Dopo il test del Saguaro TNT, è ora la volta del Dhea 2.3" TNT, sempre di casa Geax.
Il sito Geax annovera il Dhea fra le coperture FR/DH, ma visto il peso dichiarato tutto sommato accettabile, prevediamo di testarlo montandolo all'anteriore per un uso AM/Enduro orientato alla discesa. D'altro canto basta dare una sbirciata all'infinito topic sulle coperture da AM per rendersi conto di come questo genere di coperture siano apprezzate anche da molti di quei bikers che si conquistano la discesa pedalando. In accoppiata al Dhea verrà prevalentemente utilizzato un Lobo Loco. Le nostre impressioni su quest'ultima copertura le potete leggere qui.
Dati rilevati:
Peso: 1020g
Ingombro (cerchio DT Swiss E540 - pressione di gonfiaggio 3bar):
Carcassa: 56mm
Max: 57mm
Provate per tre giorni su fondo asciutto e piuttosto vario, ecco le prime impressioni:
cominciamo dicendo che il montaggio non è stato dei più agevoli. I cerchi sono i "soliti" DT Swiss E540 con i quali non ho mai avuto particolari problemi da quel punto di vista. Probabilmente dell'acqua saponata avrebbe reso l'operazione più agevole, ma sui sentieri in genere se ne trova poca....
Una nota ora sul peso, di oltre cento grammi superiore a quanto dichiarato sul sito Geax. 1020g non sono pochi se si intende farne un uso pedalato come nelle nostre intenzioni, specie se la copertura viene utilizzata con camera d'aria (ricordiamo che le versioni TNT sono previste sia per utilizzo con camera che senza). Il Dhea sembra però scorrere bene in rapporto al tipo di copertura, per quanto sia valutabile la scorrevolezza di una gomma montata all'anteriore. La buona struttura permette l'utilizzo di pressioni piuttosto basse, tranquillamente sotto i 2 bar se non si è un peso massimo. In discesa ci è parso che il fondo dove offre le prestazioni migliori, sia in frenata che in tenuta laterale, sia quello terroso o comunque smosso/sporco. Sulla roccia compatta non da particolari problemi, ma in proporzione il livello di tenuta è parso un po' inferiore. Il Dhea nella versione da noi testata ha la mescola centrale di durezza 60ShA e laterale 50ShA. Se su fondo terroso o cedevole la tessellatura piuttosto aggressiva compie egeregiamente il suo dovere, sul roccioso compatto servirebbe forse una mescola più morbida per avere delle prestazioni al top.
27-03-2009
Altra giornata di test per il Dhea. Per quanto concerne la salita c'è poco da dire, visto che la prima parte è stata su asfalto e la seconda a spinta per un sentiero impedalabile. Discesa invece lenta e tecnica su fondo asciutto e prevelentemente roccioso con numerosi tratti ricoperti da brecciolino o sassi smossi di dimensioni medio-piccole. Visto il tipo di tracciato, abbiamo avuto la possibilità di valutare per bene la tenuta in frenata (numerosissimi i tornantini da affrontare in nose-press) e laterale su fondo sconnesso. Ovviamente di curve in piega ne abbiamo fatte ben poche.
Confermate le impressioni ricavate nelle precedenti uscite, quindi ottimo comportamento su terreno smosso ed affidabile sulla roccia compatta. Nei numerosi tratti lenti e sconnessi la copertura non ha improvvisi scartamenti anche quando si trova a lavorare lateralmente, cosa molto importante in discese di questo tipo dove talvolta una ruota che si sposta di qualche centimetro fa la differenza fra il superare o meno un passaggio.
Per domani e dopodomani le previsioni meteo danno pioggia. Magari sarà l'occasione di provare il Dhea su fondo bagnato, situazione non ancora incontrata al momento.
31-03-09
Finalmente una prova su fondo a tratti umido. Se sulle pietre la copertura rimane sufficientemente affidabile e prevedibile ma senza eccellere, su fondo smosso o terra umida la tassellatura piuttosto aggressiva e sufficientemente distanziata compie egregiamente il proprio dovere. Nei tratti dove la Lobo Loco montata al posteriore tendeva ad intasarsi di terra perdendo aderenza, il battistrada del Dhea rimaneva invece pulito "mordendo" sempre a dovere il terreno. Sarebbe a questo punto interessante provare la versione con mescola più morbida, che sulla carta dovrebbe eccellere anche sulla pietra compatta.
03-04-09
Altro giro sul bagnato, questa volta quello cattivo, con neve nel primo tratto di discesa e fondo fradicio più sotto. Confermato l'ottimo comportamento del Dhea su questo tipo di fondo. Ovviamente sulle pietre più viscide o le radici bagnate i miracoli non li fa nessuno, ma appena il terreno permette alla tassellatura di "lavorare" la copertura tiene veramente a dovere ed infonde sicurezza. Nei tratti dove il Lobo Loco si intasava perdendo inesorabilmente aderenza, il Dhea non perdeva un colpo.
Il sito Geax annovera il Dhea fra le coperture FR/DH, ma visto il peso dichiarato tutto sommato accettabile, prevediamo di testarlo montandolo all'anteriore per un uso AM/Enduro orientato alla discesa. D'altro canto basta dare una sbirciata all'infinito topic sulle coperture da AM per rendersi conto di come questo genere di coperture siano apprezzate anche da molti di quei bikers che si conquistano la discesa pedalando. In accoppiata al Dhea verrà prevalentemente utilizzato un Lobo Loco. Le nostre impressioni su quest'ultima copertura le potete leggere qui.
Dati rilevati:
Peso: 1020g
Ingombro (cerchio DT Swiss E540 - pressione di gonfiaggio 3bar):
Carcassa: 56mm
Max: 57mm
Provate per tre giorni su fondo asciutto e piuttosto vario, ecco le prime impressioni:
cominciamo dicendo che il montaggio non è stato dei più agevoli. I cerchi sono i "soliti" DT Swiss E540 con i quali non ho mai avuto particolari problemi da quel punto di vista. Probabilmente dell'acqua saponata avrebbe reso l'operazione più agevole, ma sui sentieri in genere se ne trova poca....
Una nota ora sul peso, di oltre cento grammi superiore a quanto dichiarato sul sito Geax. 1020g non sono pochi se si intende farne un uso pedalato come nelle nostre intenzioni, specie se la copertura viene utilizzata con camera d'aria (ricordiamo che le versioni TNT sono previste sia per utilizzo con camera che senza). Il Dhea sembra però scorrere bene in rapporto al tipo di copertura, per quanto sia valutabile la scorrevolezza di una gomma montata all'anteriore. La buona struttura permette l'utilizzo di pressioni piuttosto basse, tranquillamente sotto i 2 bar se non si è un peso massimo. In discesa ci è parso che il fondo dove offre le prestazioni migliori, sia in frenata che in tenuta laterale, sia quello terroso o comunque smosso/sporco. Sulla roccia compatta non da particolari problemi, ma in proporzione il livello di tenuta è parso un po' inferiore. Il Dhea nella versione da noi testata ha la mescola centrale di durezza 60ShA e laterale 50ShA. Se su fondo terroso o cedevole la tessellatura piuttosto aggressiva compie egeregiamente il suo dovere, sul roccioso compatto servirebbe forse una mescola più morbida per avere delle prestazioni al top.
27-03-2009
Altra giornata di test per il Dhea. Per quanto concerne la salita c'è poco da dire, visto che la prima parte è stata su asfalto e la seconda a spinta per un sentiero impedalabile. Discesa invece lenta e tecnica su fondo asciutto e prevelentemente roccioso con numerosi tratti ricoperti da brecciolino o sassi smossi di dimensioni medio-piccole. Visto il tipo di tracciato, abbiamo avuto la possibilità di valutare per bene la tenuta in frenata (numerosissimi i tornantini da affrontare in nose-press) e laterale su fondo sconnesso. Ovviamente di curve in piega ne abbiamo fatte ben poche.
Confermate le impressioni ricavate nelle precedenti uscite, quindi ottimo comportamento su terreno smosso ed affidabile sulla roccia compatta. Nei numerosi tratti lenti e sconnessi la copertura non ha improvvisi scartamenti anche quando si trova a lavorare lateralmente, cosa molto importante in discese di questo tipo dove talvolta una ruota che si sposta di qualche centimetro fa la differenza fra il superare o meno un passaggio.
Per domani e dopodomani le previsioni meteo danno pioggia. Magari sarà l'occasione di provare il Dhea su fondo bagnato, situazione non ancora incontrata al momento.
31-03-09
Finalmente una prova su fondo a tratti umido. Se sulle pietre la copertura rimane sufficientemente affidabile e prevedibile ma senza eccellere, su fondo smosso o terra umida la tassellatura piuttosto aggressiva e sufficientemente distanziata compie egregiamente il proprio dovere. Nei tratti dove la Lobo Loco montata al posteriore tendeva ad intasarsi di terra perdendo aderenza, il battistrada del Dhea rimaneva invece pulito "mordendo" sempre a dovere il terreno. Sarebbe a questo punto interessante provare la versione con mescola più morbida, che sulla carta dovrebbe eccellere anche sulla pietra compatta.
03-04-09
Altro giro sul bagnato, questa volta quello cattivo, con neve nel primo tratto di discesa e fondo fradicio più sotto. Confermato l'ottimo comportamento del Dhea su questo tipo di fondo. Ovviamente sulle pietre più viscide o le radici bagnate i miracoli non li fa nessuno, ma appena il terreno permette alla tassellatura di "lavorare" la copertura tiene veramente a dovere ed infonde sicurezza. Nei tratti dove il Lobo Loco si intasava perdendo inesorabilmente aderenza, il Dhea non perdeva un colpo.