giro sulla dorsale dei nebrodi

Il percorso inizia da Serro Merio (Mistretta), lungo la s.s. 117, si devia a sinistra e si raggiunge rapidamente l'Urio Quattrocchi (1030 m.s.l.m.), piccolissimo laghetto di forma circolare, molto piacevole da visitare poiché ospita diverse specie di uccelli acquatici. Dopo aver superato l'Urio (sulla destra è una fontana in pietra locale), si segue la trazzera principale ed, al primo incrocio, si svolta a destra in direzione di Case Pomiere, dove c'è un grande abbeveratoio. Quest'ultimo tratto si addentra in un fitto bosco ove esemplari maestosi di Faggio sono consociati a specie quercine come Cerro e Rovere. Il sottobosco è spesso impenetrabile. Uscendo dal bosco, si attraversa una zona scoperta e si arriva alle Case Mascellino. Sempre più interessante sul piano naturalistico e paesaggistico l'osservazione dei boschi circostanti. Superato il confine comunale Mistretta - Caronia, che costituisce altresì lo spartiacque tra il bacino del Torrente S. Stefano ed il bacino del Torrente Caronia, si continua a seguire la pista in discesa e si incrocia un altra pista maggiormente battuta, che in quota si dirige verso Acqua dei Vitelli (1306 m.s.l.m). Da questa località la strada è ben visibile e prosegue in salita in direzione della Contrada Moglia (1347 m.s.l.m.), ove è il bosco della Tassita, un popolamento di circa 50 ettari di Tasso. Superato il bosco, si continua a salire, aggirando Monte Pomiere, Portella Pomiere e Timpone Mirio.
Un ricco fontanile in pietra invita ad una sosta prima dell'arrivo (500 metri) a Portella dell'Obolo (1503 m.s.l.m.), sul confine comunale Caronia-Capizzi, in corrispondenza della s.p. 168 dei Monti Nebrodi, posta tra Serra Pumeri (1544 m.s.l.m.) ad ovest e Pizzo Fau (1686 m) ad Est.

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Partendo da Portella dell’Obolo (1503 metri s.l.m.), si scende seguendo la S.P. 168 e, dopo circa 1 km., si svolta a sinistra e si segue una strada, inizialmente asfaltata, che costeggia il limite del bosco di querce e che scende rapidamente. Secondo l’esposizione dei versanti ed in conseguenza della struttura dei suoli, il Faggio ed il Cerro sono in questi luoghi pienamente integrati e consociati: ricco il sottobosco ampiamente rappresentato dall’Agrifoglio, che in alcuni tratti raggiunge dimensioni considerevoli, dal Pungitopo, dal Rovo, dal Biancospino e dal Perastro.
Arrivati in prossimità della Sorgente Nocita, ampia area attrezzata, si continua a seguire la trazzera (in alcuni punti è evidente l’antico lastricato), fino ad arrivare alla Caserma Mafauda. Continuando dopo il caseggiato, si giunge in prossimità di un tratto di strada asfaltata (dopo circa 1,300 km), si abbandona la strada e si svolta a sinistra per addentrarsi nel fitto bosco. La pista è in salita e costeggia un impluvio torrentizio, lo si attraversa in corrispondenza di una briglia realizzata recentemente con gabbioni, e si continua a salire fino a Portella Calcare (1410 m.), luogo in cui è visibile una chiudenda (1,350 Km). Dopo una discesa, spesso fangosa in conseguenza dell’accumulo meteorico su substrati argillosi, giunti a Portella del Ceramese, si svolta a destra e, dopo ancora 350 m., si svolta a sinistra. Si continua seguire la traccia principale, tralasciando le numerose deviazioni che si incontrano, fino ad arrivare in corrispondenza di Portella Colle Basso e poi di Portella Scarno, dove la traccia segue per un tratto un acquedotto.
Si attraversa così la contrada Fontana Mucciata, costeggiando una recinzione con paletti in legno e rete a maglia larga. Arrivati in corrispondenza di Portella Miraglia, si svolta a sinistra e, dopo meno di 2 km., si incrocia la strada statale 289 e si arriva al Rifugio Miraglia (1502 m.) e Portella Femmina Morta (1524 m.).

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ivanbruno ha scritto:

Mi sembra alquanto complesso ma confido nella tua competenza Stefo!
A processionarie come stiamo sui Nebrodi.

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tacito ha scritto:

e comunque anche domenica 11 mi va bene... l'importante a mio avviso è consentire al maggior numero di noi di partecipare. Mi compare Bon Bon che dice?

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Stefo ha scritto:

Allora il programma è questo :

- ore 9.00 : raduno di tutti i bikers con le auto e le bikes a S.Agata di Militello (si, sul tirreno) facilmente raggiungibile con svincolo autostradale omonimo sulla A20 (1h da Messina, 1h20m da Palermo, credo max 2h da Catania sia via autostrada prendendo il bivio di Buonfornello, sia passando da Messina, sia via SS passando da Randazzo).........

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giubal ha scritto:

Da quello che leggo, stando così le cose, per gli Agrigentini una trasferta fino a S. Agata di Militello sarebbe quasi proibitiva da fare in unica giornata.... ci saranno almeno tre ore di macchina, ed ancora più massacrante sarà il rientro anche in considerazione del fatto che, qualora si decidesse di fissare la data per l'11, l'indomani mattina è lavorativo.
A questo punto penso che sia più logico stabilire la data del raduno per sabato 10 giugno in modo da avere la domenica per riprendersi dalle fatiche cichistiche e/o :taxi-dri: automobilistiche.
P.s. non sarebbe ancorA MEGLIO SFRUTTARE IL PONTE DEL 2 GIUGNO?
Cmq, sempre per motivi scaramantici, io non ho detto niente!!

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Stefo ha scritto:

11 giugno : Brix,V3rona,Tacito,Glandiatore,Gio64,Cicciopeloso, Bon Bon,Ivanbruno,Bisca,Cicciopeloso,Brix

10 giugno : Pikpry,Tacito,Bon Bon,Giubal,Bisca,Cicciopeloso

@Brix : ma a giugno inoltrato ancora a scuola vai.... ^^

Stasera ho scoperto che domenica 11 devo pure votare per le elezioni amministrative al mio paese.

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