Si ho letto come funziona, il mio dubbio è se l'aumento di masse non sospese e complessità meccanica sia compensato dai vantaggi, il non doversi portare dietro una pompa in caso di sistema per gonfiare o di recuperare un po' di carica in caso di ipotetico pseudo Kers.la pompa prende energia dal movimento della ruota, tramite una frizione che si sgancia dal mozzo quando la pompa non viene utilizzata. È spiegato nell'articolo.
Quindi viene da sé che l'energia che va nella pompa può essere usata anche in altro modo.
Chiaramente ai ritmi in cui si succhia la batteria di una ebike non basterebbe a ricaricare uno dei mostri attuali, ma per elettriche leggere in piano e in discesa, chissà...
Ci carichi in discesa ma non so quanto, e se la salita la fai prima di scendere non ha molto sensola pompa prende energia dal movimento della ruota, tramite una frizione che si sgancia dal mozzo quando la pompa non viene utilizzata. È spiegato nell'articolo.
Quindi viene da sé che l'energia che va nella pompa può essere usata anche in altro modo.
Chiaramente ai ritmi in cui si succhia la batteria di una ebike non basterebbe a ricaricare uno dei mostri attuali, ma per elettriche leggere in piano e in discesa, chissà...
Ci carichi in discesa ma non so quanto, e se la salita la fai prima di scendere non ha molto senso
Senza contare che gli ulteriori attriti andranno a vanificare il recupero di corrente, visto che andranno già ad impattare sul consumo di batteria o sulla fatica musco-lare.Ci carichi in discesa ma non so quanto, e se la salita la fai prima di scendere non ha molto senso
Dovrebbero riportare i freni nei mozzi con un microalternatore all'interno di essi. Dei freni elettromagnetici. E' la stesso principio dei motori ibridi. Ma deve essere miniaturizzato il tutto. La corsa alla miniaturizzazione è il futuro. Ne vedremo delle belle.sono d'accordo, è solamente un'idea. Il recupero dell'energia è una cosa che non si è ancora studiata molto in ambito bici
Beh per quello è già da fine ‘800 che esiste qualcosa che produce energia elettrica con il moto.esatto.
Poi non ci vedo tanto da prendere per il cü, finalmente si trasforma l'energia delle ruote in qualcosa di utile. Pensate se quel motorino potesse caricare delle batterie: ce ne sono ben 2 (e qui gli elettrici alzano le antenne).
Esatto, altrimenti le auto elettriche avrebbero un'autonomia illimitata senza mai ricaricareSenza contare che gli ulteriori attriti andranno a vanificare il recupero di corrente, visto che andranno già ad impattare sul consumo di batteria o sulla fatica musco-lare.
Se no sarebbe l'uovo di Colombo, come la famosa automobile ad aria compressa...
esatto.
Poi non ci vedo tanto da prendere per il cü, finalmente si trasforma l'energia delle ruote in qualcosa di utile. Pensate se quel motorino potesse caricare delle batterie: ce ne sono ben 2 (e qui gli elettrici alzano le antenne).
esatto.
Poi non ci vedo tanto da prendere per il cü, finalmente si trasforma l'energia delle ruote in qualcosa di utile. Pensate se quel motorino potesse caricare delle batterie: ce ne sono ben 2 (e qui gli elettrici alzano le antenne).
La cara e vecchia "dinamo"Beh per quello è già da fine ‘800 che esiste qualcosa che produce energia elettrica con il moto.
Sinceramente non avevo capito avesse una pompa interna..
La mia idea era molto più semplice cioè rendere il mozzo un serbatoio di aria ad alta pressione e poi avere come parte mobile solo la valvola elettromeccanica per gonfiare o sgonfiare la gomma prendendo aria da quella del mozzo in pressione.
Ovviamente in questo modo hai un range di gonfia/sgonfia limitato.. ad esempio solo 3/4 volte.. ma sarebbe un sistema molto più semplice.
Una volta finito il giro uno arriva a casa e con compressore o pompa rimette aria nel mozzo per riportarlo alla pressione massima (es 8/10 atm)
Vero però in quel modo il cerchio dovrebbe sostenere una pressione elevata altrimenti per la legge dei vasi comunicanti la gomma non si gonfia quindi un aggravio di peso esagerato proprio sulla parte esterna della ruotaPensa quanta aria in pressione ci potrebbe stare in cerchio (vedi Mavic che non ha i fori dei nippli) e con un "aggeggino" sulla valvola, tipo quella ....... degli Zero Moto, magari si potrebbe far funzionare una valvola che sgonfia/gonfia.......
Alzi la bici da terra e fai girar le ruote fin che si gonfiano...un po na menata per l'anteriore, ma al posteriore dovresti aver meno problemi...Non modifico spesso la pressione delle gomme che controllo solo prima di uscire, ma l'idea non è male. Non cspisco però come fare a meno della pompetta, se la gomma scende a zero, non posso pedalare per rigonfiare perché la triterei.
Un metro cubo a 1 atm. pesa 1,3 kg, se non ho sbagliato il conto (non ho ancora cenato e sono in calo di zuccheri), un cerchio da 29” a 6 atm peserà in più 10 g. Il problema è il volume ridotto e, come hai detto te, il cerchio in pressione che non deve perdere, e non è semplice.Vero però in quel modo il cerchio dovrebbe sostenere una pressione elevata altrimenti per la legge dei vasi comunicanti la gomma non si gonfia quindi un aggravio di peso esagerato proprio sulla parte esterna della ruota
Zehus.. .. ..esatto.
Poi non ci vedo tanto da prendere per il cü, finalmente si trasforma l'energia delle ruote in qualcosa di utile. Pensate se quel motorino potesse caricare delle batterie: ce ne sono ben 2 (e qui gli elettrici alzano le antenne).
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