qui jocan non ce la fa più e si abbandona ad un pianto dirotto e disperato, mentre casum 72, insensibile, tiene d'occhio un gruppo di lumaconi che spaventati dalle nostre bici, corrono a nascondersi.
E comunque non tutti i mali vengono per nuocere: il riparo all'ingresso del municipio di Laerru, ci permette i fare la conoscenza di un'avvenente valchiria di passaggio, anche lei sorpresa dalla tempesta. E jocan, secondo me, ci stava pure facendo un pensierino...
Questa è l'immagine realmente peggiore della giornata: l'inossidabile Specy di ADexu, a
ruote all'aria nel tentativo di farle concludere il giro a Nulvi, come da programma. Purtroppo, nulla da fare e tutti e due, mestamente, sono rientati a Perfugas, abbandonandoci al nostro destino fatto di una'altra decina di chilomentri di salita fangosa, sempre sotto la pioggia battente, e con la strada della riforma tra Laerru e Nulvi per lunghi tratti completamente allagata e sconnessa.
Mi dispice non avere potuto fotografare cosa abbiamo trovato nell'ultimo tratto di asfalto che ci ha portato a Nulvi: una massa enorme di acqua e detriti che correva giù dalle colline, e noi che ci pedalavamo in mezzo! Vabbè, vuol dire che anche questa esperienza dovevamo farla!...