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Collegamento a triangolo dei generatori
I tre generatori, possono essere collegati a triangolo, unendo gli ingressi di un generatore con l'uscita del generatore la cui fase ritarda di 120° . Dai punti di collegamento (1-3', 2-1', 3-2') sono derivati i tre fili che costituiscono la linea trifase. Il collegamento a triangolo chiude una maglia, ma se, come ipotizzato, le tensioni sono simmetriche, la loro somma vettoriale è nulla: nella maglia (il triangolo, essendo tre i suoi rami) non circola alcuna corrente.
Osservazioni
- Si chiamano grandezze di fase le tensioni ai capi dei generatori e le correnti circolanti in essi; grandezze di linea sono le correnti nei fili di linea e le tensioni tra di essi, dette anche concatenate. Un sistema trifase è sempre definito dalla tensione concatenata.
- Nelle figure 8.1 ed 8.2 le correnti di fase sono indicate con Ifi, le correnti di linea con Ili, le tensioni di fase con Eii', le tensioni di linea con Uij: i pedicii, i, j assumono i valori 1,2,3.
- Nel collegamento a stella con quattro fili sono disponibili due terne di tensioni: quelle concatenate e quelle di fase, nel collegamento a triangolo è disponibile la sola terna di tensioni concatenate. Esiste comunque un punto comune a cui possono essere riferiti i potenziali dei tre fili di linea: è il centro stella ideale del sistema (indicato con T nella figura)
Diagrammi vettoriali
La figura 8.3 rappresenta il diagramma vettoriale delle tensioni di fase ( o stellate) e di linea (o concatenate) con generatoricollegatiastellae con il filo neutro. Sono anche indicati i numeri complessi in forma polare (vedi art. 5) dei vettori rappresentativi delle tensioni. Il valore efficace della tensione dei generatori è indicato con E. Il piano di Gauss ( o dei numeri complessi) è scelto (arbitrariamente) in modo che l'asse immaginario
Im coincida in direzione e verso con la tensione
E11'. NB:nelle formule delle figura con i diagrammi, sono usati gli operatori complessi
a=ej120 ed
a2=ej240, (che non sono altro che i numeri complessi 1
/120°, 1
/240°). Essi, moltiplicati per un vettore lo fanno ruotare, rispettivamente, di 120° e 240° in senso antiorario. Le tensioni concatenate si ricavano con il secondo principio di Kirchhoff.
Esse sono la differenza vettoriale di due tensioni di fase. Per
il sistema simmetrico, il loro valore efficace si ottiene moltiplicando la tensione di fase E per la radice quadrata di tre.
Ecco il calcolo per la tensione concatenata U12
- Le tensioni concatenate costituiscono una terna simmetrica ruotata di 30° in anticipo rispetto alle tensioni stellate.
- Le correnti di linea coincidono con le correnti di fase:ILi=Ifi
Il diagramma vettoriale di fig. 8.4 è tracciato per i generatori collegati atriangolo.
Le tensioni concatenate coincidono con le tensioni di fase, quindi si ha
Uij=Eii' 8. 3.
Le correnti di linea sono la differenza vettoriale di due correnti di fase. Se il
carico che le determina è
equilibrato, cioè se le tre impedenze che lo costituiscono sono identiche, il valore della corrente di linea si ottiene moltiplicando per la radice quadrata di tre il valore della corrente di fase.
Considerando il centro stella ideale del sistema, indicato con la lettera T, il diagramma è lo stesso di quello che si ottiene con tre generatori a stella la cui tensione è quella dei generatori effettivi diviso la radice quadrata di tre e le cui fasi sono anticipate di 30°. La terna a stella può sostituire la terna dei generatori a triangolo. E' ciò che si fa quando si ricorre al circuito
monofase equivalente.
Stella di impedenze
Tre impedenze a stella costituiscono un carico trifase che può essere alimentato da una linea trifase a tre o a quattro fili. Se le tre
impedenze sono
uguali il carico si dice
equilibrato.
Considereremo
carichi equilibrati alimentati da
sistemi simmetrici.
Nel collegamento a stella le
correnti di linea sono
uguali alle
correnti di fase,
Ili=Ifi 8. 5
mentre le
tensioni di fase, cioè le tensioni ai capi delle impedenze, (indicate con Uzi),
coincidono con le
tensioni stellate o, ciò che è lo stesso, le tensioni dei fili di fase rispetto al neutro (indicate con EiN):
UZi=EiNed è sempre U=
Ö3*E (U=1,73.E) dove U è il valore efficace della tensione di linea ed E quello della tensione di fase
Le correnti si calcolano con:
Il grafico vettoriale di fig. 8.6, oltre a mostrare correnti di linea e tensioni, illustra calcoli e relazioni con maggiori dettagli.
- Le correnti di linea (e di fase) formano una terna di vettori uguali tra loro e sfasati di 120°, ruotata rispetto alla terna delle tensioni di fase dell'angolo f pari all'argomento delle impedenze.
- La loro somma vettoriale, che corrisponde alla corrente nel neutro, è nulla.
- Togliendo il filo neutro nulla cambia. Sia con tre che con quattro fili, per il calcolo delle correnti di linea, si opera come in un circuito monofase di impedenza Z alimentato dalla tensione stellata.