Apro questo thread dedicato alla hardtail 29” , year 2017 di casa Giant, che propone un modello interessante per caratteristiche, allestimenti e rapporto q/p.
Questa MTB viene declinata in 5 versioni, distinte sulla base degli allestimenti specifici, ma che mantengono in comune determinati elementi, ossia:
• il telaio in carbonio Advanced;
• mozzi (ant e post) boost, tranne che per il modello base (boost solo al posteriore);
• passaggio interno cavi:
• forcellini posteriori easy-switch, per rapida trasformazione in SingleSpeed;
• compatibilità con ruote 27,5+.
Di seguito, una tabella riassuntiva delle diverse versioni con i rispettivi allestimenti:
Preciso che i dati sono ripresi dal sito ufficiale Giant (www.giant-bicycles.com) e potrebbero contenere qualche imprecisione o discrepanza con gli allestimenti effettivamente importati nei vari mercati (vi dò per certo, ad es., che la forcella FOX presente sulla XTC 2 non ha idraulica FIT4, ma solamente Grip).
A questo riguardo, sarebbe utile raccogliere conferme e/o rettifiche da parte dei possessori dei vari modelli.
Di seguito, invece, riporto la tabella sintetica delle geometrie, comuni a tutte le versioni:
Per quanto concerne il peso, come consuetudine di Giant, non vi è un dato “medio” dichiarato al pubblico. In realtà, la Casa comunica ai rivenditori il dato e, spulciando fra la rete, ho reperito alcuni dei valori “ufficiali”: 10,4 Kg per la XTC 1; 11,2 Kg per la XTC 1.5; 10,8 Kg per la XTC 2. I dati si riferiscono, presumo, alle bici senza pedali, in taglia M e con le camere montate.
Le immagini seguenti ritraggono i 5 modelli con le rispettive grafiche:
Tralasciando gli estremi della gamma (ossia, la XTC 0, montata top ma proposta a una cifra non indifferente; e la XTC 3, con un allestimento piuttosto basico), mi pare che l’interesse maggiore per il mercato possa essere suscitato dai tre modelli intermedi che, in un range compreso fra ca. 2/3K Euro (prezzo su strada, al netto dell’usuale scontistica), offrono caratteristiche interessanti (telaio carbon boost, compatibilità con ruote 27.5+) e montaggi molto equilibrati, a partire dall’ottima forcella Step Cast (sia pur con idrauliche semplificate, sui modelli meno nobili), passando ai freni e alle trasmissioni, all’insegna dell’efficienza e dell’affidabilità.
La XTC 1, ad es., non è certo regalata, ma , considerata la componentistica con cui è montata (Fox SC Performance Elite, freni e trasmissione tutta XT, monocorona 11/46, ruote e reggisella in composito), appare certo molto competitiva fra i top brand (eccettuati quelli “online only”).
Aggiornamento 2020-2021
Dalla stagione 2020, Giant ha aggiornato la propria hardtail con un nuovo telaio in fibre composite, declinato in due versioni, la più pregiata SL (che raggiunge il peso di 920g in taglia M) e la standard (appena sotto al chilo).
Di seguito, riporto una tabella riassuntiva delle diverse versioni importate in Italia, con i rispettivi allestimenti per la stagione 2021:
Qui di seguito, invece, le immagini delle cinque versioni riprese dal sito web di Giant Italia, a partire dalla XTC SL 0 per arrivare alla XTC 3:
Le geometrie sono le medesime sia per il telaio SL che standard, come da tabella sotto riportata:
Le geometrie sono state attualizzate (cfr, ad es., il reach allungato) ma senza esasperazioni, come attestato dall’angolo di sterzo che, nelle taglie maggiori (L e XL), resta invariato sui 70° del modello precedente (mentre, nelle taglie più piccole, passa a 69.5°).
Anche la misura del carro resta invariata, attestandosi sempre su valori molto contenuti (425 mm), il che lascia percepire l’intento di continuare ad offrire un mezzo molto agile e dalla guida svelta e reattiva.
Assolutamente esagerata, per mio conto, la misura della piega manubrio che, nei modelli “meno nobili”, si attesta sull'enduristico valore di 780mm anche nelle taglie più piccole (nelle SL, invece, è da 760 mm).
Molto interessante, invece, l’adozione su tutti i modelli (sia SL che standard) di un tubo sella di diametro standard (30.9mm), così da poter montare tutti i più comuni dropper (per chi fosse ovviamente interessato).
Certo, a condizione di non scegliere i tre allestimenti migliori, visto che già lo montano di serie...
Nota sui pesi: Giant ben difficilmente dichiara i valori ponderali, demandando all’utente (e al rivenditore) la verifica concreta dei valori, che potrebbero variare a seconda delle taglie, degli allestimenti, ecc. Gli unici valori presenti in tabella, dunque, sono ripresi dal sito web di Giant Polonia (laddove indicati).
In definitiva, si tratta di un’evoluzione mirata di una hardtail già molto performante nel segmento front, e di cui si parla sempre molto poco (rispetto ad altri mezzi più “popolari”) in relazione alle prestazioni di cui è capace. Non per niente, è la bici di Leo Paez, riconfermatosi campione mondiale marathon anche nel 2020.
Questa MTB viene declinata in 5 versioni, distinte sulla base degli allestimenti specifici, ma che mantengono in comune determinati elementi, ossia:
• il telaio in carbonio Advanced;
• mozzi (ant e post) boost, tranne che per il modello base (boost solo al posteriore);
• passaggio interno cavi:
• forcellini posteriori easy-switch, per rapida trasformazione in SingleSpeed;
• compatibilità con ruote 27,5+.
Di seguito, una tabella riassuntiva delle diverse versioni con i rispettivi allestimenti:
Preciso che i dati sono ripresi dal sito ufficiale Giant (www.giant-bicycles.com) e potrebbero contenere qualche imprecisione o discrepanza con gli allestimenti effettivamente importati nei vari mercati (vi dò per certo, ad es., che la forcella FOX presente sulla XTC 2 non ha idraulica FIT4, ma solamente Grip).
A questo riguardo, sarebbe utile raccogliere conferme e/o rettifiche da parte dei possessori dei vari modelli.
Di seguito, invece, riporto la tabella sintetica delle geometrie, comuni a tutte le versioni:
Per quanto concerne il peso, come consuetudine di Giant, non vi è un dato “medio” dichiarato al pubblico. In realtà, la Casa comunica ai rivenditori il dato e, spulciando fra la rete, ho reperito alcuni dei valori “ufficiali”: 10,4 Kg per la XTC 1; 11,2 Kg per la XTC 1.5; 10,8 Kg per la XTC 2. I dati si riferiscono, presumo, alle bici senza pedali, in taglia M e con le camere montate.
Le immagini seguenti ritraggono i 5 modelli con le rispettive grafiche:
Tralasciando gli estremi della gamma (ossia, la XTC 0, montata top ma proposta a una cifra non indifferente; e la XTC 3, con un allestimento piuttosto basico), mi pare che l’interesse maggiore per il mercato possa essere suscitato dai tre modelli intermedi che, in un range compreso fra ca. 2/3K Euro (prezzo su strada, al netto dell’usuale scontistica), offrono caratteristiche interessanti (telaio carbon boost, compatibilità con ruote 27.5+) e montaggi molto equilibrati, a partire dall’ottima forcella Step Cast (sia pur con idrauliche semplificate, sui modelli meno nobili), passando ai freni e alle trasmissioni, all’insegna dell’efficienza e dell’affidabilità.
La XTC 1, ad es., non è certo regalata, ma , considerata la componentistica con cui è montata (Fox SC Performance Elite, freni e trasmissione tutta XT, monocorona 11/46, ruote e reggisella in composito), appare certo molto competitiva fra i top brand (eccettuati quelli “online only”).
Aggiornamento 2020-2021
Dalla stagione 2020, Giant ha aggiornato la propria hardtail con un nuovo telaio in fibre composite, declinato in due versioni, la più pregiata SL (che raggiunge il peso di 920g in taglia M) e la standard (appena sotto al chilo).
Di seguito, riporto una tabella riassuntiva delle diverse versioni importate in Italia, con i rispettivi allestimenti per la stagione 2021:
Qui di seguito, invece, le immagini delle cinque versioni riprese dal sito web di Giant Italia, a partire dalla XTC SL 0 per arrivare alla XTC 3:
Le geometrie sono le medesime sia per il telaio SL che standard, come da tabella sotto riportata:
Le geometrie sono state attualizzate (cfr, ad es., il reach allungato) ma senza esasperazioni, come attestato dall’angolo di sterzo che, nelle taglie maggiori (L e XL), resta invariato sui 70° del modello precedente (mentre, nelle taglie più piccole, passa a 69.5°).
Anche la misura del carro resta invariata, attestandosi sempre su valori molto contenuti (425 mm), il che lascia percepire l’intento di continuare ad offrire un mezzo molto agile e dalla guida svelta e reattiva.
Assolutamente esagerata, per mio conto, la misura della piega manubrio che, nei modelli “meno nobili”, si attesta sull'enduristico valore di 780mm anche nelle taglie più piccole (nelle SL, invece, è da 760 mm).
Molto interessante, invece, l’adozione su tutti i modelli (sia SL che standard) di un tubo sella di diametro standard (30.9mm), così da poter montare tutti i più comuni dropper (per chi fosse ovviamente interessato).
Certo, a condizione di non scegliere i tre allestimenti migliori, visto che già lo montano di serie...
Nota sui pesi: Giant ben difficilmente dichiara i valori ponderali, demandando all’utente (e al rivenditore) la verifica concreta dei valori, che potrebbero variare a seconda delle taglie, degli allestimenti, ecc. Gli unici valori presenti in tabella, dunque, sono ripresi dal sito web di Giant Polonia (laddove indicati).
In definitiva, si tratta di un’evoluzione mirata di una hardtail già molto performante nel segmento front, e di cui si parla sempre molto poco (rispetto ad altri mezzi più “popolari”) in relazione alle prestazioni di cui è capace. Non per niente, è la bici di Leo Paez, riconfermatosi campione mondiale marathon anche nel 2020.
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