GiroCube - Giro dello Sciliar in 2 giorni

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IddoCop

Biker grossissimus
15/4/07
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Bressanone (BZ)
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Per chi interessato a luglio si organizzerebbe una due giorni del giro delli Sciliar. Un giro fantastico in una zona di notevole bellezza.

Itinerario impegnativo per le caratteristiche del terreno, il dislivello e per le discese mediamente tecniche. Le fatiche sono ripagate da panorami fantastici sul gruppo del Catinaccio, su quello del Sassolungo, sull’Alpe di Siusi e naturalmente sullo Sciliar. Indimenticabile la discesa dal Rifugio Bolzano (mt 2457) a Siusi (mt 1000) sulle passerelle in legno del Prügelweg. Per risparmiare tempo e fatiche consigliamo di guadagnare l’Alpe di Siusi con la nuova Cabinovia che evita un dislivello di circa 800 mt altrimenti percorribili su asfalto o con “bici in spalla”. Luogo di partenza ed arrivo è Campitello in Val di Fassa



LUNGHEZZA: Km. 57,0 ca. (33+24)
DISLIVELLO IN SALITA: mt 2.150 (1.400 + 750)
DISLIVELLO IN DISCESA: mt 2.950 (1.800 + 1.150)
TEMPO PERCORRENZA: h 5,30 + h 3,30 (effettive)
PERIODO CONSIGLIATO: Giugno - Settembre
QUOTA MASSIMA: mt. 2.551 (Altipiano dello Sciliar)
EFFETTUATO IL: 24,25,26/Giugno/2006
CARTOGRAFIA CONSIGLIATA: Tabacco n.05 1:25.000 "Val Gardena/Alpe di Siusi”; Tappeiner n°101 1:25.000 Alpe di Siusi/Sciliar
LUOGO DI PARTENZA: Campitello di Fassa.
ITINERARIO: 1° Giorno: Campitello – Pian – Rif. Micheluzzi – Passo Duron – P. Alpe di Tires – Rif. Bolzano – Malga Seggiola – Prügelweg – Tuff Alm – Laghetti Fiè – Siusi
2° giorno: Siusi – Compatsch – Saltria – JenderBach – Bosch dai Bues – Giogo di Fassa – Rif. Micheluzzi - Campitello

Campitello è raggiungibile da sud tramite la statale ss48 della Val di Fiemme e Val di Fassa, uscita A22 Egna-Ora. Da Nord uscire a Chiusa e percorrere la ss242 della Val Gardena fino a Passo Sella, dal passo scendere a Campitello con la ss48. Accanto al ponte sul Rio Duron girare in direzione est verso i parcheggi della Funivia del Col Rodella. Qui potete lasciare la macchina.

1°giorno

Partiamo da Campitello di Fassa dal parcheggio della funivia del Col Rodella (mt.1410), arriviamo alla Piazza Centrale, continuiamo a dx per Via Rodella, via SS. Filippo e Giacomo e via Col, raggiungendo per asfalto la suggestiva frazione di Pian (km. 1,9; mt.1540). Di qui si prosegue per comoda sterrata in falsopiano, fino ad immettersi sulla forestale 532 che sale, molto più ripida direttamente da Campitello. Evitando ogni diramazione laterale, si procede faticosamente fino a raggiungere il Rifugio Micheluzzi (km.4,5; mt 1840). Subito dopo, mantenendo la principale, il percorso si fa completamente pianeggiante e costeggia il Rio Duron e tutta una serie di caratteristiche baite in legno, inclusa la simpatica Baita Lino Brach. Superata l'ultima di tali baite, di fronte all'imponente parete dolomitica del Molignon, lo sterrato prende a salire prima dolcemente, poi in maniera più marcata e su fondo più sconnesso, mantenendosi pedalabile almeno per i più allenati. Superata la Malga Docoldaura (km.9,3; mt.2046) si prosegue con tratti molto ripidi fino a raggiungere il Passo Duron, a quota 2204. Prendiamo il sentiero a sx che si immette successivamente sulla carrareccia proveniente dall’Albergo Dialer (segnato 4) e con bel percorso, chiusi tra le rupi dei Molignón a sx e gli acuminati Denti di Terrarossa a dx, si raggiunge con una lunga rampa micidiale il Passo dell'Alpe di Tires ed il Rif. Alpe di Tires, (km.12,2; mt. 2440). Da qui proseguiamo dalla parte opposta in discesa seguendo il segnato 4, dopodiché dobbiamo affrontare un tratto “bici in spalla” per circa 30 minuti per superare la fascia rocciosa che ci conduce sull’Altipiano dello Sciliar nel punto più alto della nostra escursione (km.15,0; mt.2551). Da qui proseguiamo in divertente e panoramica discesa fino ad incrociare il “sentiero dei turisti”, segnato 1, che proviene dall’Alpe di Siusi, lo prendiamo a sx e con un’ultima impennata arriviamo al Rifugio Bolzano (km.18,65; mt.2457). Da qui si gode di una splendida vista, oltre che sulle montagne circostanti,anche verso l'Adamello ed il gruppo dell'Ortler, nonché sui ghiacciai delle Alpi dell'Oetztal e dello Stubai. Dopo essersi riposati, con il sentiero numero 1 si scende verso sud, inizialmente per prati, poi per bosco, superando qualche tratto tecnico, arriviamo successivamente ad una radura che ci porta alla Malga Seggiola (mt 1940; ristoro). Proseguiamo attraversando i ripidi pendii rocciosi (tratti tecnici), fino a quando il susseguente ponte di legno ci fa varcare lo scrosciante fiume montano nella profonda gola rocciosa, immettendoci nel cosiddetto Prügelweg, un sentiero che è stato costruito con palanche di legno per portare più agiatamente le vacche sugli alpeggi in estate. E’ questo un sentiero fantastico, molto particolare ed impegnativo, dove le passerelle in legno si alternano a tratti lastricati e gradinati. Un ponticello ci annuncia la fine del tratto nella gola e proseguiamo con tratti molto ripidi fino al km.23,00. dove ad un bivio possiamo scegliere di tenere il sentiero 1 a dx in salita, che inizialmente è impedalabile, oppure calare giù a sx sul segnato 3 e fare attenzione ad imboccare la sterrata poco dopo a dx. Al km.24,0 le strade si ricongiungono e noi proseguiamo in discesa in mezzo ai boschi di larici e mantenendo sempre la principale (segnato 1), superando una teleferica ed un guado, arriviamo sui prati della Tuff Alm (km26,3; mt.1274) dalla quale possiamo scendere a valle sia attraverso il tecnico sentiero n°1, oppure tramite la forestale di servizio alla Malga Tuff, che si ricongiungono dopo un km circa, arrivando in breve ai Laghetti di Fié (km.28,0; mt.1036). Facciamo un giro completo del lago inferiore (Volser-Weinher) e, dalla parte opposta rispetto all’Hotel Waldsee, imbocchiamo in divertente discesa il sentiero 2 per Siusi fino a Runk (VigilerHof; km.30,2; mt 900 ca.), dove questo comincia a risalire fino ad attraversare il Rio Bianco, arrivando subito dopo all'Hotel Salegg dove prendiamo la strada a sx, arrivando in breve al parcheggio della cabinovia per l’Alpe di Siusi (km.33,0; mt.968) ed infine, al paese di Siusi.


2°giorno

Da Siusi dobbiamo raggiungere l’Alpe di Siusi. Noi consigliamo di farlo per la comoda cabinovia, oppure si può optare per l’asfalto che in circa 7 km porta a Compatsch (mt.1.844), stazione a monte della cabinovia. Da qui imbocchiamo il sentiero 3 (indicazioni Saltria) all’altezza del cartello marrone che indica la fine di Compatsch, girando a sx per prati. Il sentiero si mantiene più o meno parallelo all’asfalto che attraversa successivamente (km.1,3) andando in direzione dell’Hotel Steger-Dellai, prosegue dritto tralasciando la sterrata che porta alla Malga Gostner ed al km.2,10 dobbiamo tenere la sx ed iniziamo la discesa mantenendo il segnato 3. Dopo un po’ ci immettiamo sull’asfalto per 10 mt e riprendiamo subito a dx il sentiero 3 che con fantastica discesa ci porta a Saltria con un ultimo tratto asfaltato (km.5,20; mt.1675). Da Saltria dobbiamo raggiungere il Rif.Zallinger. Lo possiamo fare in diversi modi, noi vi consigliamo quello più carino dal punto di vista panoramico e dal punto di vista del tipo di terreno attraversato, anche se non il più breve. Dal piazzale di Saltria prendiamo a sx in discesa l’asfalto per la JenderTal (segnato 3a), superiamo un ponte e la strada diviene sterrata cominciando a risalire fino al km 7,15 dove dobbiamo continuare a dx la salita (direzione Monte Pana) fino a superare al km 9,0 un cancello in legno, proseguendo dritto in direzione Zallinger. Dopo un altro cancello ci immettiamo a dx nella forestale in direzione nuovamente di Saltria (segnato 3), che non raggiungiamo, perché al km.10,9 (mt 1818), in corrispondenza dello scollinamento, prendiamo a sx il sentiero 7 in salita in direzione Zallinger (fino qui anche direttamente da Saltria – segnato 3). La salita è ora dominata dal gruppo del Sassolungo ed il sentiero ci porta attraverso i pascoli montani ad una piccola valle piena di boschi (Bosch dai Bues), poi di nuovo su pascoli arriviamo ad una selletta proprio sopra il Rifugio Zallinger [(km.14,2; mt 2061) fino qui anche direttamente da Saltria – segnato 9], dove giriamo a sx per affrontare una ripidissima “terrific” (segnato 9) che in breve ci conduce al Giogo di Fassa e di lì al Rif.Sassopiatto (mt 2300; km.16,00), raggiungendo il punto più alto della seconda giornata. Dal rifugio scendiamo immediatamente in direzione della Malga Sassopiatto, passiamo davanti alle stalle e scendiamo in direzione della Val Duron (segnato 533). Il sentiero è abbastanza ripido, ma mai troppo impegnativo, anche se non banale. Alla fine della discesa andiamo a dx e subito dopo a sx raggiungendo in breve il Rif. Micheluzzi (km 19,5 ca; mt 1840). Per tornare a Campitello possiamo ripercorrere la strada fatta il giorno precedente oppure, 200 mt dopo il rifugio, consigliamo di riattraversare il rio e di prendere a sinistra un bel sentiero attrezzato con tavoli e panchine che dapprima in salita, comincia poi a scendere molto più tecnico e ripido per immettersi sulla strada della Val Duron (segnato 532) in località Pozates nei pressi della Baita Fraines, a circa metà strada fra il Rifugio Micheluzzi e Campitello. Proseguendo per questa si raggiunge in breve il paese ed il parcheggio dalla quale siamo partiti (km 24,0 ca; mt 1410)


n.b. Il giro può essere fatto anche in un solo giorno partendo ed arrivando a Siusi, evitando quindi tutto il tratto della Val Duron. Nei pressi della stazione a monte della cabinovia, in località Compatsch, imbocchiamo la sterrata (segnato 7) che, passando per l’Hotel Punta d’Oro, il Rif.Molignon e l’Albergo Dialer, conduce al Passo Duron. Dal Passo ci si ricongiunge all’itinerario descritto fino a Siusi.
 
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IddoCop

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pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Allora deciso, alla due giorni tu porti il grill e il porceddu....e la legna naturalmente!!! :celopiùg:



Ho fatto un gran casino!!!!!!!!!! Vabbè cercherò di organizzarmi (non è difficile tranne che il porchetto si cuove mooooooooolto lentamente).

GRILL????????????????????? Ma vuoi scherzare?????????? Panther insegnaglielo tu: solo legna, brace e tanta pazienza.
 
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