bè? com'è andata?
E' successo di tutto, soggu a bbbezzi!!! Bel giro però.
Seguirà resoconto & immagini varie.....
bè? com'è andata?
aspetto il resoconto...E' successo di tutto, soggu a bbbezzi!!!
ps:il vento era tutto al nord...a oristano nn ha sparato piu' di 15nodi sotto raffica...uff!!!!!!
Qui il vento si sentiva eccome! Chissà come doveva essere tipo... che so: l'Isola dei Gabbiani!!!!
bellissimo!!!per il prossimo giro sono ufficialmente autoinvitato e come canta elio porto anche i dischi cosìpotrete ballare i lentiLa AAC - Anglona Avventur Ciànnell
in collaborazione con i seguenti sponsor minori:
Sezione di Bulzi
Esterna 6 - Platamona
Troupe elitrasportata 5 - Lu Bagnu
New!!! Nuovo gusto CANNONAU
PRESENTS:
IL GIRO UMIDO DELL'ANGLONA
Staff:
Biker 1: Jocan
Biker 2: ADexu
Experimental Track Designer: Jocan
Experimental Track Pursuiver: ADexu
Professional Photographers: ADexu, Jocan
Tecnical Staff: Jocan, ADexu
Logistics & Various: ADexu, Jocan
Dopo un venerdì di pioggia battente e un sabato all'insegna del cielo plumbeo, si decide per la mission nel giorno di Domenica 11 febbraio 2007.
Appuntamento all'ora X nel punto stabilito per poter essere al bivio Osilo-Santa Vittoria alle ore 10.00.
Cielo poco nuvoloso, a tratti sereno, temperatura ottimale e vento avvertibile ma non fastidioso.
Col supporto dello staff tecnico prepariamo le bike e ci dirigiamo su sterrato a tratti fangoso verso Nulvi, dove affrontiamo il primo guado su un ponte sommergibile. L'umidità che impregna i calzini svanisce subito sotto lo sforzo per scalare Monte Iscoba, sulla vetta del quale i colpi di pedale vengono accompagnati dal ritmico fruscio dei generatori eolici: neanche in questo caso riusciamo ad avvistare la figura di Don Pisciott, mitico fronteggiatore dei giramenti di pale!!!
Con fare baldanzoso raggiungiamo l'abitato di Nulvi, dove veniamo accolti dalla banda municipale e il Sindaco in fascia tricolore ci consegna le chiavi della città ( ).
Dopo i festeggiamenti ci attende una breve discesa, per poi risalire verso la nota carovaniera chiamata "Strada della Riforma". E' questa la parte più selvaggia e inesplorata del territorio, ma anche quella che riserverà maggiori sorprese. Inizialmente il sentiero, ancora in salita, si presenta fangoso e costellato di ampie pozze d'acqua, ma facilmente percorribile. Una volta intrapresa la discesa, fra i muri a secco che stringono il percorso notiamo che si incanala una quantità d'acqua via via crescente, che trasforma l'esile traccia in un vero ruscello, come documentato dalla foto:
Ma l'equipe di Anglona Avventur Ciànnell non si fa intimidire, e affronta il pericolo e l'umidità con disinvoltura!
Superata questa prima difficoltà dobbiamo optare fra una ripida rampa in cemento che ci porta velocemente verso il parco eolico di Tergu o seguire il sentiero che costeggia il torrente. La scelta ricade sulla seconda opzione che si rivela subito in tutta la sua difficoltà, presentando subito un guado con fondo sconnesso. Il tasso di umidità dei piedi ne risente ma riusciamo a passare, in fondo un guado era da mettere in conto, non avevamo previsto però che nel giro di pochi metri ne avremmo trovati ben cinque! Nelle foto uno di questi, affrontato con la consapevolezza che ormai i piedi non potevano bagnarsi più di così.
Oplà, atterraggio sulla sponda opposta...
Nonostante le avversità il vero biker non perde mai il sorriso!!!
Il sentiero dopo l'ultimo guado si è fatto sempre più fangoso e chiuso dalla vegetazione, e ci ha costretti a spinta per un discreto tratto, fra cespugli e rovi, e intanto la spinetta bastarda.....
Alla fine del sentiero ci ritroviamo su un campo dal quale ritroviamo le sterrate del parco eolico, che ci fanno finalmente riconquistare la strada asfaltata che porta a Tergu. Naturalmente la salita su asfalto è controvento, mentre il fango asciugando inizia a dare qualche noia alla trasmissione delle bici, intanto la spinetta bastarda.....
Una volta scollinato ci immettiamo sulla sterrata che riporta verso Osilo e ci spariamo la discesa ad una velocità godibilissima, finchè non passiamo il ponte che segna la quota minima del giro. Da quel punto in poi è tutta salita fin quasi al campo base dove sono parcheggiati i mezzi di supporto della Anglona Avventur Ciànnell. E' una bella salita, con pendenza costante e non troppo elevata, ma impegnativa per la sua lunghezza, soprattutto dopo più di 40 Km in condizioni estreme, ma la affrontiamo senza problemi col 32x32 finchè, a metà salita, la spinetta bastarda, raccolta fra un guado e l'altro, non finisce la sua opera sulla ruota anteriore di Jocan, la cui foratura ci obbliga ad un forzato stop tecnico.
L'intervento del Tecnical Staff pone rimedio al danno subìto, mentre un ponte radio GSM avverte i rispettivi campi base dell'ulteriore ritardo. La fine della salita vede i due bikers che lottano allo stremo con gambe sempre più dure e i piedi indolenziti dal freddo. Il rientro al campo base è comunque salutato festosamente per la riuscita dell'impresa, e mentre lo staff tecnico si adopera al rimessaggio delle bici sui mezzi, non rimane che concludere che è stato veramente un bel giro, magari perfettibile in alcuni tratti, ma che ha regalato comunque grandi soddisfazioni!
Da ripetere sicuramente, magari in un giorno meno umido e meglio ancora se con una compagnia più folta: c'è da divertirsi!!!!!
Bravo Jocan, proprio una bella traccia (Cos'è la storia delle cascate? Da vedere assolutamente!!!).
La AAC - Anglona Avventur Ciànnell
ha presentato
IL GIRO UMIDO DELL'ANGLONA
By ADexu & Jocan
bellissimo!!!per il prossimo giro sono ufficialmente autoinvitato e come canta elio porto anche i dischi cosìpotrete ballare i lenti