Non posso che confermare ciò che è stato detto dai miei compagni di avventura.
Le immagini che apparivano ai nostri occhi ogni volta che alzavamo lo sguardo e ci guardavamo intorno rimarranno per sempre impresse nella mia mente.
E' stato un giro che non si può definire "per tutti" io ho speso tutte le energie per arrivare al punto più alto, con la bici ora a spinta, ora in spalla, ma quello che mi aspettava in cima ha ripagato appieno la fatica spesa, sarei rimasto a contemplare il "paradiso in terra" per ore, ascoltando il rumore che il vento faceva soffiando nella vallata e poi tra le rocce. Ma purtroppo il sole calava e noi avevamo ancora strada da fare: qualche minuto isolato mentalmente come un eremita.....
Il casco, i guanti, ancora due foto, che già sapevo non avrebbero reso sufficentemente per raccontare ai posteri di quel paradiso, e poi ciò che avevo accompagnato sulle spalle durante la salita mi permette di ritornare a cavalcarla di nuovo....come Luky Luke....verso il tramonto
Dopo pochi metri un ultimo sguardo indietro, triste come un addio, con la speranza di poter tornare ancora in quel luogo. Mai sono risalito in sella così triste, sapendo che quel gesto mi avrebbe ripotato in un mondo che non sento vicino.
La compagnia è stata affiatata e mi sono divertito con loro.
La discesa dopo questo tratto obbliga a rimanere molto concentrati per non incorrere in gravi errori che potrebbero rivelarsi irrimediabili per se e la bici.Occorre una guida tecnica, ponderata e di precisione più che divertente.
Per il resto tutto molto guidato, semplice e divertente allo stesso tempo.
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