Faccio parte dell'organizzazione del circuito IMA Scapin di cui la Graspalonga fa parte e vorrei darvi una chiave di lettura dall'altra parte della barricata.
Premesso che condivido i disagi subiti da tutti i bikers, ho avuto anche io in passato a che fare con situazioni limite come questa, premessso che tutto quello che viene riportato dal bikers se costruttivo viene recepito da chi organizza per far sì di migliorare sempre il più possibile, premesso tutto questo ritengo che la manifestazione di ieri visto le condizioni meteo limite a cui è stata sottoposta la zona sia di difficile decifrazione e giudizio.
Partiamo dai punti negativi:
1) terreno argilloso tipico delle colline emiliane
2) deviazioni nel finale per rendere più agevole l'arrivo
Punti positivi:
1) tracciato emozionante molto vario nel suo complesso
2) personale presente sul percorso e nei punti pericolosi dal primo all'ultimo bikers
3) ristori numerosi e ben forniti
4) buona tabellatura
5) regolarità di gara anche in condizioni limite
6) servizi di docce, lavaggio bici e ristoro all'arrivo ottimi
7) servizi pre gara, iscrizioni, location ottimi
8) pasta party perfetto con possibilità per tutti compresi accompagnatori di mangiare senza buono pasta
9) premiazioni perfette come location, dentro al teatro e difronte al pasta party dove la gente poteva comodamente e al caldo seguire lo spettacolo, inoltre tanti ma tanti premi per tutti..
10) una cordialità più unica che rara
elencato questo e posso garantirvi che ci sarebbe molto altro, voglio sottolineare le mie personali valutazioni sui punti negativi.
La morfologia purtroppo non si cambia è così e basta, l'argilla è tipica di queste zone e bisogna conviverci, un dilivio a meno di un'ora dalla partenza metterebbe in ginocchio molte organizzazioni, cosa che non è accaduto infatti il personale era presente su tutto il tracciato a presidiare eventuali incidenti e a dare indicazioni sulla gara. Forse l'unica cosa era ritardare di una mezz'ora la partenza e variare qualche punto nel finale ma in ogni caso il fango non è schivabile del tutto e fare una gara stradale solo perchè il meteo, che sbaglia molto spesso come oggi che doveva diluviare invece c'è un sole che spacca le pietre, ha messo brutto bè francamente è una ipotesi non percorribile perchè altrimenti il 70% delle gare in mtb sarebbe da fare con una bici da ciclocross.
Penso che quando in situazioni così limite non vi sono infortunati, non vi sono errori di percorso macroscopici sia già un onesto risultato, poi capisco benissimo la rabbia che si prova a dover trasportare la bici perchè carica di fango e macinare KM a piedi in mezzo al diluvio però questa è MTB e va presa sia con 30° al sole che con -5° con la neve ai bordi del sentiero.
Francamente leggendo i vari commenti non sarei così drastico e categorico in maniera negativa verso un comitato organizzatore che veramente ha lavorato mesi per fornire a tutti un weekend memorabile ma che in meno di un ora ha visto crollare tutto il castello ... ecco pensate adesso a questo agli sforzi profusi, alle serate a decidere come organizzare alle giornate intere a pulire nuovi percorsi più intriganti ecc... ecc... poi a questo punto serenamente postate la vostra considerazione.
Spero di avervi dato così un diverso angolo di valutazione della gara di ieri, e spero di vedervi anche per la prossima edizione anche perchè non può piovere in eterno.
ciao a tutti