Prova a fare una ciclabile di quelle famose, turistiche, a maggior ragione all'estero.
Ci troverai orde di pensionati con le endurone elettriche, che scorrazzano in gruppi serrati in formazione a testuggine che se non ti scansi ti spianano.
Succede molto spesso sulla Treviso - Jesolo nei festivi, li ho trovati lungo il Reno in Germania, roba da farti passare la voglia di frequentare le ciclabili e andare lungo la statale, gli automobilisti sono più rispettosi di questa gente.
Ho la fortuna di abitare in montagna, lungo una salita molto frequentata da ciclisti di ogni genere e specie, dal professionista in allenamento alla famigliola.
Ma il sabato e la domenica, oltre alle frotte di ciclopanza trevisani, si annunciano da lontano con il loro "vrrrrrr" quelli con la ebike che salgono in modalità turbo a 30 km/h girando i pedali a 20 pedalate al minuto.
Se fai la Cortina - Dobbiaco, notissima per le sue difficoltà da pista nera di bike park, allora troverai quelli che si fanno portare a Cimabanche e poi scendono o di qua o di là con l'endurona normale, per sperimentare l'ebrezza della discesa.
Non parliamo poi del Ponale...
E poi in mezzo ogni tanto ci sono io, che mi faccio queste robe con i copertoncini da strada e scendo pure più veloce facendo lo slalom tra le endurone piantate davati a qualche sassolino.