Non mi sono spiegato.
Se è davvero una questione di generica fiducia nella solvibilità dei negozi italiani, è curioso che Giant sia prudente e
Cannondale non lo sia.
Quanto alla riduzione dei rivenditori Giant citata mi sembra del tutto normale. Fossi un negoziante che si è bruciato una stagione ed ha perso vendite e clienti, del marchio non vorrei più saperne.
neanche io mi sono spiegato allora
:
volevo dire che ci sono aziende che hanno un processo di gestione e verifica dei venditori cosi stringenti che una volta selezionati, poi di questi si fidano ciecamente. Cannondale è tra questi (onore al merito). politica di vendita un po' macchinosa ma che da esclusività e servizio abbastanza standard per tutti.
in alcuni casi si tratta di vere e proprie flagship con personale dipendente all'interno.
per giant invece prima esisteva un importatore che +o- si occupava di questa funzione di selezione o che semplicemente non se ne occupava ma scaricava sui clienti una maggiorazione del 7-8% per la delinquency (è un ipotesi, ma il listino maggiorato era reale)
adesso che l'importatore non c'è più e che le bici vanno ordinate direttamente in giant europa, la fiducia dall'olanda va costruita da zero.
e siccome su qualcosa ci si deve basare anche partendo da zero, inizialmente mi baso per tutti sulla nazionalità di provenienza...
per esempio rischio italia =8, grecia=10, svizzera=2 e adeguo i processi di vendita, pagamento e spedizione verso un determinato paese allo score di rischio. poi se un singolo store si comporta bene per un po' di tempo, gli do un altro profilo di utenza per fare gli ordini a condizioni migliori o più flessibili.
sinceramenete non vedo un comportamento scorretto di giant. di questi tempi prendere precauzioni rende più che non prenderne per aprire di più le vendite. e permette di non scaricare costi di rischio su altri clienti (europei).